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Oltre i limiti
di Katie McGarry
Pagine 432
Prezzo 12,90€
DeAgostini
di Katie McGarry
Pagine 432
Prezzo 12,90€
DeAgostini
già disponibile
voto:
4/5
4/5
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La Serie "Pushing the limits" è composta da:
1. Pushing the Limits - OLTRE I LIMITI
1.5. Crossing the Line - inedito in Italia
2. Dare You To - inedito in Italia
3. Crash Into You - inedito in Italia
4. Take Me On - inedito in Italia
2. Dare You To - inedito in Italia
3. Crash Into You - inedito in Italia
4. Take Me On - inedito in Italia
Nessuno sa cosa sia successo a Echo Emerson, la ragazza più popolare della scuola, la notte in cui le sue braccia si sono ricoperte di cicatrici.
cover originale |
Nemmeno lei ricorda niente e vuole solo ritornare alla normalità, ignorando i pettegolezzi e le occhiate sospettose dei suoi ex-amici.
Ma quando Noah Hutchins - il “bad boy” del quartiere - irrompe nella sua vita con la sua giacca di pelle, i suoi modi da duro e la sua inspiegabile tenerezza, il mondo di Echo cambia.
All’apparenza i due non hanno nulla in comune, e i segreti che custodiscono rendono complicato il loro rapporto.
Eppure, a dispetto di tutto, non riescono a fare a meno l’uno dell’altra. Dove li porterà l’attrazione che li consuma e cos’è disposta a rischiare Echo per l’unico ragazzo che potrebbe insegnarle di nuovo ad amare?
Un romanzo intenso, intriso di passione e dolcezza.
Una corsa a ostacoli travolgente, con due protagonisti indimenticabili.
Considerazioni.
Bello. Bello. Bello. Bello.
Se non lo aveste ancora ben capito dalle quattro paroline prima, ho amato moltissimo questo romanzo. Il coinvolgimento dei personaggi e le loro storie, il fatto che vi sia una scrittura attenta, empatica ed emotivamente sensibile, curata nei dettagli delle storie, del passato ed in generale molto attenta al sentimento, alle vicissitudini interiori che hanno dato vita ad un romanzo che tocca le corde giuste e che fa veramente vibrare quei filamenti sensibili vicino al cuore che legano un romanzo inestricabilmente al lettore.
In realtà non è un storia in cui ci si trova subito a proprio agio, in quanto Echo e Noah sono personaggi che hanno alle spalle delle tragendie e di non poca portata.
Echo sebbene sia molto popolare a scuola, ma per ragioni che tutti onestamente eviteremmo, è chiaccherata per i segni che le ricoprono il corpo come filamenti, che ricordano il male che non può affrontare, per il dolore che non sa gestire, perchè è troppo fragile, è troppo dura affrontare la perdita della madre, bipolare, del fratello più grande, morto in Afghanistan, la sostiruzione della madre con una nuova matrigna da parte del padre, la sua ex babysitter; talmente dura che non sa come si fa i tagli che le ricoprono il corpo, non vuole ricordare, meglio lasciare stare, lasciarsi abbandonare.
Noah invece sembra più forte, in un certo senso, ma è ugualmente debole, in quanto avendo una storia di altrettando dolore (la perdinta dei genitori e l'allontanamento dei suoi due fratelli più piccoli) e pur crescendo tra famiglie affidatarie, spinelli e sbronze per dimenticare il dolore, non riesce a riprendersi dalla pozza di dolore che continua ad assorbire tutte le sue energie.
Echo sebbene sia molto popolare a scuola, ma per ragioni che tutti onestamente eviteremmo, è chiaccherata per i segni che le ricoprono il corpo come filamenti, che ricordano il male che non può affrontare, per il dolore che non sa gestire, perchè è troppo fragile, è troppo dura affrontare la perdita della madre, bipolare, del fratello più grande, morto in Afghanistan, la sostiruzione della madre con una nuova matrigna da parte del padre, la sua ex babysitter; talmente dura che non sa come si fa i tagli che le ricoprono il corpo, non vuole ricordare, meglio lasciare stare, lasciarsi abbandonare.
Noah invece sembra più forte, in un certo senso, ma è ugualmente debole, in quanto avendo una storia di altrettando dolore (la perdinta dei genitori e l'allontanamento dei suoi due fratelli più piccoli) e pur crescendo tra famiglie affidatarie, spinelli e sbronze per dimenticare il dolore, non riesce a riprendersi dalla pozza di dolore che continua ad assorbire tutte le sue energie.
Insomma, questa settimana, purtroppo, non riesco ad abbandonare le storie ad alto concentrato di "sfiga", ma capita. Confesso che è stato duro, doloroso e sfiancante, per un lato, leggere questa storia, perchè per una prima parte mi ha tolto il respiro pensare a tanto dolore, tanta sofferenza.
Poi invece ho capito cosa la McGarry voleva, nel profondo, comunicare con questa storia, e mi è piaciuto molto per questo, pur ribadendo il fatto che è una storia d.u.r.i.s.s.i.m.a. e intrisa di tanta di quella sofferenza che occorre armarsi di coraggio per non venirne sopraffatti.
Poi invece ho capito cosa la McGarry voleva, nel profondo, comunicare con questa storia, e mi è piaciuto molto per questo, pur ribadendo il fatto che è una storia d.u.r.i.s.s.i.m.a. e intrisa di tanta di quella sofferenza che occorre armarsi di coraggio per non venirne sopraffatti.
La McGarry infatti porta speranza con la sua storia, con i personaggi di Echo e Noah, porta più solarità, gentilezza, dolcezza ed amore del previsto, vista anche la partenza piuttosto cupa, a mio gusto, ma riesce ad entrarti sotto pelle, a darti una sorte di buon auspicio per quando ci sono periodi di grama sorte e sembra dire "insieme si può tutto, bisogna andare avanti e vedere che la vita concede occasioni inaspettate ed indimenticabili".
L'autrice è stata particolarmene brava, a mio parere, nel gestire la storia d'amore alla base del legame tra Echo e Noah, che cresce piano, nel dolore, nella sconfitta, e poi si fa largo in una luminosa presa di coscienza del non abbandono, del non-lasciamo-tutto-perdere, prendiamo il meglio, viviamo del meglio, di questo, di quello che abbiamo, godiamone ogni attimo e facciamolo bene, nel migliore dei modi, per andare avanti, per non perderci del tutto e soprattutto per fare qualcosa per noi stessi.
E questo è sicuramente il passaggio più riuscito della storia: non lasciarsi morire, non lasciare che il mondo attorno ci distrugga, nonostante tutto. Sono assolutamente convinta che la McGarry abbia ragione, per far del bene collateralmente agli altri, dobbiamo stare bene noi stessi, se si sta male.
E questo è sicuramente il passaggio più riuscito della storia: non lasciarsi morire, non lasciare che il mondo attorno ci distrugga, nonostante tutto. Sono assolutamente convinta che la McGarry abbia ragione, per far del bene collateralmente agli altri, dobbiamo stare bene noi stessi, se si sta male.
Lo so, non sembra dalla trama - e confesso che se avete probabilmente una brutta giornata non sia il libro ideale per tirarsi su il morale - ma vi dico che è davvero una bella storia, raccontata con garbo, con profondo rispetto, con amorevole riguardo per la sofferenza e una certa toccante ironia.
Echo e Noah sono personaggi che non dimenticherete facilmente, che porterete con voi ancora per giorni, dopo la lettura e penso che a volte romanzi come questi siano un dovere per comprendere la necessità degli attimi, anche se spero che nella serie ci siano storie un pò meno strazianti ...
Katie McGarry era un'adolescente all'epoca del grunge e delle boy bands e si rocorda quegli anni come i migliori e i peggiori della sua vita. Ama la musica, gli happy end e la TV verità ed è una fan in incognito della squadra di baseball dell'università del Kentucky.
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