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La banda
degli amanti
di Massimo Carlotto
pagine 208
prezzo 15€
E/O editore
voto:
3/5
3/5
--o--
Considerazioni.
La prima cosa che pensato una volta terminato questo romanzo è stato: una volta ogni tanto non mi sono pentita di aver letto un romanzo giallo/noir/mistery/investigativo italiano.
Massimo Carlotto ha costruito infatti una trama che non ha nulla da invidiare agli autori stranieri, anche solo provenienti dalla Francia. Davvero.
Ho attirato un pò la vostra curiosità a questo punto? Allora venite con me che vi spiego un pò di cose a proposito della storia contenuta in questo libro e dell'autore che ha l'ha creata.
Ho attirato un pò la vostra curiosità a questo punto? Allora venite con me che vi spiego un pò di cose a proposito della storia contenuta in questo libro e dell'autore che ha l'ha creata.
Innanzitutto ci troviamo a Padova, dove scopriamo che ad un certo punto della vita una ricca signora con un matrimonio molto triste tra le mani, una notorietà che non cerca - ma che di fatto ha in Svizzera - e tanta voglia di scappare dalla routine triste che la circonda, incontra un uomo molto dolce, con cui sta bene e che diviene il suo amante.
La cosa procede sotto silenzio e in modo idilliaco fino ad un certo punto, ma poi una telefonata irrompe nella vita di Oriana Pozzi Vitali e non è una conversazione piacevole quella che affronta. L'uomo dall'altra parte della cornetta la minaccia di uccidere l'amante se non versa 300.000€ in gioielli.
Impaurita la donna fa a pezzi il cellulare, butta i pezzi in posti diversi e per diverso tempo dimentica la faccenda.
La cosa procede sotto silenzio e in modo idilliaco fino ad un certo punto, ma poi una telefonata irrompe nella vita di Oriana Pozzi Vitali e non è una conversazione piacevole quella che affronta. L'uomo dall'altra parte della cornetta la minaccia di uccidere l'amante se non versa 300.000€ in gioielli.
Impaurita la donna fa a pezzi il cellulare, butta i pezzi in posti diversi e per diverso tempo dimentica la faccenda.
Dopo un lasso di tempo considerevole la sua coscienza torna a galla per quella faccenda per cui mai si è data pace e alla fine si confida con un'amica avvocatessa, la quale le consiglia di rivolgersi a un'investigatore (senza licenza, ma dal giusto acume) per chiarire la vicenda.
La donna segue il consiglio e si rivolge al nostro protagonista, Marco Buratti, detto l'Alligatore. Quest'ultimo ha un passato un pò particolare, ma è di buon cuore e s'incuriosisce della vicenda per diversi dettagli che attirano la sua attenzione, non ultimo quello del cellulare.
Quello che scoprirà via via - grazie anche all'aiuto di diversi personaggi particolari e sopra le righe - è un mistero che nasconde molto di più di quanto apparentemente poteva sembrare ...
Come vi dicevo inizialmente la storia è davvero molto buona e ben strutturata, parte quietamente dando modo di far conoscere al lettore il caso in cui verremo immersi, la città in cui si muove l'indagine, i suoi punti di luce e quelli di ombra vengono tratteggiati, ma non svelati e poi viene introdotto l'uomo di punta di questa storia: il personaggio di Buratti.
E presto tutto diviene più veloce, la storia prende il ritmo giusto e l'indagine viene ad essere incalzante e per tutto il tempo si rimane letteralmente incollati all'evoluzione tanto dei personaggi, che man mano vengono coinvolti, che della trama, che prende più volte direzioni diverse e mai scontate.
Il grande merito del romanzo, a mio parere, sebbene sorretto da una trama intelligente e molto solida è però sicuramente lo stile di Carlotto, che è molto piacevole, ben ritmato, fluido, semplice ma al contempo decisamente imprevedibile e per null scontato.
Mi sento di promuovere ampiamente questa storia perchè nel suo genere è davvero scritta e ideata molto bene. Si vede che lo scrittore ama quanto scrive e ama giocare sia con i risvolti narrativi che con i personaggi, specialemente se ha modo di approfondire più di un lato dei personaggi che decide di coinvolgere nella storia.
Ottima lettura davvero.
Massimo Carlotto è nato a Padova nel 1956. Scoperto dalla scrittrice e critica Grazia Cherchi, ha esordito nel 1995 con il romanzo Il fuggiasco, pubblicato dalle Edizioni E/O e vincitore del Premio del Giovedì 1996. Per la stessa casa editrice ha scritto: Arrivederci amore, ciao (secondo posto al Gran Premio della Letteratura Poliziesca in Francia 2003, finalista all'Edgar Allan Poe Award nella versione inglese pubblicata da Europa Editions nel 2006), La verità dell'Alligatore, Il mistero di Mangiabarche, Le irregolari, Nessuna cortesia all'uscita (Premio Dessì 1999 e menzione speciale della giuria Premio Scerbanenco 1999), Il corriere colombiano, Il maestro di nodi (Premio Scerbanenco 2003), Niente, più niente al mondo (Premio Girulà 2008), L'oscura immensità della morte, Nordest con Marco Videtta (Premio Selezione Bancarella 2006), La terra della mia anima (Premio Grinzane Noir 2007), Cristiani di Allah (2008), Perdas de Fogu con i Mama Sabot (Premio Noir Ecologista Jean-Claude Izzo 2009), L'amore del bandito (2010) e Alla fine di un giorno noioso (2011). Per Einaudi Stile Libero ha pubblicato Mi fido di te, scritto assieme a Francesco Abate, Respiro corto, Cocaina (con Gianrico Carofiglio e Giancarlo De Cataldo) e, con Marco Videtta, i quattro romanzi del ciclo Le Vendicatrici (Ksenia, Eva, Sara e Luz). I suoi libri sono tradotti in molte lingue e ha vinto numerosi premi sia in Italia che all'estero. Massimo Carlotto è anche autore teatrale, sceneggiatore e collabora con quotidiani, riviste e musicisti.
Se posso permettermi, "un po' " si scrive con l'apostrofo.
RispondiEliminaCorrettissima Annalisa!! Ma scrivendo con il correttore automatico non ti sto a dire che fatica spiegarglielo... ci provo, ma ogni tanto mi arrendo.. abbi pazienza!!!
RispondiEliminaXo
Endi
Questo mi ispira sinceramente, Endi.
RispondiEliminaUn punto a favore è che può essere letto indipendentemente dal resto della serie.
Resta, ovviamente, il problema della scorta di libri tendente a infinito...
Pensi di leggere altri libri della serie Alligatore?
Sì, certo, mi piacerebbe molto leggere altri romanzi dell'Alligatore !
RispondiElimina:D tempo permettendo ....