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mercoledì 23 aprile 2014

Recensione: "Allegiant" di Veronica Roth.







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Allegiant
di Veronica Roth
pagine 544
prezzo 14,90€ DeAgostini 
già disponibile
voto:

4/5
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La serie "Divergent" è composta da:

00a. The transfer - ancora inedito
00b. The initiate - ancora inedito
00c. The son - ancora inedito
00d. The traitor - ancora inedito
  01. Divergent - Divergent
 1.5. Free Four - ancora inedito
2. Insurgent - Insurgent  
2.5. The world of divergent: 
The path to Allegiant - ancora inedito
 3. Allegiant - Allegiant


cover originale
La realtà che Tris ha sempre conosciuto ormai non esiste più, cancellata nel modo più violento possibile dalla terrificante scoperta che “il sistema per fazioni” era solo il frutto di un esperimento. 
Circondata solo da orrore e tradimento, la ragazza non si lascia sfuggire l’opportunità di esplorare il mondo esterno, desiderosa di lasciarsi indietro i ricordi dolorosi e di cominciare una nuova vita insieme a Tobias. 
Ma ciò che trova è ancora più inquietante di quello che ha lasciato. 
Verità ancora più esplosive marchieranno per sempre le persone che ama e ancora una volta Tris dovrà affrontare la complessità della natura umana e scegliere tra l’amore e il sacrificio.



* Le immagini che seguono sono tratte dal film Divergent
tratto dal romanzo della Roth e in Italia nei cinema da Aprile 2014.



Considerazioni.
Rispetto.
Onesto.
Ribelle fino in fondo.

Questa è stata una delle poche trilogie che è stata capace, in ultimo, di andare oltre - e quasi contro - la volontà popolare (che avrebbe sicuramente voluto un finale differente, anche se forzato) pur di rimanere onesto con la proprio linea narrativa, con i principi che si era preposto e che si era costruito andando avanti nella storia, postponendo quello che il lettore voleve e concedendogli invece quello di cui aveva necessariamente bisogno: uno sguardo veriterio e rispettoso delle proprie idee, convinzioni e regole morali, che non ripone neppure di fronte al fatto che la maggior parte dei lettori avrebbero voluto avere, ma che avrebbe forse snaturato in parte quello che era il messaggio del romanzo e nel complesso, dell'autrice.

Quest'ultimo capitolo della trilogia distopica più intensa dell'anno, posso dirvi che sono stata oltremodo soddisfatta della piega che hanno preso gli eventi, che mi hanno coinvolto - nel bene e nel male - e colpito per le decisioni sia narrative che attinenti gli scopi della Roth nel veicolare alcuni importanti messaggi al pubblico, con una certa dose di coraggio e avventatezza. Da me assolutamente promossi.

In quest'ultimo capitolo, Allegiant, tutti i nodi venono al pettine e per chi pensa che le trilogie siano noiose, o tremendamente lunghe, cambieranno idea con questa trilogia, perchè tre libri qui sono spiegabili, interessanti, aumentano di pathos e danno tempo per digerire le decisioni, le perdite, le regole e i passi della ribellione, che in quest'ultimo capitolo emergono nella crudezza e brutalità.

 

La Roth però non conduce e riduce la storia ad un momento collettivo o personale di dolore, ma incardina il romanzo sul concetto di sacrificio - personale o altruistico - per un bene più grande, in cui si ha necessità di credere e soprattutto vivere.
Il sacrificio è poi ben bilanciato da momenti che non lasciano del tutto l'amaro in bocca (perchè diciamocelo, alla fine vorremmo tutti un finale in qualche modo positivo, ma alcune volte non si può). Primo tra tutti questi momenti "ad ampio respiro" è il fatto che la Roth ci concede di entrare nella mente non solo di Tris, come al solito, ma anche degli altri protagonisti che l'attorniano, facendo divenire più interessante la narrazione.

E mentre crolla il sistema della fazioni (anche se non la loto convizione in essi), mentre i dattatori incominciano a vedere la loro decadenza politica e proprio per questo s'impongono ancor di più, mentre Tris marcisce in una prigione in attesa del giudizio, ecco che veniamo a conoscenza del pensiero dei protagonisti, e non intuiamo solo cosa vogliono, a cosa aspirano, ma anche cosa provano quando la loro vita è appesa ad un filo e tutto è incerto, quasi vano e inutile.

E' stato bello completare la storia con questo terzo romanzo perchè c'è stato un completamento a quanto iniziato. Se infatti nel primo romanzo c'è una luce che incomincia a brillare e a intravedersi per sfuggire ad un sistema incardinato su regole troppo rigide e stringenti, nel secondo abbiamo insistito ad una strutturazione di una possibile ribellione, ma è solo nel terzo che vediamo una vera e proprio esplosione brillare ed esplodere, fino a scuotere sino alle fondamente il sistema, per riprendere la propria coscienza, volontà e libertà (fondamentalmente vissuta come una vita scevra  della coercizione, in qualsiasi senso e modo).

Tutta la ribellione, il combattimento, la violenza giunge a un risultato, porta a un desiderio realizzato nell'animo dei ribelli. Ma ad ogni azione corrisponde una contro azione, spesso negativa, se l'opposta è positiva, per cui al conquistato obiettivo si giunge sempre con un prezzo, pari a tutto ciò cha abbiamo o vogliamo e questo prezzo è necessario - come la libbra di carne che Shakepeare citava nel "Mercante di Venezia" - e va pagato, non c'è modo di sfuggire ... e la vita pretende anche la morte per cui ecco che la Roth paga il suo debito con la storia sacrificando un personaggio fondamentale verso la fine, che conferma e spezza l'animo umano: brevi attimi di pace non includono la fine di una guerra, che non sembra non avere mai fine, e segnano che un preludio di lotta, ma insegna anche la lotta e la fede nella speranza.

Ho apprezzato davvero moltissimo, complessivamente questa trilogia, che non è assolutamente priva di difetti. Se infatti a mio parere occorre che la Roth affini il suo modo di veicolare e gestire la sua scrittura - a volte impazzita come la maionese solo sa fare - ha talmente tanta passione e coraggio che molto spesso non si bada allo stile, presi dall'evoluzione, dalla foga di vedere a cosa la storia ci condurrà.

 
Veronica Roth. Vive con il marito a Chicago e si dedica alla scrittura a tempo piano. Ha esordito giovanissima con Divergent (pubblicato da De Agostini libri nel 2012). Il primo volume di una trilogia distopica a cui hanno fatto seguito Insurgent e Allegiant, bestseller mondiale che ha raggiunto i vertici della classifica del “New York Times”.

2 commenti :

  1. Bella recensione! Il secondo capitolo non mi era piaciuto molto, e l'idea che non finisca bene mi lascia perplessa, ma se e' cosi bello dovro' leggerlo! AngelFear

    RispondiElimina
  2. Ciao AngelFear!

    Si, Insurgent è un libro di "passaggio" tra i due grandi capitoli che sono Divergent e Allegiant, ma è fondamentale per il percorso di Tris.
    Come dicevo, ci sono alti e bassi in questa trilogia, ma complessivamente è davvero una bella storia, con qualcosa di importante da dire e trasmettere. Continua e prova a leggere il terzo romanzo, vedrai che non rimarrai delusa :)
    Buona giornata
    Endi

    RispondiElimina

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