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lunedì 15 dicembre 2014

Recensione: "Un sogno tra i fiocchi di neve" di Corina Bomann

 
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Un sogno tra 
i fiocchi di neve
di Corina Bomann
Pagine 208
Prezzo 9,90 €
  Giunti
già disponibile
voto:
 3/5
--o--








Fin da bambina, Anna non ha mai potuto sopportare il Natale, con tutto il suo corredo di luci, addobbi, dolci e regali.
Anche adesso, a 22 anni, ogni scusa è buona per sfuggire alle odiate feste. 
cover originale
Ma quest'anno sottrarsi sarà impossibile: il suo adorato fratellino le ha strappato la promessa di raggiungerlo per festeggiare con tutta la famiglia, compreso l'insopportabile patrigno. 
E così, nel giorno della vigilia, Anna salta su un treno in viaggio tra Lipsia e Berlino. Ma basta un attimo di assopimento - o meglio, quello che sembra solo un attimo - per ritrovarsi in una desolata stazione sul Baltico, nel cuore della notte e nel pieno di una tormenta di neve. 
Come tornare indietro se non ci sono più treni? 
Non resta che chiedere un passaggio a chi capita: l'autista di uno spazzaneve, un saggio camionista polacco, tre vecchiette dall'aria misteriosa e... un surfista-psicologo piuttosto attraente. Ognuno con la sua storia, ognuno con un'esperienza da regalare in questa magica notte. 
Riuscirà Anna a mantenere la promessa?
Ma soprattutto, riuscirà a capire cosa desidera davvero?



Considerazioni.
Storia natalizia, quella che ci propone la Bomann questa volta, con questa uscita Giunti (ha alle spalle due pubblicazioni italiane e una prossima quarta in gennaio, sempre con la stessa casa editrice).

E' una storia un po' particolare però, perché non contempla una vera e propria storia d'amore, una di quelli che vede un uomo e una donna innamorarsi follemente sotto i fiocchi di neve e allontanarsi verso una baita stringendosi le mani. No, è una storia d'amore e di comprensione verso se stessi, è piuttosto un viaggio fisico e metafisico della protagonista, che si chiama Anna, la quale odia con tutto il suo cuore il Natale e tutto quello che concerne ad esso (preparativi, regali, le luci, ecc...) e proprio per sfuggire ad esso cerca sempre di andare in qualche posto dove il profumo dell'agrifolgio, del pan di zenzero, della cioccolata calda e dei panettoni non si senta molto.

Ed infatti, l'intenzione, quando conosciamo Anna, è questa ... andare lontano, fuggire ancora una volta. ma il suo proposito viene deviato questa volta, ed è costretta dal fratello Jonathan a unirsi alla famiglia per festeggiare insieme l'odiata festa invernale che inizia con la N.

Anna, quindi, parte con armi e bagagli - cercando di inglobare nelle valigie volontà, pazienza, sorriso stampato sulla faccia - con il treno per Berlino non sapendo che proprio su quel treno si addormenterà per poi svegliarsi in una stazione del Mar Baltico. 
Di notte. 
Nel ben mezzo di una bufera di neve.
Da sola.
Non so se mi spiego ...

A quel punto non rimane altro che chiedere un passaggio per tornare in quel di Berlino. Ma i passaggi saranno diversi e le daranno modo di incontrare persone eccentrice ma con tanto da darle e queste persone sono rispettivamente un surfista sui generis, un camionista polacco e delle anziane piuttosto eccentriche... tutte persone che le faranno capire qualcosa di importante e rinconducibile alla famiglia, al Natale, alla sua importanza. Ma Anna è una testona, ed è convinta che il Natale sia ancora un evento malvagio da bandire dalla propria esistenza...

La Bomann torna in Italia pubblicando un romanzo dalle atmosfere imbiancate, dallo stile semplice, immediato, ma con una storia piuttosto insolita anche per i suoi soliti scritti.
Si, perché al centro della vicenda, per una volta, non c'è una coppia con relativa storia d'amore, bensì la ricerca di una riappacificazione di una donna con il Natale, con se stessa e con il concetto di famiglia e affetto.
Anna è ironica, intelligente, brillante, ma ha come un nuvolone nero che le grava sul cuore, che non le permette di lasciarsi andare tanto negli affetti tanto familiari quanto amorosi, e il fatto che esista una festa in cui si richiede la partecipazione di tanto amore e tanto affetto scmbiato sopprattutto in famgilia, ecco Anna va piuttosto in crisi... e questa crisi è anche motivo, per il lettore di momenti ironici e spassosi momenti!

Bella dunque l'idea di questo viaggio che conduce a comprendersi meglio, a giustificare e guarire dalla solitudine come situazione normale, sempiterna e anche un po' autolesionista.
Solitudine che torna molto nel romanzo, essendo sempre presente, essendo motivo di riflessione continua per Anna, che dovrebbe pensare di meno e godersi di più il calore di un abbraccio, le risate, i dolci, l'amore, la famiglia, ecc...
Ok, non è un romanzo perfetto, è meno completamente avvolgente rispetto agli altri romanzi della Bomann, a volte risulta anche un pò ridondante nelle situazioni e nelle questioni che solleva, ma vista la brevità del romanzo non è qualcosa che disturba poi così tanto e lo si può perdonare benissimo a questa capace autrice che tuttavia regala una storia di cuore.

Sono 200 e qualche pagine molto carine, di riflessione ma anche di piacevole atmosfera natalizia, che in questo periodo tanto si anela di leggere. Certo il romanzo è un po' lento talvolta, ma per una lettura domenicale rilassante è l'ideale!


Corina Bomann, vive con la sua famiglia in una piccola cittadina tedesca. Il suo romanzo L’isola delle farfalle (Giunti 2012) ha scalato rapidamente le classifiche dei bestseller: un successo da otto edizioni, adesso anche in formato tascabile. Il giardino al chiaro di luna ha venduto oltre 100.000 copie solo in Germania ed è in corso di traduzione in 6 Paesi. Presto, sempre per Giunti, un nuovo incantevole romanzo dell’autrice: "La signora dei gelsomini".

7 commenti :

  1. arrivato proprio oggi, lo leggerò presto!
    sembra una lettura carina e scacciapensieri ;)

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  2. Ciao Endi, tu credi, in fondo in fondo, che sarebbe stato meglio se l'autrice si fosse buttata su una storia d'amore per un libro di questo genere?

    Mi sto rendendo conto che talvolta è difficile appassionarsi alla narrativa di stagione o light-hearted se non c'è di mezzo un po' d'amore, specialmente nei libri che si rivolgno, quasi universalmente, alle lettrici.

    E, ora, un aside: la copertina di Made for you di Melissa Marr mi inquieta assai. Spero che il romanzo ti stia piacendo.

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  3. Ciao Ludo!!
    Mah, domanda difficile, perche' penso che a volte pensare ai se o ai ma nei romanzi non giovi sempre. Anche a me come lettrice. Es? Se la Bomann avesse messo al centro della storia una storia d'amore sarebbe stato tutto un romanzo diverso, non meglio o peggio, proprio un altro romanzo. Io penso che la Bomann avesse voglia di esplorare nuovi orizzonti, volesse parlare dell'amore ma non di una storia d'amore, e alla fine questa cosa le e' servita da esercizio, ma come lettrice mi sono sentita orfana di qualcosa. Essenzialmente manca qualcosa che controbilanci la mancanza di una storia d'amore e che "riempia" il romanzo...

    Per quanto riguarda il romanzo della Marr, ma... Non so se mi e' piaciuto, e si hai ragione e' da un po' che abita il lato dx della barra,ed intanto sono passata ad altre letture, ma non riesco mai ad aggiornare il blog con costanza, ma ce la faro'!! Promesso!
    Ma davvero lo trovi inquietante???? A me sembra taaaaaaaanto carina!! Fossi in te la guarderei un'ultima volta xche' prima di Natale potrebbe sparire :) e poi un po', forse, ti mancherebbe ^ ^

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  4. Non riesci mai ad aggiornare il blog con costanza? Magari non riesci ad aggiornarlo come vorresti, ma la tua costanza è sorprendente, per non parlare della lunghezza dei post e della ricerca di immagini... devi essere una persona mega-iper-attiva e super-giocoliera!

    Passando alla copertina della Marr, è quella sorta di lepidottero che sbatte le ali a inquietarmi. C'è da dire, però, che io con farfalle e simili ho sempre avuto un rapporto conflittuale (ti dico solo che vivo nell'incubo di ingoiarle, per sbaglio, come se tutte puntassero la mia bocca... da film horror!)

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  5. Che carino questo libro! La storia mi sembra diversa dai soliti romanzi d'amore natalizi!! Credo proprio che ci farò un pensierino!!! Ciao Maria

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  6. @Ludo
    Beccata!! Sono una persona nottambula (ahime') che sfoga i suoi pensieri nelle velluto blu della notte :) per cui ho piu' ore nella giornata rispetto ad altre persone, credo ;)
    Non e' sempre vantaggioso eh, a volte sembro uno straccio!!!

    Oddio, questa paura degli insetti alati e' bizzarra, ma giustifica pienamente la tua agoscia nel vederlo :) ... non ti preoccupare, ci penso io, in settimana la scaccio!!!
    Xo
    Endi

    @Maria
    Allora sei nella direzione giusta!! Per amori natalizi la direzione e' opposta!!
    Xoxoox
    Endi

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