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mercoledì 14 maggio 2014

Recensione: "L'araldo della tempesta" di Richard Ford


 

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L'araldo 
della tempesta
di Richard Ford
pagine 470 circa
prezzo 18€
Fanucci
già disponibile
voto:
3/5
--o--

















La serie "Steelhaven Trilogy" è composta da:

1. Herald of the Storm - L'araldo della tempesta
2. The Shattered Crown - ancora inedito
+ a seguire altri romanzi

Massoum Abbasi, un araldo orientale, giunge a Steelhaven portando con sé una borsa che contiene degli oggetti misteriosi. Viene fermato dalle guardie cittadine per un controllo, ma uno spietato assassino, inviato dal suo stesso mandante, si occupa di loro.
cover originale
Questo è il suo benvenuto a Steelhaven, la più grande città del regno, il suo porto, la sua capitale, per anni simbolo della sua potenza ma ora corrotta e degradata, alla mercé di infiltrati e signori della guerra.
Nel suo cuore pulsante si intrecciano le storie di principesse innamorate di un assassino, gilde criminali che avvolgono le strade in spire di violenza, apprendisti maghi e i loro insegnanti, imbroglioni che non riescono ad esserlo fino in fondo e fanciulle che sanno essere ladre, spie e salvatrici.
Ma su tutte le loro avventure si stende l’ombra della magia nera che sta per risorgere dalle tenebre e che molto ha a che fare con il prezioso contenuto della borsa di Massoum...

Un affresco corale dalle sfumature dark, un racconto epico cui non manca l’ironia, un debutto accolto con grande entusiasmo dagli amanti di Joe Abercrombie, George R.R. Martin e Daniel Abraham.


Considerazioni.
Curiosissima di leggere "L'Araldo della Tempesta" mi ci sono fiondata come un rapace, per farmi un'idea più precisa circa le capacità fantasy di Ford.

Il romanzo è composto di tante linee narrative, più o meno sette, che si sussuegono e intervallano per tutta la storia e che seguono personaggi molto diversi tra loro, con passato, carattere, intenzioni e scopi molto differenti tra loro e che vengono svelati poco a poco che la trama si svela al lettore.

Il primo di tutti questi personaggi, che vi viene presentato, è Massoum Abbasi, il quale giunge a Steelhaven con il proposito di consegnare un borsa con degli oggetti. Il suo compito, apparentemente molto semplice, diverrà una questione di sopravvivenza a Steelhaven, per come stanno le cose e Massoum dovrà guardarsi le spalle da più di un personaggio e in ben più che in una situazione spinosa...
In questo quadro complesso troviamo anche Nobul, un fabbro che attraversa un momento particolarmente difficile della sua vita, con un passato ingombrante, che torna a riaffarciarsi per disturbarlo. Moglie e figlia infatti sono stati strappati dalle sue braccia a casa di una malattia lasciandolo  solo con un figlio che non comprende più e che si trova sempre nei pasticci.
C'è poi il personaggio di Janessa, figlia di re Cael, la quale storia sebbene parta in sordina poi prende forma e risulta di più forte coinvolgimento che attira e coinvolge nelle sue spire per via dell'ambientazione e delle meccaniche ben inserite e inanellate.
Bello anche il personaggio di Waylian, l'apprendista mago, che deve venire a contatto con la magia e apprendere i modi con cui domarla, governarla tra errori, dolori e o sguardo severo del suo maestro Gelredida
In ultimo non potrei non citare Kiara, il quale è un guerriero noto come Shieldmaiden di Vorenna, personaggio carismatico e magnetico per la sua oscurità, per la sua profondità, per il passato che nasconde, ma di cui è manifestazione e che vi lascio scoprire senz'altro dire...

In questi singoli e particolari spaccati esistenziali s'inserisce poi una linea narrativa più ampia, oscura, negativa e terribile che spinge i summenzionati singoli ad agire, a prendere decisioni, a prendere posizione e lasciare i loro pensieri per cercare una necessità di sopravvivenza e di giustizia superiore.

Farvi un quadro di questa storia in poche righe non è semplicissimo, in quanto Ford ha costruito un mondo complesso, ridotto ad una bolla, rappresentata da Steelhaven, la quale sembra essere un tipo di città, di posto, che non solleva immediatamente, di primo acchito, particolari dubbi di pericolosità, ma ben presto si svela essere più pericolosa del previsto, come percepiamo dal benvenuto che viene dato a Massoum.
Infatti il romanzo non si perde d'animo e inizia subito con i fuochi artificiali, mettendo in tavola tutta una sorta di possibili complotti, inganni e pericoli che da subito non si erano annusati e che invece incominciano a comparire sulla superficie.

Sebbene la visione della storia un pò "in stile Martin" per i molteplici punti di vista (nontanti quanti l'autore del Trono di Spade, però), ci è ben nota e non è un elemento di stupore o caratteristica di questo romanzo, Ford pone l'accento sulle caratteristiche dei vari personaggi, sulla loro complessità, i lati oscuri che li caratterizzano e li ditinguono, inoltre Ford cerca di rendere intrigante la storia cercando di rimarcare la sua bravura narrativa sulla frammentazione della storia, pari alle storie dei personaggi, che in qualche modo torna a ricomporsi globalmente la storia nel suo complesso, integrandola  e arricchendola.

Dalla frammentazione alla completezza, si potrebbe sussumere in una frase, ed una cosa che ho apprezzato all'apice massima (quale bellezza narrativa dato il numero di storie narrate e la comprensione globale della storia) da Brendon Sanderson, che amo molto leggere e che risulta un maestro in materia.
Inoltre è piacevolissimo leggere questa storia per l'entusiasmo contagioso impresso alla narrazione da Ford, che ama quello che crea, quello a cui da forma sulla carta, e si vede, si percepisce chiaramente.

Devo dire però, che nonostante tutte le qualità che ho rintracciato nel romanzo, c'è qualosa che non mi lascia concludere per un parere totalmente positivo, quanto piuttosto sospensivo ... rimandando al secondo romanzo un giudizio, uno sbilanciamento definitivo che dissipi qualche dubbio pendente sulla storia, che non so bene in che direzione possa prendere in definitiva (al momento) e che sta ancora prendendo forma.
Per cui pur dichiarandomi soddisfatta e positivamente colpita dalla narrativa di Ford, che consiglio, ecco che rimando un giudizio complessivo al prossimo capitolo!

 

Richard Ford è originario di Leeds, nel cuore dello Yorkshire, ma ora risiede nella campagna del Wiltshire. Autore di fantasy e steampunk, con L'Araldo della Tempesta ha dato inizio alla saga di Steelhaven, un successo che ha aperto la strada al secondo volume The Shattered Crown.

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