pagine 231
prezzo 2.49€
La Ponga Edizioni
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già disponibile
voto:
3/5
3/5
--o--
Considerazioni.
Oggi ho pensato di proporvi una storia un pò particolare. La storia è infatti un mix tra una spy story e una storia romantica ambientata a Mosca nel 2002 e che parla di Peter Sullivan, il quale è un professore americano che si occupa di sicurezza informatica e che, mentre è in Russia per lavoro, incontra una collega universitaria di nome Ksenija Fedorovna Bašmakova. Dopo una serata insieme Peter vedrà completamente sconvolta la sua vita semplice e tranquilla e verrà catapultato in un'avventura all'ultimo respiro che non si sarebbe mai nemmeno immmaginato.
Parlando degli aspetti positivi della storia posso dirvi che è stato proprio interessante vedere come l'autrice abbia dipinto Mosca, con le sue atmosfere, le sue caratteristiche architettoniche o anche semplicemente di vita urbana, interessanti anche le peculiarità culturali dei suoi abitanti, che incuriosiscono il lettore, oltre al filone spy e quello love story. Inoltre mi è piaciuto leggere di quanto si occupano sia Peter che Ksenija, anche se, per contro, l'autrice a volte si spinge troppo nello specifico e taglia fuori il lettore dalla comprensione dai meccanismi e nomi informatici che vengono illustrati.
Buona anche la struttura della storia e la caratterizzazione dei personaggi, che coinvolgono e sono piacevoli sia da leggere che da seguire nella storia spy, che si è rivelata una bella storia molto coinvolgente!
Elementi negativi non ce ne sono molti, ma quelli che sono presenti costituiscono motivo di rallentamento dell'andamento della storia soprattutto per il filone narrativo relativo alla spy story, il quale richiede un serrato accadimento degli eventi con la riduzione al minimo delle descrizioni sia di persone, che di cose quanto di luoghi ed accadimenti per una immediatezza che è richiesta proprio dal genere. Ed invece la Bruno si sofferma molto, forse troppo, sulle descrizioni che vi ho menzionato e questo rallenta molto il ritmo della storia. La tensione è ben impostata sin dall'inizio e nella sua evoluzione con indizi, ingegnose macchinazioni e segreti informatici, ma la lentezza, data dalla troppo puntuali descrizioni, penalizza molto la sorpresa, e quell'elemento tipico delle letture thriller/spy story.
La lettura, proprio per il fatto di soffermarsi su elementi di "contorno" è decisamente meno veloce di quanto si vorrebbe, ma è comunque una lettura piacevolissima, scritta molto bene e ricca di elementi che sono interessanti da approfondire e che arrichiscono la lettura.
Oggi ho pensato di proporvi una storia un pò particolare. La storia è infatti un mix tra una spy story e una storia romantica ambientata a Mosca nel 2002 e che parla di Peter Sullivan, il quale è un professore americano che si occupa di sicurezza informatica e che, mentre è in Russia per lavoro, incontra una collega universitaria di nome Ksenija Fedorovna Bašmakova. Dopo una serata insieme Peter vedrà completamente sconvolta la sua vita semplice e tranquilla e verrà catapultato in un'avventura all'ultimo respiro che non si sarebbe mai nemmeno immmaginato.
Parlando degli aspetti positivi della storia posso dirvi che è stato proprio interessante vedere come l'autrice abbia dipinto Mosca, con le sue atmosfere, le sue caratteristiche architettoniche o anche semplicemente di vita urbana, interessanti anche le peculiarità culturali dei suoi abitanti, che incuriosiscono il lettore, oltre al filone spy e quello love story. Inoltre mi è piaciuto leggere di quanto si occupano sia Peter che Ksenija, anche se, per contro, l'autrice a volte si spinge troppo nello specifico e taglia fuori il lettore dalla comprensione dai meccanismi e nomi informatici che vengono illustrati.
Buona anche la struttura della storia e la caratterizzazione dei personaggi, che coinvolgono e sono piacevoli sia da leggere che da seguire nella storia spy, che si è rivelata una bella storia molto coinvolgente!
Elementi negativi non ce ne sono molti, ma quelli che sono presenti costituiscono motivo di rallentamento dell'andamento della storia soprattutto per il filone narrativo relativo alla spy story, il quale richiede un serrato accadimento degli eventi con la riduzione al minimo delle descrizioni sia di persone, che di cose quanto di luoghi ed accadimenti per una immediatezza che è richiesta proprio dal genere. Ed invece la Bruno si sofferma molto, forse troppo, sulle descrizioni che vi ho menzionato e questo rallenta molto il ritmo della storia. La tensione è ben impostata sin dall'inizio e nella sua evoluzione con indizi, ingegnose macchinazioni e segreti informatici, ma la lentezza, data dalla troppo puntuali descrizioni, penalizza molto la sorpresa, e quell'elemento tipico delle letture thriller/spy story.
La lettura, proprio per il fatto di soffermarsi su elementi di "contorno" è decisamente meno veloce di quanto si vorrebbe, ma è comunque una lettura piacevolissima, scritta molto bene e ricca di elementi che sono interessanti da approfondire e che arrichiscono la lettura.
Cristina Bruno vive e lavora a Venezia come consulente informatica. Autrice di saggi interattivi su CD-Rom editi da Giunti Multimedia, per molti anni ha scritto articoli su riviste italiane di computer. “L’anello d’oro” è il suo romanzo di esordio.
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