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giovedì 14 gennaio 2016

Recensione: "Stupide stelle" di Andrea Giachè











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Stupide
 Stelle
di Andrea Giachè
Pagine 338
Prezzo 2.99€
Narcissus Editore
voto:
★★★☆☆
--o--












Stefania è una diciassettenne rassegnata all’idea che nulla cambierà mai.  
La sua Italia è grigia, appariscente, costosa. È un’ Italia di famiglie ferite, di licei che non funzionano, di lavori in nero.  
Se Stefania non crolla è grazie ai suoi insoliti amici: un ansiolitico, un cavallo e Tommy, l’auto-proclamato protettore della città.  
Ma la vita è davvero «così e basta»?
Il Diavolo, chissà come, giunge a Spondai per rubarle il libero arbitrio. 
Senza, Stefania non può più prendere nemmeno la decisione più elementare. Eppure, se non vorrà perdere tutto ciò che ama, dovrà cercare un modo per recuperarlo.
Ma come fare? 
Stupide Stelle è una toccante e divertente avventura nella magia, nel mistero e nei meandri dell’animo umano: il racconto di come si può trovare la luce anche nelle tenebre.

Considerazioni.
La storia di questo romanzo parla di Stefania, una ragazza che vive la sua esistenza all'insegna della sopravvivenza. Parlo di sopravvivenza in quanto Stefania deve quotidianamente affrontare gli sguardi, le parole e gli atteggiamenti dei suoi compagni di sucola che la scherniscono in continuazione in quanto è considerata strana e quindi diversa.

Non solo, una volta tornara a casa la giovane protagonista di "Stupide stelle" deve soffrire la presenza della madre, la cui mente e il cui carattere sono devastati dall'alcolismo e dalla violenza a cui conduce.

Stefania, insomma, non se la passa benissimo... tuttavia, nella sfortuna, questa giovane ha due compagni di solitudine: Alma, una cavalla e Tommy, il migliore amico. Tre se consideriamo anche Placo, un ansiolitico che colma il vuoto che le scava nel petto la sua precaria e sempre più insostenible situazione sociale e familiare...

La situazione precipita del tutto quando Stefania si convince del fatto che il Diavolo le ha rubato del tutto il libero arbitrio ...

Non è un libro semplice questo "Stupide stelle", non solamente per il fatto che parla di una ragazza che deve confrontarsi con grosse ed importanti problematiche (dalla violenza domestica al bullismo per citarne due) ma anche perchè in questo contesto cupo e brutale l'autore ha deciso di inserire un ulteriore filone narrativo che è decisamente paranormale.

Non so se quest'ultima scelta abbia arricchito o meno il romanzo, ne ho compreso la scelta (e se ho inteso correttamente l'intenzione era quella di sottolineare l'estraneazione dal corpo - e dalla situazione - da parte di Stefania) ma ne ho apprezzato meno la realizzazione ...
Quello che posso dirvi è che avrei preferito che il romanzo avesse percorso una strada più profonda e realistica, senza l'aggiunta di questa proiezione fantastica che a mio gusto trascina la storia più nel fantastico che nel reale, che se da un lato smussa la spiccata drammaticità, dall'altro mette un pò in discussione quanto avvine prima, nelle premesse da cui parte.

Detto ciò vi dico che complessivamente il romanzo non mi è dispiaciuto, anzi, ho moltissimo apprezzato i concetti e l'esposizione di alcuni interessanti pensieri che sono profondi, studiati, coerenti (a partire dal tittolo, che secondo me è perfetto per la storia e coglie impieno la condizione di Stafania, quasi come una maledizione), importanti e conducono a riflessioni non da poco, tuttavia non posso nascondere il fatto che alcune cose sembrino un pochettino forzate...


Andrea Giachè nasce a Loreto nel 1988 e abita da sempre a Porto Recanati. Sin da piccolo coltiva la passione per la scrittura. Durante il liceo si improvvisa giornalista sportivo e per anni racconta la Formula 1 sul web. Nel 2008 le sue abilità divulgative gli regalano un posto come telecronista a Cartapiù La7. È appassionato di automobilismo, di astronomia e di mitologia.

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