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mercoledì 19 agosto 2015

Recensione: "Il Ritratto" di Irene Milani





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Il Ritratto
di Irene Milani
Pagine 226
Prezzo 16,00€
Ebook 1,99
Editore Lettere Animate  
già disponibile
voto:
3/5

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Cosa può nascondersi dietro un disegno apparentemente inspiegabile? 
Quali segreti e bugie può far scoprire l’incontro con un ragazzo misterioso quanto affascinante? 
È quello che dovrà scoprire Isolde, diciottenne trentina alle prese con le conseguenze della separazione dei genitori, con il trasferimento in una nuova città e in una nuova scuola alla vigilia della maturità, lontana dalle amiche del cuore, e con la prima delusione d’amore. 
Il libro si apre con la protagonista che, dopo una passeggiata raggiunge una splendida radura: lì quasi magicamente, ritrae un ragazzo misterioso. 
Da quel momento iniziano una serie di coincidenze che la portano dapprima a conoscere il giovane del disegno ed in seguito a scoprire qualcosa di sconvolgente sul al passato dellapropria famiglia. 
I due giovani, che già dal nome richiamano quelli di una famosa tragedia, dovranno affrontare diffidenza, incomprensioni e sofferenze prima di capire che tra loro è nato un sentimento speciale... ma riusciranno a coronare il loro sogno d'amore?



Considerazioni.
Ecco (anche per il momento a ritmo decisamente ridotto in quanto sono ancora a mezze ferie) che sono tornata più o meno carica (forse con le batterie appena un pò scariche) a consigliarvi una serie di romanzi che ho letto durante queste vacanze estive roventi e davvero parecchie travagliate (almeno per quanto mi riguarda).

Mentre ero in gironzola ho letto, tra le altre cose, alcune opere provenienti da autori ed autrici italiane e devo dire che in alcuni casi mi sono parecchio ricreduta su quanto le storie di questi autori abbiano da dire, non perchè io sia schizzinosa, piuttosto perchè per imitare i romanzi di grande successo leggo romanzi davvero "vuoti", come bellissime strutture esterne e decadenti fondamenta...

"Il Ritratto" di Irene Milani, ad esempio, mi ha molto incuriosito per la sua trama, ed anche se mi ha fatto un pò storcere il naso per alcuni aspettti che non ho compreso del tutto o condiviso, d'altro canto mi ha fatto una buona impressione ed è riuscita, con il suo entusiasmo e romanticismo, a lasciarmi un piacevole ricordo della sua storia.

Innanzitutto è un romanzo che si rivolge principalmente ai ragazzi e le ragazze più giovani, ma che è leggibilissima un pò da tutti coloro che hanno amato - ed amano - i romanzi YA che conducono alla scoperta del primo amore e con esso a scoprire se stessi, le proprie capacità e la propria persona senza scordarsi di inserire quegli elementi misteriosi che vogliono rendere maggiormente intrigante la storia.

La trama vede la diciottenne Isolde trasferirsi e quindi cambiare (anche se non stravolgere) la sua vita e le sue amicizie a causa del divorzio dei suoi genitori. Tutto cambia nella vita di questa ragazza giovane e lei stessa si trova in una età di passaggio - e in una situazione familiare - che le impone la ricerca di una propria identità che non si è ancora ben formata e che le chiede sforzi notevoli di pazienza. 
In questa specie di miasma personale ecco che si affaccia nella vita di Isolde un ragazzo, Tristan,  appena tornato dalla Germania con la sua famiglia, il quale sarà un vero e propri mistero per Isolde, la quale lo ha ritratto sul suo blocco da disegno ancor prima di conoscerlo nel bel mezzo di una radura, come sfondo alla sua ispirazione ...

Quella di Isolde e Tristan è - principalmente - una storia d'amore tra due ragazzi (ma che sfuma anche in un triangolo, grazie alla presenza di Christopher) che hanno due famiglie particolari alle spalle - di cui purtroppo molto poco viene approfondito nel romanzo - e che nonostante la divisione e la lontanza (più emotiva che concreta) riescono a scoprire un legame profondo (si parla addirittura di anime gemelle, anche se personalmente a 18 anni mi sembra un pò prematuro ... datemi della scettica) che li lega e permette loro di renderli forti e uniti contro i problemi, affrontandoli con la dovuta serenità e disposizione d'animo.

Come vi dicevo in apertura, sebbene mi sia piaciuta la trama, devo confessare anche la presenta di alcuni aspetti che non mi hanno particolarmente colpito. 
Il primo è è legato alla struttura dei parallelismi tra i nomi dei personaggi e questi ultimi con la letteratura passata e moderna. Primo, evidentissimo rimando, a mio parere, è stato quello al "Tristano e Isotta" quale mito e/o opera lirica di Richard Wagner - di cui mi aspettavo un richiamo, anche solo quale piccolo eco, ma di cui sono rimasta orfana, in quanto della leggenda vi è solo il nome dei personaggi; il secondo rimando l'ho colto invece - per qualche accenno narrativo che lo ricordava nella storia d'amore - rispetto alla trilogia di recente pubblicazione intitolata "Starcrossed" (che non mi ha appassionato) di Josephine Angelini.
Entrambi i parallelismi, a mio parere, non hanno particolarmente giovato alla lettura, ma ammessa la loro invocazione, avrebbero potuto essere sfruttate meglio, a meno a mio gusto, per carpire maggiore attenzione al lettore e portarlo, con questa escamotage, al'interno de "Il Ritratto" piuttosto che usarli per portarlo all'esterno, verso queste due altre opere citate.

L'altra cosa che non mi ha fatto impazzire è che sono presenti dei rimandi, a parer mio fatti anche piuttosto inconsapevolmente dall'autrice, a film, romanzi, telefilm, ecc... della cultura comune, che sono entrati nel romanzo e influenzato certe scelte, anche solo a livello di ambientazione, e che anche in questo caso, mi hanno riportato per un attimo a quel film, a quel romanzo, ecc... facendomi uscire dalla storia della Milani e così spezzando il ritmo intrapreso della lettura e muovendomi in altra direzione.

Complessivamente è un romanzo piacevole, di facile lettura grazie allo stile leggero e veloce della Milani, con tematiche giovani e interessanti (forse per questo più indirizzato ad un pubblico giovane), nonchè piacevoli, per una lettura romantica estiva. 
Sicuramente la Milani non può che migliorare e cercare di plasmare meglio i suoi personaggi, sondare meglio il loro contesto e il vissuto di quest'ultimo, che è più abbozzo in questa sua prova che un vero e proprio tessuto da cui partire per la loro caratterizzazione.
Detto ciò, se amate gli YA e volete provare una lettura di genere tutta italiana, la Milani potrebbe piacervi!

Irene Milani dice di sè: "Sono nata a Milano nel 1977, mi sono diplomata al liceo Scientifico al termine del quale ho studiato Conservazione dei Beni culturali all’Università di Parma, conseguendo la laurea nell’indirizzo archeologico. Dopo il matrimonio mi sono trasferita in provincia di Como dove abito tutt’ora. Sono un’insegnante di italiano alle scuole medie, una dei tanti famigerati precari di cui si parla nell’ultimo periodo, mamma di Mattia e Stella, di nove e tre anni. Ho iniziato a scrivere un po’ per sfida: essendo un’accanita lettrice spesso mi ritrovavo a criticare trama o personaggi, così mi sono detta: “Perché non ci provi anche tu?”. Così mi sono messa al computer e ho cominciato a buttar giù qualcosa, che pian piano ha iniziato a prendere forma. Il romanzo “Il Ritratto”, pubblicato con la casa editrice Lettere Animate, non è il mio primo lavoro ma quello che per primo mi ha invogliato a farlo leggere a qualcuno. La storia è nata nella mia testa un pomeriggio mentre camminavo con le cuffie nelle orecchie, proprio come la protagonista all’inizio del racconto: ho iniziato ad immaginare scene, dialoghi e situazioni che poi dovevo correre a scrivere al computer, quasi sotto dettatura".

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