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Il canto
dei
Maori
di Sarah Lark
pagine 580 circa
prezzo 19€ (econ.)
Sonzogno
ebook/cartaceo
già disponibile
voto:
3/5
3/5
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La serie "Nella terra della nuvola bianca" è composta da:
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1. In the Land of the White Cloud
- Nella terra della nuvola bianca.
2.Song of the Spirits - Il canto dei maori.
3. Call of the Kiwi - Ritorno a Kiward-Station.
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le cover del primo e del terzo romanzo
Nuova Zelanda.
Queenstown, 1893.
L'arrivo del giovane forestiero alla locanda desta in Elaine un'insolita curiosità. Con quell'aria sgualcita, sporco e un paio di stivali robusti, William Martyn a prima vista sembra uno dei tanti cercatori d'oro decisi a far fortuna in quel luogo sperduto tra fiumi e montagne.
Eppure la sua eleganza e lo sguardo che sbuca da sotto lo Stetson con finiture di
cover originale
L'uomo sembra ricambiare, almeno finché in città non arriverà Kura, la cugina maori di Elaine, il cui fascino esotico e libertà dei costumi metteranno in subbuglio l'anima e il corpo di William, ribelle irlandese in fuga.
Ma Kura detesta la vita dei magnati della lana che l'attende nella tenuta della nonna Gwyneira sulla Piana di Canterbury; lei vuole diventare una diva dell'opera nei teatri d'Europa. Il suo sogno finirà per rovesciare la scacchiera dei destini di ciascuno, in una terra vergine percorsa da antiche melodie capaci di risvegliare poteri misteriosi e sovrannaturali.
Che solo la saggezza maori sa donare. In un mondo in rapida trasformazione per l'arrivo delle prime ferrovie, del lavoro nelle miniere, della macchina da cucire, si snoda l'abile intreccio romanzesco che continua la fortunata saga "neozelandese" che ha conquistato i lettori di mezza Europa.
Considerazioni.
Eccomi a raccontarvi di questo secondo capitolo della serie della Lark, la quale, avendoci narrato, nel primo romanzo, le storie di Helen e Gwyneira (che costituiscono le capostipiti della saga) ora sposta il fuoco sui figli e le nipoti di queste ultime, anche se non le dimentica del tutto, continuando a inserirle nella trama in più in un'occasione.
Il destino (nella vesti della Lark) questa volta ci narra delle vicende di Elaine e Kura, le due nipoti di Helen e Gwyneira. Elaine e Kura, profondamente diverse l'una dall'altra, vivono un rapporto di amore ed odio sin dall'adolescenza, in quanto pur provando, nel profondo, una sorta di affetto, c'è però una qual malcelata sopportazione che cova sotto le ceneri, vuoi per invidia, vuoi per la giovane età, che proviene da ambo le parti, e che non permette loro di essere proprio sulla stessa lunghezza d'onda. La cosa non migliora quanto entra in scena William Martyn (cercatore d'oro proveniente dall'isola di smeraldo: l'Irlanda), delle quali entrambe si innamoreranno e che scatenerà tutte le pessime intenzioni che hanno una nei confronti dell'altra.
Elaine e Kura, che covano da anni rispettive ragioni di odio, danno largo a tutto l'odio che possiedono in corpo proprio con l'arrivo di William, che darà loro modo di tirare fuori il peggio delle ragazze, consumandole entrambe. Purtroppo la prescelta del bel irlandese sarà Kura, dal fascino esotico e dalla voce suadente (è una cantante d'opera).
Ovviamente non saranno rose e fiori, visto che da un lato Kura, dopo aver messo su famiglia (con figli) ed essersi annoiata della vita domestica, decide di inseguire i suoi sogni di gloria abbandonando il nido e dall'altro Elain non se la passerà meglio in quanto a felicità. Dapprima molto afflitta per la scelta di William, rivolge poi le sue attenzioni a Thomas, un uomo molto affascinante che però si rivelerà essere un uomo crudele e tremendo. Elaine sarà addirittura costretta a fuggire dalle mani di Thomas per non morire e a cercare un posto sicuro dove fuggire.
Sarà un viaggio (fisico e mentale) per entrambe per capire cosa vogliono: Kura tornerà da William? William la perdonerà? Elain tornerà a casa o troverà una strada tutta sua lontano? Riusciranno le nonne, separate da quanto successo alle nipoti, a tornare alla vecchia amicizia che le ha legate per quarant'anni?
Confesso che le avventure di Elaine e Kura mi sono piaciute decisamente meno di quanto mi avevano appassionate quelle delle nonne. Mi hanno lasciato infatti un'amarezza nel cuore che dovuto compensare con varie tavolette di cioccolato e un numero considerevoli di ore con commedie di Meg Ryan.
Gran parte dell'agrodolce di questa vicenda è dovuta al fatto che la Lark non ha proprio approfondito le personalità e i tormenti dei personaggi con la stessa intensità del primo capitolo, che ho trovato meno distante e freddo di questo secondo.
Elaine e Kura risultano un pò "meccaniche", quasi dissociate dalle loro azioni/intenzioni reali. Posto che sulla vicenda di Kura stenderei un velo pietoso - non per lo stile della Lark, quanto per via degli accadimenti che non mi sono piaciuti, che non mi hanno trovato concorde e che mi hanno fatto odiare il suo personaggio e quello di William (come trattano la figlia Gloria è veramente ignobile) - ho trovato la storia di Elaine una storia che poteva essere dotata di più spessore, maggiore pathos, compartecipazione per i suoi drammi, per le sue sciagure.
Ho apprezzato il "viaggio" che compie per far defluire l'amore per William dal proprio corpo e dalla propria mente e trovare l'affetto in uomo che veramente la meriti, la rispetti e soprattutto la ami, e ho apprezzato il fatto che la Lark riconduca il passato, i ricordi e le radici a questo personaggio, ma manca l'epatia per un dolore sordo, il coninvolgimento che ti spinge a legare il romanzo alla tua persona e rendertelo vivo, palpitante, indispensabile.
Complessivamente, dunque, è un romanzo che va letto per via degli avvenimenti che lo legano al primo e al terzo, per il fatto che sia semplice e fluido, che sia immediato e che sia il proseguo di una serie che ha l'assoluto pregio di dipingere una Nuova Zelanda bella da impazzire e maliconica da morire, ma che non mi ha fatto particolarmente impazzire, visto anche che gli eventi sono fatti procrastinare per ben 600 pagine (la metà sarebbero state sufficienti). Il terzo, sarà migliore, fidatevi.
Sarah Lark ha lavorato per molti anni come guida turistica e ben presto si è innamorata della Nuova Zelanda che l'ha stregata con i suoi passaggi dalla bellezza quasi irreale. Il suo romanzo d'esordio, Nella terra della nuvola bianca, ha messo d'accordo critica e pubblico e ha inaugurato la meravigliosa saga romantica che ha superato il milione di copie in Germania.
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