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mercoledì 9 novembre 2016

Recensione: "Il cane che arrivò a Natale" di Megan Rix







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Il Cane 
che arrivò 
a Natale
di Megan Rix
pagine 264 circa
prezzo 17.50€
ebook  9.99€
Piemme
già disponibile
voto:
★★★★☆
--o--









Quello di Megan e Ian è il matrimonio di due anime gemelle. Sono una coppia complice e innamorata, e presto si accorgono che manca solo un bambino a coronare la loro felicità. Bambino che però tarda ad arrivare.
Mentre aspettano che il miracolo si compia, cominciano a collaborare con un'associazione che addestra cani destinati ad aiutare non vedenti e disabili. Sono cani eccezionali, pazienti ed efficienti, che sanno spegnere le luci, aprire e chiudere le porte e assistere in mille modi le persone a loro affidate, oltre a essere compagni affettuosi.
Il compito di Megan e Ian è di accogliere i cuccioli per alcuni mesi e di occuparsi della prima fase della loro educazione, per poi restituirli al centro per la fase successiva di addestramento. 
È così che Emma, un incrocio di labrador e golden retriever, e poi Freddy entrano nella loro casa come un raggio di sole.
Separarsi da loro dopo mesi però è un dolore immenso, e Megan al secondo addio capisce che è arrivato il momento di adottare un cucciolo a tempo pieno. 
Con il Natale che si avvicina e un vuoto sempre più grande da colmare, Megan spera che un cane tutto loro arrivi a completare la famiglia...



Considerazioni.
Se avete un animale da compagnia, cari lettori, troverete questo romanzo a dir poco necessario. La Rix, infatti, racconta la storia vera - che è uno lo spaccato di un periodo della sua vita - di una coppia e del loro amore per i cani.

La storia inizia qualche anno fa, in America, con una coppia composta da Megan ed Ian, i quali non riescono ad avere figli. Provano con tutte le tecniche necessarie, ma non riuscendo a generare un erede si arrendono e decidono di colmare, almeno un pochino, quel vuoto aiutando le persone che hanno bisogno di cani nella loro vita quotidiana.

Megan e Ian diventano quindi "genitori" in affido di cani che diventeranno poi fondamentali per la vita di tutti i giorni, per tutte quelle persone che hanno una qualche disabilità, che impedisce loro di spostarsi autonomamente, con sicurezza, o che comunque trova benefici dall'assistenza di un amico a quattro zampe che gli dia una mano.

E' tutto così semplice come sembra? Non proprio, in realtà, perchè allevare cucciolotti per 6 mesi, affezionarsi a loro per poi darli via, perchè il loro compito è quello di essere addestrati a divenire cani da "supporto", non è poi così facile. Perchè provare un sentimento spontaneo per quegli esseri morbidosi e bellissimi è facile, ma trovare il coraggio di lasciarli andare è davvero più complicato, e il sentimento di perdita può tornare prepotente e importante per una donna com Megan, che prova già molte difficoltà nell'accettare una delle perdite più dure da accettare: quella di non poter diventare madre ... A meno che uno di quei cani entri così tanto nel tuo cuore da non poterlo proprio lasciarlo andare ...

Il romanzo in questione, ovvero "Il cane che arrivò a Natale" è un romanzo perfetto per il Natale che si sta avvicinando, semplicemente perchè i primi cani che Megan ed Ian dovranno addestrare entreranno nei loro cuori (e nel loro nucleo famigliare) nel periodo natalizio: prima Emma e poi Freddy, che faranno il loro ingresso proprio risollevando due cuori spezzati e ridando loro un'inaspettata fiducia.



Ho apprezzato molto questo romanzo per 
due motivi:


1. La Rix riesce a trasmettere con empatia e toccante sentimento sia la tragica condizione di una coppia che è stremata dai tentativi di concepire un bambino, quanto la frustrazione e il dolore di vedere questiti tentativi fallire, prendendo sempre più consapevolezza del fatto che il loro sogno non è destinato a realizzarsi e che occorre accettare un'amara realtà;

2. "Il cane che arrivò a Natale" è un libro dolce, che infonde dolcezza e speranza, inoltre è un buonissimo spunto di riflessione per capire cosa implica, nel bene e nel male, occuparsi di un altro essere vivente. Molti infatti adorano l'idea romantica e dolce di avere un cane, ed hanno in mente un tenero e soffice e amabile esserino che sembra non volere che crocchette ed amore ... ma in realtà non è proprio così. Un cane è una responsabilità, che necessita di cure e di attenzioni, vuole compagnia ed affetto e quando andiamo via soffre.

La Rix, che ha esperienza come sceneggiatrice, dosa bene i momenti drammatici, stemperandoli con quelli più dolci e tranquilli, descrive bene molte differenti situazioni dolorose, che contengono sempre tanta speranza e voglia di tenerezza. Alcuni di voi potrebbero però trovare il ritmo un pochino lento, di quando in quando, ma è comprensibile, nel panni della Rix, trasmettere l'organizzione di quello che fa, per far capire cosa vuol dire allevare animali per scopi decisamente specifici e tecnici ma poi doverli lasciare andare, con tutte le problematiche  e le soddisfazioni del caso.

E' complessivamente un romanzo che scalda il cuore, che porta al concetto più nobile di amicizia, amore e compassione e che non vi deluderà se amate gli animali e considerate il loro affetto necessario ed importante.


Rei the Labrador Retriever:


Megan Rix Scrittrice e sceneggiatrice, vive in Inghilterra con il marito e i loro due cani, Traffy e Bella. Il cane che arrivò per Natale è stato bestseller del Sunday Times ed è pubblicato in diversi Paesi.

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