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mercoledì 26 giugno 2013

Recenzione: "La Veranda delle Magiche Attese" di Juliette Fay


Non devi smettere di sentire la mancanza di qualcuno che hai amato. 
Ma devi accettare il fatto che sentirla non significa 
per forza dire di no a una nuova felicità









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La Veranda 
delle Magiche Attese
di Juliette Fay
Pagine 464
Prezzo € 18,00
Sonzogno
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A Janie La Marche, vedova da quattro mesi, sono rimasti i suoi due bambini e tanto dolore.
Shelter Me
cover originale
Poi, un giorno, alla sua porta si presenta inatteso Tug, un carpentiere che dice di essere venuto a costruire una veranda davanti a casa sua.
Janie cade dalle nuvole, ma Tug è più che deciso e lei a un tratto capisce tutto: la veranda è una sorpresa che il marito aveva organizzato prima di morire.
Ora che i soldi in casa scarseggiano, quella veranda non le ci voleva proprio.
E per di più, tutti si prodigano nel darle consigli: la zia petulante, la vicina di casa dispotica e sciantosa, il cugino pasticcere con la torta per ogni occasione, senza contare Tug, il tenace carpentiere, che se ne esce continuamente con splendide trovate.
Ma mentre l'ambizioso progetto prende forma, Janie scoprirà che grazie a quella veranda è la sua vita che comincia a rinascere.
E forse anche l'amore.

 

Considerazioni.
La storia di cui vi sto per raccontare è la storia di una donna che si trova a vivere nel conto dei giorno che la separano dal compagno di una vita, che un incidente ha portato via, lontano da lei, sia nella consistenza della vita, che nell'inconsistenza dei sentimenti.

Janie si ritrova improvvisamente da sola, con due figli piccoli: Carly e Dylan e pur volendo morire lentamente nelle lacrime, non può permetterselo e cerca di andare a avanti, dapprima cercando di sopravvivere ai giorni che si vede davanti, e poi trovando man mano un nuovo scopo, una nuova ragione d'esistenza per quello che fa, per quello che vuole.

In particolare, saranno una zia - molto particolare negli atteggiamenti - una madre - forte come una roccia - e un cugino - dolcemente attento - che nell'insistenza si coalizzano a smuovere Janie e la riporteranno a galla piano a piano dal suo dolore quasi corrosivo e autodistruttivo.

Mamma, zia e cugino non saranno però le uniche persone che faranno capolino nella vita di Janie, nella seconda parte del romanzo e della sua vita, in quanto incontrerà anche personaggi particolari, ma tutti utili alla sua ricostruzione mentale e fisica, come Jack, il prete, e Tug, il falegname, che la faranno pensare e in qualche modo innamorare di se stessa e degli altri.

 

Ma vediamo ora il romanzo come l'ho personalmente percipito, che dite?
Dunque, innanzitutto occorre dividere questo romanzo in due parti:

- la prima - e sicuramente la più cupa di tutto il romanzo - è la parte in cui conosciamo una Janie distrutta, straziata dal suo dolore immenso e incomprensibile, perchè ha appena perso una persona fondamentale della sua vita, che amava profondamente, la amava a tal punto da legarsi a lui per tutta la vita, di avere con lui dei figli e di lottare con lui nelle gioie e nei dolori dell'esistenza. Ad un tratto questa persona viene a mancare per un tragico incidente, in un attimo e l'accettazione per l'accadimento è incomprensibile, dura, quasi inaccetabile anche da spiegare ai figli piccoli.  

Qui la Fay è molto brava a scavare nell'animo di Janie, nel descriverne il dolore pressante, l'angoscia, il vuoto, la depressione che sfiora l'apatia dei sentimenti, per il dolore troppo grande. Ed è altrettanto brava nel comunicarcelo.

- la seconda parte è una parte più solare, di risalita, verso l'accettazione il superamento di quel dolore. Qui due sono le cose da notare, la prima è che lasciamo il sentimento di abbandono di Janie che vuole finalmente andare avanti, andare oltre, ma senza dimenticare il marito, soprattutto per se stessa e per i figli; la seconda è quella degli strumenti che la Fay proprone per il superamento e l'uscita dal dolore: l'amore. 

E con questo non pensiate necessariamente ad un altro amore, o almeno, non solo, ma pensate all'affetto dei cari, quelli più vicini, quelli che ci sostengono anche quando li trattiamo male, anche se tutto va storto e sono anche coloro che sanno quando farci male, per scuoterci, per farci andare avanti, per farci superare i momenti brutti e inabilitanti. 

Ho apprezzato moltissimo questa parte, in quanto la Fay si è dimostrata capace di narrare una storia con molteplici personaggi ed ha saputo gestire bene tutti quanti soprattutto in relazione alla figura di Janie, figura sempre perno del romanzo.

Nel complesso, dunque è una storia veramente molto valevole, ben narrata e che tocca tutta una serie di tematiche molto profonde e toccanti, ma certamente prive di spirito o di ironia, che non è in assoluto quello che cerca di comunicare l'autrice in questo romanzo, che invece cerca di farci arrivare una storia di rinascirta dopo un dolore che può sembrare infinito e insuperabile.

Belli anche i passaggi sotto forma di lettera che vi lascerò scoprire, ma sicuramente molto, ma molto inteso.



Juliette Fay è nata a Binghamton nello stato di New York e vive nel Massaschusetts con il marito e quattro figli. La veranda delle magiche attese è il primo dei suoi tre romanzi, tutti segnalati dal circuito delle librerie indipendenti americane. Il suo blog è pubblicato dall'Huffington Post.
martedì 25 giugno 2013

Recensione: "Indiscreto" di Charles Dubow


https://lh5.googleusercontent.com/-mgc5DpfoPoo/UaChB6PKI-I/AAAAAAAAE_I/dYcu9ha9hCM/w528-h795-no/Dubow%252C+Indiscreto.jpg





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Indiscreto
di Charles Dubow
Prezzo: 18.50 €
Pagine 384
Feltrinelli
già disponibile
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Nella vita prendiamo tante decisioni giuste. 
Ma sono quelle sbagliate a segnare il nostro destino.
Non c'è niente di più indiscreto del guardare dentro le vite degli altri. È quello che non si stanca di fare Walter, ricco avvocato di Manhattan, osservatore meticoloso - anche se non sempre imparziale - della vita dei suoi più cari amici, Harry e Maddy Winslow. 
cover originale
Una vita semplicemente perfetta: follemente innamorati, sposati e con un bambino meraviglioso, i Winslow sono ricchi, belli, adorati da tutti. 
Vivono tra New York e una stupenda casa al mare negli Hamptons, dove Maddy prepara cene impeccabili per i loro numerosi amici e Harry scrive i romanzi che hanno fatto di lui uno degli scrittori più amati d'America. 
Walter li osserva, nella loro perfezione, con lo sguardo sottile e ambivalente con cui si guardano sempre le vite altrui - quel misto di invidia, affetto, curiosit, impudenza -, ma anche con ostinazione, quasi cercasse una crepa che non c'è. 
Almeno fino al giorno in cui nell'esistenza perfetta di Harry e Maddy entra, quasi per gioco, la giovane, ambiziosa, imperfetta Claire. 
E con lei, la cui unica colpa lo splendore della sua giovinezza, arriva per Harry la strisciante, subdola tentazione dell'infedeltà: un'unica debolezza il cui prezzo sarà altissimo. 
Perchè le vite perfette sono come un castello di carte: basta che ne cada una sola perchè tutto crolli.
Considerazioni.

"What is enough?  
At some point in everyone’s life, whether in a restaurant, watching one’s child play soccer, or walking through the streets alone, the question is asked, what else do you need? It is a question that once asked is almost impossible to answer. You may require nothing more at that exact moment to eat or drink, or you may be content with the bed in which you sleep, a favorite chair, the immediate wants and possessions of life. Then there are the intangible things, love, friendship, passion, faith fulfillment. But you think about the question over and over again, because few of us have what we need—or few of us think we do, which is almost the same thing. It can become a drumbeat. What else is there? Have I done enough? Do I need more? Am I satisfied?

There is an innate greediness that is part of the human condition. It drove Eve to eat the apple; it impelled Bonaparte to invade Russia and caused Scott to die in the frozen wastes of the Antarctic. We have different names for it. What is curiosity other than greed for experience, for recognition, for glory? For activity to distract ourselves from ourselves? We hate the idea that we have come as far as we are going to go. And we are not content with what we have or how far we have come. We want more, whether it is food, knowledge, respect, power, or love. And that lack of contentment pushes us to try new things, to brave the unknown, to alter our lives and risk losing everything we already had."
[per la traduzione vedere più in basso]*.

Credo che questa introduzione, queste parole, siano il fulcro del romanzo, credo che proprio la ricerca, il viaggio, il di più, quello che non vogliamo lasciare intentato nella nostra vita e che ci spinge a volere quello che non abbiamo, sia il centro del romanzo, quello che Dubow ci vuole trasmettere e sul quale ci vuol far ragionare per tutto il romanzo.

Questo romanzo, come diceva Kafka, "[...]è un'ascia per il mare ghiacciato che è dentro di noi". Non tanto per la scrittura, che secondo il mio personale parere è il punto più fragile del romanzo - il punto su cui più mi sono più trovata a pormi in contrasto con i lettori che hanno letto e apprezzato questo romanzo - quanto piuttosto per il fatto che lo scrittore, con fascino, intelligenza e garbo abbia dato vita ad una storia intensa, una storia carica di significo, di temi principi su cui ragionare e riflettere, anche per comprendere la nostra esistenza, il significa per il quale cerchiamo sempre, anche se abbiamo, anche se la nostra ricerca del qualcosa che possa soddisfarci ulteriormente, una vita soddisfacente e siamo arrivati a soddisfare tutti gli obiettivi che ci eravamo posti.

Non credo sia un romanzo perfetto, e non credo nemmeno che sia un romanzo che susciti pathos o affezioni verso i personaggi, non credo, inoltre, che l'intezione fosse quella di rimanere una storia oggettiva e disincantata verso le persone di cui si narra, perchè Dubow, mediante il personaggio indiscreto di Walter, il narratore delle vicende, in vero protagonista, è un personaggio che giudica, che si espone, che vuole imporre un proprio giudizio di parte e soggettivo delle persone che incontra, che crede di avere inquadrto e di conoscere proprio perchè  le ha vissute, quasi a dirci "a differenza di voi" e che importa, se non ci interessa, se non è rilevante quello che ci impone con il suo giudizio.

 

Ma non crediate che se credo che questa storia abbia dei difetti io non l'abbai apprezzato o non l'abbia promosso. E' un romanzo feroce, asciutto e affettato nella sua ferocia, nella sua inevitabilità a seguito delle intenzioni, delle volontà e delle conseguenze.
Credo che Dubow abbia vissuto questa storia, non so bene in che ruolo intendiamoci, ma dal suo passato, dalla persona che credo che sia, io sono convinta che ci sia qualcosa di assolutamente personale in questo romanzo, lo descrive con troppa sicurezza, con troppa facilità.

Se il fulcro infatti è il viaggio dell'esistenza e la voglia inevitabile di cercare qualcosa, che  non sappiamo definire, nonostante apparentemente abbiamo tutto (come Harry e Maddy: hanno tutto, soldi, posizione, amore, famiglia) c'è sempre qualcosa che cerchiamo, che nella perfezione in cui navighiamo fa si che ci sia una crepa in noi, che si frapponga con la serena completezza che da sempre cerchiamo, e che sia necessaria una ricerca, uan lotta per un bisogno, una conquista, un'amore, un tradimento (per Harry è Claire) in questo caso, che non ci permette di desistere e per il quale lottiamo e volgiamo ed esigiamo soddisfazzione.

La storia che ci narra Dubow è la Storia di una ricerca che porta un uomo di mezza età a volere una ragazza giovane e ambiziosa che darà lui quella passione e quell'attenzione che cercava da tempo, agli occhi del lettore ingiustificatamente, ma che gli farà perdere molto di più che la ricerca per la presunta soddisfazione che si impone. La storia è una storia che avrà risvolti inaspettati e brutali perchè nel momento in cui Harry prende la strada più facile per lui, dandosi una giustificazione per tutto e mai responsabilità, anche gli altri personaggi saranno costretti a scegliere e allora tutto prenderà una svolta diversa dalla quella preordinata da quella che avevamo intuito all'inizio del romanzo.


E' un romanzo molto intenso, frammentato da citazioni, considerazioni importanti e bellissime dell'autore stesso che non potrete non amare o non cosiderare valevoli punti di riflessione, io ho amato il concetto ed i temi che l'autore proprone, anche se ho amato meno la freddezza i altri tempi con cui da per scontato, definisce e giudica, defraudandomi un pochino della scelta di farmi un'idea mia, sin da principio, ma va bene, è una scelta narrativa che mi ha permesso di pensare e far riflettere a lungo.


Io, personalmente lo consiglio, perchè è un romanzo che come pochi ti porti dentro per necessità e riflessione per parecchio tempo e credo l'ascia usata, almeno nel mio caso, sia stata efficacissima!


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* Che cosa è abbastanza? Ad un certo punto nella vita di ognuno, sia in un ristorante, a guardare il proprio figlio giocare a calcio, o passeggiando per le strade da solo, si pone la domanda, di che cosa hai bisogno? E' una domanda, una volta posta, a cui è quasi impossibile rispondere. Non puoi chiedere più nulla da quel momento esatto per mangiare o bere, o che si possa contenere nel letto in cui si dorme, una poltrona preferita, i bisogni immediati e beni della vita. Poi ci sono le cose intangibili, amore, amicizia, passione, fede, adempimento. Ma la domanda ritorna più e più volte, perché pochi di noi hanno quello che gli serve, o pochi di noi lo fanno, che è quasi la stessa cosa. Può diventare un rullo di tamburo. Che altro c'è? Ho fatto abbastanza? Ho bisogno di più? Sono soddisfatto?

Vi è una avidità innata che è parte della condizione umana. E ha spinto Eva a mangiare la mela, ha spinto Bonaparte a invadere la Russia e ha portato Scott a morire nelle lande ghiacciate dell'Antartico. Abbiamo nomi diversi per esso. Qual è la curiosità diversa, l' avidità di esperienza, per il riconoscimento, per la gloria? Per le attività di distrarci da noi stessi? Odiamo l'idea che noi siamo venuti tanto quanto ci accingiamo ad andare. E non ci accontentiamo di quello che abbiamo o di quanto lontano siamo destinati ad arrivati​​. Vogliamo di più, se si tratta di cibo, la conoscenza, il rispetto, il potere, o l'amore. E che la mancanza di appagamento ci spinge a provare cose nuove, di sfidare l'ignoto, di cambiare la nostra vita e il rischio di perdere tutto quello che abbiamo già avuto.
 



Charles Dubow è nato e cresciuto a New York, e ha studiato al Wesleyan College e alla New York University. Ha fatto ogni tipo di lavoro, dal pastore in Nuova Zelanda al boscaiolo, al lifestyle editor di Forbes. Scrive anche per Businessweek.com e vive a New York con la moglie Melinda, i due figli e un Labrador. Questo è il suo primo romanzo.

Recensione:" La Magia del Cioccolato" di Laura Florand








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La Magia 
del Cioccolato
di Laura Florand
Pagine 400
Prezzo € 10,00 
Leggereditore  
già disponibile
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La serie Chocolate è composta da:

0. Amour et Chocolat nella raccolta "Kiss the Bride" - inedito
1. The Chocolate Thief - Ladra di cioccolato
2. The Chocolate Kiss - La magia del cioccolato
3. The Chocolate Rose - inedito
4. The Chocolate Touch - inedito
5. The Chocolate Heart - inedito

cover primo romanzo
The Chocolate Kiss (Chocolate, #2)
cover originale
Nella vetrina della Maison des Sorcières fanno mostra di sé una foresta incantata di dolci e una collezione di cappelli a punta per streghe golose di cioccolato che deliziano gli occhi. 
Nella loro piccola cucina blu, Magalie Chaudron e le sue due zie mescolano desideri in spumeggianti pentole di cioccolata calda. 
Ma la tranquilla vita della Maison viene scossa dalla notizia che Philippe Lyonnais ha deciso di aprire una delle sue pasticcerie celebri in tutto il mondo proprio in fondo alla strada.  
Le creazioni di Philippe sembrano vivere di magia propria e attirano folle di donne: sono sensuali quanto il loro creatore. 
Ma riusciranno a convincere Magalie ad avventurarsi fuori dalla sua torre d’avorio correndo il rischio di assaggiare un diverso cioccolato e un bacio inatteso?


 Considerazioni.
Particolarmente piacevole anche questo romanzo della Florand che seguo dal primo romanzo di questa sua serie sul cioccolato - che la Florand  pare ami moltissimo mescolato alle storie d'amore e alla magia che alberga romanticamente nei cuori - e che non può non conquistare coloro che hanno ancora nel cuore film come Il favoloso mondo di Amelie, oppure Amore e Incantesimi o Chocolat e simili. 

Non lo dico per avvicinarvi a questo romanzo, lo dico perchè, volenti o nolenti, questo romanzo cattura inevitabilmente chi ama queste trame un pò fuori dalle righe, assolutamente indefinibili totalmente a parole e per coloro di voi che amano immergersi "sentimentalmente" e totalmente in un romanzo dai toni romantici e leggeri, dove profumi, sapori e sensaziono anchemolto senduali a tutto tondo vengono mescolati al romanzo nella trama.

Mentre nel primo romanzo seguivamo, a Parigi, una protagonista che si infiltrava in una famosa pasticceria parigina per coglierne i segreti e divenire una ladra che si innamora del proprietario, in questo nuovo romanzo non ci spostiamo da Parigi, ma vediamo invece volgere l'attenzione sin da subito ad una pasticceria di nicchia, molto vecchia, molto caratteristica e soprattuto  dal nome molto evocativo "Maison des Sorcières" (la casa delle streghe). 

Questa volta protagonista è Magalie, che lavora nella pasticceria insieme alle due zie (un pò particolari e folli) che inventano torte, pasticcini, tipologie differenti di cioccolata calda, senza usare particolari tecnlogie o strumentazioni o senza ostentazione. Magalie è una donna che ama quello che fa, che a 24 anni può dirsi fortunata e privilegiata per fare un lavoro che ama, con due persone che adora e in una città che è il suo mondo e il suo quartiere, il suo universo. Magalie è anche abitudinaria e molto, molto, territoriale, per cui, quando viene a sapere che la sua attività è in pericolo, visto che il più famoso pasticcere di Parigi vuole aprire un suo nuovo negozio proprio vicino a lei, si sente toccata nel profondo, ha paura che tutto quello che considera casa sua e che possa perderlo...

Allora cosa può fare? Bhè, prende in mano tuuuuuuuuutto il coraggio che le appartiene, e va aminacciare il pasticcere in questione, proprio nel suo negozio...già.
Ora, lui non è che sia proprio un cesso, e scusate il francesismo, per cui le cose non vanno esattamente come lei le abbia pianificate, per cui lui - Philippe Lyonnais (che nel romanzo è IL Dio del Cioccolato, DdC di seguito) -  si trova attratto da lei e lei si trova a essere come una tavoletta di cioccolato a bagno maria davanti a lui.

hOt chOcOlate

Nonostante le potentissssime minacce che vengono fatte da Magalie, il DdC non demorde e infastidito da come lei avesse lasciato il suo negozio (senza osare mangiare nemmeno uno dei suoi dolcissimi e perfettissimi macaron, per chi non lo sapesse sono questi:


https://encrypted-tbn2.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcQeTP4VaXvgU6YgUg2dJcbP-RW-rArPEDnA54OIMNgF5TDxyXXc


belli eh????) la va a trovare in negozio e la sfida sul suo territorio, cercano i difetti e tentando anche di non farsela piacere così tanto, ma a parte rifiutare una cioccolata non riesce, per cui non rimane che tentarla e lasciarsi tentare, inosomma, come consiglia Wilde, cedere alla tentazione.

Da questo momento in poi il romanzo volge verso la tentazione, come tema principale, il DdC infatti conquisterà piano a piano Magalie, di sedurranno - trovando anche poca resistenza l'uno dell'altro eh - davanti e dietro il bancone delle loro pasticcerie, con l'aiuto implici e silenzioso delle zie di lei, che lavorano alle loro spalle per farli cedere rovinosamente!!!
Original Sacher Hot Chocolate
Questo romanzo è un romance a pieno titolo, ma che risulta piacevolissimo per tre ragioni:

1. Non il solito canovaccio cedi-lascia-scappa-ritorna e dei personaggi sopra le righe e spassosi. La storia non è così innovativa, sarei una bugiarda, ma è descritta in modo davvero molto piacevole, davvero intrigante, scandendo i tempi giusti, creando dei personaggi che si pongono in modo allegro, piacevole, non stucchevole al lettore. Mi sono diverita con le due zie e i loro battibecchi, le loro vetrine che mutano ad ogni stagione, le loro manie assurde e rituali strani; mi è piaciuta Magalie, la sua stupida crociata che rende divertente il gioco amoroso che si crea; mi è piaciuto il DdC perchè controbilancia tutto quello che non è Magalie.

2. La descrizione sensoriale che emerge. Qui si sfrutta la capacità sensoriale che abbiamo modo di sfruttare tutti i giorni, ma che non siamo in grado molto spesso di soffermarci e godere e che invece rende carico di significato ogni attimo che ci fermiamo a godere, a sospirare e poi saggiare dopo la conquista.

3. La Magia. Che non è necessariamente quella visiva o invisibile che facilita le cose, ma credo proprio che a volte, per come sono fatta io stessa, sia bello potersi lasciare cadere nella rete di vedere la vita come vorremmo che fosse, con colori, sfumature e accadimenti sfocati dal potere della nostra mente di vederla in quel modo e non si tratta di essere irrealisti, ma solamente piacevolmente e follemente liberi di vivere la nostra vita come vorremmo che fosse, che importa se piace solamente a noi e se la rende unica ai nostri occhi?

Inoltre, se posso aggiungere, la Florand è particolarmente interessante anche perchè non si limita raccontare una storia e farci anelare i personaggi,  ma crea anche una storia credibile, sensuale, erotica anche, che non può non piacere trasversalmente a chi ama la leggerezza e la bellezza delle piccole cose quotidiane.

 

Laura Florand ha vissuto in Francia, Spagna e Polinesia francese, dove ha studiato Cultura e danza polinesiana alla Fulbright University di Tahiti. Attualmente insegna francese alla Duke University, in North Caroline. È sposata e ha una figlia. Di questa autrice, Leggereditore ha pubblicato il frizzante Ladra di cioccolato.
lunedì 24 giugno 2013

Fabbri al confine del tempo ....

 Leggo molto della Fabbri Editore, in particolare la collana Fabbri Life, dedicata alle letture più femminili (quelle maschili appartengono alla collana Fabbri Max).
Per questa estate la Fabbri sorprende con due letture molto differenti tra di loro, una rivolta al passato, una invece ai confini con il paranormal. Conquistano, almeno dalla trama, entrambe.
Ma  vediamo...



Mentre filava spedita nel paesaggio sonnacchioso, 
con l’erba ancora fresca di rugiada, 
poteva fingere che gli ultimi anni non fossero mai esistiti, 
fingere di essere di nuovo ad Ashford, la vera Ashford, 
e di avere ancora il mondo da conquistare.


 





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Ashford Park
di Lauren Willig
Pagine 400
Prezzo 14,90
Fabbri Life
dal 28 giugno
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Inghilterra, inizi del Novecento.
Le torri di Ashford Park dominano il paesaggio per miglia e miglia. In quella dimora immersa nella campagna inglese, dove la nonna Addie è cresciuta dopo aver perso i genitori, si nasconde il segreto delle radici di Clemmie, giovane avvocato newyorkese.
The Ashford Affair
cover originale
Per diventare socio dello studio legale in cui lavora ha dovuto rinunciare a tutto il resto. L’unica consolazione rimane l’anziana nonna
Addie, la sua confidente, la sua sola certezza. Almeno fino a quando, da brandelli di conversazione, inizia a sospettare che il passato dell’adorata nonna nasconda uno scandalo inconfessabile.
Attorno a Clemmie, determinata a ricostruire le proprie origini, rivive il mondo ormai scomparso di Ashford Park: la timidezza di Addie, ragazzina impacciata dai boccoli castani, così sbagliati in mezzo alle chiome bionde di una famiglia che non è la sua; il debutto di Bea, la bellissima, sofisticata e capricciosa cugina, e il suo primo, infelice matrimonio; l’amore per lo stesso uomo, che piomba come un tornado a sconvolgere il loro legame e trascinerà i loro destini nei circoli della dissoluta Londra postbellica, fino alle piantagioni di caffè di Mombasa, dove un’orribile tragedia le attende, nel caldo soffocante della notte africana.
Una saga familiare intessuta con arte che esplora la rivalità tra due donne forti e indipendenti e le terribili scelte richieste dall’amore.

Lauren Willig è autrice entrata nelle classifiche del  New York Times ed è autrice di undici opere di narrativa storica. I suoi libri sono stati tradotti in più di dodici lingue, ha ricevuto anche il RITA Booksellers e il Golden Leaf, ed è stata scelta per essere inserita nella lista annuale della American Library Association tra i migliori scrittore della narrativa di genere. Dopo la laurea presso la Yale University, ha intrapreso un dottorato di ricerca in inglese di Storia ad Harvard prima di lasciare il mondo accademico per acquisire un JD presso la Harvard Law durante la creazione che il suo "Pink Carnation" la serie di romanzi storici di ambientazione napoleonica. Vive a New York City, dove ora scrive a tempo pieno.


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Il confine di 
un attimo
di J.A. Redmerski
Pagine 454
Prezzo 14.90 €
Fabbri Editori
dal 28 Giugno
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La Serie "The Edge of Never" è così composta:

1.  The Edge of Never - Il confine di un attimo
2. The Edge of Always - inedito

cover originale primo volume
Camryn Bennett, vent’anni, non è certo il tipo da restare ingabbiata in una vita ripetitiva sempre uguale a se stessa. 
Ma da quando il suo ragazzo è morto, niente sembra più importarle davvero... 
Quando anche la sua migliore amica le volta le spalle, Camryn salta su un autobus, con solo un telefono cellulare e una piccola borsa, decisa a fuggire da tutti coloro che la vogliono incasellare in una vita che non le appartiene. 
Quello che trova nel suo viaggio è un ragazzo di nome Andrew Parrish, un tipo non molto diverso da lei, e da cui si sente irrimediabilmente attratta. 
The Edge of Always (The Edge of Never, #2)
cover originale secondo volume
Andrew vive la vita come se non ci fosse domani. Convince Camryn a fare cose che non avrebbe mai pensato di fare e le insegna ad ascoltare le sue emozioni più profonde, i suoi desideri più proibiti. 
Ben presto diventa il centro della sua vita. 
Ma Camryn ha giurato di non lasciarsi andare mai più, di non innamorarsi mai più... 
E il segreto che Andrew nasconde li spingerà irrimediabilmente insieme o li distruggerà per sempre?


J.A. Redmerski, autrice di bestseller secondo il New York Times, lo USA Today e il Wall Street Journal vive a North Little Rock, Arkansas, con i suoi tre figli e un maltese. Lei è un amante della televisione e dei libri che la spingono ai confini della realtà, inoltre è un grande fan ddella serie tv della AMC "The Walking Dead".


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 Dal primo
Istante
di Mhairi McFarlane
Pagine 400
Prezzo 14,90
Fabbri Editore  
Già disponibile
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Rachel e Ben. Ben e Rachel. 
Inseparabili dal loro primo incontro. 
You Had Me At Hello
cover originale
Complici, amici. Forse qualcosa di più. Ma sembrano destinati a incontrarsi sempre nel momento sbagliato: quando erano all’università, lei stava con un altro. Poi il destino aveva preso una piega diversa. Per diecianni non si sono più visti. 
Eppure, quando in un giorno di pioggia vanno a sbattere l’uno contro l’altra, è come se tutto quello che entrambi hanno cercato di dimenticare tornasse prepotentemente a galla. 
Anche adesso che hanno trent’anni e una vita da adulti (lei è giornalista, lui avvocato), ritrovano in un attimo quel la sintonia che già all’università era molto più di una grande amicizia. 
C’è solo un piccolo problema: ora è Ben a essere sposato. Questo nuovo incontro costringerà entrambi a fare i conti col passato e soprattutto con le loro paure. Può il vero amore bussare alla porta una seconda volta?  
Spassoso, ironico e struggente, "Dal primo istante" è una grande storia d’amore che racconta quello che tutti noi abbiamo desiderato almeno una volta nellavita: un’altra possibilità. 
Tra mille colpi di scena e momenti di rara comicità, vi terrà col fiato sospeso fino all’ultima pagina. Dopo di che, probabilmente, andrete a ripescare da una vecchia agenda il numero di una persona speciale…

Mhairi McFarlane è nata in Scozia nel 1976 e da allora passa il suo tempo a spiegare come si pronuncia il suo nome (con la ‘V’, non con la ‘M’, colpa delle origini celtiche). Vive a Nottingham, dove ha lavorato come giornalista e dove ora fa la scrittrice e la blogger (cioè perde tempo su Twitter). Vive con un uomo e un gatto
venerdì 21 giugno 2013

Recensione: "Niente è più vero di una bugia" di Lucy Robinson

Lucy Robinson - Author, Blogger, Fearless Adventurer







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Niente
è più vero di 
una bugia
di Lucy Robinson
Pagine 406
Prezzo 9,90 Euro
tre60
dal13 giugno 2013
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Lucy Robinson's faithful Converse
Per anni Charley Lambert si è dedicata anima e corpo all’azienda per cui lavora: non solo è una work-addicted convinta, ma si è anche innamorata del suo capo.
Perciò, quando si rompe una gamba le crolla il mondo addosso: per la prima volta in vita sua è costretta a fermarsi, letteralmente. E, come colpo di grazia, scopre che il suo capo ha deciso di sposare un’altra donna.
A Passionate Love Affair with a Total Stranger
cover originale
Per non restare a piangere sul suo cuore spezzato e non impazzire di noia, Charley fonda la First Date Aid, una società che offre un servizio di ghost-writing per quanti muoiono dalla voglia di trovare l’amore su internet ma non hanno il tempo o il talento per scambiare messaggi online con gli aspiranti partner.
Charley non ha problemi a flirtare con perfetti sconosciuti per conto delle clienti, ma le cose si complicano quando viene ingaggiata da Shelley, una donna in carriera che le somiglia molto. Quando Shelley chiede a Charley di contattare William, la ragazza resta subito affascinata da questo dottore spiritoso e intrigante ma al tempo stesso profondo, che sembra penetrare le difese di Charley con una facilità estrema.
L’affinità immediata con William la spinge a dar sfogo a quelle che sono le questioni irrisolte della sua vita. E dalla comprensione all’amore il passo è breve. Da quel momento Charley è combattuta tra desiderio e senso del dovere: quando Shelley e William decidono finalmente di conoscersi, lei si presenta di nascosto all’appuntamento per spiarli.
Ma già a un primo sguardo, William non sembra l’uomo che ha conosciuto in rete... perché in realtà anche lui ha ingaggiato un ghost-writer per gestire il proprio profilo online! E questo ghost-writer non è nient’altri che Sam, il coinquilino sexy, rubacuori e inaffidabile di Charley. Superato lo choc della sorpresa, Charley si trova a un bivio: è mai possibile che il veroamore fosse proprio lì, sotto il suo naso?


           Considerazioni.

Bhè, come incominciare questa recensione?

No, vi spiego, perchè la storia implica un certo grado di difficoltà nell'essere comunicata a chi non l'ha ancora letta, non ci si è ancora immerso appieno.

No, non vi sto prendendo in giro e no, non avete letto male, no. Ho perfettamente compreso la trama:




- Charlotte si rompe una gamba
- Charlotte con il cuore a pezzi
- Charlotte che per uscire dal momento di depressione
decide di scrivere, novella Cyrano de Bergerac
lettere romantiche su commissione
- Charlotte che alla fine, dopo un pò di pasticci,
trova finalmente l'amore nel modo più inaspettato possibile

No, infatti, nulla di complicato, di difficile, ma è la freschezza con cui è stata scritta,  il modo in cui si pensa di aver compreso pienamente la storia, dove essa andrà a parere, che invece stupisce, che infine incanta.

Lucy Robinson - Author, Blogger, TV Producer

Ho proprio goduto pienamente di questo romanzo, verso il quale non avevo che una tiepida attesa - non so dirvi perché, a volte non ho stimolo verso alcuni romanzi - ed invece si è rivelata una storia sorprendente, gioiosa, brillante e spensierata.

Ho anche compreso come mai il romanzo in altri paesi sia andato così bene, perché sia piaciuto così trasversalmente a tante persone anche molto differenti tra loro.

Quello che mi è piaciuto sopra ogni altra cosa è sicuramente la protagonista, perché non è la solita adulta che ha le idee poco chiare e che per puro caso incontra la sua anima gemella perfetta e perfettamente idealizzata. No,Charlotte Lambert è una testona che riga dritto per la sua strada avendo bene in mente l'uomo perfetto, ed avendolo bene in mente sa che non lo incontrerà mai, perché è troppo perfetto quello che cerca, lo ha idealizzato troppo e nessuno può umanamente corrispondere a quello stinco di santo che la sua mente ha creato e il suo cuore ha imparato a volere. Ma nonostante tutto, lo incontrerà nel momento che meno se lo aspetto, nel momento in cui non può non pensare che a se stessa, bloccata a casa e con una gamba rotta a renderla forzatamente cosciente di quello che vuole e quello che invece (nulla) stringe per testardaggine e troppa fantasia.

Lucy Robinson writing her second novel in Argentina. Copyright Lucy Robinson.Bella anche la tematica per la quale si è sempre in tempo a riconoscere i propri errori ed i propri fallimenti e si è sempre in tempo per tornare indietro e riprendere in mano le redini delle nostre decisioni e dei nostri sogni, se proprio non si stanno a guardare gli uomini perfetti (che sono come le idee ... cioè impossibili per quanto si provi a trovarle).

Inoltre non guastano le tematiche recenti ed accattivanti che permettono di immedesimarcisi facilmente nella storia - mi sto riferendo a internet e alle chat -  e poi la personalità disinibita ma molto normale della protagonista, che non eccede  mai in dialoghi o azioni imbarazzanti che normalmente non faremmo.

Molto positiva anche la storia d'amore, perno  attorno al quale ruota l'intero romanzo, che non prevede il classico snodo narrativo di prendi-lascia-ritorna ed infine ama, ma pur muovendo da premesse semplici e basilari riesce a costruire una storia che sorprende ad ogni svolta, ad ogni decisione che da lettore si pensa di aver comprendo e intuito e che invece prende poi la strada per un proprio incredibile senso e piace e proprio per questo rimane nel cuore anche dopo aver letto il romanzo.

Quindi? Quindi mi è piaciuto molto, ho trovato carina la storia, belli i personaggi e particolarmente azzeccati i dialoghi che mi hanno preso e divertito.
Se amate le storie d'amore ma volete leggere qualcosa di un pò differente ecco a voi che questo romanzo penso faccia proprio al caso vostro!!



© Eva Bell Photography

Lucy Robinson ama descriversi così: scrittrice, blogger, impavida giramondo. Dopo la fine di una lunga relazione, non sapendo come uscirne ha tentato la strada di un appuntamento al buio via Internet. L’esperienza è stata talmente divertente, romantica e bizzarra che ha deciso di raccontarla in un blog, riscuotendo – post dopo post – un successo incredibile. In breve si è trovata così a collaborare con Marie Claire e con l’Huffington Post e, soprattutto, a pubblicare il suo primo libro. Vive a Londra con il suo nuovo fidanzato.
giovedì 20 giugno 2013

Bhò ... voglia di pesche e amaretti in amaca ...

A volte i post nascono così?

Mangi un gelato, due pesche e una manciata di amaretti e ... tadan!!!!
Per passione viscerale verso qualcosa, qualcuno, un ideale, un video... una canzone - in questo caso - bene questo video è l'amore di mia sorella, e lo capisco, perchè è così ... americano, liberatorio, assolutamente e profondamente liberatorio
Per cui non ho resistito - e prendetemi per come sono, almeno oggi - e quindi lo dedico a mia sorella e alla libertà, l'indipendenza e alla voglia di appartenenza al vento!
Fatevi scorrere questa canzone nelle vene e poi fatemi sapere qualcosa...


Edward Sharpe
&
the Magnetic Zeros 

--o- Home -o--
canzone e traduzione più sotto!





La Canzone
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Alabama, Arkansas, 
I do love my Ma & Pa
Not the way that I do love you

Holy roly, me, oh my, you’re the apple of my eye
Girl, I’ve never loved one like you

Man, oh man, you’re my best friend, I scream it to the nothingness
There ain’t nothin’ that I need
Well, hot & heavy, pumpkin pie, chocolate candy, Jesus Christ
There ain’t nothin’ please me more than you

Chorus:
Ahh, Home
Let me come Home
Home is wherever I’m with you
(2x)
La la la la, take me Home
Baby, I’m coming Home

I’ll follow you into the park, through the jungle, through the dark
Girl, I’ve never loved one like you
Moats & boats & waterfalls, alley ways & pay phone calls
I’ve been everywhere with you

That’s true

We laugh until we think we’ll die, barefoot on a summer night
Nothin’ new is sweeter than with you

And in the sticks we’re running free like it’s only you and me
Geez, you’re something to see.

Chorus

“Jade?”
“Alexander?”
“Do you remember that day you fell out of my window?”
“I sure do, you came jumping out after me.”
“Well, you fell on the concrete and nearly broke your ass and 
you were bleeding all over the place and I rushed you off to the hospital. 
Do you remember that?”
“Yes, I do.”
“Well, there’s something I never told you about that night.”
“What didn’t you tell me?”
“While you were sitting in the backseat smoking a cigarette 
you thought was going to be your last, I was falling deep, 
deeply in love with you and I never told you ‘til just now.”
“Now I know.”
 
Ahh, Home
Let me come Home
Home is whenever I’m with you

Ahh, Home
Let me come Home
Home is when I’m alone with you

Home
Let me come Home
Home is wherever I’m with you

Ahh, Home
Yes, I am Home
Home is when I’m alone with you.
Alabama, Arkansas, I do love my Ma & Pa
Moats & boats & waterfalls & pay phone calls

Ahh, Home
Let me come Home
Home is wherever I’m with you

Ahh, Home
Let me come Home


La Traduzione
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Alabama, Arkansas,
amo davvero la mia mamma e il mio papà
Ma non nel modo in cui amo te

Accidenti a me, oh, cavoli, sei la pupilla dei miei occhi
Ragazza, non ho mai amato nessuno come te

Uomo, oh, uomo, sei il mio migliore amico, lo urlo al nulla
Non c'è niente di cui io abbia bisogno
Beh, caldo e pesante, un tortino di zucca, un cioccolatino, Gesù Cristo
Non c'è niente che mi delizi più di te

RITORNELLO
Ahh, casa
Lasciami tornare a casa
Casa è dovunque io sia con te
(x2)
La la la la, portami a casa
Piccola, sto tornando a casa

Ti seguirò nel parco, nella giugla, nell'oscurità
Ragazza, non ho mai amato nessuno come te
Fossati e barche e cascate, vicoli e chiamate a pagamento
Sono stata ovunque con te

Questo è vero

Ridiamo finché non ci sembra di morire, a piedi nudi in una notte d'estate
Niente di nuovo è più dolce di te

E tra le schegge corriamo liberi come se ci fossimo soltanto io e te
Accidenti, sei qualcosa che bisogna vedere

RITORNELLO

 
"Jade?"
"Alexander?"
"Ricordi quel giorno che sei caduta dalla mia finestra?"
"Sicuro, sei saltato giù subito dopo."
"Beh, sei caduta sull'asfalto e ti sei quasi rotta l'osso 
del collo e stavi sanguinando dappertutto e ti ho portata di corsa all'ospedale. 
Questo te lo ricordi?"
"Sì, certo."
"Beh, c'è qualcosa che non ti ho mai detto di quella notte."
"Cosa non mi hai detto?"
"Mentre te ne stavi seduta sul sedile posteriore fumando 
una sigaretta che pensavi sarebbe stata l'ultima, 
io mi stavo profondamente innamorando di te 
e non te l'ho mai detto fino a questo momento."
"Ora lo so."

Ahh, casa
Lasciami tornare a casa
Casa è dovunque io sia con te
Ahh, casa
Lasciami tornare a casa
Casa è dovunque io sia con te

Casa
Lasciami tornare a casa
Casa è dovunque io sia con te

Ahh, casa
Sì, sono a casa
Casa è quando sono da sola con te
Alabama, Arkansas, 
amo davvero la mia mamma e il mio papà
Fossati e barche e cascate e chiamate a pagamento

Ahh, casa
Lasciami tornare a casa
Casa è dovunque io sia con te

Ahh, casa
Lasciami tornare a casa
Casa è dovunque io sia da solo con te