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Dimore vuote.
La misteriosa vita di Huguette Clark e
la fine di una grande fortuna
di Bill Dedman Paul Clark Newell
Pagine 496
Euro 18,00
Neri Pozza
voto:
4/5
4/5
--o--
Considerazioni.
Questa storia, per cui rimando a poco sopra per la trama (fin troppo bene esplicitata dalla casa editrice), è più un racconto della vita di una donna e della sua gestione delle proprietà e possedimenti.
Detta così parrebbe presentarsi ai vostri occhi come una storia poco attrattiva, ma vi correggo, in quanto sareste in errore. Gli autori, infatti, hanno imbastito questo libro in modo da costruire un fitto intrigo di avvenimenti, di azioni, omissioni e intenzioni che portano ad un arazzo complesso che troviamo ricollegato ad una un'unica persona, ovvero Huguette Clark di cui scoprono e scopriamo, velo dopo velo, un mistero reale legato alla fine di una fortuna, il tutto supportato da fotografie, documenti e riferiementi interessanti se si vuole approfondire la storia in questione.
Il cugino, che scopriamo co-autore del romanzo in questione, insieme a Dedman, ci porta all'alba della fortuna dei Clark, ci indica il dove e il come ha preso vita la loro immensa fortuna, che man mano è andata a comprendere dimore, oggetti d'arte e veri e propri tesori preziosi e pregiatissimi.
Il cugino, che scopriamo co-autore del romanzo in questione, insieme a Dedman, ci porta all'alba della fortuna dei Clark, ci indica il dove e il come ha preso vita la loro immensa fortuna, che man mano è andata a comprendere dimore, oggetti d'arte e veri e propri tesori preziosi e pregiatissimi.
E una volta scoperto come gli antenati di Huguette hanno fatto fortuna, si procede poi all'ulteriore scoperta del come l'ultima discendente dei Clark l'abbia sperperata con così poca parsimonia, quasi non fosse poi così cosa importante dilapidare letteralmente un patrimonio immenso.
Tutte le risposte che i due autori cercano, ruotano proprio intorno alle azioni di Huguette, alle ragioni che l'hanno spinta a tenere case costose senza venderle, a pagare eccessivamente infermire private, a trasfondere senza apparenti motivi i soldi in oggetti che non servono a nulla, a donare senza trattenere nulla.
Ci sono infatti azioni di Huguette che non si comprendono appieno, come il fatto di vivere vent'anni in un ospedale pur non avendone apparente bisogno, e che muovono il lettore a curiosità, ad approfondimento e indagine di un agire inspiegabile se non da un passato estremamente cusioso e una mente versatile, che ragiona in base a parametri del tutto personali e difficilmente parametrabili.
Questa storia mi ha intrigato, mi è piaciuta e l'ho apprezzata molto in quanto si è proposta di indagare su uno di quegli avvenimenti che altrimenti mai verrebbero alla luce, essendo di "nicchia". Inoltre è una concatenazione di eventi che si porta facilmente avanti, grazie anche alla fluidità con cui è stata scritta. Apprezzatissima, almeno da parte mia, la scelta di includere nel libro delle immagini della protagonista della vicenda e di molte delle proprietà e degli oggetti che Huguette ha acquistato nel corso del tempo, in quanto permettono di entrare meglio dei dettagli della storia, di conoscere meglio il passato dei Clark, di prendere più confidenza di quanto elencato, esposto, trattato, di vederlo di prima mano, di farsi un'idea più precisa.
Mi sento poi di dirvi che pur essendo un libro scritto con lo "zampino" di un giornalista, tra l'altro molto competente, bravo e capace, questo libro non è una meccanica esposizione storica di accadimenti, ma una storia che si snoda fluidamente, che scorre quasi come un romanzo, nella vita di una donna eccentrica che sembra partorita da una mente letteraria geniale, ma che si scopre essere pura realtà.
Unica pecca, se vogliamo, è che uno dei due autori, forse anche perchè parente della sua antenata, sebbene scriva cercando di mantenere una sorta di oggettività sugli avvenimenti e quanto evidentemente riscontrabile nei documenti e nelle azioni di Huguette, in alcuni punti, relativamente ad alcune considerazioni, cede ad una sorta di giustificazione per l'antenata spendacciona, portando a ritenere Huguetta non tanto una scialacquatrice quanto piuttosto una donna "eccentrica".
Non che la cosa mi abbia disturbato più di tanto, ma questa storia non si proponeva tanto di redimere la figura della Clark, quanto piuttosto di narrarne gli eventi della sue esistenza ponendo accento sui punti oscuri che emergevano dalla gestione del suo patrimonio, ma essendo parente non possiamonon concedere un accenno di redenzione alla sua parente estinta ...
Libro promosso, perchè mi ha arricchito di una vicenda che mi ha intrigato e di cui mi sono lasciata piacevolmente intrattenere.
Huguette Clark |
Bill Dedman è un giornalista americano. È stato reporter per la NBA News. Nel 1989 ha ricevuto il Premio Pulitzer per i reportage scritti per l’Atlanta Journal. Collabora con il New York Times, il Washington Post e il Boston Globe.
Paul Clark Newell, Jr., cugino di Huguette Clark, studia da oltre vent’anni la storia dei suoi antenati.
Endi, questo quindi è un saggio che si è tinto dei colori del romanzo (tipo Mezzanotte nel giardino del bene e del male)?
RispondiEliminaIn ogni caso, questo post mi ha fatto venire in mente che mi piacerebbe che qualcuno scrivesse un libro sulla famiglia di Henry James. Fu grazie alla fortuna (si dice paragonabile a quella di Bill Gates per l'epoca) che costruì suo nonno che l'intera famiglia James potè permettersi di vivere nell'agiatezza e i vari membri a dedicarsi a ciò che amavano o che realmente interessava loro: la scrittura, la filosofia, la psicologia.
See you space cow-girl...
Diciamo di si! Perchè non è una storia propriamente romanzata, ma discorsiva e fluida basata su aneddoti, documenti, ecc...
RispondiEliminaConcordo con te Ludo, sarebbe bello un romanzo di James, anche perchè (almeno per quanto mi riguarda) della sua storia ho solo informazioni sbocconcellate qua è là, mi piacerebbe davvero leggere un romanzo sulla storia della sua famiglia!!!
xo
Endi