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domenica 31 agosto 2014

Anteprima da segnare: "Il libro delle verità nascoste" di Hansen Amy G.

C’è un luogo da cui voglio fuggire
C’è un college che nasconde un segreto
Un libro è la strada per scoprirlo

 

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Il libro 
delle 
verità nascoste  
di Hansen Amy G.
pagine 400 circa
prezzo 16.40€
Garzanti
dall'11 settembre
ebook cartaceo
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Ruby vuole solo dimenticare. Vuole solo cancellare l’ultimo anno al Tarble College e nascondere nel profondo quel segreto che non ha confessato a nessuno. Eppure, quando crede che il peggio sia alle spalle si ritrova tra le mani il libro da cui tutto è cominciato. 
cover originale
Il libro che custodisce le ombre del suo passato. È all’interno di una valigia: il bagaglio di Beth, una compagna di college che da pochi giorni è scomparsa. Ruby non poteva immaginare che Una stanza tutta per sé di Virginia Woolf riuscisse ancora a toccare le note più recondite della sua anima. A riportarla faccia a faccia con le sue paure. Ma lei è l’unica a conoscere il suo fascino oscuro. 
Tra quelle pagine ha visto crescere un’ossessione per le scrittrici suicide, donne fragili che si sono abbandonate al gesto più estremo. Un’ossessione che giorno dopo giorno l’ha avvicinata sempre più a Mark, il suo professore di letteratura. 
Eppure Ruby non può lasciare che quest’incubo si impadronisca di nuovo di lei, proprio ora che Beth è sparita. Deve cercarla. La ragazza sa che c’è solo un luogo che racchiude tutte le risposte. L’ultimo posto in cui vorrebbe tornare: Tarble, la sua università. 
Lì dove ha imparato che ciò che conta è essere i migliori, a qualunque prezzo. Lì dove misteriosi tentativi di suicidio le parlano di un destino a cui è difficile sfuggire. Lì dove, nel silenzio degli antichi e bui corridoi, ogni traccia riconduce a quel libro su cui c’è ancora molto da svelare. Perché dietro un animo fragile può celarsi un grande coraggio e dietro un amore innocente qualcuno che colpisce dove fa più male.

«Un debutto in cui l’ossessione per la letteratura
crea una suspense che non vi lascia, pagina dopo pagina.»
«Publishers Weekly»

«Una valigia recapitata
alla persona sbagliata.
Un libro che custodisce una risposta.
Un college avvolto nel mistero.
Una storia che si svela piano piano, indizio dopo indizio.»
«Kirkus Reviews»

«L’affascinante storia di una ragazza che
per inseguire il passato rischia di perdere sé stessa.»
«Library Journal»

L'arrivo in Italia

Gennaio 2012 Amy Gail Hansen aspetta da molti anni l’idea giusta per un libro. Non poteva immaginare che sarebbe arrivata da una vecchia valigia e da un nome che la riporta ai suoi anni di college. Da lì la sua fantasia è partita per scrivere Il libro delle verità nascoste, il suo primo romanzo.
Dicembre 2012 Una delle più importanti agenti americane ha la fortuna di leggere per prima il libro finito e sente che è una storia straordinaria e potente.
Febbraio 2013Il romanzo viene inviato alle principali case editrici statunitensi. La prestigiosa HarperCollins se ne aggiudica i diritti dopo un’asta lunghissima.
Marzo 2013 È la volta dell’estero. Gli editor di tutto il mondo dopo le prime pagine sono affascinati dalle misteriose ambientazioni del romanzo. Il libro viene venduto in più di venti paesi.
Maggio 2013 In Italia da giorni nelle case editrici non si parla d’altro che di questo straordinario debutto. Tutti lo vogliono, ma la Garzanti ci crede più di tutti e se lo aggiudica.
Agosto 2013 Il libro delle verità nascoste esce negli Stati Uniti ed è subito un successo. Il passaparola tra i lettori porta il libro in testa alle classifiche in pochissimi giorni.
Autunno 2013 Piovono recensioni stellari su« Kirkus Reviews», «Library Journal», «Publishers Weekly», «Booklist» e molti altri. Primavera 2014 Gli editori si preparano al lancio internazionale.
Settembre 2014 Finalmente Il libro delle verità nascoste arriva nelle librerie italiane.
Amy Gail Hansen nata a Born Chicago e laureata in letteratura inglese presso il Carthage College in Kenosha, Wisconsin, insegnante, ha lavorato come scrittrice e giornalista indipendente nei sobborghi di Chicago, dove vivo con il marito e i tre figli. "Il libro  delle  verità nascoste"  è la sua prima opera.
sabato 30 agosto 2014

Recensione: "La stella di Seshat" di Giorgia Penzo e "Numeri a Perdere" di Riccardo Gavioso

 
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 La Stella
 di Seshat
di Giorgia Penzo 
Pagine 28
Prezzo € 0,99 
 SEM Edizioni
già disponibile
solo ebook
voto:

3/5
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Un’archeologa, un antiquario e un illusionista condividono quello che sembra un dono inspiegabile: da secoli non invecchiano, e nemmeno le malattie sembrano scalfirli.
Rebecca Fitzroy lavora per il British Museum dal 1805. Il furto di un antico manufatto da un lussuoso appartamento di Picadilly la porterà a ricongiungersi con Malachia Cherubini e Robert Drake, conosciuti durante una spedizione al tempo della regina Vittoria. 
Un enigma in caratteri geroglifici è il loro unico indizio. Quello che nasconde è il sapere supremo.
Cosa sareste disposti a sacrificare per conoscere voi stessi?

“La Stella di Seshat” è il racconto 3° classificato alla prima edizione del concorso letterario #SEMantica 22 indetto da SEM Edizioni.
Considerazioni.
“Longevi, ci chiamavamo tra noi. Eravamo una sorta di Dorian Gray ambulanti senza un ritratto marcescente in soffitta e, durante i secoli, avevamo collezionato i più stravaganti epiteti: streghe, vampiri, angeli, demoni, doppelgänger.
Non avremmo mai conosciuto le gioie della maternità o della paternità, poiché i nostri figli morivano – senza eccezioni – appena venuti alla luce. Avremmo potuto tentare all’infinito, accontentarci di sentire per nove mesi i loro calci ovattati attraverso la pelle del ventre, per poi dover accettare di vederli spegnersi appena fatto capolino nel mondo.
Avevo seppellito tre figli, tutti nati morti alle prime avvisaglie di autunni distanti vite intere l’uno dell’altro. Alcune sere percepivo ancora la sensazione asfissiante della terra bagnata sotto le unghie. Temere che la propria creatura, di cui non hai mai udito il pianto, possa sentire freddo sotto la terra è il primo segnale di una follia disperata.
Scavare tra le lacrime per riabbracciare quel corpo inerme e bianco, che non è mai stato vivo se non nel buio del tuo grembo, e poi desistere in un barlume di lucidità è un’esperienza straziante. Si rimane con un pugno di fango in mano, la gola stretta dall’angoscia e il cuore vuoto.
Ho sentito tre figli crescere e perire dentro di me. E se fossi così folle da riprovarci, un quarto, un quinto e un sesto mi farebbero singhiozzare dalla gioia e poco dopo dal tormento. Così sarà per sempre. È una delle mie tante condanne.
Malachia, Robert e io non potevamo dirci amici. Tuttavia lo eravamo, quasi inevitabilmente, per una serie di eventi e per la maledizione che ci univa.
Nella mia lunga carriera ne avevo profanati di sarcofagi, templi e necropoli. Così innumerevoli, che ormai avevo perso il conto. Eppure, con tutti gli anatemi che mi ero tirata addosso, nessuno di questi era ancora riuscito a farmi apprezzare quello sotto il quale ero nata.”  - 
da "La stella di Seshat" di Giorgia Penzo

Questo è "La stella di Seshat" della Penzo, una storia dalle tinte scure, torbide, quasi gotiche, immense in un'ambientazione particolare, non più nordica - come ci si aspetterebbe da queste storie - bensì egiziane. 
Oltre ad esserci elementi che riportano all'uscurità, alla maledizione, all'immortalità, ci sono anche elementi che avvicinano i personaggi alla cultura egizia con i le tradizioni di templi, sarcofagi e necropoli. Non mancano poi accenni piuttosto marcati all'umanità dei personaggi, con i loro sentimenti molto vividi, molto toccanti, quasi fragili e volubili dovuti al loro passato e quello che sono.
Il mix è particolarmente innovativo perchè non rende così ovvio il racconto, ma grazie alla "mitologia" egizia, tutto diviene più intrigante e grazie alla "freschezza2 della scrittura della Penzo il racconto diviene una turbine che nasce dalla sabbia e vi termina in un attimo.
Proprio quet'ultimo elemento costituisce la forza e la pecca del racconto. Sebbene questa storia sia infatti molto carina, è veramente molto  breve, tanto che non risolve tutto quanto messo "sul piatto" dalla Penzo. Questo, se da un lato permette di lasciare un alone di mistero sulla storia, non concede però del tutto soddisfazione per il lettore, che stringendo un pugno di sabbia vede sfuggire più di qualche granello alla sua curiosità, che non viene del tutto soddisfatta.

Complessivamente promuovo la Penzo, che come sempre trova una linea narrativa intrigante, con il suo stile brillante e poetico, che in qualche modo è decisamente innovativa e permette di leggere un racconto che rimane impresso, anche se si vorrebbe conoscere, in conclusione, qualcosa di più! Sarebbe un'ottimo spunto per un romanzo più corposo o l'inizio di una serie di avventure...

Giorgia Penzo è nata a Reggio Emilia nel 1987. Dopo aver conseguito la maturità magistrale, s’iscrive alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Parma dove si laurea a pieni voti. Le discipline a cui resta particolarmente legata sono Filosofia e Storia del diritto.
Essendo da sempre interessata al passato e ai suoi protagonisti, la storia e la ricerca sono parte integrante della sua passione per la scrittura. I suoi interessi spaziano dalla mitologia classica, fino all’arte e il cinema. E' autrice di diversi racconti, e di una duologia urban fantasy composta dai romanzi “Red Carpet” e “Asphodel“ (Editrice GDS). A Marzo 2014, con il racconto “La Stella di Seshat”, si classifica al terzo posto nel concorso letterario #SEMantica 22 indetto dalla casa editrice SEM Edizioni. Con la casa editrice digitale Genesis Publishing ha pubblicato il saggio storico giuridico “I processi a Luigi XVI e Maria Antonietta – Dal trono al patibolo”.

Racconti
● "Berlino 1942", Origami Edizioni, 2013.
● "Il regno dell'Effimera", Origami Edizioni, 2013.
● “Il riflesso di Carola” (Le Mele Avvelenate, AA.VV.), La Mela Avvelenata, 2014.
● "L'ancella delle regine" (Giù la maschera, AA.VV.), La Mela Avvelenata, 2014.
● "La Stella di Seshat", SEM Edizioni, 2014.
● "Nelle ombre" (Asylum 100, AA.VV.), ST-Books, 2014.
● "La Custode di Joanne" (Angeli vs. Demoni, AA.VV.), La Mela Avvelenata, 2014.

Romanzi
● "Red Carpet" (Duologia di Red Carpet #1), Editrice GDS, 2013.
● "Asphodel" (Duologia di Red Carpet #2), Editrice GDS, 2013.

Saggi
● "I processi a Luigi XVI e Maria Antonietta - Dal trono al patibolo", Genesis Publishing, 2014

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 Numeri a 
perdere
di Riccardo Gavioso
Pagine 144
Prezzo 12€
  Arpeggio Libero
già disponibile
cartaceo ebook
voto:
 
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Numeri a perdere nasce da un’idea innovativa: l’affiancamento di racconti ad articoli “giornalistici”.
Non volendo turbare l'autore con questa recensione, che mi ha detto essere in "corrispondenza quasi perfetta" con altro blog (che avrei anche indicato, ma che non conosco) ho deciso di rimuovere il post. Non mi era davvero ancora mai capitato, ma la vita è piena di interessanti scoperte ...  

venerdì 29 agosto 2014

Intervista ESCLUSIVA a Be Buozzi su "Il club dei tacchi a spillo"

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Matta per 
Manolo

di Bea Buozzi
Pagine 240
Prezzo € 9.90
Mondadori 
già disponibile
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La serie “Il club dei tacchi a spillo” è così composta:

1. Matta per Manolo
2. Tutte Choo per terra
3.  La vita è una Loubou meravigliosa


In una città frenetica come Milano è difficile, a trentacinque anni, illudersi di trovare l’anima gemella. È molto più appagante e meno frustrante collezionare scarpe meravigliose: come fa Palladiana, la protagonista di questo romanzo.

Una trasferta a Napoli per lavoro sarà l’imprevedibile occasione per calzare un paio di fantastiche Manolo Blahnik. E saranno queste décolleté rosse – insieme alla criptica profezia di una maga incontrata sul molo Beverello – ad aprirle gli occhi: Palladiana ha solo un anno di tempo per scampare allo zitellaggio eterno!

Un vero paradosso, per lei che di professione fa l’autrice per il programma televisivo “Sposami subito”…

Nonostante lo scetticismo iniziale, con la lista dei suoi ex alla mano, Palladiana deciderà di ripercorrere gli amori del passato: per realizzare che è più facile inciampare nella felicità che non calzarla comodamente – proprio come è avvenuto per il suo amato paio di Manolo.

Del resto «i graffi sotto le suole raccontano molte più cose dei fondi di caffè in una tazzina», lo dice sempre Ivanna, la sua vicina di casa, che dispensa consigli preziosi e, nonostante il suo aspetto quanto mai eccentrico, è incredibilmente saggia. Tutti gli inquilini di Palazzo Ranieri lo sanno, e non solo loro…


Tra Napoli e Milano, Parigi e New York, tra la divertentissima caccia televisiva al matrimonio più bizzarro del mondo e la vita quotidiana di un variopinto condominio milanese, questo romanzo ci fa sorridere e palpitare e ci racconta come, con ironia e una grande dose di leggerezza, per capire l’umore di una donna sia sufficiente guardare quali scarpe indossa.
---o- L'intervista -o---

- Può dirci, grosso modo, cosa leggeranno in questi tre romanzi i lettori e le lettrici che si approcceranno alla sua trilogia? 
Tre romanzi la cui tinta dominante è il rosa con, protagoniste, tre Cenerentole metropolitane. Tre romanzi le cui note dominanti saranno la ricerca dell'amore, la passione per gli animali, una costellazione di principi azzurri "diversamente etero", una nutrita task force di amiche e, ovviamente, l'amore smodato per le scarpe!

- Come presenterebbe il personaggio del suo primo romanzo "Matta per Manolo" (Palladiana) ai lettori del Bostonian Library? 
Palladiana è una trentacinquenne che ha assolutizzato il lavoro a discapito della sua vita privata. Vive in un sottotetto di un condominio nel centro di Milano, palazzo Ranieri. Il paradosso è che, sebbene per lavoro (e' un'autrice televisiva al seguito di una trasmissione dal titolo "sposami subito" che, appunto ha come fine, quello di unire in matrimonio coppie di innamorati) lei vesta i panni di un Cupido catodico, dorme da sola in un letto king size...

- Mi tolga una curiosità: perchè ha chiamato la sua protagonista proprio Palladiana? Una casualità o un intento più specifico legato alla storia?

Il nome era stato scelto dalla madre che, ossessionata da una fame irrazionali mentre la stava aspettando, passava le notti in piedi a sfornare fritti e il pavimento della cucina era appunto quel marmo in graniglia, meglio noto come palladiana ;)

- Nel primo romanzo "Matta per Manolo" la protagonista (che ama follemente le Manolo Blahnich) si destreggia,  per scampare allo zitellaggio perenne - tra realtà, sogni e desideri - con gli amori del suo passato per trovare, forse,  l'amore. Come mai la scelta di tornare nel passato, per cercare l'amore, per un'amante della moda come Palladiana, che per definizione,  di solito, "guarda avanti" per seguire e anticipare la moda?

Non è una scelta di Palladiana ma di una maga ribattezzata Circa, per i suoi vaticini approssimativi chiosati con un "circa", appunto, che le scaglia l'anatema di uno zitellaggio eterno a meno che, trovi il suo amore nel lasso di tempo di un anno, cercandolo tra gli ex, appunto.

- Cosa, i lettori e le lettrici, dei suoi romanzi dovrebbero leggere nel sottotesto di "Matta per Manolo"? Una storia frizzante sulla felicità recondita che alberga in tutte le donne nel collezionare oggetti modaioli e la voglia di romanticismo; la libertà dalle costrizioni sociali nel realizzare quanto incompiuto  con tanta verve e il cuore dolcissimo ovvero una sorta di libera leggerezza nel vivere (intesa nel senso più positivo dell'animo) con l'esteriorizzare di quest'ultima mediante la moda, la sola che commista al romanticismo e l'ironia può farlo?

Ironia, romanticismo e moda sono i pilastri dei chick-lit di tradizione anglosassone a cui mi sono ispirata. La leggerezza nel vivere e l'apparenza della moda ne sono il corollario.
- Leggendo in giro per il web alcune notizie su questa trilogia ho letto molti paragoni tra questa e la sempreverde serie tv "Sex & The city" per via del mix romantico-sensuale-ironico-glitteroso-manolo dipendente che contiene (con traslazione della location in quel di Milano/Napoli e anche New York). E' un paragone azzardato o c'è una sorta di ispirazione a questo telefilm? 
Non è così azzardato sebbene, se dovessi fare un'associazione, direi che "matta per manolo" si è ispirato alla dimensione onirica della Kinsella, "tutte Choo per terra" evoca nei viaggi e nella professione impossibile della protagonista (è direttore commerciale della casa emergente di scarpe "Give me Who" -ispirata, alla celeberrima griffe Jimmy Choo) la serie Sex and the City, quando alla protagonista del terzo "la vita è una Loubou meravigliosa", per alcune incertezze e fragilità che la rendono terribilmente umana, ricorda in qualcosa le spericolate avventure di Bridget Jones.

- Pensa, in generale, che le commedie romantiche abbiano ancora qualcosa da raccontare? 
Raccontano l'amore, i sogni, le passioni e dunque, raccontano la vita.

- Ha in mente altri progetti letterari per il futuro?

Gli inquilini di palazzo Ranieri non smettono di raccontarsi tra pianerettoli e ascensori e io, non vedo l'ora di tornare a raccontare le loro storie! :)

Bea Buozzi. Datemi un tacco e vi solleverò il mondo. Questo uno degli imperativi categorici che esprime il modus vivendi di Bea Buozzi, milanese di adozione. Trentenne, ma se doveste incontrarla compiacetela dicendole che ne dimostra almeno un lustro di meno, è una riflessiva ad ampio spettro. Infatti non c’è vetrina in cui lei, da narcisa contemporanea, non manchi di specchiarsi. Fenomeno che si verifica ad oltranza dal momento che il suo conto in banca è soggetto a temperature glaciali. Perennemente in bilico tra una cifra anticipata da un meno e lo zero assoluto.
Il suo principe azzurro? Non serve sia biondo o prestante ma che come lei sia un feticista di Louboutin e Jimmy Choo. Domanda retorica chiederle quale fiaba sarebbe. Di Cenerentola ha sempre invidiato la cenere del suo biondo e la scarpetta di cristallo che non è mai riuscita a calzare.
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Bibliografia:
2010 Beati e Bannati (Perrone Editore)
2012 Sesso e Volentieri (Morellini Editore)
2013 Chi dice donna dice tacco (Morellini Editore)
Scrive per Cosmopolitan, collaborando ai testi della sezione CosmoSutra e sul portale on line www.cosmopolitan.it tiene una rubrica dal titolo “Beati&Appagati”
giovedì 28 agosto 2014

Recensione: "Un Amore Pericoloso" di Nora Roberts

 
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Un Amore
 Pericoloso
di Nora Roberts
Pagine 470 circa
Prezzo € 14,00  
Leggereditore  
già disponibile
ebook/cartaceo
voto:
4/5

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Diventare un detective specializzato in incendi dolosi del Baltimore Police Department non è stato facile, ma Catarina ‘Reena’ Hale, di origini italiane, crede che ne sia valsa la pena.
cover originale
Non c’è niente che le piaccia di più della sfida di trovare le ragioni che spingono qualcuno ad appiccare il fuoco. 
L’unico inconveniente è che sembra che non esista l’uomo capace di sopportare i suoi orari e il suo lavoro così esposto ai pericoli... 
Fino a quando non conosce il suo vicino di casa, Bowen Goodnight, che la accetterà per quello che è e quello che fa. 
Ma proprio quando le cose sembrano mettersi per il meglio, Reena inizia a ricevere telefonate anonime da un uomo che minaccia di distruggere tutto ciò che lei ha di più caro, compresa la sua famiglia. 
Uno psicopatico la cui malvagità non conosce limiti...

 

Considerazioni.
Avete mai avuto occasione di vedere i film tratti dai romanzi della Roberts? Io, qualche anno fa, quando ancora non conoscevo Nora Roberts, ho avuto la possibilità di vederli tutti (che sono poi 10 in tutto e con attori molto famosi ... tra l'altro) e devo dire che mi sono piaciuti moltissimo!


Ora, per coloro che non hanno la possibilità di leggere tutti i romanzi (numerosissimi) della Roberts, i film sono un ottimo surrogato, dato anche il fatto che sono molto fedeli a quanto scritto da questa (tendenzialmente) bravissima autrice.

Locandina del film Montana Sky
Personalmente vi consiglio di vedere Montana Sky, tanto più che è ancora intradotto in Italia, ma che è una carinissima storia d'amore con elementi thriller e country che è proprio una bellissima visione, non troppo smielata e un pò divera dal solito.

Uno di questi film (anche se con qualche cambiamento) è anche la trasposizione di questo romanzo  da poco pubblicato dalla Leggereditore, che parla di pompieri, fuoco e passato ingombrante che si intrecciano nei due filoni narrativi che percorrono il romanzo: quello fortemente thriller e quello romantico.

La storia inizia raccontando del passato di Catarina Hale, detta Reena, la quale ad appena 11 anni vede perdere tutto quanto il ristorante della sua famiglia viene distrutto da un'incendio (ovviamente doloso) da parte di coloro che nutrivano odio e rancora per la sua famiglia - di origini italiane - e della loro ben avviata attività.

Dopo quell'evento Reena decide di dedicare la sua vita a combattere il fuoco, arruolandosi tra le fila della giustia, ed in particolare nel nucleo anticendio della città di Baltimora. Dopo diversi anni a servizio della comunità, cercando di evitare che le persone perdessero tutto a causa delle fiamme, Reena ha trovato un suo equilibrio tra l'amorevole famiglia italiana - che la ama e si preoccupa costantemente per lei, pronta a sostenerla in qualunque momento - e il lavoro, in cui ha trovato espressione di se stessa.
Le cose prenderanno un corso diverso da come preventivato, per Reese, nel momento in cui incontrerà Bowen, l'uomo che pare aver finalmente accettato il suo stile di vita e il suo lavoro (con orari non proprio normali) e soprattutto quando uno psicopatico incomincerà a perseguitarla per distruggere la sua esistenza.

Locandina del film Blue Smoke
Come vi dicevo prima è un romanzo che affonda le sue radici nel passato, che è quello che più si ripresenta nella vita di Reena, non solo, infatti, il suo lavoro è basato sulle paure e gli ostacoli che si sono presentati in passato nella sua vita; ma anche in campo amoroso, con Bo, è il passato che ritorna. 
Reena ha infatti incontrato di sfuggita Bo almeno altre due o tre volte nella sua vita, e sebbene lui avesse voluto avvicinarla, per un motivo o per l'altro le cose sono andate male, ma quando finalmente il destino decide di farli diventare vicini di casa, è come se il fato si compisse concedendo loro l'occasione per essere felici (visto anche le relazioni passate di Reena).


La Roberts, che come sempre - almeno a mio parere - se la cava  meglio quando introduce nelle sue trame un elmento (più o meno forte) thriller che "smuova" le cose, qui ha narrato una bella storia che riesce bene a intersecate sia l'elemento amoroso, che quello thriller, eviando, in questo modo, una storia troppo "mielosa", con un filone narrativo romantico troppo importante e al contempo avvince, perchè si anela di sapere, di capire, di dare un volto allo psicopatico che perseguita Reena e che la vuole distruggere in ogni modo.

"Un amore Pericoloso" mi è paiciuto molto perchè è una lettura veloce, che scorre in modo fluidissimo, ma che non rinuncia a narrare una vicenda complessa, sia per i vari personaggi e del loro passato (non proprio sepolto o facile da superare) che per la violenza che a volte si insinua in un lavoro che si propone di scongiurarla (almeno per Reena),  ma che può essere superata con una famiglia unita, che rende tutto superabile, e un uomo (che probabilmente esiste solo sulla carta, ma lasciamo stare) che può lenire molte delle sofferenze e far sperare in un futuro che dissolva i fumi del passato.


Nora Roberts è considerata universalmente la regina del rosa. Ha al suo attivo oltre trecento romanzi ed è da sempre presente ai vertici delle classifiche di tutto il mondo. La sua carriera è disseminata di numerosi premi letterari e riconoscimenti ufficiali. Della stessa autrice, Leggereditore ha pubblicato L'amore ritrovato, Un'ombra dal passato, Due vite in gioco, Il mistero del lago, Un dono prezioso, Luci d'inverno, Il testimone (per Timecrime) la trilogia del Boonsboro Hotel, composta da: Il giardino dei nuovi inizi, La casa dei grandi inontri, Una dolce scoperta; la serie Il quartetto della sposa composta da: La sposa in bianco, Letto di rose, Il sapore della felicità, Un amore per sempre. Recentemente ha detto di sé: «Non scrivo storie di Cenerentole che sperano che il principe azzurro venga a salvarle mentre se ne stanno sedute in poltrona. Sono donne indipendenti, che ce la fanno anche da sole. Il principe è qualcosa in più, un semplice complemento, ma mai l'unica risposta ai loro problemi

mercoledì 27 agosto 2014

Recensione: "Vendetta piccante" di Jennifer Probst


 
 
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Vendetta Piccante
di Jennifer Probst 
pagine 288
prezzo 13.90€
Corbaccio
già disponibile
ebook/cartaceo
voto:
 3/5
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Miranda Storme mai si sarebbe aspettata di incontrare di nuovo Gavin Luciano.
cover originale
Tre anni prima avevano avuto una storia molto intensa, ma lui l’aveva improvvisamente abbandonata lasciandola a pezzi.
Adesso Gavin è tornato sui suoi passi e Miranda può concedersi il piacere di vendicarsi… stroncando il ristorante di Gavin sul giornale per il quale lei scrive.
Praticamente un incubo per Gavin, che da pochi mesi ha assunto la gestione del ristorante di famiglia per salvarlo dal fallimento.
Ma non è tutto, il fatto è che Gavin è rimasto folgorato da questo nuovo incontro e ha deciso di chiedere un’altra chance: otto settimane per dimostrare di essere un buon cuoco in cucina e per riconquistarla… a letto.
Una proposta decisamente allettante!


Considerazioni.
C'è di buono che in questo romanzo ho finalmente ritrovato la cara vecchia (si fa per dire!!) Probst. Gli ultimi romanzi della serie “Marriage to a Billionaire* che sebbene mi fosse piaciuto parecchio il primo romanzo, dal secondo romanzo in poi non mi aveva entusiasmato più di tanto a dire la verità ...

Questa volta mi sono lasciata affascinare dalla trama ... sapete ... amore, cucina .... Si, lo confesso, sono una di quelle ragazze che ancora guarda tutte le volte il film  "Sapori e Dissapori" con la Zeta Jones quando lo trasmettono in televisione (ma che preferisce la versione tedesca con Castellitto) e che non disdegna (anche se non è nulla di che) di guardare "Se cucini ti sposo" nelle torride e inconcludenti serate estive, con Dalton e Kinsky (che credo avremmo guardato solo io, il regista e - forse - i due protagonisti).

E' un romanzo davvero carino, anche se un pò fine a se stesso una volta letto, che non rimane indelebile nella memoria, ma che riesce - in barba alle aspettative - a intrattenere e anche un pò stregare, con qualche ora di tranquilla e serena pace. 
Come sempre è più la verve della scrittrice, che mescola bene gli ingredienti, a rendere questa opera molto leggera, estremamente godibile e paricolarmente frizzante, che la storia in se stessa a piacere. La trama è molto semplice e i personaggi non indimentacabili - soprattutto il Lui della situazioni, che si chiama Gavin (ed è di origini italiane), sono più macchiette, che vere proiezioni di possibili uomini in carne ed ossa - ma storia indiscutibilmente prende.

Appunto. In merito alle origini italiane del protagonista maschile, devo dire che la Probst incontra tutta la mia disapprovazione: Gavin è una caricatura un pò forzata di come gli americani in generale vedono gli italiani, la cultura e la famiglia italica e la passione che (pare) li governi e contraddistingua sempre e comunque.
Non che ci sia del male a proporre questo "proptotipo" maschile, ma scatta in me una certa malcelata diffidenza commisto ad un certo scetticismo che non mi permette di approvare il tutto completamente ....

Per il resto, la vicenza romantica è carina, con la "battaglia" amorosa classica della Probst, caratterizzata da contrasti molto forti (sia fisici, di opinioni, che sentimentali) ma che qui acquista un carattere vivace e intrigante, venendo traslato in cucina e raggiungendo livelli molto piccanti e sensuali.
Inoltre, la protagonista femminile, Miranda, si lascia apprezzare per l'essere molto tosta e determinata, ma senza quella dose di antipatia che di solito mi scatta con caratteri "molto forti" che davanti a uomo divengono "molto deboli". 

Insomma, complessivamente una lettura leggera, non forse la migliore letta della Probst, ma insiscutibilmente godibilissima se si ha volgia di vagare con la fantasia e romanticheria.

* Composta da: Contratto Indecente, Contratto Fatale, Contratto di Passione (questi tre appena pubblicati nei tascabili al prezzo di 4€ circa) e Contratto Finale.


Jennifer Probst vive nella ridente Hudson Valley nello stato di New York. Ha viaggiato molto ma è sempre ritornata tra le sue montagne. Dopo la laurea in discipline economiche, ha lavorato per il Mercy College. Ora le sue giornate sono soprattutto dedicate alla sua famiglia e ai suoi personaggi. Nella sua vita l'autrice ha fatto vari lavori: come agente di viaggio, insegnante di yoga , assicuratrice e avrebbe voluto essere pilota di aereo, ballerina, archeologa e produttrice di vino. Professioni che è riuscita a fare attraverso i personaggi dei suoi romanzi e intende intraprenderne molte altre. 

martedì 26 agosto 2014

Recensione "I mille nomi" di Django Wexler

 
 
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I mille nomi
di Django Wexler
pagine 652
prezzo 20€
Fanucci
già disponibile
voto:
3/5
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La serie "The Shadow Campaigns" è composta da:

0.5 The Penitent Damned - ebook inedito in Italia
1. The Thousand Names - I mille nomi
2. The Shadow Throne - ancora inedito in Italia
3. eventuali prosegui

  
l'ebook che presenta la serie e il secondo capitolo della serie, entrambe nelle versioni originali
La sonnolenta quotidianità in cui il capitano maggiore Marcus d’Ivoire e il suo piccolo esercito sono risucchiati, rassegnati a finire i propri giorni in un remoto avamposto, è stravolta dallo scoppio di una ribellione ai confini del Regno di Vordan, che li costringerà alla dura prova della difesa di una fortezza nel deserto.
cover originale
Winter Ihernglass si è arruolata nell’esercito fingendosi un uomo, con il solo scopo di sfuggire al suo passato.
Coraggio e determinazione non le mancano, e insieme alla sua umanità le faranno ottenere in breve una promozione a luogotenente. I destini di questi due soldati e dei loro uomini dipendono dal colonnello Janus bet Vhalnich, il prescelto dal re per riprendere in mano le redini di una guerra che sembra perduta e ristabilire l’ordine. Il suo genio militare sembra non conoscere limiti, sotto il suo comando si assiste a un rovesciamento delle sorti.
Marcus e Winter credono nel loro superiore e sono pronti a seguirlo fino alla fine, ma la loro fedeltà sarà messa a dura prova quando cominceranno a sospettare che le ambizioni dell’enigmatico colonnello vadano ben al di là del campo di battaglia, avvicinandosi pericolosamente al sovrannaturale...

 
Considerazioni.
Una volta finito questo romanzo ho dovuto posarlo sul comodino e pensarci un pò su. Ho pesato e ripensato al modo in cui è stato scritto, allo snodo della vicenda, ai personaggi e i loro scopi e alla loto crescita. Non è stato così immediato o così facile, sarò onesta. 

Una cosa certa, allo stato attuale delle miei riflessioni, è che Wexler è un autore che sebbene non mi sia affatto dispiaciuto, non ho ancora pienamento compreso: sia nelle intenzioni che nella narrazione.

Innanzitutto - qualora vogliate aprire per la prima volta questo romanzo - vi è da dire che la prima cosa che vi colpirà sarà l'ambientazione. Quest'ultima colpisce subito per essere molto differente dalle classiche ambientazioni fantasy, solitamente caratterizzate da atmosfere medievaleggianti. Qui, infatti, l'autore - pur strizzando l'occhio al Medioevo per alcuni elementi - ha voluto svolgere gli avvenimenti della sua opera in un tempo più vicino, quasi moderno, ma abbastanza per definirlo desueto.  Questo, in un certo senso, ne ha segnato un punto a favore, trovandomi quanto meno in defezioni di paragoni e con una più benigna predispossizione d'animo ad abbandonarmi alle mani di Wexler.

Si può dire, in secondo luogo, che l'autore abbia voluto costruire un fantasy plasmando la storia sulle sue viscerali e personali passioni: la storia, le battaglie e l'arte della politica. Si vede sin da subito che prende spunti odierni (ma non troppo) nel Medio Oriente, con i suoi contrasti, le sue lotte e trova un senso quasi metafisico nel corpo a corpo delle guerre, nelle faide tra fazioni delle società, che lottano, come per natura umana, per prevalere l'una sulle altre. 

Ma Wexler è anche un abile "manovratore" delle meccaniche politiche; egli gioca con i suoi protagonisti sul tavolo delle possibilità, gettandoli come Dio malefico, nelle paludi inestricabili della politca, ove più ci si indugia, più si sporcano e vi ci si affondano. Wexler ama le battaglie, i meccanismi che le animano, le tattiche di cui si compongono e piano a piano, senza fretta, le immette nella storia, ci fa ingarbugliare in esse, gioire e patire nell'attesa del risultato. Wexler ne ha studiato i particolari dai maestri dell'arte della guerra - primo tra tutti da un genio nato tale e morto leggenda in quanto a guerre e strategie: Napoleone -  e si vede.

Interessanti sono anche i personaggi che crea, con i quali si confronta, con cui - almeno a mio parere - non sempre si ben distreggia o è in grado di tirarne fuori il massimo, ma che alla fine riesce a rendere intriganti, interessanti e intelligenti sia per quanto attiene le loro peculiarità che le loro evoluzioni personali. Sottolineo il fatto, molto bello, che Wexler abbia voluto narrare una storia dal punto di vista di una protagonista donna come Winter (anche la meglio riuscita), molto complessa e a volte dura sia per accadimenti che in quanto a psicologia e carattere, che gli rende onore per i differenti filoni narrativi che gli concede modo di affrontare.

Posto, dunque, tutto ciò, vi è da dire che nel complesso ho apprezzato molto questa storia, lo stile pacato e lineare di Wexler, che inserisce, man mano che procede nella narrazione, tanto nuovi personaggi (che arricchiscono e rendono maggiormente complessa la trama) che elementi (come la magia, sottile ma intrigante) i quali rendono la storia sempre nuova, grazie anche ai colpi di scena ben dosati ma costanti. Elemento particolare e piuttosto interessante è stato inoltre il fatto che "I mille nomi" non è, nel suo complesso, un romanzo cupo e dalle atmosfere dalle tinte soffocanti. Certo c'è una storia di guerre, complotti, difficoltà, menzogne, ecc... ma è vissuto sottoforma di ostacolo, piuttosto che di crudele punizione, di inflizione data dalla natura umana. Sotto questo aspetto Abercrombie, ad esempio, gli è lontano anni e anni luce, e la sua crudele sete di vendetta, la sua astensione dal buonismo e la sua sete di sangue, vendetta e giustizia (soggettiva) abitano sicuramente un pianeta differente da quello di Wexler, che non lo fiora nemmeno lontanamente in quanto a crudeltà.

Ci sono però delle piccole "crepe" a mio gusto ne "I mille nomi" che in parte derivano dai suoi pregi: come il fatto che Wexler non abbia mai voluto osare di più, andare oltre con i suoi personaggi, con la sua storia. 
Questo non significa che dovesse torturare fisicamente o mentalmente Winter, o tenere costantemente un ritmo serrato nella narrazione, ma avrebbe dovuto cercare di spingere i suoi protagonisti verso prove più significative, sottoporli a un maggiore livello di stress, per cui prendessero decisioni più coraggiose, più significative per loro stessi e per le vicende in sui si trovano coinvolti volenti o nolenti, che seppur intriganti e coinvolgenti, hanno un ritmo che non è sicuramente "tempestoso", quanto sempre piuttosto "contenuto". 

E' questo, devo dire, è l'elemento che ho trovato più peculiare e strano in questo romanzo. C'è sempre, nelle vicende fantasy, un certo affanno, un certo desclinarsi degli eventi che piega l'animo e affretta la sorte, che qui non emerge, quasi si avesse tutto il tempo, se non verso la fine del romanzo, quanto la storia piega ad un certa fretta (ma che un pò delude proprio per il fatto che non sembra gestita benissimo come il resto della storia).

Ho dato tre teierine al romanzo, anche se in realtà mi sarebbe piaciuto da 4, in quanto devo vedere come decide di far evolvere la vicenda, nel secondo capitolo, Wexler, che anche se conclude in modo soddisfacente questa sua prima fatica, almeno di questa serie, non mi ha convinto del tutto nel suo stile e in  merito alla piega che intede far prendere alla sua storia. Soddisfacente ed intrigante duqnue, ma, vista anche i difetti che ho menzionato, a mio gusto, vorrei ancora tastate il terreno ...



Ulteriori opinioni sul romanzo potete leggerle qui:


Django Wexler si è laureato all’università Carnegie Mellon di Pittsburgh in scrittura creativa ed informatica ed ha lavorato proprio per l’università in un progetto di ricerca sull’intelligenza artificiale. Successivamente è stato assunto dalla Microsoft ed ora vive a Seattle insieme a due gatti ed una montagna di libri. Quando non è impegnato nella stesura della sua serie, The Shadow Campaigns, litiga con i computer, dipinge soldatini e si intrattiene con qualunque genere di gioco.

lunedì 25 agosto 2014

Recensione: "Sei bellissima stasera" + "Così come sei. Un amore a London Road" di Samantha Young

Riapre finalmente il blog dopo questa lungaaaaaa pausa estiva! Mi siete mancati tantissimo, cari lettori!! Dopo tanti giorni di assenza, un riposo pressochè assoluto e tanta carica pronta da disperdere mi sono rimessa al lavoro!
 Smiley Working on Computer 

Sperando che anche a voi l'estate abbia fatto bene e che vi ritrovi rilassati e placidi, ecco che mi preparo a consigliarvi nuove letture e nuovi autori!!

 Smiley Reading Books
Devo dire che per me quest'estate è stata "illuminante" in campo libresco, perchè andando un pò giro per biblioteche, adocchiando letture un pò diverse per generi e titoli, mi sono trovata davanti a diverse buonissime proposte, un turbinio di nuovi spunti che mi hanno condotto a riflessioni e considerazioni importanti (nonchè brillanti nel loro piccolo) sotto diversi punti di vista e che sono giunte davvero molto inaspettate e assolutamente sorprendenti!

Twister Tornado Smiley Smiley Throwing a Snowball

Prima di proporvi queste speciali letture - intrise di "scintille" - che sto man mano portando a compimento (diciamo che non ho ancora perso il ritomo della placida lettura estiva) vi proporrò le letture di cui mi avevate chiesto parere - e che portano ancora un pò di quel gusto fresco e leggero dell'estate - quindi tanto materiale e tante sorprese!!

Smiley CheerleaderCheerleader SmileySmiley Cheerleader 

Un Abbraccio!!
Group Hug Smileys 



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Sei bellissima
stasera 
di Samantha Young
pagine 324 
prezzo €14,90
ebook 6.90€
Mondadori
già disponibile
voto:
3/5
con lode
--o--











La serie "On Dublin Street" è composta da:

1. On Dublin Street - Sei bellissima stasera
2. Down London Road - Così come sei
2.5. Until Fountain Bridge - Un amore a Fountain Bridge (solo in ebook)
3. Before Jamaica Lane - ancora inedito in Italia
4. Fall from India Place - ancora inedito in Italia

Sono trascorsi quattro anni da quando Jocelyn Butler, giovane americana, si è lasciata alle spalle un tragico passato per cominciare una nuova vita a Edimburgo, seppellendo il suo dolore, ignorando i suoi demoni, cercando insomma di dimenticare la sua vita precedente e di guardare avanti senza lasciarsi coinvolgere da alcuna relazione sentimentale.
cover originale
La sua esistenza solitaria procede bene fino a quando trasloca in un nuovo appartamento in Dublin Street, dove incontra Braden Carmichael.

Bello, brillante e molto ricco, Braden è un uomo abituato a ottenere tutto ciò che desidera e determinato a incrinare le difese solidissime di Jocelyn.

Sapendo quanto lei sia restia a qualsiasi tipo di relazione, lui le propone un accordo che soddisferà la loro fortissima attrazione senza creare alcun legame tra loro. Jocelyn, intrigata, accetta, ma si rende subito conto che per Braden non è abbastanza e che lui la desidera veramente, fin nel profondo dell'anima. 
E lei è davvero sicura di non volere qualcosa di più? Sarà capace di chiudere la porta in faccia all'amore?
Considerazioni.
Diverse di voi, care lettrici, mi hanno domandato parere circa questo romanzo. Non era in realtà una delle mie priorità letterarie del momento, ma visto (anche) l'alto numero di richieste che  mi sono pervenute, non ho potuto non tenerne conto e mi sono dunque prontamente messa al lavoro!

In un certo senso, per fortuna. Si, perchè in realtà mi è piaciuto parecchio. Per cui ... grazie mille!! Va bene, non è una lettura che si ricorda per averti cambiato la vita e nemmeno si fa ricordare troppo per la trama, intensa come la successione esatta degli avvenimenti. Ma, messe da parte queste due cose è un romanzo che ti prende (quasi con un pathos dirompente e prevaricatore) e ti trascina volente o nolente nelle passioni e nei sentimenti dei protagonisti, tanto che ad un certo punto non puoi e non vuoi ignorare.

Proprio per questo, per la sua non ignorabile appassionante scrittura e coinvolgente passione (dell'autrice nello scrivere e dei personaggi per la storia) è un romanzo che lascia il segno anche dopo tempo che lo si è letto, eleggendolo anche ad acquistabile in cartaceo e rileggibile più di una volta. Insomma, in campo romance, a mio parere, la Young si conquista un posto sul mio (e vostro, qualora vogliate indrodurvi alla sua lettura) scaffale.

Non male (anche se non, in assoluto, perfetta o completa) la definizione dei personaggi, il loro passato, ma soprattutto la storia che intrecciano in itinere, la quale si lascia leggere ad un ritmo fluido e velocissimo, più che altro per impazienza ed affanno per una risoluzione positiva. Intrigante, ma pochissima, la descrizione delle ambientazioni (la storia si svolge soprattutto in interni). Interessante invece sia la storia dei due comprimari principali (la sorella del protagonista maschile e l'amico di quest'ultimo che danno vita ad una storia romantica piuttosto combattuta), nonchè della pletora di personaggi minori che trovano tutti un modo o l'altro per emergere (tanto da divenire, infatti, protagonisti dei romanzi successivi).

Potrei ora spendere parole d'elogio per gli avvenimenti o per le varie personalità dei personaggi, o ancora per lo stile della Young. Ma non ho intenzione di farlo. 
No, non sono cattiva, ma quelle che ho appena citato, se raccontate ed esplicitate, rovinerebbero - e di molto - il gusto di questa lettura, che vede i suoi maggiori pregi proprio per il tipo della sua narrazione e per la scoperta dei suoi personaggi e del come questi reagiscano a quello che la Young ha in mente di far accadere.

Complessivamente, non è un romanzo che vada analizzato singolarmente nei suoi elementi, per eviscerarlo del suo significato più intimo, per sezionarlo in quanto tale ed evincerne l'essenza. E' piuttosto un romanzo di evasione che non si nega nulla, soprattutto un approfondimetno psicologico intenso, toccante, un pò drammatico ma dolcemente risolutivo

E' un mix che qui, sorprendentemente, appassiona in modo dolce, reale e significativo, e che dunque va preso come una lettura di evasione, quale è, senza ricamarci troppo su, ma elogiandone sicuramente lo stile fresco, appassionato e intrigante, che non delude.

--o--


 
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Così come sei
Un amore a London Road
di Samantha Young
pagine 369
prezzo €14,90
ebook 6.90€
Mondadori
già disponibile
voto:
4/5
--o--













La serie "On Dublin Street" è composta da:

1. On Dublin Street - Sei bellissima stasera
2. Down London Road - Così come sei
2.5. Until Fountain Bridge - Un amore a Fountain Bridge (solo in ebook)
3. Before Jamaica Lane - ancora inedito in Italia
4. Fall from India Place - ancora inedito in Italia


A ventiquattro anni, Johanna Walker è convinta di sapere cosa vuole dalla vita: un uomo forte, solido, e soprattutto benestante, che sia disposto a prendersi cura di lei e del fratellino Cole, costretti da sempre a cavarsela da soli.
Ma quando incontra Cameron MacCabe tutte le sue certezze sembrano crollare: il nuovo barman del Club 39 non assomiglia per nulla all'uomo che ha sempre cercato.
cover originale
È giovane, senza un lavoro fisso, ma irresistibilmente sexy... L'attrazione fra loro è fin da subito travolgente. Cam cerca in tutti i modi di avvicinarsi a Jo, ma negli anni la ragazza si è costruita una corazza difficile da incrinare.
Quando però Cam si trasferisce nel palazzo di Jo in London Road, il sentimento che provano diventa impossibile da ignorare. Via via che la loro intesa si fa più forte, Jo non potrà più nascondere la verità su di sé e sulla propria famiglia. Cam saprà accettare Jo per quello che è?
E Jo sarà disposta a far cadere le proprie difese e a lasciare che qualcuno entri nella sua vita per sempre?
Samantha Young ci regala una nuova, avvincente storia d'amore ambientata nell'incantevole cornice di Edimburgo, in cui ritroveremo anche Joss, Braden, Ellie e Adam, gli indimenticabili protagonisti di Sei bellissima stasera.
Considerazioni.
Siccome mi è piaciuto molto il primo romanzo (a dimostrazione di quanto vi dicevo poco sopra) ho quindi preso la difficile decisione (ahahahah!) di leggere anche questo secondo lavoro (ricordo collegato al primo) della Young, visto anche che mi piaceva tanto dover sondare la personalità della protagonista Jo (amica e collega di lavoro di Jocelyn, protagonista del primo romanzo).

Questo romanzo mi è piaciuto ancora di più del primo. Davvero molto di più. Mentre la prima storia mi aveva, infatti, colpito a livello "globale", in quanto era il suo complesso ad avermi fatto affezionare al romanzo, questa seconda storia mi ha totalmente (anche se non unicamente) appassionata alla storia di Johanna Walker, detta Jo, al suo passato, al suo vissuto difficile, al modo di reagire agli eventi difficili e provare ad andare oltre dapprima in un modo non del tutto usuale (facendosi mantenere da uomini più grandi e danarosi - pur non ammetendolo anche a se stessa) ma poi, innamorandosi veramente e pienamente di un uomo, Cameron, che viene a comprendere quello che importa veramente per lei, per suo fratello (che cresce, essendo la madre un'alcolizzata senza speranza) e per la sua felicità. Jo, in questa seconda opera della Young - che reputo molto più matura e profonda della prima - compie un viaggio in se stessa per raggiungere la poco scontata (per lei) felicità e serenità, anche in un rapporto amoroso stabile (perchè alla fine è questo che conta).

Qui, pur essendo un romance New Adult, ci troviamo di fronte ad un storia difficile, ma affrontata (tra alti e bassi, errori e capintobili - per l'età e il passato) con tale comprensione, poca volgia di giudicare, con tale amore per i protagonisti (senza però giustificarli troppo), la loro sfera caratteriale, emotiva e razionale, che rende questa storia superba per essere un romanzo etichettabile solo come "romanzo sentimentale" ma assurgendo a vera e proprio romanzo di formazione post adolescenziale moderno.

Mi è molto piaciuto che la scrittrice proponesse poi la storia non tanto come "una storia bella e positiva, come tante, tra i flutti dell'esistenza" quanto piuttosto un processo di redenzione della protagonista e superamento del male subito, degli errori commessi (per cui c'è sempre possibilità di rimedio) dei ricordi passati e brutti, di afflizione e perdono mediante la conoscenza di una persona che ti faccia vedere il mondo da un altro punto di vista, con una prospettiva che ti permetta di scegliere senza imporre, crescere senza forzare e amare senza questione di limiti e oltre le apparenze (a volte troppo scontate).

Questa storia è stata davvero una bella sorpresa (difficile che se mi piaccia il primo romanzo di una serie che racconta vicende diverse, poi mi piaccia anche il secondo in egual misura, se non di più) che mi sento di consigliarvi a occhi chiusi se avete voglia di una bella storia d'amore che non sia troppo leziosa e che lasci un senso di crescita.


Samantha Young è originaria dello Stirlingshire, una contea della Scozia. Dopo la laurea presso l'università di Edimburgo l'autrice è tornata nella sua contea dove passa piacevomente le sue giornate a scivere di persone che vorrebbe che gli altri potessero incontare e di mondi che vorrebbe i suoi lettori potessero vistare. Dopo aver scritto oltre dieci romanzi Young Adult di genere urban fantasy, Samatha ha fatto il grande salto e ha deciso di dedicarsi al contemporary romance per adulti con il romanzo On Dublin Street, inizialmente autopubblicato, che è diventato in poco tempo un bestseller . Da questo libro ha preso avvio una serie con lo stesso nome.