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martedì 16 luglio 2013

Recensione: "Colpo di Fulmine" di Jennifer Bosworth









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Colpo 
di Fulmine
di Jennifer Bosworth
Pagine 342
Prezzo € 17,60
Corbaccio
già disponibile
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Mia Price è drogata di fulmini. È sopravvissuta a infinite scariche elettriche, ma la sua dipendenza dall'energia scaricata dai temporali mette in pericolo la sua vita e la vita di chi le sta intorno. 
cover originale
Per questo si sente tranquilla a vivere a Los Angeles, perché è rarissimo che si scatenino temporali. Ma quando un terremoto devasta la città, il posto che lei credeva il più sicuro al mondo si trasforma letteralmente in un inferno. Le spiagge diventano gigantesche tendopoli e il centro è una terra perduta dove spadroneggiano bande di saccheggiatori e assassini. 
Due gruppi di fanatici si contendono il governo della città ed entrambi vedono in Mia una conferma alle loro concezioni apocalittiche, perché credono che Mia sia connessa alla tempesta elettrica che ha preceduto il terremoto e che si ripresenterà ancora più letale. 
Mia vorrebbe potersi fidare di Jeremy, affascinante ed enigmatico, che ha promesso di proteggerla e verso il quale si sente attratta da una forza e una passione irresistibili, ma dentro di sé teme di essere ingannata. 
E solo quando tutto sembra perduto e la catastrofe finale sta per abbattersi sulla città, Mia capirà come usare il suo potere per salvare le persone che ama. E capirà se Jeremy la ama davvero…
#LightningStrikes

Considerazioni.
#LightningStrikesMia Price. Donna. Segni particolari: sopravvissuta a decine, decine, decine e decine di colpi di fulmini, fino alla dipendenza da essi. Mia non muore a contatto delle scariche elettriche dei fulmini, esse non la uccidono, ma semplicemente si accumulano nel suo corpo delle grande masse di energia che poi  le ricordano l'accadimento lasciandole delle cicatrici rossastre... tranne che sul suo volto.
Mia non solo vive con questo enorme peso, ma malvista nella sua piccola cittadina molto presto dovrà andarsene, insieme alla famiglia composta da sua madre e da suo fratello, a Los Angeles, dove dopo tempo si scatenerà una tempesta magnetica, formata da centinaia di fulmini, che provocherà un terremoto che devasterà la città. a quel punto la città si troverà nel caos più totale, caos in cui due "sette" cercheranno di prendere il potere una sulla l'altra per il dominio della città in nome di una profezia che si deve realizzare e si realizzerà solo con l'aiuto di Mia, che ognuna delle due sette cerca di arruolare per il proprio scopo.
In mezzo a questo caos, Mia troverà anche tempo e modo per conoscere u n ragazzo particolare di nome Jeremy che oltre a conoscerla profondamente, vuole anche proteggerla ad ogni costo, ma di cui fondamentalmente non si fida.

Blue lightning

Delineata la storia, darvi un mio parere personale circa questo romanzo diventa abbastanza difficile per due ragioni: la prima è che non sono stata presa eccessivamente dalla trama del romanzo di cui parlo; la seconda, che influisce moltissimo sulla prima, riguarda invece il fatto che mi aspettavo in un certo senso un'altra tipologia di romanzo.

LightningComplessivamente posso dire che questa storia mi sia piaciuta, ma non posso dire che mi abbia entusiasmato. La protagonista è un bel personaggio, con tutta una serie di complesse vicende che le ruotano intorno e che sono intrecciate inevitabilmente alle sue decisioni, alle sue scelte, alla sua storia personale e alla sua personale vicenda. 
In particolar modi, la maledizione che colpisce Mia risulta essere in un certo senso un dono che le è utile per giostrarsi, difendersi nella nuova realtà che viene a conoscere dopo il terremoto, dopo il caos, dopo l'estraneazione da stessa dopo la vita nel paesino. L'unica costante nella vita di Mia è infatti la difesa, si difendeva nella vita pre - Los Angeles e continua a farlo dopo, dopo il trasferimento, dopo Los Angeles, giorno dopo giorno non conosce pace, tranquillità o riposo da questo. 

Il motivo per cui quando incontra Jeremy continua a non fidarsi, a stare un passo indietro, è proprio questa sua volontà ferrea, Mia non cede, non si rilassa mai, guarda, studia il personaggio che le sta di fronte, che interagisce con lei, cerca di capire fino a che punto si spingerà nella sua conoscenza, quanto ci metterà per tradirla e darle un colpo basso, non si aspetta nulla.

Per quanto riguarda Mia questo elemento di difesa mi è piaciuto, la Bosworth è stata delicata, ma efficace, nel descrivere l'arroccamento psicologico di Mia, ed è stata bravissima e geniale, a mio parere a rapportarlo alla sua "maledizione"/dipendenza .... i fulmini. I fulmini - tra l'altro sono l'elemento che più mi ha attratto nella storia - sono decisi, arrivano dove vogliono, sono inevitabili e sono brillanti, in una parola ... sono come Mia ed è perfetto per lei questo elemento atmosferico.

It was a dark and stormy night....Io però sono un'animo emozionale, ed un libro, per quanto bello e ben congegnato, per quanto sia geniale, in un certo senso, se non è profondamente "sentito", se non è possibile esserne emotivamente scossi (anche non sin alle fondamenta) se non mi prende del tutto, non mi convince nel profondo, per cui mi rimane qualcosa di amaro in bocca, a cui a volte, come in questo caso, non so dare una definizione, un perché, per cui questo libro non posso dire che mi abbia colpito e lo serberò per sempre in fondo al cuore. 

E' stata una lettura piacevole, godibilissima, coinvolgente in termini di azione, di colpi di scena, di struttura narrativa, ma manca di coinvolgimento verso i personaggi, soprattutto verso Mia, che sebbene sia ben descritta nella sua algida freddezza a volte, questo non è controbilanciato del tutto da un personaggio o da motivazioni così profonde da giustificarlo sempre e comunque.

Notizia che mi sento di darvi, in ultimo, in riferimento a questo romanzo attiene al fatto che questa storia, sebbene faccia parte di più romanzi, secondo me può benissimo essere letto da solo, in quanto ha una  sua conclusione, ed anche per questo sarà interessante conoscere l'evoluzione che prendere la storia nel secondo episodio della serie e poi a procedere.

Consigliato 
ai "drogati" di fulmini e YA!

Lightning

Jennifer Bosworth è nata a Price, nello Utah, una piccola città mineraria nel deserto. Fin da bambina le piaceva vagare da sola per le brulle colline e raccontarsi delle storie. Ora da adulta le piace fare le stesse cose, solo che le strade in cui girovaga sono quelle della città di Los Angeles, la sua città preferita dove vive e lavora al fianco del marito.

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