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martedì 16 giugno 2015

Recensione in pillole: "Arma Inferno" di Fabio Carta




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Arma Inferno
Il mastro di Forgia -
di Fabio Carta
pagine 690 circa
prezzo 1.99€
Inspired 
Digital Publishing
già disponibile 
voto:
3/5

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"E ora, fratelli, lasciate che vi narri di quei tempi, in cui le nuvole correvano rapide sopra gli aspri calanchi e di quando Lakon combatté per noi."

Su Muareb, un remoto pianeta anticamente colonizzato dall’uomo, langue una civiltà che piange sulle ceneri e le macerie di un devastante conflitto. Tra questi v’è Karan, vecchio e malato, che narra in prima persona della sua gioventù, della sua amicizia con colui che fu condottiero, martire e spietato boia in quella guerra apocalittica. Costui è Lakon. Emerso misteriosamente da un passato mitico e distorto, piomba dal cielo, alieno ed estraneo, sulle terre della Falange, il brutale popolo che lo accoglie e che lo forgia prima come schiavo, poi servo e tecnico di guerra, ossia “mastro di forgia”, e infine guerriero, cavaliere di zodion, gli arcani veicoli viventi delle milizie coloniali. Ed è subito guerra, giacché l’ascesa di Lakon è il prodromo proprio di quel grande conflitto i cui eventi lui è destinato a cavalcare, verso l’inevitabile distruzione che su tutto incombe.


Considerazioni.
E' un romanzo particolare, decisamente particolare, quello che ha scritto Carta.
Innanzitutto è come entrare nella mente di un romanziere fantasy che si destreggia benissimo nell'ambiente che ha creato, perchè lo vive - in parte, mentalmente - ed anche perchè, diciamolo, ci abita molto tempo, scrivendolo, e forse anche proprio per queste ragioni, richiede un notevole sforzo da parte del lettore nell'immersione nelle sue ambientazioni, nelle vicende che crea, le vie e le vite intricate che ha scelto per i suoi protagonisti e le complesse tematiche che ha deciso inserire nel tessuto della trama.

Non è un romanzo che tutti potranno esplorare facilmente e - di quanti decideranno di farlo - molto poche saranno le lettrici femmili, non perchè si dedichino a trame meno complesse e adatta al gentil sesso (quando vogliono leggere fantasy, credetemi, non c'è pubblico più interessato ed entusiastico di quello femminile). No, è semplicemente un romanzo che è di spirito più affine agli uomini, non per sessismo, ma proprio per impronta fisiologica e naturale.
Non è nemmeno un romanzo volto a coloro che sentono la necessità di leggere una storia dall'animo leggero e di svago. Certo, di svago (impegnandosi molto e volendo) lo può diventare con il suo incedere una volta entrati in sintonia con  la storia nel suo complesso, ma sappiate che anche in questo caso, vi troverete di fronte ad una lettura particolare e al contempo complessa sia per il linguaggio non proprio immediato che Carta ha deciso di utilizzare, che per per le tematiche corpose, intense e i ragionimenti che vi costruisce adosso, così creando un'opera complessa, densa, che non scivola, quanto piuttosto si adagia nelle riflessioni, nei ragionamenti, nei meandri della mente che abita l'autore e che si espande nella sua storia fino a renderla un intricato arazzo di nomi, di titoli nobiliari, di personaggi che occorre tenere a mente, scrivere, annotarsi per non confondere o dimenticare (con un non indifferente impegno ed energie).

Detto ciò potrei avervi spaventato un pò, ma volevo rendervi consapevoli della lettura (tanto intensa quanto impegnativa) che vi schiuderà le porte del mondo di Muareb, che non vi renderà vita certo facile, ma che una volta che si aprirà alla vostra immaginazione lascerà anche tanta sorpresa, bellezza e incanto per diversi aspetti.

Carta è sicuramente un autore a cui piace l'ambientazione e la vita medioevale - dalle lotte, alle battaglie, alla vita di tutti i giorni - ed infatti riporta le caratteristiche di quell'epoca anche ne "Arma Inferno", il quale narrerà di vicende cavalieri, maniscalchi, ex schiavi, ecc... senza risparmiare molti dei principi e delle regole dette - e non dette - dell'epoca: dal rispetto, all'onore fino all'amor cortese di cui le ballate e i poemi sono ricchi e ispirati.

La ricchezza di cui è dotato il romanzo - di linguaggio, di personaggi, ecc.. - si riflette anche per quanto attiene la trama, davvero ricca di avvenimenti per tracciarvi una linea guida che si protrarrebbe lungamente - e che ho preferito mettere in secondo piano rispetto alla globalità del romanzo per come si è presentato ai miei occhi - ma sappiate comunque che si attesterà principalemente sulle disquisizioni  e le schermaglie fra cavalieri, gentiluomini e quindi combattimenti, esplosioni, nomine, cariche, alleanza e così via.

Complessivamente promuovo questa lettura, che va evidentemente gudagnata pagina dopo pagine e che necessita un certo tempo e una certa concetrazione per essere colta al menglio, ma al termine della quale non ci si sentirà defraudati dell'investimento di tempo e di riflessione.

Fabio Carta Nasce a Roma nel 1975 dove si laurea in Scienze Politiche con indirizzo storico. Impiegato, marito e padre di due figli, che da sempre tollerano pazientemente i suoi momenti di evasione nel remoto spazio siderale, nei ritagli di tempo prosegue indefesso a gettare pianeti, mostri ed eroi dalla tastiera sullo schermo del suo pc, fantasticando sul giorno in cui potrà eleggere la sua passione a professione.

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