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sabato 7 novembre 2015

Tre recensione per tre consigli di lettura ...


---o- Le Recensioni -o---



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Regina 
di fiori e radici
di Laura MacLem
pagine 300 circa
prezzo 10.39€
ebook 3.99€
Inspired Digital Publishing
già disponibile
voto:
 4/5
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Quasi nulla di quello che è stato detto riguarda me, nonostante sia la mia storia. Si è narrato della passione di mio marito, della disperazione di mia madre, della decisione di mio padre. 
Si è parlato della sofferenza dei mortali e dei riti che da allora vengono compiuti, per far sì che ciò che accadde non debba mai più ripetersi. Si sono narrate storie parallale e storie contrastanti, si ricordano particolari suggestivi, ma di ciò che riguarda me, di ciò che accadde a me, sembra si conosca ben poco. 
Eppure è la mia storia. 
Non è la storia di Ade, il signore dell’Oltretomba, delle anime dei defunti e di tutto ciò che cresce nel sottosuolo; non è la storia di Demetra, la Madre Terra che errò nel mondo alla ricerca della sua unica figlia, scomparsa nella tenebra di Erebo; e, certamente, non è la storia di Zeus, che permise che tutto ciò avvenisse, finché i mortali non gli ricordarono, attraverso la loro mortalità, ciò che doveva fare. 
In questa storia ci sono anche loro, ma non è la loro storia. 
È la mia. 
La storia della dea della primavera e regina dell’Averno, contesa tra due mondi, finché la contesa non mi obbligò a compiere la mia scelta. 
Quasi nulla si sa di ciò che significò, per tutti. Eppure rese il mondo ciò che è. 
Perché io sono regina di fiori e radici. 
Io sono Persefone.

Considearazioni.
Decisamente un romanzo bello. 

Avevo letto in precedenza un romanzo della MacLem che si intitolava "L'incanto di cenere", il quale, a parte alcune cosine, mi era piaciuto parecchio soprattutto per l'inventiva della sua autrice, la quale aveva dimostrato un certo potenziale attrattivo da non sottovalutare.

Ed infatti ecco che la MacLem stupisce ancora una volta per la bravura - certamente innata - in grado, con tanta pazienza e tanta passione, di governare e affilare uno stile che non può non piacere per le volute di trama e le numerose innovazione che riesce ad apportare ad una storia in cui, bene o male, ci si incappa almeno una volta nella vita e da cui è impossibile non rimanere ammaliati.

La storia in questione evoca infatti il mito di Ade e Persefone, ovvero il Dio degli inferi e la Dea della Primavera, ed il loro amore ostacolato dalla madre di lei, che la voleva sulla terra insime a lei e non relegata all'Inferno tra fuoco, fiamme, lava e fuliggine.
In questa nuova visione della storia, la MacLem, sostanzialmente, pone al centro della vicenda non tanto la lotta tra Demetra, la madre di Persefone, e Ade, quanto piuttosto la volontà di Persefone e la sua persona, che nel mito passano in secondo piano.

In  "Regina di fiori e radici" è un romanzo davvero molto piacevole che sonda con  maggior vigore ed interesse i sentimenti di Persefone, le sue intenzioni e le relazioni che la collegano all'amata madre e al passione Ade, che qui non assume - forse per una volta - la figura del burbero uomo tutto d'un pezzo e anche decisamente possessivo, bensì la figura di un uomo profondamente innamorato che non vuole assolutamente rassegnarsi a perdere l'amata.

Non voglio qui stare a parlarvi troppo delle innovazioni e le modifiche che la MacLem apporta al romanzo, in quanto sarebbe un derubarvi di alcuni splendidi momenti che invece vorrei consigliravi di leggere.

Immergetivi nella mitologia con occhi diversi, sondate questa piccola grande storia ancora una volta, ma con un nuovo spirito di esplorazione per emergervi con nuovo stupore. Fidatevi, vi piacerà.


Laura MacLem. Classe 1978, innamorata non corrisposta delle materie scientifiche, è stata ricambiata dalle discipline umanistiche. Inizia a scrivere quasi per gioco e, dopo le prime fanfiction e i giudizi positivi dei lettori, pubblica il suo primo libro nel 2007. A questo seguono altri libri e racconti che la portano a diventare un nome noto fra gli amanti del fantasy.

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Le spose
della notte
di Anonima Strega
pagine 200 circa
prezzo 1.99€
già disponibile
Autopubblicato
voto:
  3/5
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I potenti maghi che stanno cercando di sedurti possono dire il falso o il vero. Solo tu puoi scoprire chi ha ucciso le tue compagne di congrega. 

Notte di Halloween. Dunia sta festeggiando in un locale con le compagne della Congrega, quando una consorella viene misteriosamente uccisa. 
L’amico Sabisto, appartenete al credo esoterico della Loggia, protegge le streghe con un rito di magia sessuale, e le aiuta a indagare non solo sulla morte della consorella, ma anche su quella di tutti i compagni trucidati quella stessa notte. 
I loro cammini s’intrecciano con quelli di tre membri dell’oscura Cabala: il seducente Elias, l’ex confratello Ramòn e il mezzelfo Fulke. I maghi forniscono tre diverse versioni dei fatti. Secondo Elias è la Loggia che le sta manipolando per i suoi scopi; ma per Ramòn, che si dichiara doppiogiochista per proteggerle, la colpa è proprio di Elias, che ha in mente un progetto assolutista per portare avanti un unico credo. E poi c’è Fulke, che afferma di appartenere ai servizi segreti magici. 
Dunia potrà fidarsi di quest’uomo tanto arcano e bizzarro? 
Considerazioni.
Storia perfetta per il periodo che ho appena lasciato alle spalle, "Le spose della notte" è una lettura che si presenta come un parnormale (perfetto per Halloween) che vede come protagonista una congrega di streghe, precisamente tre, che si devono confrontare con tutto un palco di esseri e creature conosciute - e meno conosciute - nonchè con uomini non troppo perfetti ed un misterioso omicidio di una strega...

Anonima Strega ci presenta la storia di Dunia, Titania, Tamare e Diamara, le quali compongono una piccola Congrega di streghe che sta festeggiando allegramente in un locale durante Samhain (Halloween).
Proprio durante questa festa Tamare viene assassinata insieme ad altre creature del mondo magico. E' paura e terrore per quest'ultimo che pensa ad altri possibili attacchi.
Le tre streghe scampate all'omicidio chiedono dunque aiuto ad un loro amico, Sabisto, il quale oltre a proteggerlo con un incantesio, indica loro anche i possibili colpevoli degli omicidi accaduti, che potrebbero appartenere alla Cabala: Elias, Ramòn e Fulke.

Ma chi sarà stato, avendo tutti e tre un alibi che accusa gli altri e sembra scagionare plausibilmente se stesso? E come sapranno difendersi le tre streghe dalla sensualità e sessualità dei tre della Cabala? Lo saprete solo leggendo ...

Quella presentata in questo romanzo è una storia che non si presenta particolarmente complessa - se non forse inizialmente per ricordare i nomi dei personaggi e i vari legami tra Congrega, maghi e le varie creature - inoltre è scritta con ritmo, fluidamente, usando uno stile semplice e diretto che arriva dritta al punto raccontando una storia che intriga e, soprattutto - se si ama il paranormale - intriga nel leggere cosa accadrà seguendo i "vecchi metodi" stregoneschi (con il sesso come veicolo principale per la magia) che conosciamo da letteratura passata e poco ortodossa, talvolta.

Anonima Strega dosa bene i vari elementi che mette a disposizione del lettore, creando suspance, tensione e stupore in più punti del racconto senza tralasciare tutta la sfera degli altri sentimenti, che rimangono in questo modo immersi in un calderone dal quale si vuole al più presto essere rimessi.

Non vi voglio svelare molto altro, perchè secondo me è una lettura che va letta per scoprire man mano cosa offre. Ve lo consiglio però molto caldamente, essendo una lettura che si termina velocemente e lascia la voglia di avere un calderone, uno stregone (tutto per sè), un gatto nero e delle amiche dotate di cappello a punta e scopa di saggina (preferibilmente volante).
Anonima Strega si occupa da sempre di tematiche legate all’occulto. Preferendo tutto quanto concerne l’universo femminile neopagano, è di conseguenza al contempo molto romantica, anche se l’oggetto dei suoi desideri esce spesso dalle righe, così come i personaggi delle sue storie. Crede fermamente che gli elementi del creato siano guida e strumento, sia per le streghe, sia per i protagonisti di avventure d’amore paranormali, come quelli del romanzo “Spettabile Demone” e dei racconti “Killer di cuori”, “La felce e il falò” (su “La mia biblioteca romantica”) e “La fame del ghoul” (su “Romanticamente Fantasy”). Il suo antro è situato in un luogo nascosto, custodito da una gatta nera d’angora e una coppia di anziani troll norvegesi. Dispensa consigli magici su anonimastrega.blogspot.it
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Ti 
Raggiungerò 
sulla 
Via delle Spezie 
di Giulia Orati
pagine 900 circA
prezzo 1.99€
Inspired Digital Publishing
già disponibile
voto:
  3/5
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Seconda metà del 1700.
Lucy Malcovich è la figlia dei nuovi ricchi della cittadina di Newhaven, e Oliver Sheppard, figlio dello stalliere della famiglia, è il suo migliore amico. Più un quasi-fratello, a dire il vero.
Lo stato sociale di Lucy, ovviamente, non le impedisce di cacciarsi spesso e volentieri nei guai, infatti i due amici sono soliti intraprendere mille avventure, soprattutto notturne.
Durante, però, la loro ennesima missione, le cose vanno storte, e i genitori di Lucy, supponendo che il ragazzo eserciti una cattiva influenza sulla loro erede, fanno sì che Oliver si trasferisca a casa della propria zia.
La lontananza non pone un freno alla loro amicizia, e gli anni passano, finché, però, non scoppia la Guerra dei Sette Anni. Oliver decide arruolarsi, partendo per l’India.
Peccato che venga prima dato per disperso, a seguito di una battaglia, e successivamente per morto.
Ma Lucy non riesce a crederci. Per lei Oliver, il suo migliore amico, non può semplicemente essere morto. Per questo motivo, in un momento di estremo coraggio – o di estrema follia, chissà – decide di partire a sua volta: avrebbe trovato Oliver e lo avrebbe riportato a casa sano e salvo.
 Considerazioni.

Il romanzo che vi consiglio in ultima è un romanzo che che è stato scritto con amore, precisione e ponderatezza, che narra una vicenda corposa, che si propone di raccontare una vicenda profonda ma con uno stile semplice, fluido e lineare.

La storia attiene Lucy e Oliver, i quali si incontrano e conoscono in tenera età, a Newhaven. Tra loro tutto inizia come un'amicizia sincera e affettuosa anche se in un'atmosfera di proibizione, visto la loro appartenenza a due classi sociali profondamente diverse. Lei è ricca e lui è povero.

L'amicizia iniziata durante l'infanzia, nell'adolescienza assume caratteri di amicizia forte e duratura, che continua a protrarsi nel tempo fino a quando allo scoppiare la Guerra dei Sette Anni e Oliver si arruola e parte per l'India, dove viene poi dato per disperso.

Lucy a questo punto partirà per l'India con l'intento di trovarlo, ma una volta arrivata in India molte insidie le si pareranno sul cammino, compreso un'amore inaspettato e un uomo di nome Marcus...

Come vi ho anticipato "Ti raggiungerò sulla via delle spezie" è una storia corposa, piacevole, interessante ed intensa. E' una vicenda che colpisce per il suo snodarsi lento e descrittivo, per soffermarsi sui dettagli e per prendere tempo e raccontare tutto della vicenda che ha ad oggetto. E questo ha tanto dei pregi quanto dei difetti.

Se da un lato, infatti, il romanzo è, a tratti, troppo denso di parole, di descrizioni, di discorsi, di intrecci di trama da percorrere che rengono un pò verboso e rallentato il tutto, è anche vero che regala delle descrizioni assolutamente particolari, anche a livello di psicologia dei personaggi, che altrimenti non si sarebbe potuto approfondire.
Bello è leggere della parte "rosa" (di cui non vi dico molto in quanto è bello che scopriate tutto leggendolo) ma è ancor più bello leggere il lato avventoso della vicenda, che conquista e trascina in altre atmosfere, altre parti del mondo piene di fascino e mistero.

Nel complesso mi sento di consigliarvelo se amate le letture con contenuti e linguaggi di quelli che si sentono (a mio gsto) purtroppo sempre più raramente, con molti dettagli, che si prende tempo e spazio per approfondire tanto i personaggi quanto le ambietazioni e il contorno della vicenda principale.
E' poi un romanzo che ha intriso un senso di amore e affetto per l'India, che traspare e appassiona e proprio per questa passione mi sento di consigliarvelo doppiamente se l'amate.


Giulia Orati nasce in una notte di novembre del 1991. Da subito mostra una spiccata curiosità ed una fervida fantasia che trovano, giusto il tempo di superare le scuole medie, sfogo nella scrittura.
Comincia a scrivere come passatempo, e continua anche quando, anni dopo, finisce per laurearsi in Economia, all’Università la Sapienza di Roma.
Infatti, contemporaneamente, inizia a seguire con entusiasmo corsi di sceneggiatura, unendo così la passione per le parole e per il raccontare storie con quella per il cinema, in cui i personaggi e le vicende prendono vita in carne e ossa.
Gli sforzi la portano anche ad arrivare finalista al secondo concorso per sceneggiature “Tableaux Vivants” del “Festival internazionale del Cinema Povero”.
Ma il futuro è appena iniziato, e la valigia è pronta. Si tratta solo di continuare a camminare.


 ---o- Le Presentazioni -o---






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La 
Boulevard
di Isabel C. Alley
Pagine 140 circa
Prezzo ebook: € 2,99
Self Publishing 
dal 13 novembre 2015 
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Arianna è al settimo cielo. La sessione estiva degli esami universitari è terminata e davanti a lei si prospetta un mese fatto di sole, mare ed esperienze uniche vissute con gli amici.

Ma la felicità può nascondere un cupo destino. Ed è proprio dietro l’angolo di una strada che la morte stende il suo velo nero sulla vita di Arianna, interrompendo così un radioso futuro.

Cosa c’è dopo la morte? È una domanda che ogni essere umano si pone, prima o poi. Ed è questo ciò che scoprirà Arianna. Tra parchi pieni di anime, dipinti e terrazze panoramiche, basta poco per scatenare il caos nella beatitudine del Paradiso.

La Boulevard, un luogo dove un paio di occhi color ghiaccio e un sussurro sinistro possono cambiare da un momento all’altro la sorte di un’anima.

Se l’Aldilà fosse una lunga strada, percorribile sulla sella di una bicicletta?

Quando non è impegnata nella caccia ai vampiri, Isabel C. Alley si diverte a esplorare mondi lontani grazie alla lettura, ai videogiochi e alla scrittura. Nerd e sognatrice incallita, non esita a riempire di fantasia le sue giornate, anche nella vita dell’ufficio in cui lavora. È emiliana, vive con il fidanzato e adora i gatti. La Boulevard è la sua quarta pubblicazione. 
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I libri
degli incubi
di Sergio L. Duma
Pagine 233 circa
Prezzo ebook: € 4,99
Teomedia
già disponibile
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Ragazzine scomparse in un centro commerciale, strani giochi da tavolo con omicidio, ristoranti per cannibali, San Giovanni Battista che ascolta i Death In Vegas con il walkman, demoni seducenti che insidiano sacerdoti, bizzarre prostitute, pornostar coinvolte in brutte situazioni. Sono solo alcuni dei personaggi protagonisti della nuova raccolta di racconti di Sergio L. Duma pubblicata da Teomedia.

Dall’introduzione di Francesco Corigliano:

Incubi, visioni tormentose che ci angosciano nei sogni più profondi e bui; ma anche ossessioni, terrori, immagini che ci perseguitano alla luce del giorno aprendo squarci inquietanti nella serena e controllabile luminosità del giorno. Di tutto questo scrive Duma, nei suoi Libri degli incubi: storie che giungono per far tremare le sicurezze del quotidiano, e per far emergere dai luoghi più rassicuranti – centri commerciali, bar, ristoranti, scuole e strade – i fumi dell’allucinazione e le fiamme dell’inconscio umano, in una discesa tra le alcove più recondite e morbose della società e della realtà. Così, tra bambine scomparse, cannibali buongustai, prostitute eterodosse e artisti dalle tecniche particolari, il lettore è trascinato in una sequenza martellante di scene macabre, grottesche, conturbanti nel loro orrore sempre carnale e pulsante, come in un lungometraggio dai fotogrammi traballanti in cui, tra le macchie della pellicola guasta, s’intravedono spettri dell’animo che non avremmo mai creduto nostri. E proprio ad un certo immaginario cinematografico Duma strizza l’occhio, con titoli che richiamano tutto un universo pulp (quando non d’exploitation) e che stuzzicano pungolandolo il lettore; ma guai a credere di trovarsi ancora una volta davanti alla solita storia, al solito film. Qui il regista sorprende, cambia il montaggio, taglia in abbondanza - e non soltanto le scene – per mettere su uno spettacolo di qualità, che non mancherà di
accompagnare gli spettatori nella vita fuori dal libro, nei ricordi e, perché no? negli incubi.

Sergio L. Duma è nato e vive a Galatina (Lecce). Si occupa di Letteratura Inglese e Americana e si ritiene influenzato dalla corrente letteraria Avant-Pop. Ha pubblicato racconti per Besa Editore, Coniglio Editore, Giulio Perrone Editore, EF Edizioni, il romanzo Tempi Terribili (Libro Aperto International Publishing, 2012), la raccolta di racconti Il Mondo dei Sogni (Teomedia, 2014) e i romanzi Isteria.Com (Inspired Digital Publishing, 2015) e Scorpio Baby Rose (Eretica Edizioni, 2015). Il romanzo Campo di Concentramento Senza Lacrime è in corso di pubblicazione rispettivamente con i tipi di Panesi Editore e di Teomedia.


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Le memorie 
di Helewen
di Sebastiano B. Brocchi
Pagine 470 circa
Prezzo 22€
Casa editrice Kimerik
già disponibile
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Chi sono i Pirin? Su questa stirpe di uomini quasi estinta, semidei che abitavano un tempo le alte montagne d’Oriente, circolano numerose leggende ma poche notizie certe. Nella primavera inoltrata dell’Ottava Era del mondo una zattera attraversa le placide acque del fiume Pafantehes-yedo.
A bordo si trovano una giovane donna avvenente, di carnagione scura, e un uomo biondo d’aspetto principesco, dall’acconciatura curata, entrambi riccamente abbigliati. Insieme a loro, un ragazzo di quindici anni mulatto, dai lineamenti ben marcati, i capelli corvini e lo sguardo bruno intenso acceso da riflessi ambrati. Si chiama Nhalfòrdon-Domenir, Splendente Narciso, e quella sarebbe stata l’ultima volta che avrebbe visto i suoi genitori.
Comincia così Pirin - Libro I Le Memorie di Helewen, con l’arrivo del giovanissimo Domenir a Villa delle Magnolie, adagiata all’interno di un’insenatura del largo emissario, dimora di Helewen. Qui i genitori lo affidano alle cure del munifico padrino, prima di partire per una spedizione verso misteriose terre oltreoceano, da cui non sarebbero più tornati.
Al termine della prima settimana, Nhalfòrdon-Domenir decise di presentarsi a colazione dal padrino. I domestici gli fecero indossare un abito pregiato e lo portarono da Helewen. Per permettere a Domenir di visitare i piani superiori della villa, Helewen aveva fatto predisporre un ascensore montacarichi in robusto legno di castagno, mosso da carrucole, dove Domenir avrebbe potuto agevolmente entrare con la propria sedia di legno. In questo modo, il giovane ospite poteva scendere e salire a piacimento, se aiutato da un badante, i cinque piani di cui si componeva la magione.

Sebastiano B. Brocchi, nato nel 1987, è originario di Montagnola (Svizzera) e oggi vive in Francia. Nel 2004 ha pubblicato la sua prima opera, il breve trattato “Collina d’Oro – I Tesori dell’Arte”. Negli anni successivi hanno visto la luce “Collina d’Oro Segreta” (2005), libro che ha suscitato scalpore nella cronaca ticinese, e “Riflessioni sulla Grande Opera” (2006). È del 2009 il saggio, dedicato all’interpretazione esoterica delle fiabe tradizionali, “Favole Ermetiche”. Nel 2012, infine, ha pubblicato il primo volume della saga fantasy PirinLe memorie di Helewen.

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