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lunedì 22 dicembre 2014

Recensione: "La guerra degli elementi" di Veronika Santiago




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La Guerra
degli Elementi 
di Veronika Santiago 
pagine 354
prezzo 16,90 cartaceo
 1,99 ebook
Autopubblicato
già disponibile
voto:

3/5

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La serie "La guerra degli elementi" è composta da:

1. La guerra degli elementi - Gli eredi di Atlas
2. Il varco dell'Apocalisse
3. Altri a seguire

cover del secondo romanzo
Scozia. Promesse di successo, di lavoro e di risposte, aiuto per una fuga: così uno sconosciuto convince un'aspirante cantante, un marinaio, una studentessa e un rampollo ricoverato in una clinica psichiatrica, a seguirlo su un'isola che è ovunque e in nessun luogo: OgniDove.
Là Aisha, Dean, Aurora e Duncan scopriranno il vero motivo per il quale sono stati condotti con l'inganno ai margini del mondo: la storia è incompleta. I dieci Reggenti dell'antica Atlas, all'apice della grandezza, si sono dati battaglia fino all'annientamento ma il loro potere sugli elementi non è andato perduto. Non sarà facile accettare di essere Eredi di un così gravoso fardello: tra dubbi e insicurezze, aiutati dagli abitanti di OgniDove, discendenti dei superstiti di Atlas, i ragazzi cominceranno l'addestramento per risvegliare le loro facoltà.
Ma gli elementi sono cinque: dove si trova l'Erede dell'Etere? E quali sono i piani degli Altri Eredi? Inizierà così una lotta contro il tempo alla ricerca dell'Etere. 
E se scoprissi che la storia del mondo non è quella che ti hanno raccontato?  E se quel passato non fosse relegato tra le pieghe del tempo e si insinuasse nel presente, minacciandolo?
E se di quella antica realtà tu scoprissi di farne parte, a cosa saresti disposto a rinunciare per diventare chi sei destinato a essere?

Considerazioni.
Ok, arrivo dalla lettura di uno dei romanzi più belli che abbia letto in questo periodo, ovvero "Pura" di Miller, per cui è difficile che un altro romanzo, almeno nel breve termine ovvero per un raro caso del destino, riesca a eguagliare una di quelle letture che il lettore prodigo ed appassionato si leghi strettamente al cuore...

Tuttavia diciamo che la Santiago non ha fatto male il suo lavoro con "La guerra degli elementi", un fantasy che mi ha colpito principalmente per il fatto che ha avuto delle buone idee ed è riuscita a tenere viva la mia attenzione sino alla fine delle sue quasi 400 pagine.

Ma di cosa parla questo romanzo? Tutto parte da Dean, Duncan, Aurora e Aisha, ragazzi con problemi dai quali fuggono con tutto il loro essere (e non conoscendosi tra di loro) e che vengono convinti a raggiungere un'isola misteriosa. I nostri protagonisti scopriranno di appartenere agli Eredi dei Reggenti, i quali provengono dall'antica città di Atlas - a cui si fa menzione nel titolo di questa prima opera - e che sono al centro della storia di questa serie, che li vedrà approciarsi alla vita e alla formazione, alla crescita, con la scoperta di possedere determinati poteri: quelli degli elementi. 
La loro sfida principale, oltre a quella di crescere e affrontare i problemi legati all'età, sarà quella di gestire questi poteri connaturati nella loro essenza, imparare a evocarli, a dominarli e non farsi dominare da essi, a comprendere quando e come usarli.

La storia che si snoda nella prima parte del romanzo verte sulla diffidenza e l'accetazione, da parte dei protagonisti, della presenza e la natura dei loro elementi, oltre al fatto di imparare a fidarsi l'uno degli altri, fino a essere un'unica e grande forza. 

La seconda parte, invece, è incentrata più sulla ricerca del quinto elemento, ovvero l'Etere, ma dovranno farlo prima che gli altri Eredi, quelli in conflitto con loro, li trovino per primi.

Come vi dicevo prima, questo romanzo non è affatto male. La Santiago è stata brava a immaginarsi una storia, una mitologia, accattivante, non priva di fascino, con grandi sorprese a livello narrativo e di caratterizzazione dei personaggi, che spiccano per come sono bene narrati e complessivamente curati. Inoltre risultano estremamente piacevoli sia le ambientazioni che la parte propriamente fantastica attinente gli elementi.
Essendo una serie, però, ha il lato negativo, se vogliamo imputargliene uno che lascia il segno, ed è che questo primo atto risulta, nonostante le quasi 400 pagine, una lungo prologo ad una storia che deve ancora spiegare bene le sue ali e volare lontano, ma solo con i prossimi volumi...
La Santiago, infatti, si concede tempo per le descrizioni, per il completamento delle personalità dei vari personaggi, ma tronca la storia proprio quando sta per entrare nel vivo lasciando il lettore frustrato per l'attesa del proseguo. Scelta giusta per affezzionare il lettore ... ma discutibile per soddisfarlo appieno.

A mio parere il romanzo è una bella avventura coinvoglente, con degli elementi fantasiosi davvero ben riusciti, che piacerà molto a coloro che amano e seguono gli YA fantasy e paranormal da sempre e trovano in esso una via di fuga con la giusta dose di riflessione e avventura. Diciamo che non lo annovererei tra i grandi fantasy, perché mancano quegli elementi cardine di profondità e metafisica che lo caratterizzano come tale e soprattutto, a mio personale gusto, manca un pò di pathos. 
Sapete, quel coinvolgimento totale, quell'abbandono alla storia che cerco, certo c'è curiosità ma è filo debole se non c'è il sentimento vero e proprio verso l'opera, che spero arrivi nei prossimi romanzi della serie!


Veronika Santiago dice di sè: "Come il fuoco m’infiammo facilmente lasciandomi cenere alle spalle e a pochi è concesso avvicinarsi senza rimanere scottati. Come la terra agogno la primavera e come dura roccia sono testarda ma non temo di sbagliare, tornare sui miei passi e riprovare. Come l’aria la mia mente vaga tra nuvole e tramonti e spesso la vita di tutti i giorni mi sta stretta seppure a volte la trovi rassicurante. Come l’acqua incessantemente scorro attraverso la vita, aggirando gli ostacoli, passando sopra agli impedimenti, fuggendo il rischio di fermarmi e stagnare. Come l’etere volgo lo sguardo su un mondo di infinite potenzialità, di promesse da mantenere, di sentieri non ancora battuti e spesso sento di non essere niente e qualche volta di esistere in tutto."

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