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venerdì 26 ottobre 2012

Preview: "Donne eccellenti" di Barbara Pym

Le donne eccellenti vivono da sole in modo quieto, 
devote alla chiesa e agli amici, 
ai quali sono sempre pronte a offrire il tè,
 noiose in modo virtuoso.
Ma Mildred, 
la donna eccellente descritta dalla Pym, 
è proprio così?
 
cover 





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Donne eccellenti
di Barbara Pym
pagine 256
prezzo 17€
Astoria
da ottobre

--o--





 

Un bell’uomo un po’ sciocco segretamente ammirato da una donna che del proprio non avere speranza non solo non si cruccia, ma addirittura ne fa un punto di forza; un ecclesiastico in balia delle circostanze; un antropologo terribilmente impegnato nelle sue ricerche, probabilmente inutili e che nell’altro sesso cerca, come del resto tutti i maschi, solo una donna eccellente, disposta a semplificargli la vita: Donne eccellenti è un Pym tipico.
Excellent Women
cover originale
Il libro, oltre a essere uno dei romanzi più famosi dell’autrice, è una commedia romantica che suggerisce in modo molto poco romantico che forse il matrimonio non è la meta sognata da tutte le donne. Lo spirito e l’indipendenza di Mildred non solo sovvertono lo stereotipo delle “donne eccellenti” come persone noiose, ma fanno anche pensare che la loro vita sia piena in modo del tutto soddisfacente. Ambientato nella Londra postbellica, una città ancora alle prese con gli edifici devastati dai bombardamenti, l’inizio del femminismo e la fine del colonialismo, il romanzo offre attraverso un umorismo derisorio e leggermente perfido una critica sociale che al tempo stesso illumina e intrattiene.

coverBarbara Pym Raramente a una scrittrice è capitato di essere considerata “fuori moda” in vita per poi essere riscoperta, sempre in vita, come un classico: è quello che è successo a Barbara Pym (1913-1980), laureata a Oxford, che inizia a pubblicare nel 1950 suscitando stima e simpatia da parte del pubblico e della critica. Ma nel 1963 il suo editore dichiara che non c’è più un pubblico per i suoi libri, e l’autrice li vede andare fuori commercio uno dopo l’altro. Nel 1977, il “Times Literary Supplement” fa un’inchiesta sugli scrittori più sottovalutati del secolo e due autori di fama indicano il nome di Barbara Pym. In poco tempo, vengono ristampati i suoi vecchi libri, che diventano bestseller e sono tradotti in moltissimi paesi stranieri, ed escono tre nuovi romanzi. Dopo la morte, per volontà di Hazel Holt, la sua curatrice letteraria, ne vengono pubblicati altri tre, tra cui Crampton Hodnet.
Da allora la reputazione di Barbara Pym non ha fatto altro che crescere. Paragonata a Jane Austen per la capacità e la grazia sopraffine con cui ritrae il quotidiano e le relazioni umane, Pym trasforma l’ordinario in straordinario. L’ironia con cui descrive il mondo è pungente ma affettuosa e serve ad accettare le quotidiane, inevitabili ingiustizie dell’esistenza.

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