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sabato 30 gennaio 2016

Trittico di recensioni ghiacciate ...


 






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Fahryon
Il sacro fuoco
 di Arjiam
di Daniela Lojarro
Pagine 300 circa
Prezzo ebook € 2,49
GDS Editrice
già disponibile
voto:
★★
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«Nulla è solo ciò che sembra»

Fahryon, neofita dell’Ordine dell’Uroburo, fugge dalla capitale del regno di Arjiam insieme ad Uszrany, cavaliere dell’Ordine del Grifo, per evitare di cadere nelle mani del potente nobile Primo Cavaliere del regno, il nobile Mazdraan, segretamente adepto della Malia, l’insidiosa magia legata al Silenzio e al Vuoto.
Tuttavia, durante la precipitosa fuga, il nobile Mazdraan cattura Uszrany; Fahryon, invece, è tratta in salvo da Vehltur, un misterioso Magh. 
Mentre Uszrany, prigioniero del nobile Mazdraan, scopre sconcertanti segreti sulla storia del regno e impara a convivere con i fantasmi del suo passato, Fahryon, sotto la guida di Vehltur, inizia il cammino iniziatico che, prova dopo prova, la prepara al confronto con il suo avversario, il nobile Mazdraan.


Considerazioni.
Davvero un bel romanzo. Come vi avevo anticipato con la recensione della prima parte di questo lungo romanzo diviso in due parti, la Lojarro ha proseguito la storia del regno di Arjiam che ha iniziato con il tomo precedente riuscendo, anche in questa seconda parte, a catturare l'attenzione del lettore con una storia affascinante e particolarmente avvolgente.

I personaggi della storia sono quelli che avevamo incontrato precedentemente:

Fahryon, la quale appartiene che da poco tempo all'Ordine di Uroburo, e che avevamo lasciato, alla fine nel volume precedente, in uno stato di dolore e oppressione morale, a seguito della morte dei suoi familiari; presto conoscerà un Magh di nome Vehltur, verso una nuova consapevolezza e conoscenza per combattere i suoi nemici.

Ujzrany, figlio di Mazdraan, Cavaliere dell'ordine del Grifo, nonchè adepto della Malia era invece in fuga, ma presto scoprirà che la prigionia è qualcosa di orribile e una lenta agonia.

Il Primo Cavaliere, il nobile Mazdraan, (adepto magia legata al Silenzio e al Vuoto), è un uomo spietato e pronto decisamente a tutto per impossessarsi dell'Armonia che rapisce Ujzrany, senza lasciargli scampo alcuno.

Questa seconda parte è decisamente interessante, con tanti spunti intelligenti e tante problematiche che rendono il racconto vivace, avventuroso e mai scontato.
Mi è piaciuto molto vedere come la Lojarro abbia fatto crescere la sua protagonista facendole attraversare il dolore, la consapevolezza della mancanza, della perdita, lo smarrimento provocato da questi sentimenti, dalla necessità della crescita, dell'assunzione delle responsabilità e la lotta per fuggire lontano dall'oblio.

Bello anche come abbia inserito personaggi secondare, ma ugualmente interessanti come il Principe Thekmeyn e la Principessa Lehjya, la quale è pronta a sedere sul trono di Ajiam pur essendo consapevole della durissima battaglia che sta imperversando tra Il Suono e La Malia, forze all'opposto e ugualmente potenti.

Sia la trama avventurosa, quanto la la storia romantica tra i due protagonisti è davvero molto avvincente e intrisa di quel lirismo di cui vi ho parlato nella recensione precedente e che caratterizza tanto l'animo dei personaggi che quello della loro creatrice. 
Devo anche dire che tutti i personaggi, dal primo all'ultimo, sia positivi che negativi, emergono nella loro malvagità o nella loro positività nel migliore dei modi, caratterizzati - per quanto la loro natura impone loro - in tutte le loro anche più piccole sfumature.
Consiglio vivamente questo romanzo e ve lo consiglio in quanto è davvero molto dinamico, intenso e avventuroso in tutte le sue parti. Anche il fantasy in se stesso è davvero piacevolissimo da leggere, tanto almeno da riportare il lettori in luoghi inusuali e immaginari che tendono la mano al gentile, al toccante e al sentimentalismo più buono e durevole. Davvero un'opera molto buona e valevole.

Daniela Lojarro è nata a Torino. Terminati gli studi classici e musicali (canto e pianoforte), vince alcuni concorsi internazionali di canto che le aprono le porte fin da giovanissima a una carriera internazionale sui più prestigiosi palcoscenici in Europa, negli U.S.A., in Sud Corea, in Sud Africa nei ruoli di Lucia di Lammermoor, Gilda in Rigoletto e Violetta in Traviata. Si dedica anche all’insegnamento del canto e alla musico-terapia come terapista in audio-fonologia, una rieducazione della voce e dell’ascolto rivolta ad adulti o bambini con difficoltà nello sviluppo della lingua oppure ad attori, cantanti, commentatori televisivi, insegnanti, manager per sviluppare le potenzialità vocali. «Fahryon» parte prima della saga «Il Suono Sacro di Arjiam», edito da GDS, è il suo primo romanzo. «Il Risveglio di Fahryon», sempre edito da GDS, è la parte conclusiva di questo episodio della saga ambientata nel mondo di Arjiam. Nel 2016 entrambe i libri verranno pubblicati in cartaceo.
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Il Dono 
parte II 
Lo spirito del guerriero
di Claudia Melandri
Pagine 290 circa
Prezzo ebook € 1.84
Autopubblicato.
già disponibile
voto:
☆☆
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Sara, italiana di venticinque anni, mortificata nel corpo e nello spirito dalla crudeltà senza limiti di un uomo sposato per gioco quattro anni prima, decide di voltare pagina. Desidera a tutti i costi cambiare vita, e, con il marito finalmente dietro le sbarre, si trasferisce nella periferia romana.

Qui trova lavoro come contabile in un piccolo ristorante e nell’estate del 2012 conosce una ragazza canadese, Emily. Le due stringono subito amicizia e, un anno dopo, Emily per sdebitarsi della calorosa accoglienza ricevuta inviterà Sara a trascorrere tre settimane in Canada.

Inizialmente indecisa cede poi alla contagiosa voglia di vivere della canadese accettandone l’invito. La sera del suo arrivo, in un fortuito gioco di coincidenze, il cugino di Emily decide di far ritorno a casa dopo un mese di assenza. Lui, Sean Adam Green, ragazzo di ventotto anni dalla doppia vita, sanguinario e violento assassino privo di anima, va su tutte le furie quando viene informato della presenza dell’ospite. Ha un duro scontro verbale con la cugina, colpevole, a suo avviso, di avergli taciuto la cosa. Risoluto a non avere niente a che fare con la sconosciuta e ancora sotto l’effetto della collera, percepisce la presenza di Sara nascosta al piano superiore della villa.
 
Percezione che lo colpisce con una forza devastante, mozzandogli il respiro e annullando, anche se per poco, il demonio che è in lui. Scombussolato e stordito da simili sensazioni, mai provate prima, per proteggere se stesso Sean si rifugia nel suo effimero mondo, fatto di solitudine, vendetta e morte.  

Considerazioni.
Anche in questo caso si tratto di un seguito, per cui qualora vogliate leggere questa storia sappiate che dovreste recuperare la prima parte (anche in questo caso il romanzo è lungo romanzo suddiviso in tre parti più facilmente fruibili da parte del lettore).

Fatta questa piccola, ma necessaria, premessa, devo dire che mi è piaciuta molto questa storia della Melandri, che nella sua prima parte mi aveva intrigato sia per trama che per esecuzione.

"Il Dono. Parte I e II" parla di Sara e del cambiamento radicale della sua esistenza a seguito della conoscenza di Emily, la quale ha un cugino, Sean, il quale le sconvolge l'esistenza (già messa a dura prova da violenze subite) trascinandola in scelte estreme e sentimenti decisamente antitetici, che non solo trova a combatter all'esterno, ma anche all'esterno.

Se da una parte ho inteso l'intenzione della Melandri (di spezzare l'opera in due parti), e ho apprezzato moltissimo l'esecuzione, che ha propeso per dialoghi che tenevano il ritmo della storia senza mai mortificarla (credetemi quando vi dico che non è cosa da poco), dall'altra vi devo confessare che ho apprezzato un filo meno gli andamenti della storia in questa seconda parte.
Se devo mettere a confronto, infatti, le due metà (fino ad ora) della storia, credo che mi sia piaciuta un pò di più la prima parte, che mi ha dato di più sia in termini di scoperta che di evoluzione della storia, mentre la seconda parte, purtroppo, si è dovuta scontrare con l'aspettativa e una maggior consapevolezza degli eventi.

Nel complesso, è una gran bella avventura che  mi sento di consigliarvi perchè ha qualcosa di diverso da dire e intrattiene con assoluto soddisfacimento in particolar modo coloro che cercano una storia complessa, con tematiche drammatiche  lette però in un'ottica diversa e con un fresco punto di vista. Staremo a vedere cosa ci riserverà il futuro, visto che la storia ci ha lasciati con la bocca aperta per la scoperta drammatica fatta da Sean ...

Claudia Melandri “Il Dono” è il suo primo lavoro, edito da Lettere Animate.

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Minoica
di Ivano Mingotti
Pagine 160 circa
Prezzo 15€
Nulla Die
già disponibile
voto:
☆☆ 
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Arianna è la famosa figlia di Minosse, re di Creta e dei cretesi. Arianna cerca la libertà dalla figura imponente del padre, da quella discussa della madre, Pasifae, e dalle storie che spesso la plebe racconta sul fratello, il famoso Minotauro. 
Arianna, dal palazzo del porto, vede le navi cretesi tornare dalla guerra, cariche di prigionieri ateniesi. 
Ma quando, tra questi, scoverà Teseo, la sua vita prenderà una piega imprevista. 
Cosa ci porterà a scoprire, sotto le strade di Cnosso, la sua ribellione? 

Considerazioni.

Questa storia ci porta indietro, lontano lontano all' antica Grecia.
Questo romanzo ci porta nell'esistenza di Arianna.
Quest'opera ci narra dell'amore tra una principessa e uno schiavo.

"Minoica" ci riporta in un'epoca lontanissima pur narrandoci di tematiche attualissime, di cui parliamo ogni giorno e forse con una sguardo non troppo diverso da quello delle popolazione che abivano la Creta descritta da Mingotti, e risalenti al 1700 A.C. circa

In questo libro Ariamma, principessa figlia del Re di Creta, s'infatua perdutamente e risolutamente di Teseo, il quale non possiede nulla, nemmeno la propria persona.
Creta è un'isola impervia come le altre, con tante tradizioni e una radicata cultura che non può ammettere un'amore tra due persone con un ceto sociale così diverso.

Modificando un pochino l'originaria leggenda, Mingotti riporta in vita il mito del Minotauro e del filo di Arianna, facendoci provare quanto sentito e voluto da quest'ultima, che voleva e credeva fermamente in Teseo e tramite la sua visione dell'amore, del mondo, delle regole e di tutto quanto la circonda veniamo a vivere un tempo che non esiste più e tematiche importante e mai del tutto arrivate a risoluzione.

Mingotti arriva anche delle considerazioni, anche se mai del tutto dirette, che fanno pensare, che impongono il dubbio su certi temi e che questo mi è piaciuto moltissimo.

Mi sento di consigliare questa storia per una serie di cose, la più importante riguarda il fatto che è fa riflettere davvero molto e davvero bene in modo inusuale e molto piacevole.

Ivano Mongotti  è nato a Desio nel 1988. Scrittore emergente, è al suo nono romanzo. La sua vita ruota intorno al libro: curatore di una collana per Amande Edizioni, conduttore di una trasmissione radiofonica sui libri, traduttore e presidente di un’associazione di autori, la LiberoLibro, si occupa anche di corsi di scrittura nelle scuole.

2 commenti :

  1. Ti ringrazio moltissimo per la bella recensione!!
    A prestp per i prossimi episodi ;)

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