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giovedì 31 gennaio 2013

Recensione: "Colpevole d'amare" di J.R.Ward


Dopo il successo di Una donna indimenticabile, 
il nuovo entusiasmante romanzo di J.R. Ward, 
autrice della serie best seller 
La Confraternita del Pugnale Nero
 

Uscite gennaio-J.R.Ward





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Colpevole 
d'amare
di J.R.Ward
pagine 350 circa
prezzo 10€
Leggereditore
dal 24 gennaio
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La Serie "An Unforgettable Lady" è composta da:

1. An Unforgettable Lady - Una Donna indimenticabile 
2. An Irresistible Bachelor  - Colpevole d'amare

 
An Unforgettable Lady (An Unforgettable Lady #1)   An Irresistible Bachelor (An Unforgettable Lady #2) 
Jack Walker è finalmente pronto per smettere i panni di playboy e abbandonare il famigerato passato da ‘cattivo ragazzo’, così, con grande gioia di sua madre, si fidanza con una donna benestante. 
E ora la madre può portare avanti i suoi piani per farlo diventare, un giorno, governatore del Massachusetts. 
Anche i migliori piani però spesso falliscono, e in questo caso la causa del deragliamentoè la restauratrice Callie Burke. 
Nel momento in cui Jack posa gli occhi su di lei si dimentica di tutto, anche della sua fidanzata praticamente perfetta. 
Dopo aver acquistato a un’asta il ritratto di uno dei suoi antenati, Jack assume Callie e la fa trasferire a casa sua, in modo che possa lavorare al restauro del prezioso dipinto senza alcuna interruzione. 
Ma, inaspettatamente, sia Callie che il dipinto nascondono dei segreti inconfessabili, che metteranno alla prova una passione incontenibile in grado di superare ogni razionalità.
Considerazioni.
Va bene, direte, la Ward è sempre la Ward. A questo non è che io possa controbattere con chissà quali affermazioni. 
No, però confermo la sua bravura, che trova in questo romanzo un scrittura molto più equilibrata, più solida, più sicura rispetto al primo romanzo di questa sua prima opera della miniserie "Una donna indimenticabile". 
Qui la Ward ha finalmente un'impronta più decisa e sicura di sè, si sente, si percepisce. Lo dimostra il fatto indubbio che questa storia punta maggiormente sull'introspezione psicologica dei protagonisti principali, che sono nettamente più delineati e al contempo rimarchevoli di nota. Sicuramente "Una donna indimenticabile" è stato un bel leggere, divertente, molto attivo, con una trama strutturata e piacevole, ma si vedeva che non era l'ambiente in cui la Ward era destina a muoversi. Sinceramente il suo primo romanzo rivela maggiormente i caratteri che saranno tipici della serie che la renderà nota al mondo, ma è sicuramente questo secondo romanzo che ci mostra le capacità introspettive, quelle che toccano l'animo, quelle che raggiungono il cuore del lettore.
Per cui occorre fare un mix dei due romanzi per ritrovare in "toto" la Ward che leggeremo con assoluto e primitivo entusiasmo nella Confraternita del Pugnale Nero.

Sono partita dal fondo a recensire questo romanzo, lo so, di solito spiego trama e personaggi. Ma anche per modificare lo stile, almeno oggi scusatemi e prendetemi così mi sono proposta e abbiate con me ancora una volta un pò di quella pazienza che sempre mi concedete.

Anche perchè, voglio dire, dalla trama capirete moltissimo, ma non coglierete tutto. Non coglierete la personalità dei due protagonisti principali per esempio. Lei, Callie, è una restauratrice, una donna bella e intellegente (ovvio, direte) ma molto, ma molto piacevole da seguire. Devo dire che ho storto il naso di fronte a qualcuno dei suoi comportamenti, ma a parte qualche momento passabile ma non rimarchevole in tal senso, mi posso dire soddisfatta di questo personaggio che mantiene una linea narrativa molto coerente e non cade nell'ovvio o nel "del tutto prevedibile" subendo passivamente accuse piuttosto che situazioni. Molto appprezzato dalla sottoscritta J.R.!!

 
 


Cosa vi posso invece dire del "lui" della situazione? Cosa? Cosa? E' il classico tipo di uomo che potete trovare nei romanzi della Ward: bello, anzi bellissimo, macho, alto, ricco da far schifo. Ma ... c'è un ma, proprio in riferimento a quanto vi ho detto precedentemente in apertura recensione, ecco che qui lal Ward supera agilmente il personaggio creato ne "Una donna  indimenticabile" che rimane sempre un pò sulle sue, cedendo alla passione ma mai cedendo al tenero sentimento. No. Crea un Jack molto sfaccettato, più profondo, più introspettivo e volubile, nettamente più riflessivo e disposto a venire a patto con le brutture che ha affrontato e con le possibilità che riconosce nel futuro.




Quindi? In conclusione? Volete sapere davvero se ve lo consiglio o no? Si è molto carino. Se cercate una lettura leggera, dove l'impegno alla lettura è facile, veloce e il risultato a cui tende ineluttabilmente un romance dal risultato garantito.







J. R. Ward, alias Jessica Bird, ha esordito nel 2002 nel genere contemporaneo con Una donna indimenticabile che è una intensa storia d’amore con un tocco suspense, senza nulla di paranormale, focalizzata sul rapporto di coppia, sulle interazioni tra i personaggi, che la Bird sa descrivere mirabilmente.
mercoledì 30 gennaio 2013

Recensione: "Stolen" di Kelley Armstong


"Il libro di cui sto per narrarvi 
la trama non è un romanzo, 
ma un vero e proprio capolavoro della
 letteratura urban - fantasy moderna."
---o-- Bostonian Library --o---








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Stolen
la figlia della Luna
di Kelley
Armstrong
Pagine 464
Prezzo 14,00
Fazi
già disponibile
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Romanzi della serie Women of the Otherworld 
(i racconti non sono elencati)

1. Bitten - Bitten. La notte dei lupi
2. Stolen - Stolen
3. Dime Store Magic - Il destino di una strega
4. Industrial Magic - Paige
5. Haunted - Eve
6. Broken - Elena
7. No Humans Involved - Jaime
8. Personal Demon - Hope e Lucas
9. Living with the Dead - narratori multipli
10. Frostbitten - Elena
11. Waking the Witch - Savannah
12. Spellbound - narratori multipli
13. Thirteen - Savannah




Stonehaven, Stato di New York. È qui che vive Elena Michaels, l’unica donna licantropo esistente. 
Elena è tornata da Clay, il suo compagno mannaro al cui amore si era finalmente arresa in Bitten. 
Stolen (Women of the Otherworld, #2)
cover originale
Ora il suo compito è monitorare il web per assicurarsi che i “bastardi”, licantropi che non appartengono al branco, non attirino troppo l’attenzione su di sé rivelando alò mondo l’esistenza della razza mannara. 
Tutto sembra filare liscio, finché Elena non incontra due potenti streghe, Paifge e Ruth Winterbourne, che tentano di avvertirla: un magnate della rete sta mettendo insieme una collezione privata di specie dotate di poteri paranormali per distillarne le qualità magiche e venderle al miglior offerente. 
Anche Elena cadrà nella rete, ma la sua eccezionale tempra le darà la forza di liberarsi e accettare, finalmente, la sua natura di licantropo.

Considerazioni.
Gentile pubblico del Bostonian Library devo confessarvi a cuore aperto una cosa. IO AMO LA ARMSTRONG!!!!! Si lo so, in ogni libro confesso qualcosa, ma non è per ingannarvi, non pensate male, ma come diceva un famoso poeta americano "[...] sono grande, contengo moltitudini" ed io contengo moltitudini (anche se non sono così grande come lo è diventato lui) di confessioni - nonchè contraddizioni - che vi snocciolo qua e la nelle recensioni che faccio, quindi prendetemi così, ma lo faccio con bonario senso di abbandono e condivisione.  Ma non prendetemi per leggera per questo, semplicemente ho quell' entusiasmo esasperante che sprizza da tutti i pori e che vorrei comunicarvi al di sopra di ogni cosa, potessi ve lo comunicherei a voce, al tatto, per osmosi, ma non posso  e a volte le parole mancano, non sufficienti, non abbastanza. Non so se vi è mai capitato, ma a volte più cerchiamo di definire qualcosa, più stringiamo la sabbia e si chiude il cerchio intorno ad esso, più essa diventa svuggevole ...



Questo libro, come il precedente più che una lettura è stata la vera scoperta si un mondo di cui non sospettavo l'esistenza, una scrittrice di cui bramavo incoscentemente la lettura, una storia la cui affezzione diventa bisogno e sconfina nella dipendenza ed esigenza.

Letta la Armstrong si diventa bisognosi di letture ricercate, ben scritte, approfondite, si vuole avere le sensazioni, gli scenari, le ambientazioni, i dialoghi, i personaggi complicati e multisfaccettati e le sorprese che lei dona al lettore alla lettura dei suoi romanzi.
Non vi aspettate un romanzo semplice, semplicistico e di facile distaccamento, perchè non lo troverte, o no, qui la storia approda a quello che un romanzo fantasy e urban fantasy dovrebbe sempre tendere e sperare di essere: superbo ed indimenticabile.

Cosa mi è piaciuto? Partiamo dall'inizio.
Red Riding Hood...photographer?
Innanzitutto dovete prendere coscenza della trama in generale, dal primo romanzo, Bitten - La notte dei lupi (la recensione la potete trovare qui: http://bostonianlibrary.blogspot.it/2013/01/recensione-bitten-di-kelley-armstrong.html ) in cui entriamo in contatto con la vita di Elena, unica licantropa che si destreggia nel ritorno al passato con intrighi, uccisioni, lotte di potere, vendette e amori che la turbano e dilaniano. Inevitabilemnte divisa tra due amori, sconfitta dalla vita del branco che l'ha cresciuta, incastrata in un mondo cupo, torbido, dove quasi respiriamo nebbia e rabbia con lei, ecco che scopriamo una storia che sconfina nei dettagli in cui è creato e tesse una storia che si conclude volendo nel primo romanzo, ma che sorprende i temerari avventori (lettori) che esplorano gli scenari del secondo romanzo!
Non mi credete? Ed invece dovreste! Non avete intenzione di leggerlo? E allora non sapete cosa vi state perdendo! Volete invece avventurarvi con me? Bene, benissimo, allora seguitemi!

Nel secondo romanzo infatti  ecco che lo sguardo si amplia, il panorama appare ampio, infinito e possibile. Di cosa sto parlando? Del fatto che mentre nel primo romanzo conosciamo un mondo apparentemente molto chiuso, che implode su se stesso verso la fine, quasi decimato e afflitto, ecco che nel secondo vediamo la possibilità che ci svela mirabilmente la Armstrong che facendo rapire Elena da un'organizzazione decisamente molto preparata che organizza un torneo alla "Hunger Games" per essere paronarmali ci svela le creature che ancora nè Elena, nè i suoi "fratelli" erano a conoscenza, almeno non appieno. Non voglio svelarvi troppo, perchè reputo un romanzo della Armstrong un'esperienza che va vissuta in prima persona e goduta fino in fondo leggendola a piene mani.
Vampiri, streghe, demoni, semidemoni, poteri, magia, incantesimi sono solo alcune delle cose e persone che troveremo nella lunga serie che compone la Women of the Otherworld  e che ci vengono introdotte in questo romanzo che costituisce la chiave di volta della serie, che proprio per questo ci riserverà delle vere e proprie sorprese andando avanti!

Per chi come me ha straodinariamente amato, oltre alla trama, le atmosfere cupe ed intriganti, gli amori appassionanti e frastornanti, ma soprattutto le descrizioni incredibili, bellissime ed evocatice di ambienti e personaggi - che ricordo essere magnifici davvero - dal quale difficilemente ci si stacca e ci si stufa, ecco che vi dico, le ritroverete, ma non solo, arricchite da colpi di scena, intrecci e ed arricchimenti della trama nonchè di personaggi quali Jeremy, che vedremo avvicinarsi pericolosamente alla coppia che avevamo lasciato appena formata da Elena e Clay.


Posso dirmi quindi molto soddisfatta, sono riuscita a fatica a sottrarmi alla lettura di questa storia che mi è entrata sotto la pelle, e che sgomitando mi è arrivata al cuore. Mi ha preso moltissimo, sia a livello di trama che di capacità narrativa. Mi è piaciuto, tanto, troppo.
Perchè mi ha offerto una trama che si è saputa reinventare benissimo e che mi ha soddisfatto. Mi ha donato una lettura elengante, avvincente, cupa quanto bastava da renderla misteriosa e imprevedibile ad ogni svolta.
Mi sono piaciuti i dialoghi brillanti, i personaggi svegli e profondi, brutalemnte onesti e profondamente coinvolgenti, nel bene e nel male, con il meglio e il peggio che hanno da offrire e che porgono al lettore con tutto l'animo che la scrittrice possiede. La Armstrong con questa serie si è meritata la prima fila della mia libreria e di assurgere, con Keri Arthur alle mie letture urban fantasy preferite. Seriamente.

 Consigliato? Si. Moltissimo.

 

Punti forti del romanzo. La trama che si rinnova e varia moltissimo rispetto al primo romanzo, di cui segue solo in parte il canovaccio. I personaggi, che sono uno spettacolo da leggere.

Punti deboli. Chi non ama le descrizioni puntuali - amatissime dalla Armstrong - e molto presenti nella storia e nella serie in generale, potrà  trovarle importanti nel romanzo (ma secondo me perderle invece sarebbe un vero peccato!!!).


Kelley Armstrong, madre di tre figli, vive nella campagna dell’Ontario, dove è nata nel 1968. Oltre che della Saga Women of the otherworld, Kelley Armstrong è autrice anche della Trilogia young-adult The Darkest Powers, della quale è stato pubblicato The Summoning – Il Richiamo delle Ombre (Fazi, 2011).



martedì 29 gennaio 2013

Recensione: "Nessuno sa di noi" di Simona Sparaco.

Pietro mi squadra intimorito, in quel modo che mi basta 
a farmi comprendere che non potrà mai capirmi. 
E poi dice una di quelle cose stupide che dice sempre.
«Cerca di stare tranquilla.» 
Strano che non abbia an­che detto: 
«Dobbiamo guardare avanti».
E invece no, lo dice subito dopo: 
«Dobbiamo cercare di guardare avanti».
«Ah sì?» ho un tono di voce acuto, derisorio. 
«E dimmi allora, cosa c’è avanti? Cosa vedi di tanto interessante?»
«Io vedo te» mi risponde lui, guardandomi dritto negli occhi.









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Nessuno 
sa di noi
di Simona Sparaco
pagine 256
prezzo 12.90€
Giunti
già disponibile
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Quando Luce e Pietro si recano in ambulatorio per fare una delle ultime ecografie prima del parto, sono al settimo cielo. Pietro indossa persino il maglione portafortuna, quello tutto sfilacciato a scacchi verdi e blu delle grandi occasioni. 
Ci sono voluti anni per arrivare fin qui, anni di calcoli esasperanti con calendario alla mano, di ''sesso a comando'', di attese col cuore in gola smentite in un minuto. 
Non appena sul monitor appare il piccolo Lorenzo, però, il sorriso della ginecologa si spegne di colpo. Lorenzo è troppo ''corto''. 
Ha qualcosa che non va. ''Nessuno sa di noi'' è la storia di un mondo che si lacera come carta velina. E di una donna di fronte alla responsabilità di una scelta enorme. Quale è la cosa giusta quando tutte le strade portano a un vicolo cieco? 
Che cosa può l'amore? E quante sono le storie di luce e buio vissute dalle persone che ci passano accanto? Come le ricorderanno le lettrici della sua rubrica e le numerose donne che incontra sul web, Luce non è sola. 
Una scrittrice di grande talento, un romanzo che tiene sospesi sul filo delle emozioni più vere, fino all'ultima pagina. 

Considerazioni.
Questo romanzo è un romanzo che voglio presentarvi perchè sencondo me ci sono esperienze che occorre leggere, per esperienza umana, per capire certe situazioni e certe esperienze che si spera di non vivere mai, ma che sono possibili e anche solo leggendole - pur non avendole vissute - ci scavano dentro ugualmente e ci permettono di dare una risposta a domande che difficilmente ci porremmo volontariamente.

Questa storia inizia con la gioia spontanea e vera di una donna - Luce - che non credeva più di rimanere incinta, e che dopo vari tentativi cerca in ultimo sforzo di dare alla luce il frutto del suo amore con il compagno - Pietro. Ci riesce, lo reputa quasi un miracolo. E' così felice che costruisce intorno alla bella notizia una realtà che non sperava fosse possibile. Concretizza il sogno con una cameretta, con i giochi, con i vestitini, con il color azzurro, ed un nome, Lorenzo.

Non va come dovrebbe andare però. Il sogno si crepa, s'incrina e scivola nella drammaticità dei fatti. Lorenzo non cresce come dovrebbe. Lorenzo potrebbe addirittura non nascere vivo. 

Il sogno infrange del tutto contro gli esiti di vari esami, dal referto dei vari medici, dal consiglio di partire per l'Inghilterra, dove l'aborto terapeutico oltre il terzo mese di gravidanza è possibile. E coincide soprattutto con quello che Luce e Pietro hanno deciso per Lorenzo. Per non vederlo soffrire. Una scelta che non è facile, non è criticabile o sindacabile da chi non ci è passato. Ne da lettrice mi sento di fare per rispetto di coloro che veramente lo vivono o lo hanno vissuto. 

Il romanzo va oltre la decisione - unitamente alla sua criticabilità - e ci parla della ricostruzione di Luce. Del suo intimo affrancarsi dalla vita terrena per vivere quella del "se" dell' "altrimenti" del "poteva essere". Pietro le sta vicino, la fa viaggiare, cerca di farla interessare nuovamente alla vita, a farle capire che la vita in qualche modo prosegue. Ma Luce si vede incompleta, con un corpo che di fatto non ha ancora esplulso completamente la vita che era così fortemente convinta di dare alla luce.

La risalita di Luce, alla consapevolezza che sta perdendo anche Pietro piano piano la portano a cercare una strada diversa anche se non meno dolorosa di affrontare la perdita e il doloro che ancora serba nel suo cuore esautorato e profondamente disperato, ma per il quale c'è ancora speranza.
E' un romanzo sul dolore, sulla perdina e sulla riconquista della speranza. Soprattutto però è un romanzo che fa luce su una scelta che può far discutere e pensare: l'aborto terapeutico, che qui viene narrato dalla Sparaco con tatto, sentimento e comprensione. Non c'è pregiudizio in quello che viene narrato dall'autrice, solamente la consapevolezza che come dice il titolo stesso "Nessuno sa di noi" ed invece è una situazione che molte donne si trovano di fronte.

E' un romanzo che fa riflettere e lascia scegliere secondo le propria morale, raccontando un'esperienza che non lascia indifferenti.

Bellissima la copertina, che secondo me riflette molto la condizine di Luce senza più Lorenzo: come un albero che ha perso le sue bellissime foglie...




Simona Sparaco. Scrittrice e sceneggiatrice, è nata a Roma. Dopo aver preso una laurea inglese in Scienze della Comunicazione, spinta dalla passione per la letteratura, è tornata in Italia e si è iscritta alla facoltà di Lettere, indirizzo Spettacolo. Ha poi frequentato diversi corsi di scrittura creativa, tra cui il master della scuola Holden di Torino. Per Newton Compton ha pubblicato i romanzi Lovebook e Bastardi senza amore, tradotto anche in lingua inglese. Vive tra Roma e Singapore.