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Nella luce
e nell'ombra
di Mark Helprin
pagine 640
prezzo18 euro
Neri Pozza
già disponibile
voto:
IMPERDIBILE!!!
--o--
Considerazioni.
Tutti abbiamo un autore che abita nella nostra testa. Non letteralmente, ma è come se vestisse le nostre emozioni, come se desse corpo e sostanza a quello che pensiamo, proviamo, che riesce a imprimere sulla carta quello in cui crediamo in diversi campi della nostra esistenza, dall'amore alla morte passando per l'esistenza.
Mark Helprin, almeno nella narrativa, è il mio.
E per fare questo ti siede sul divano e - ogni volta - ti immerge lentamente in un racconto nato dall'arte minuziosa di creare costellazioni di dettagli che spingono all'onirico, ad immagini acquerellate; ti conduce per mano attraverso pergolati di descrizioni suadenti e minuziose; ti battezza a dialoghi che sono di una naturelezza priva di intenti, orpelli e che li rende per questo veritieri, anelabili, anelati e deliziosi.
E come ogni volta, quando mi diletto a leggere quanto aleggia nell'immaginazione di Helprin, fili invisibili si dipanano dalla pagine, come dita di raggi solari e pulviscolo, e mi avvolgono e portano nel mondo semplice dai lui creato, fatto di luci e ombre, di favola, di realtà, di profonda conoscenza dell'animo umano (spaccata tra bene e male, luce e buio) di persone che vivono nella loro mente, nel loro cuore e non solo nel proprio corpo.
Helprin è 60% sensazione/sentimento e 40% razionalità. Ma vi assicura che quel 40% pesa eccome. E questo, ai miei occhi lo rende trasognatamente perfetto per essere cibo adatto alla mia mente. Che anela di questo.
Sebbene mi abbia rapito il cuore con "Storia d'Inverno", devo dire che Helprin con questo "Nella luce e nell'ombra" è dato ancora oltre, mi ha decisamente rapito.
Catherine è invece uno spirito piegato da un passato che l'ha fatta soffrire moltissimo, che ancora la vede schiacchiata in una morsa, e di cui non riesce a tagliare i fili. La sua occasione di libertà, in molti sensi, è data dal conoscere Harry, con il quale si sente essere la Catherine che vuole e sa di essere, senza maschere o titoli (la sua famiglia è estremamente agiata). E il modo, la determinazione data dalla disperazione, di Harry nel conquistarla per concedergli la possibilità di amarla, non lascia indifferente, e determina la consegna della sua fiducia e del suo cuore.
Ma le gioie sono accompagnate dai dolori e Harry, sebbene stia vivendo una nuova primavera in campo sentimentale, in campo professionale rischia di perdere la sua azienda .... loschi individui, infatti, minacciano la serenità della sua attività.
Cercando di non svelarvi troppo del romanzo, sappiate che vengono riproposte molte delle tematiche che già si erano rivelate in "Storia d'Inverno" come l'amore, la lotta del bene contro il male, il giusto e lo sbagliato, l'amore genitoriale e il baratro tra ceti sociali (come quello borghese e quello altolocato) estremamente diversi per modi di vita e abitudini, ma aggiungendo, questa volta, l'assestamento morale vissuto da coloro che hanno fatto e vissuto la guerra, la lotta per quello che veramente si desidera. Tutto dal punto di vista della luce, imputando ad essa, o alla mancanza di essa, la metafora del vivere: tra consapevolezza e l'ignoranza, tra il bene e il male, presenza e assenza/perdita, ricordo e dimenticanza, ecc...
E' fondamentalmente una storia di crescita, di inseguimento della propria persona, di evoluzione mantenendo fede ai propri principi, alla propria morale, nonostante le cose orrende, le guerre e le persone pessime che si sono incontrate nel proprio passato e certo, anche dell'incontro fortuito con l'Amore della propria vita. Concordo con chi ha definito questa opera di Helprin come l'ideale continuazione del suo romanzo del 1983 "Storia d'Inverno" perchè c'è un'affinità incredibile tra le due opere, ma è anche un sospingimento verso qualcosa di più corporeo, come le esperienze e il passato che mutano la persone che eravamo e ne fa qualcosa di diverso, con cui Helprin traccia un segno netto e che vuole definire meglio ne "Nella luce e nell'ombra".
Se riuscirete ad amalgamare alla vostra visione del mondo, della vita e del vivere, la visione attutita da suoni e colori, con quella di Helprin - che altrimenti troverete lungamente prolisso, troppo fissato sui piccoli dettagli ed estremamente naif, panteista e innamorato dell'amore cortese e romantico - trverete una dimensione delicata e che vorrete difficilmente abbandonare.
Lasciatevi andare alla storia, al suo evolversi, alle considerazioni di cui ci si nutre durante la lettura, e diventano essenziali. Troverete un mondo da scoprire, un punto di vista da considerare, uno scrittore a cui affidarvi e una storia in cui volentieri perdervi.
Mark Helprin è nato a New York.
Ha studiato a Harvard, Princeton e Oxford. È ritenuto uno dei maggiori
scrittori americani contemporanei. Collabora con il New York Times e
vive in Virginia. Tra le sue opere: Storia d’inverno (Neri Pozza 2014),
Freddy e Fredericka (Neri Pozza 2006), A Dove of the East and Other
Stories, Refiner’s Fire, A Soldier of the Great War.
Ciao, non conoscevo questo autore ma sembra davvero interessante! L'unica cosa che mi scoraggia è la sua voluminosità ;) ciao Maria
RispondiEliminaJe sais!! Purtroppo e' cosi'...
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