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venerdì 27 febbraio 2015

Recensione: "Il trono ombra" di Django Wexler


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Il trono
 ombra 
di Django Wexler
pagine 580 circa
prezzo 17€
Fanucci Editore
già disponibile
voto:
4/5
--o--








La serie "The Shadow Campaigns" è composta da:

0. The Penitent Damned - inedito in Italia
http://bostonianlibrary.blogspot.it/2014/08/recensione-i-mille-nomi-di-django-wexler.html
1. The Thousand Names - I mille nomi
2. The Shadow Throne - Il trono dell’ombra
2.5 The Shadow of Elysium - inedito in Italia
3. The Price of Valour - inedito in Italia

 
Il re di Vordan giace sul letto di morte. Presto sua figlia Raesinia Orboan gli succederà al trono, ma il regno è minacciato da uomini ambiziosi, e povertà e speculazione stanno spingendo la popolazione allo stremo.
È questo lo scenario che si presenta agli occhi di Janus, Winter e Marcus quando giungono nella capitale dopo essersi separati dal reggimento dei Coloniali.
cover originale
In un ultimo atto volto a proteggere il regno, il re nomina Janus ministro della Giustizia, nella speranza di contrastare l’influenza del duca Orlanko, un uomo pericoloso in grado di tenere sotto scacco la futura regina. Marcus viene nominato capo del corpo di pubblica sicurezza, mentre il compito di Winter sarà di infiltrarsi in un quartiere popolare in fermento, per disporre le proprie pedine nella partita contro Orlanko.
La situazione in città è tesa, e dopo la morte del padre, il primo atto regio di Raesinia è l’istituzione di un comitato di rappresentanza popolare al quale cedere temporaneamente le prerogative politiche.
Anche Janus, Marcus e Winter lottano insieme al popolo per quella terra che avevano creduto di non vedere più.
Ad attenderli c’è la battaglia più difficile: il duca Orlanko sta marciando verso la capitale, alla guida di un reggimento incaricato di sedare la rivolta. Ma non sarà l’unica minaccia che dovranno affrontare, perché le grandi potenze del continente sono allarmate dal nuovo assetto politico-sociale di Vordan..



Considerazioni.
Il primo romanzo di questa serie mi era molto piaciuto, quindi ho preso con assoluto entusiasmo la notizia della pubblicazione, a pochi mesi dall'uscita del primo, da parte della Fanucci di questo secondo volume (il terzo è atteso per l'estate del 2015 in America).

A distanza di poco tempo dal termine de "I mille nomi" (sono passate pochissime settimane) il generale Janus Bet Vhalnich, il capitano Marcus d'Ivoire e il luogotenente Winter Ihernglass - a seguito della scoperta delle tavolette dei Mille nomi - sono tornati nella capitale (Vordan City) a causa della morte del Re. La nuova erede al trono, che è la giovane fanciulla Raesinia Orboan, a seguito di un legame instaurato con i Sacerdoti nel Nero - che le avevano salvato la vita lasciandola "abitata" da un demone - è tenuta sotto scacco da parte del duca Orlanko, il quale conosce il suo segreto e lo sfrutta a suo vantaggio (= ricatto).

Raesinia ha però una forte personalità e una grande forza di volontà e, nonostante la sua situazione molto precaria, cerca di opporsi al ricatto di cui è vittima cercando di evitare che Orlanko possa realizzare il desiderio di divenire il nuovo Re.

Raesinia, infatti, scappa e da quel momento in poi il suo scopo sarà quello di creare una vera opposizione al potere di Orlanko, essendo disposta anche ad arrivare a compiere una vera e propria rivolizione, se necessaria.

In tutto questo Janus, Marcus e Winter, quando giungono in quel della capitale dopo aver lasciato le fila dei Coloniali, trovano una città che vive nell'estrema povertà, che è lacerata dalle lotte intestine dei potenti che la governano e che si strappano il potere senza pensare a chi è governato, ma si trucida per possedere qualcosa che abita solo nelle loro menti.

Il Re, però, in un ultimo atto disperato nomina Janus Ministro della Giustizia (per contrastare marginalmente il potere di Orlanko), Marcus Capo della guardia cittadina e Winter quale infiltrato nelle file di coloro che vogliono destabilizzare il governo. Ma le cose sono peggiori di quanto il Re potesse prevedere ...

Perchè la situazione tesa non deriva solo dalla una lotta interna, ma anche da azioni invasive esterne, perchè oltre alle truppe di Orlanko che marciano verso la capitale, anche grandi potenze cercano di destabilizzare politicamente Vordan, che deve affrontare intrighi di palazzo, lotte intestine e un'erede in pericolo. Questa è la situazione nella quale Wexler muove i suoi personaggi e gioca le sue carte per intrappolare il lettore in un'avventura ancora più coinvolgente.

Questa serie mi sta piacendo perchè riesce a essere molto varia, riuscendo a cambiare molto spesso vedute, componendo un grande quadro con pezzetti molto diversi e minuscoli, riesce a essere avventuroso, molto fisico, ma poi tira fuori anche quell'animo riflessivo e intenso che si coglie perfettamente in questo secondo capitolo.

"Il trono ombra" è un romanzo in un certo senso è piuttosto diverso da "I mille nomi" dove vi era più fisicità, con battaglie, intensi conflitti, duri scontri e lotte. Qui infatti Wexler predilige la riflessione, che è preponderante nelle quasi seicento pagine del romanzo e che emerge per acclarare non solo la bravura narrativa di Wexler, ma anche e soprattutto per chiarire i punti di maggior criticità che erano stati intessuti nel precedente romanzo.

In "Il trono ombra" Wexler ci introduce in intrighi di palazzo, al pensiero interiore dei vari personaggi, che pensano al loro passato, alle loro vite presenti e passati e cercano un punto di forza per affrontare il proprio futuro, che appare quanto mai incerto. Ma è un volo pindarico che conduce alla fisicità, allo scontro, alla lotta politica, alle lotte di palazzo e che a seguito di queste riflessioni diviene però più consapevole e maturo.

Maturo ed intenso anche lo stile adottato da Wexler, che migliora e cresce ad ogni romanzo. Certo non siamo ai livelli di Sanderson  (ma diciamoci la verità, chi lo sarebbe??) ma mi è molto piaciuto, mi ha catturato. Wexler è efficie nella sua scrittura, va veloce, senza particolari approfondimenti descrittivi, senza appesantire la storia con troppi dettagli, andando semplicemente dritto al sodo del discorso, scorrendo fluido e veloce.

Complessivamente ho apprezzato davvero molto questo romanzo e lo consiglio (ovviamente previa letture del romanzo precedente) in quanto è un bell'intreccio narrativo commisto ad bel sottotesto importante di tematiche, che risulta importante ma non ridondante, profondo ma mai noioso e apprezzabile soprattutto per lo stile di un narratore capace.

 


Django Wexler si è laureato all’università Carnegie Mellon di Pittsburgh in scrittura creativa ed informatica ed ha lavorato proprio per l’università in un progetto di ricerca sull’intelligenza artificiale. Successivamente è stato assunto dalla Microsoft ed ora vive a Seattle insieme a due gatti ed una montagna di libri. Quando non è impegnato nella stesura della sua serie, The Shadow Campaigns, litiga con i computer, dipinge soldatini e si intrattiene con qualunque genere di gioco.
giovedì 26 febbraio 2015

... O Tell Me The Truth About Love ...


"La verità, vi prego, sull'amore..."

Ditemi la verità, vi prego, sull’amore
Alcuni dicono che l’amore è un bambino
e alcuni che è un uccello
alcuni dicono che fa girare il mondo
e altri che è solo un’assurdità,
e quando ho chiesto cosa fosse al mio vicino
sua moglie si è seccata e ha detto
che non era il caso di fare queste domande.
Può assomigliare a un pigiama
o a del salame piccante dove non c’è da bere?
Per l’odore può ricordare un lama
o avrà un profumo consolante?
È pungente a toccarlo, come un pruno,
o lieve come morbido piumino?
È tagliente o ha gli orli lisci e soffici?
Ditemi la verità, vi prego, sull’amore.

I libri di storia ne parlano
solo in piccole note a fondo pagina,
ma è un argomento molto comune
a bordo delle navi da crociera;
ho trovato che vi si accenna nelle
cronache dei suicidi,
e l’ho visto persino scribacchiato
sulle copertine degli orari ferroviari.

Ha il latrato di un cane affamato
o fa il fracasso di una banda militare?
Si può farne una buona imitazione
con una sega o con un pianoforte Steinway da concerto?
Quando canta alle feste, è un finimondo?
O apprezzerà soltanto musica classica?
La smetterà quando si vuole un po’ di pace?
Ditemi la verità, vi prego, sull’amore.

L’ho cercato nei chioschi del giardino
ma lì non c’era mai stato:
ho anche esplorato le rive del Tamigi
e l’aria balsamica delle terme.
Non so cosa cantasse il merlo
o che cosa dicesse il tulipano,
ma certo non era nel pollaio
e nemmeno sotto il letto.

Sa fare delle smorfie straordinarie?
Sull’altalena soffre di vertigini?
Passerà tutto il suo tempo alle corse,
o strimpellando corde sbrindellate?
Avrà idee personali sul denaro?
È un buon cittadino o mica tanto?
Ne racconta di allegre, anche se un po’ audaci?
Ditemi la verità, vi prego, sull’amore.

Quando viene, verrà senza avvisare,
proprio mentre mi sto grattando il naso?
Busserà la mattina alla mia porta,
o là sull’autobus mi pesterà un piede?
Arriverà come il cambiamento improvviso del tempo?
Sarà cortese o spiccio il suo saluto?
Darà una svolta a tutta la mia vita?
Ditemi la verità, vi prego, sull’amore. 

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"O Tell Me The Truth About Love"


Some say love's a little boy,
And some say it's a bird,
Some say it makes the world go round,
Some say that's absurd,
And when I asked the man next door,
Who looked as if he knew,
His wife got very cross indeed,
And said it wouldn't do.

Does it look like a pair of pyjamas,
Or the ham in a temperance hotel?
Does its odour remind one of llamas,
Or has it a comforting smell?
Is it prickly to touch as a hedge is,
Or soft as eiderdown fluff?
Is it sharp or quite smooth at the edges?
O tell me the truth about love.

Our history books refer to it
In cryptic little notes,
It's quite a common topic on
The Transatlantic boats;
I've found the subject mentioned in
Accounts of suicides,
And even seen it scribbled on
The backs of railway guides.

Does it howl like a hungry Alsatian,
Or boom like a military band?
Could one give a first-rate imitation
On a saw or a Steinway Grand?
Is its singing at parties a riot?
Does it only like Classical stuff?
Will it stop when one wants to be quiet?
O tell me the truth about love.

I looked inside the summer-house;
It wasn't even there;
I tried the Thames at Maidenhead,
And Brighton's bracing air.
I don't know what the blackbird sang,
Or what the tulip said;
But it wasn't in the chicken-run,
Or underneath the bed.

Can it pull extraordinary faces?
Is it usually sick on a swing?
Does it spend all its time at the races,
or fiddling with pieces of string?
Has it views of its own about money?
Does it think Patriotism enough?
Are its stories vulgar but funny?
O tell me the truth about love.

When it comes, will it come without warning
Just as I'm picking my nose?
Will it knock on my door in the morning,
Or tread in the bus on my toes?
Will it come like a change in the weather?
Will its greeting be courteous or rough?
Will it alter my life altogether?
O tell me the truth about love.


mercoledì 25 febbraio 2015

Recensione flash: "L'importanza di chiamarsi Cristian Grei"

 
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 L'importanza 
di chiamarsi
Cristian Grei
di Chiara Parenti
pagine 190
prezzo 2.49€
Youfeel Rizzoli
voto:
3/5
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Cristian Grei ha trentadue anni e una sola, acerrima nemica: E. L. James, che con le sue 50 Sfumature gli ha rovinato la vita.
Tutte le donne, infatti, appena sentono il suo nome, vedono in lui un dominatore in 3D e l'incarnazione delle più proibite fantasie erotiche.
Ma se vivi a Prato, fai il becchino nell’agenzia di onoranze funebri di famiglia e sei ipocondriaco, avere il nome "uguale" a quello del più grande amatore di tutti i tempi, che si sposta in elicottero ed è a capo di un’azienda leader mondiale,può creare una costante e fastidiosissima ansia da prestazione.
Solo Antonella, l'amica di sempre, è in grado di divertirsi giocando con lui e tenere a bada le sue mille ansie, ma soprattuto è disposta ad amarlo per quello che è realmente.
Cristian Grei riuscirà finalmente a capire che è lei la donna giusta? E soprattutto sarà “pronto a riceverla”?


Considerazioni.
Dopo il carinissimo "Con un poco di zucchero" che mi aveva decisamente conquistato arriva questo racconto breve sempre targato YouFeel, la collana solo digitale di Rizzoli, il quale fa palesemente (e anche senza troppo mistero) riferimento alla trilogia erotica (che faccia piacere o meno) del nostro tempo "Cinquanta sfumature di grigio".

Il racconto ha come protagonista Cristian Grei, ma anzichè essere ricco, bellissimo e fichissimo come il  suo famoso (quasi) omonimo è un becchino, intelligentone e piuttosto ipocondriaco che al posto di avere una stanza rossa del peccato e del sadomaso ha una stanza piena di giochi, console, strumenti informatici più o meno ludici, ecc...

Little Tony (ovvero Antonella Stasi) è invece una dottoressa molto amica di Cristian che è innamorata del nostro eroe da sempre, ma che non è mai riuscita a comunicargli quello che prova per lui, credendo di essergli indifferenti.

Come al solito la Parenti si (e ci) diverte a sdrammatizzare, ironizzare su una situazione della vita, un personaggio che entra nella vita quotidiana (come Christian Grey) o un momento e destrutturando la storia, "smotando" il personaggio a suo di risate (nostre).
Anche qui non si smetisce e riesce a regalare una storia spassosissima, infarcita di battute ironiche che non lasciano spazio al pensiero ma solo al divertimento, allo spasso, che viene naturale, dal profondo e sincero.

E' facilissimo immedesimarsi in Tony, la ragazza che si è innamorata di un uomo che pensa non la corrisponda, che anela e spasima per un uomo che non la considera (o perlomeno così crede). Ed è facile entrare nei meccanismi così ben oliati della commedia, con la rincorsa tra Cristian e Tony, nonostante le loro pocche, le loro manie, quasi ossessive, che li perseguitano da sempre e li contraddistinguono.


Chiara Parenti Dice di sè "Sono arrivata sul vostro pianeta 34 anni fa e ci sto molto volentieri. Sono giornalista e addetta stampa, ma lavoro anche con i libri che mi piacciono tantissimo. Abito a Carraia-County, una spolverata di casine tra i campi e l’A11, in provincia di Lucca. Sono brava a fare la raccolta differenziata e odio i cetrioli e le pulizie di primavera. La settimana in cui ho lavorato come rappresentante di aspirapolvere è stata la più terrificante della mia vita.
Dotata di almeno 45 personalità diverse che albergano allegramente nella mia testa, adoro scrivere storie, per poter dar voce a ognuna di esse. Sono pigra e fermamente convinta che se una cosa è troppo lontana per essere presa senza alzarmi dal divano, allora è una cosa che non mi serve. Il mio motto è: non fare oggi quello che puoi tranquillamente fare domani.
Ho un Topino Adorato, una Lady Gaga come gatto, e scrivo cose buffe su un blogghino che si chiama Il Giardino d’estate, che aggiorno con una cadenza giornaliera. Cioè settimanale. No, forse quindicinale. Insomma, ogni volta che me lo dicono le vocine nella mia testa
".
lunedì 23 febbraio 2015

It's a dark, dark world ...

Questo mese escono tutta una serie di autori, vecchi e nuovi, noti e meno noti, che sono a mio parere da tenere d'occhio perchè potrebbero regalare alcune "chicche" letterarie molto moderne, ma anche rivisitazioni particolarmente brillanti di spunti già visti. 

Parto con il presentarvi la pubblicazione di un autore che seguo sempre con una certa apprensione, perchè regala storie bellissime che si ricordano sempre con piacere. Bellissimi ed intriganti i suoi personaggi (sia maschili che femminili) e gli intrecci che crea tra questi ultimo utilizzando una trama lineare, semplice, ma sempre d'impatto. Quando il fantasy può essere poetico ...


 


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La torre 
della Rondine
di Andrzej Sapkowskj
pagine 500 circa
prezzo 18€
Nord
dal 19 febbraio
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La serie "The Witcher" è composta da:

Raccolte di racconti:
  1. Il guardiano degli innocenti (7 racconti)
  2. La spada del destino (6 racconti)
La saga vera e propria:
  1. Blood of Elves  - Il sangue degli elfi
  2. Time of Contempt - Il tempo della guerra 
  3. Baptism of Fire - Il battesimo del fuoco
  4. The Swallow's Tower - La torre della rondine
  5. Lady of the Lake - ancora inedito
Nella notte dell'Equinozio d'autunno, una tempesta infernale si abbatte su Ellander. All'improvviso, alcune nuvole nere assumono la forma di guerrieri a cavallo e sorvolano con gran strepito il tempio della dea Melitele.
cover originale
La maga Triss Merigold non ha dubbi: è la Caccia Selvaggia narrata dalle leggende, portatrice di morte e di sventura.
Qualcuno a lei molto caro è caduto vittima di un sortilegio o di un'imboscata. Non c'è un attimo da perdere: deve avvisare Geralt di Rivia... Tre giorni dopo, durante una battuta di caccia nelle paludi, Vysogota di Corvo trova una fanciulla priva di sensi e gravemente ferita. Senza esitare, il vecchio eremita la porta in casa e le presta le prime cure. Tra i deliri indotti dalla febbre, la ragazza rivela di essere sfuggita per miracolo a un manipolo di soldati di Nilfgaard, gli stessi uomini che ancora le stanno dando la caccia per ucciderla.
E allora l'eremita capisce: lei è la principessa Ciri, l'ultima erede al trono di Cintra, colei che, secondo la profezia, causerà il crollo dell'impero e riporterà la pace tra i popoli della terra. La giovane ha bisogno di protezione. E c'è solo una persona che possa aiutarla a compiere il suo destino: Geralt di Rivia...


Andrzej Sapkowski è nato a Łódź, in Polonia, nel 1948. Nonostante gli studi di economia, ha sempre amato raccontare storie e, all’inizio degli anni ’90, con la pubblicazione della serie che ha come protagonista Geralt di Rivia, ha ottenuto un travolgente successo prima in patria e poi all’estero, coronato dall’uscita della serie di videogiochi The Witcher, ispirati ai suoi romanzi. Attualmente è uno degli scrittori fantasy più letti d’Europa. 

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Non ho ancora compreso bene la data di uscita di questo romanzo, in quanto risulta in uscita per il 19 febbraio ma non è ancora possibile effettivamente ordinarlo. Staremo a vedere. Questo è il secondo romanzo di Chandler (ovvero alias di Wellington) che mira a un fantasy meno cupo e più incentrato su personaggi della narrativa fantasy classica. Il primo romanzo non mi aveva sconvolto l'esistenza, ma è stato un piacere leggere di questa storia, per cui la consiglio e vi propongo il suo secondo titolo.






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La maledizione 
della torre nera
di David Chandler
pagine 528
prezzo 4.99€ ebook
9.90€ cartaceo
Newton Compton
dal 19 febbraio
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 La serie "Ancient Baldes" è composta da:
  1. Den of Thieves - La profezie della torre nera
  2. A Thief in the Night - La maledizione della torre nera
  3. Honor Among Thieves - ancora inedito 
Il primo titolo della serie

Se i demoni sussurrano, avrai il coraggio di ascoltare?
cover originale
Malden era solo un ladruncolo dei bassifondi del regno, ma dopo aver salvato la vita al signore di Ness è un ragazzo felice e rispettato, e possiede una delle sette antichissime spade capaci di sconfiggere i demoni. 
Ora è chiamato a una nuova missione: scortare il suo signore, Croy, nelle buie lande del regno per scovare e sconfiggere una terribile creatura della notte che infesta i suoi possedimenti. Malden non ama stuzzicare l'ira degli spiriti maligni, ma anche stavolta non ha scelta: dovrà piegarsi al volere del suo protettore.
Il viaggio si annuncia denso di pericoli e avventure: la bellissima maga Cythera, promessa sposa di Croy, gli ha confessato che in realtà è innamorata di lui, e qualcuno favoleggia di un ricco tesoro nascosto nell'oscura tana dei demoni...



David Chandler è lo pseudonimo di David Wellington, autore bestseller del «New York Times» e famoso scrittore di romanzi horror, acclamati dalla critica letteraria mondiale. Per ulteriori informazioni, visitate i siti internet.
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Questa è invece una rivisitazione delle origini di Alice nel paese delle meraviglie in salsa YA moderna... lascio a voi ogni considerazione in quanto non ho bene in mente cosa possa accadere... forse mi lascerò stupire, forse.

Un esordio da più di 100.000 copie vendute
Bestseller del New York Times
Tradotto in 10 Paesi
Romantico, originale, intrigante
Nel segno del fantasy





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Il mio 
splendido 
migliore amico
di A. G. Howard
pagine 400 circa
prezzo 9.90€ cartaceo
4.99€ ebook
Newton Compton
dal 19 febbraio
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La serie "Splintered" è composta da:

 1. Splinteres - Il mio splendido migliore amico
2. Unhinged - ancora inedito
3.  Ensnared - ancora inedito

  

Alyssa Gardner riesce a sentire i sussurri dei fiori e degli insetti. Peccato che per lo stesso dono sua madre sia finita in un ospedale psichiatrico. Questa maledizione affligge la famiglia di Alyssa fin dai tempi della sua antenata Alice Liddell, colei che ha ispirato a Lewis Carroll il suo Alice nel Paese delle Meraviglie.
cover originale
Chissà, forse anche Alyssa è pazza, ma niente sembra ancora compromesso, almeno per ora, almeno fin quando riuscirà a ignorare quei sussurri. Quando la malattia mentale della madre peggiora improvvisamente, però, Alyssa scopre che quello che lei pensava fosse solo finzione è un'incredibile verità: il Paese delle Meraviglie esiste davvero, è molto più oscuro di come l'abbia dipinto Carroll e quasi tutti i personaggi sono in realtà perfidi e mostruosi.
Per sopravvivere e per salvare sua madre da un crudele destino che non merita, Alyssa dovrà rimediare ai guai provocati da Alice e superare una serie di prove: prosciugare un oceano di lacrime, risvegliare i partecipanti a un tè soporifero, domare un feroce Serpente.
Di chi potrà fidarsi?
Di Jeb, il suo migliore amico, di cui è segretamente innamorata?
Oppure dell'ambiguo e attraente Morpheus, la sua guida nel Paese delle Meraviglie?
 


«Alyssa è una delle protagoniste più originali che abbia mai incontrato.
 Il mio splendido migliore amico è un romanzo affascinante, destabilizzante, 
che unisce atmosfere dark e puro romanticismo.»
USA Today

«Una visione decisamente oscura delle fantasie di Alice, 
resa ancora più intrigante da una sfida romantica e atmosfere cupe e sensuali.»
Booklist

«L’immaginazione di A.G. Howard è sconfinata: 
il tono ipnotico e l’affascinante ambientazione,
 tra follia e creatività, spingono i lettori dritti nella tana del coniglio.»
Publishers Weekly


A.G. Howard vive nel Nord del Texas. Adora nella scrittura mescolare la malinconia e il macabro e rovesciare l’atteso nell’inatteso; trae ispirazione per le sue storie da tutte le cose imperfette. Cerca sempre di dar vita a personaggi che raccontino ogni sfumatura degli esseri umani e poi, per dare un brivido in più ai lettori, si diverte a mettere sottosopra il loro mondo. È sposata e madre di due figli. Potete seguirla su Facebook, Twitter.

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Sogni, horror e incubi nel più inquietante dei romanzi che vi presento quest'oggi. E' un romanzo che mi ricorda la serie tv appena terminata negli Usa e in arrivo qui in Italia American Horror Story Freak Edition, ambientata in un circo e terribilmente raccapricciante a mio gusto, ma probabilmente è un link del mio cervello, perchè il pagliaccio Twisty si insinua ancora nei miei incubi ... la cover comunque è abbastanza inquietante ... non so se lo leggerò (pauuuura!!!!!).





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Sogni
pericolosi
di J. R. Johansson
pagine 400 circa
prezzo 9.90€
ebook 4.99€
Newton Compton
dal 19 febbraio
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La serie "NightWalkers" è composta da:

1. Insominia - Sogni pericolosi
2. Paranoia - ancora inedito
3. Mania - ancora inedito

 

 E se i tuoi sogni fossero quelli di qualcun altro? Parker Chipp ha paura dei suoi sogni. È un ragazzo come tutti gli altri, ma ultimamente gli sta accadendo qualcosa di molto strano: appena si addormenta, entra nei sogni dell'ultima persona di cui ha incrociato lo sguardo. 
cover originale
E quasi sempre si tratta di incubi, terribili segreti, paure e angosce che ogni notte lo tormentano e gli impediscono di riposare. Poi Parker incontra Mia. I suoi sogni sono sereni, limpidi, tranquillizzanti.
Finalmente Parker può trovare pace dopo tante notti inquiete. Talmente dolce è questa nuova sensazione, che il ragazzo non può più stare senza Mia.
La cerca ogni sera prima di addormentarsi, percorrendo anche lunghe distanze pur di incrociare il suo sguardo.
E a scuola tutti pensano che sia impazzito, persino il suo migliore amico.
Fino a quando, un giorno, Mia racconta di essere minacciata da uno stalker.
Molti credono che si tratti di Parker, e neppure lui, che ha cominciato a soffrire di vuoti di memoria, è sicuro di essere davvero innocente...


J.R. Johansson vive a Orem, nello Utah, con suo marito e i loro due figli. Durante il corso di studi in Relazioni Pubbliche, ha sostenuto anche alcuni esami di psicologia, da cui ha tratto ispirazione per i suoi personaggi. Sogni pericolosi è il suo libro d’esordio.

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Apocalypse 
Now now
di Charlie Human
pagine 350 circa
prezzo 18€
Gargoyle
dal 19 febbraio
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La serie "Apocalypse Now Now" è composta da:

1. Apocalypse Now Now - Apocalypse Now Now
2.  Kill Baxter - ancora inedito
 
Baxter Zevcenko è un comune ragazzo di sedici anni, se per comune si intende il fulcro di un'associazione clandestina che vende materiale pornografico nel cortile della scuola, nonché probabile serial killer che soffre di incubi surreali. 
cover originale
Baxter è il primo a riconoscere di non essere un bel ragazzo, eppure i profitti crescono, le altre gang gli girano alla larga e finalmente esce con Esme, la ragazza dei suoi sogni. Ma quando Esme viene rapita, e tutti gli indizi inducono a credere che siano coinvolte forze soprannaturali, la situazione comincia a farsi davvero strana. 
L'unica persona abbastanza fuori di testa da aiutare Baxter nella ricerca della ragazza è Jackie Ronin, un cacciatore di taglie del mondo soprannaturale - e pazzo a tutti gli effetti - che lo trascinerà nella bizzarra realtà ultraterrena di Cape Town. 
Un urban fantasy dissacrante, folle ed energico, con una vena sarcastica eccezionale e sorprendente che appassionerà anche i meno amanti del genere.



«Nella mente del protagonista
esplodono fantasie incontenibili.
Divertentissimo!»
 – SciFi Now

«Un viaggio nella tana del Bianconiglio
verso un Sudafrica che non sapevate esistere.
Astenersi deboli di stomaco!» 
– SciFi Bulletin

«Immaginifico, folle e magnificamente assurdo,
una favola piena di mostri con un ritmo frenetico» 
– Starburst Magazine

Charlie Human è laureato in Scrittura Creativa all’università di Cape Town, dove lavora per alcune testate online. Ha pubblicato il racconto breve The Immaculate Particle in Pandemonium: Stories of the Apocalypse e Land of the Blind nella versione inglese di Zoo City a cura di Lauren Beukes. Apocalypse Now Now è il suo primo romanzo.

domenica 22 febbraio 2015

Recensione: "Il paese dei poveri" di Ivano Mingotti



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Il paese 
dei  poveri
di Ivano Mingotti
pagine 144
prezzo 3.99€
R.E.I. France
già disponibile
voto:
3/5
--o--








''Il paese dei poveri'' è un romanzo di critica sociale, imperniato sul concetto di produttività, nonché una disamina, in un contesto distopico, del concetto dei lager e dei prigionieri.
In un mondo in cui l'economia e la produttività sono tutto ciò che conta, la popolazione è costretta a non essere povera: essere in miseria è un delitto, è rallentare la società, e dunque, per evitarlo, la società, sotto lo schermo dell'indifferenza dei suoi cittadini, interna in grandi istituti, chiamati ''paesi dei poveri'', coloro che vengono ritrovati in strada, nullatenenti e nullafacenti. 
In questo lager per barboni si ritroverà il protagonista, costretto a viverne le regole, affini a quelle dei famosi lager di Birkenau e Auschwitz, e a essere così alienato dalla sua stessa condizione di umano, fino alle conseguenze più terribili che possano essere pensate. 
In una disamina non solo della condizione di internato, ma anche della società che circonda questi luoghi di detenzione, e con un occhio critico, attraverso la similitudine con il nostro mondo, sempre più dedito all'economia e al guadagno come primo bastione, ci ritroveremo davanti a scenari difficili da sopportare, ritrovandoci, in parte, corresponsabili del dolore dei prigionieri.

Considerazioni.
Il romanzo in questione si pone nel filone distopico che tanto mi piace leggere, ma senza rinunciare a grandi tematiche di spessore come la povertà e la relativa segregazione e discriminazione  di coloro che si trovano a vivere miseramente senza nulla possedere.

Il protagonista di questa storia, Achille, è infatti un uomo che non possiede molto, è un povero, un soggetto che in una società che punta sull'implementazione delle risorse, sull'incremento della produttività per il raggiungimento di una ricchezza sempre maggiore, non conta nulla e su cui nulla si può puntare.
E' una vita da emarginato quella che spetta ad Achille, il quale non lavorando non si può concedere quanto spetta normalmente a coloro che sono invece produttivi e necessari nelle maglie della società.

La storia, seppur non molto lunga, si presenta interessante e grazie anche allo stile particolare di Mingotti riesce a incentrare tutta la narrazione in modo da catturare l'interesse del lettore introducendolo direttamente nella visuale e nei panni di Achille, cercando di portarlo il più possibile nel suo vissuto e con lui a conoscere la situazione estremamente agosciosa del suo vivere, che appare sin da subito veramente molto difficile.

L'intento dell'autore è palesemente rivolto non tanto ad indagare la situazione dei poveri, quanto piuttosto portare nei panni dei soggetti esterni, quelli che osserivano i più poveri, coloro che non hanno idea di quello che la condizione, di ciò che comporta la situazione di povertà.
E' un romanzo complessivamente interessante e atto a sensibilizzare sul tema preso in considerazione, ma devo confessare di aver trovato il romanzo decisamente molto lento. Mi è davvero dispiaciuto perchè la storia è interessante e Mingotti riesce ad emergere sempre per uno stile che cattura, con argomentazioni importanti, passaggi e riflessioni che sfiorano il poetico, ma la lentezza ha davvero avuto grande parte di questa lettura, facendomela apprezzare molto meno di quanto avrei potuto.

Ivano Mingotti è nato l'8 gennaio 1988, a Desio e risiede a Macherio (MB).  Lavora per la grande distribuzione, è laureato in Scienze umanistiche della Comunicazione e diplomato in Lingue straniere.  Presidente dell'associazione culturale LiberoLibro Macherio, nota nell'ambito brianzolo per l'omonimo concorso letterario e gli eventi culturali promossi, quali presentazioni di libri e raccolte di poesie. Autore precoce e già riconosciuto, la sua bibliografia è composta da sei pubblicazioni: Storia di un boia (Kimerik, 2009), Solo gli occhi (Kimerik, 2010), Stati uniti d'aspirina (Zona, 2011), Sotto un sole nero (DeD'A, 2012), Nebbia (DeD'A, 2013), Il cenotafio di Simon Petit (Leucotea, 2014).

venerdì 20 febbraio 2015

Recensione: "Nodi d'amore" di Lisa Kleypas




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Nodi
d'amore
di Lisa Kleypas
pagine 51
prezzo 2.99€
Mondadori
già disponibile
voto:
4/5
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 La serie "The Gamblers" è composta da:
  1. Then Came You - Infine, tu
  2. Dreaming of You - Sognando te
  3. Against the Odds - Nodi d'amore 
Lydia Craven ha deciso di sposarsi seguendo la ragione, non il cuore. 
cover originale
Ma il bacio che le ruba il dottor Jake Linley risveglia in lei sentimenti che pensava di aver dimenticato.
Potrà davvero sposare un uomo che non ama?
Dopo Infine, tu e Sognando te, Lisa Kleypas ci regala il racconto Nodi d'amore, legato anch'esso alla serie dei Giocatori.




Considerazioni.
Racconto breve pubblicato qualche anno fa in cartaceo (ma solo in edicola quindi al momento irreperibile se non nell'usato) finalmente approda al digitale con nuova copertina e con una pubblicazione singola.

Questo racconto si colloca come ultimo (breve) capitolo della serie "Gamblers", resa memorabile da "Sognando te" romanzo che oltre a consigliarvi caldamente narrava le vicissitudi di Sarah e Derek, divenuti poi genitori di Lydia, la protagonista di questo racconto ("Infine, tu" invece costituisce il prequel di "Sognando te").

Fatta questa panoramica iniziale, ci troviamo 20 anni dopo la nasciata di Lydia, la quale ha ben altri 4 fratelli e sorelle. Lydia assomiglia molto alla mamma, la quale più che essere presa da pizzi, sete, trucchi e amori veri o presunti si dedica all'apprendimento, alla cultura e in particolare si vota interamente allo studio della matematica, della fisica e compagnia (scientifica) cantante, per cui è decisamente portata e a cui ha votato la sua esistenza. La sua vita è serena, tranquilla e trascorre piacevolmente e intrisa d'amore, che perviene tanto dai genitori che dai suoi fratelli.

Tutto cambia quando il giorno nel suo fidanzamento con un membro altisonante dell'aristocrazia scelto proprio da lei (che vede il matrimonio come un passo doveroso ma anche senza amore, ed infatti non è innamorata del futuro marito), recatasi in giardino per fare i suoi amati calcoli - invece di intrattenersi con gli ospiti - s'imbatte in uno degli uomini più affascinanti che abbia incontrato in vita sua, il Dott. Jake Linley. Il suo cuore, per la prima volta, palpita per qualcuno e la porta a comprendere la differenza tra un matrimonio di convenienza e uno d'amore e passione ...

Come anche i precedenti romanzi di questa serie "Nodi d'Amore" mi è piaciuto moltissimo. Ovviamente mi sarebbe piaciuto fosse stato più lungo, si fosse enucleato maggiormente. Mi avrebbe fatto piacere essere immersa in questa storia più a lungo, ma va bene anche così.
Incomincio con il premettervi (si, ancora, non spazientitevi) che è quasi impossibile non innamorarsi di Lydia al primo acchito, con la sua testa tra nuvole di matematica e la fiducia di avere il controllo dei sentimenti e degli eventi.

Mi è piaciuto il fatto che come per la madre Sarah (protagonista di "Sognando te"), la Kleypas abbia voluto far perdere la testa a un essere femminile molto controllato, posato, cerebrale più che sentimentale. Ma a differenza di Sarah, Lydia non pensa e non va in cerca dell'amore, in cui incappa fortunosamente mentre pianifica altro, mentre è intenta a conoscere quello che ama con la passione e l'intedefessa intenzione che la contraddistingue dai suoi fratelli e sorelle.

Seppur in un numero decisamente breve di pagine, la Kleypas (che ha vinto il premio romance più ambito proprio con un racconto, per cui vi assicuro soddisfazione con questa breve lettura) riesce a catturare l'animo di Lydia, farla (e farci) innamorare perdutamente del Dott. Linley e sviluppare una storia romantica che conduce al sogno e appaga la mente romantica con assoluta soddisfazione.

Non mi dilungo maggiormente per il solo fatto che la recensione sarebbe quasi più lunga del racconto, ma sappiate che vale veramente la pena, abbiato o meno letto la serie in cui è inserita, perchè la Kleypas è la Kleypas e "Nodi d'amore" è un vero spasso per cuori romatici che delizia e ammalia.

 

Lisa Kleypas, laureata in scienze politiche, ha pubblicato il suo primo romanzo a soli ventun anni. Eletta Miss Massachusetts, si è dedicata alla carriera letteraria: i suoi romanzi d'amore sono pubblicati in quattordici lingue e le sono valsi numerosi premi. Gli altri titoli della serie ambientata a Friday Harbor sono Dove finiscono le favole (2012), Una piccola magia (2012) e Sogni sull'acqua (2013), tutti pubblicati in Oscar Mondadori.
giovedì 19 febbraio 2015

Recensione: "Profumo di te" di Elisabetta Flumeri e Gabriella Giacometti






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Profumo
di te
di Flumeri e Giacometti
pagine 97
prezzo 1.99€
Sperling e Kupfer
già disponibile
solo ebook 
voto:
4/5
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Valentina è solare, intelligente e… avventata.
Agisce sempre di impulso seguendo solo il suo istinto.
Nella vita come nel lavoro.
Anche se questo vuol dire lasciare l'unico posto sicuro che ha per le mani e ritrovarsi con una manciata di pensieri e una stanza da pagare nel piccolo appartamento che condivide a Roma con un chitarrista errante e una studentessa fuori corso. A volte, però, non tutto è come sembra.
E se questa invece fosse l'occasione giusta per lasciare tutto, ripartire da zero e provare davvero a dare una chance alla sua storia con Mattia? Lei a Roma, lui a Matera. Il loro amore dura già da un anno ma vivere a cinquecento chilometri di distanza non è facile. Nell'incantevole cornice di Matera, tra i vicoli stretti e le piccole case di pietra bianca scavate nel tufo, ci sarà più di una sorpresa ad attendere Valentina.
E quando la sua strada incrocerà di nuovo quella di Bruno Larocca - lo sconosciuto incontrato su internet con il quale ha condiviso l'auto e le spese di viaggio per raggiungere Matera - niente sarà come prima. Perché quell'uomo dalla giacca e cravatta impeccabili, rasatura perfetta, tratti spigolosi, sguardo intenso, profondi occhi scuri e bocca sensuale, sotto una maschera impenetrabile nasconde più di un segreto.
Coinvolgente e sensuale, Profumo di te racconta di un viaggio, di una città magica, di travolgenti passioni e nuovi inizi.
Ricordo gli altri ebook delle stesse autrici:

 



Considerazioni.
La coppia Flumeri - Giacometti è tornata! Largo dunque a coloro che conoscono la loro scrittura piacevole, toccante, romantica e (come in questa collana) molto piccante, ma anche a coloro che ancora di queste due autrici non ha letto nulla perchè troveranno una storia amorosa, certo, ma con il fascino di una magnifica città come Matera e la bellezza di ampio respiro data dai panorami descritti, impregnati di sentimento.

Questa volta la storia raccontata dalla collaudatissima coppia di autrici ci conduce per l'appunto a Matera con Valentina e Bruno
Valentina è una giovane ragazza di Roma fidanzata con Mattia che a seguito di una lite con il capo si licenzia e s'imbarca in un viaggio che la porterà a Matera e che le cambierà profondamente l'esistenza.
Nel suo viaggio Valentina incontrerà Bruno, imprenditore di un certo successo, il quale non solo mostrerà alla nostra protagonista panorami indimenticabili, pieni di magia e bellezza, ma anche, forse, l'amore.

E' un romanzo che parla d'amore, è vero. Ma non pensiate univocamente a un solo tipo, in quanto in questo piccolo racconto, che non raggiune nemmeno le cento pagine, potete trovare diverse declinazioni dell'amore: quello tra due persone, quello per se stessi, per la propria crescita personale, per la propria terra, per i sogni che si custodiscono in un cassetto e che si muore dalla voglia di realizzare, ecc...

Flumeri - Giacometti hanno evidentemente scritto una storia sull'amore, ma rivolto - in primis - alla propria terra, per un paese in particolare, che è Matera, descrivendola nelle sue vesti più affascinanti, belle e poetiche.

Le due scrittrici, che scrivono come se fossero una sola persona, hanno creato una storia intrisa di bellezza e poesia creando una cornice e un contesto che traslasse le problematiche che attengono in generale a un paese ed una terra, anche nella relazione di due persone che si sentono attratte vicendevolmente, ma che hanno diversi problemi da affrontare prima di stare insieme e di avvicinarsi.

E' un racconto che nel complesso mi è decisamente piaciuto, ed anche la sua brevità non disturba, anzi.
La ricchezza di dettagli, la meraviglia della scoperta di molte cose che sono a portata di mano, ma che ancora non si è colto riescono a carpire l'interesse e coinvolgere il lettore in una vicenda che anche si esaurisce in fretta, rimane impressa anche per diverso tempo, ricordandosi con molto piacere.


Elisabetta Flumeri e Gabriella Giacometti sono una collaudatissima coppia creativa. Autrici di romanzi rosa e fotoromanzi, hanno scritto per la radio e la pubblicità, fino all'approdo al piccolo schermo come sceneggiatrici di note fiction quali Incantesimo, Carabinieri e Orgoglio.
mercoledì 18 febbraio 2015

Recensione: "Da quando non ci sei" di Anouska Knight


 
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Da quando
non ci sei
di Anouska Knight
Pagine 396
Prezzo 10,90€
Harlequin Mondadori
già disponibile
voto: 

4/5
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Holly lavora in una pasticceria, chi meglio di lei potrebbe sapere che la vita è fatta a strati, proprio come una ricca torta?
cover originale
Ma a quanto pare non lo sa, e dopo la morte del marito si è rifugiata in una serena e pacata quotidianità, dedicandosi solo alla sorella e ai dolci. Finché un giorno, consegnando una torta, incontra l'enigmatico Ciaran Argyll.
Le loro vite sono agli antipodi, ma l'attrazione non bada a certi dettagli. Lui le commissiona i dolci per una festa elegante che darà a casa propria, e Holly e il suo socio sono invitati, per poter incontrare un'altra cliente, interessata a ingaggiarli.
Ciaran e Holly a quanto pare non riescono a stare lontani, nonostante i tabloid e un passato ingombrante per entrambi.
Ma in fondo si può stare bene insieme anche se si è diversi come la panna e il cioccolato.




Considerazioni.
Libro veramente molto, ma molto carino. E' un romanzo che si legge in tempi brevissimi anche se si compone di circa quattrocento pagine ed è una storia carinissima da affrontare, che risulta romantica, positiva, piacevole e confortevole.

"Da quando non ci sei" è un romanzo che nasce con un retro gusto dolceamaro, vista la vicenda della protagonista ventisettenne, Holly, la quale pur essendo vedova da due anni non riesce a darsi pace per la perdita del consorte.

Holly ha però un grande punto di forza, che la rende positiva e aperta alla vita: un negozio, una pasticceria, dove viene incanalata tutta la sua voglia e necessità di dolcezza, colore, vita e serenità, cosa che invece mon riesce a concretizzare nella sua vita personale. Procederebbe tutto abbastanza serenamente non fosse per la mancanza del suo amatissimo Charlie, il suo defunto marito, ma invece il vuoto che sente non riesce a colmarsi, la ferita rimane sempre aperta, sempre presente. 

Sarà proprio il lavoro a concederle una seconda possibilità all'amore e la guarigione che serviva causata dalla morte di Charlie. Un giorno, infatti, la consegna di una torta particolare (vi lascio scoprire cosa) a farle incontrare il bel Ciaran, il quale noterà Holly e troverà il modo per iniziare una serie di incontri che porteranno i due ad avvicinarsi sempre di più.

 

E' un romanzo che mi è piaciuto per diverse ragioni. La prima è che Holly non è la solita protagonista in cerca dell'amore, in quanto l'ha trovato e l'ha perso, ma si accosta a quest'ultimo con una certa dose di stupore, meraviglia e spavento che quasi riempe il cuore. In secondo luogo mi è piaciuto perchè si svolge in mezzo ai dolci color pastello, ma senza finire annientato dalla sua zuccherosità.

Holly è stata davvero una bella scoperta che ha saputo regalarmi un'avventura leggera ma con quell'agrodolce che stempera il romanticismo, ed anche Ciaran mi è piaciuto. Quest'ultimo, infatto è stato fatto evolvore dall'autrice in modo naturale e piacevole: da figlio viziato e playboy ne emerge man mano un uomo più maturo, consapevole e responsabile.
Entrambi sono interessanti da seguire per il fatto che se da una parte Holly teme il nuovo sentimento che cresce dentro di lei, dall'altra parte Ciaran deve gestire per la prima volta l'amore con la A maiuscola e ne è tutto subito abbastanza spaurito. Bello quindi vedere come tutti e due riescano a conciliarsi con quello che appaiono e sono stati da quello che potrebbero essere se lasciassero alle spalle (ma senza dimenticare) il proprio passato.

Piacevolissimi anche i comprimari, che reggono bene la storia rendendola funzionale e dinamica, senza venirne schiacciati, anche se alcuni ne emergono un pò come "macchiette" della situazione: Penny, Jess, il padre di Ciaran, Martha sono tutti personaggi che hanno un ruolo perfetto per far "muovere" i due veri protagonisti.

Ne sortisce un romanzo caloroso, accogliente, dolce, un pizzico amaro ma assolutamente piacevole e pieno di sentimento. Consigliato senza ombra di dubbio.

 


Anouska Knight con Da quando non ci sei ha vinto il famoso concorso letterario indetto dal network tv britannico ITV e ha raggiunto la vetta delle classifiche di The Bookseller e Heatseekers. Vive nello Staffordshire, dove scrive a tempo pieno, anche se trova sempre un momento per preparare una torta come si deve.
lunedì 16 febbraio 2015

Recensione: "L'ignoranza delle persone colte" di William Hazlitt



 


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 L'ignoranza 
delle persone colte
di William Hazlitt
pagine 110
prezzo 14.90€
Fazi editore
già disponibile

voto:
--o-- 






"Quando si vede un fannullone con un libro in mano, si può essere quasi certi che si tratta di una persona senza né forza né voglia di stare attenta a ciò che le accade intorno"

Diretto, paradossale, provocatorio: così appare Hazlitt nel suo saggio sull’ignoranza delle persone colte, un gioiello nell’arte dell’essay, di argomento filosofico, morale, letterario o legato all’esperienza quotidiana, il cui modello riconosciuto e tuttora inarrivabile è Montaigne.
cover originale
In questo libro dello scrittore e critico inglese, amico di Stendhal e dei maggiori poeti del suo tempo, sono raccolti sette dei numerosi saggi appartenenti a Table-Talk, la rubrica che l’autore tenne sul «London Magazine» dal giugno 1820 al dicembre dell’anno successivo: tutti testi di sconcertante attualità e caratterizzati da un’alta dose di humour, specie se letti oggi, alla luce del presente.
Oltre alla riflessione Sull’ignoranza delle persone colte, intervento argutamente eccentrico, che dà il titolo al volume, tanti sono gli aspetti della vita affrontati dal saggista-filosofo:
dall’analisi del genio incompreso (contrapposto all’uomo d’azione e quindi di successo) al ritratto dello scrittore elegante (e perciò “effeminato”), dalla critica ai gruppi di potere (tra cui i consigli comunali e le università) agli svantaggi della superiorità intellettuale (sulla raffinatezza d’animo che si scontra puntualmente con un mondo ignorante), fino al tema universale della paura della morte e ai suoi risvolti tragicomici con i lasciti testamentari.



Considerazioni.
Hazlitt era una persona ed un personaggio particolare per il suo tempo. Leggendo la sua storia si comprende la ragion d'essere di questo romanzo e il bisogno recondito di dare voce a un pensiero che nella sua mente non poteva essere taciuto e andava detto, nonostante questo comportasse una sorta di tacita e pacifica emarginazione e sociale, nonchè l'essere inviso da suoi contemporanei.

Hazlitt era solito dare voce alle opinioni non richieste, a dire cose scomode per società e morale comune e se infischiava beatamente del fatto che questo potesse poi renderlo una sorta di pensatore incompreso del suo tempo.

In questo saggio Hazlitt, con la sua caratteristica ironia inglese, la sua eccentrica verve, parla delle persone colte sotto un duplice aspetto: da un lato ce ne parla come gli uomini colti vedono il mondo e dall'altro analizza queste persone dal punto di vista delle loro mancanze e quindi nel modo in cui gli altri, i meno colti, li vedono e li criticano.

E' una lettura interessante e irriverente che risulta anche molto moderna e - seppur scritte nel 1800 - tutt' ora molto valida sia in ambito politico, quanto sociale che morale. 
Le critiche - supportate da citazioni di autori di tutti i tempi - sono argute e vanno oltre gli screzi della società (della politica, ecc...) del tempo, ma colgono la natura del problema, di quello che non funziona, di quello che stride, che non è come dovrebbe essere o agisce nell'ipocrisia, ed è proprio per questo motivo che è traslabile nel nostro contesto storico, anche se molto diverso da quello ottocentesco in cui è stato scritto.

Ovviamente dato il periodo in cui è stata scritta l'opera quest'ultima potrebbe risultare un pò ostica per il linguaggio adoperato, che risulta complesso, fruibile ma non sempre fluido, comprensibile ma non sempre immediato o facile. Anche il fatto che siano richiamati diversi ambiti, da quello filosofico a quello della letteratura a quello morale (che sfiora a volte considerazioni di tipo metafisico) sino alle esperienze più empiriche e quotidiane creano un mix complesso, di cui è bello indagare, ma che si comprende meglio (paradossalmente) se si ha avuto modo di leggere e studiare. Molto belle le considerazioni a cui conduce, assolutamente.

Non è un'indagine oggettiva, questo mi sembra giusto rimarcare, in quanto Hazlitt espone i suoi pensieri e li rafforza con tutte le argomentazioni che trova a favore, letterarie, filosofiche, ecc... Hazlitt espone i concetti che gli sono cari e soprattutto consiglia alle persone colte cosa fare, come comportarsi in presenza di persone non colte, o di ceti inferiori.
Hazlitt in questo romanzo se la prende inoltre un pò con tutti: lettori in generale (che secondo lui sono persone che non hanno idee) lettori accaniti (che secondo l'autore seguono la pallida ombra della creatività degli scrittori senza possederne una propria) ovvero gli scrittori stessi, ma anche le accademie inglesi, ecc...

E sorge, ad un certo punto, spontaneo domandarsi ... ma chi è veramente colto, istruito per Hazlitt? Non preoccupatevi, c'è risposta anche per questo:
"Il più istruito di tutti è colui che conosce meglio tutto ciò che vi è di più lontano dalla vita quotidiana, dall'osservazione immediata, che non è di alcuna utilità pratica, che non può essere provato dall'esperienza e che, dopo esser passato attraverso un gran numero di stadi intermedi, resta ancora pieno di incertezza, di difficoltà e di contraddizioni. E' vedere e ascoltare con occhi e orecchie altrui, è credere ciecamente al giudizio degli altri".   ---- da"L'ignoranza delle persone colte" di William Hazlitt 
Hazlitt  stima moltissimo le donne, le quali, a suo dire hanno maggiore buon senso e maggiore naturalezza nelle opinioni e nelle loro espressioni. Ma questo autore apprezzava anche un certo tipo di uomini, quelli che si sono fatti da sè, le persone che hanno forgiato il loro carattere girando per il mondo, comprendendo praticamente le regole degli uomini, della vita, traendo cultura dal vivere stesso:

Da questa opera emerge vividamente come Hazlitt  odi le persone "pompose", piene di sè, quelle che che pur avendo studiato e speso del tempo per apprendere cultura e sapere poi si dimostrano particolarmente ignoranti giudicando gli altri, come se la cultura avesse dato loro il potere di giudizio, di verità assoluta e potere di agire come dall'alto. E queste persone sono ovunque: in politica, in letteratura, ecc.... e proprio a seconda del lavoro che fanno possono fare più o meno danni.

Quello che Hazlitt  dice è assolutamente provocatorio, opinabile e soggettivo, ma a mio parere è un'opera davvero interessante, se presa per quello che è: una provocazione profondamente costruttiva. Quelle che fa l'autore sono considerazioni che si fanno quotidianamente e sono un momento per contesualizzare un attimo un discorso complesso, con argomenti importanti, facendo di una piccola critica un discorso più ad ampio respiro che permette di fare considerazioni sulla società, su chi ci governa, sugli scrittori che leggiamo e via dicendo.



William Hazlitt (1778-1830). Scrittore e saggista è considerato uno dei più grandi critici dell'opera di Shakespeare. In vita, fu amico di molti letterati e poeti fra i quali Charles Lamb, Stendhal, Samuel Taylor Coleridge, William Wordsworth e John Keats.