Ciò che rende i romanzi della Thirkell
assolutamente irresistibili è il loro umorismo
assolutamente irresistibili è il loro umorismo
Towers
di Angela Thirkell
pagine 300 circa
prezzo 17€
Astoria Editore
dal 29 settembre
--o-----o- Estratto -o---
“Un fine settimana alle Towers avrebbe potuto essere appena tollerabile se non ci fossero stati altri ospiti, o se una avesse potuto, riparandosi dietro una folla di adulti, rimanere in un cantuccio, tranquillamente ignorata. Ma se devono esserci altre ragazze, pensò Alice, preferisco morire. Avrebbero avuto vestiti fantastici e scarpe elegantissime, e i capelli con la permanente e un trucco impeccabile, e sarebbero state orribilmente intelligenti e avrebbero saputo tutto di tutto sulle persone famose e sul teatro e sul cinema, e avrebbero disprezzato Alice, e come era possibile che la mamma non capisse che le coetanee erano la cosa più spaventosa che una ragazza potesse essere costretta ad affrontare?”
Angela Thirkell, oggi relativamente sconosciuta, non è certo familiare
ai lettori come lo sono Anthony Trollope, Nancy Mitford o Barbara Pym,
ma in vita i suoi libri furono dei best seller. Tuttavia non solo per
questo la ripubblicazione delle sue opere merita tutta la nostra
attenzione.
Vissuta tra il 1890 e il 1961, donna inquieta, cominciò a scrivere per ragioni economiche mentre viveva in Australia con il secondo marito: articoli, racconti, pezzi per la radio. Nel 1929 abbandonò il marito (“Senza mariti la vita è più semplice”), tornò in Inghilterra e là si diede alla narrativa, scrivendo romanzi ambientati nel Barsetshire, la contea inventata da Trollope quasi cent’anni prima.
Il mondo che descrive è la campagna inglese degli anni venti. Per le classi medio-alte era ancora un buon periodo: vivevano in grandi case, avevano ancora servitù, sebbene non numerosa come prima della guerra, e si intrattenevano con commenti buttati là con stile, in cui l’esagerazione giocava un gran ruolo.
Ma ciò che rende i romanzi della Thirkell assolutamente irresistibili è il loro umorismo. I problemi che occupano le menti dei suoi personaggi sono tipici della vita di campagna: antipatie e faide, ambizioni romantiche, raduni sociali durante i quali le persone hanno scambi folgoranti. Nel leggerli siamo presi dalle stesse questioni che illuminano i romanzi di Jane Austen: chi sposerà chi? Quale uomo verrà catturato e quale riuscirà a scappare? Quali fraintendimenti sorgeranno?
Vissuta tra il 1890 e il 1961, donna inquieta, cominciò a scrivere per ragioni economiche mentre viveva in Australia con il secondo marito: articoli, racconti, pezzi per la radio. Nel 1929 abbandonò il marito (“Senza mariti la vita è più semplice”), tornò in Inghilterra e là si diede alla narrativa, scrivendo romanzi ambientati nel Barsetshire, la contea inventata da Trollope quasi cent’anni prima.
Il mondo che descrive è la campagna inglese degli anni venti. Per le classi medio-alte era ancora un buon periodo: vivevano in grandi case, avevano ancora servitù, sebbene non numerosa come prima della guerra, e si intrattenevano con commenti buttati là con stile, in cui l’esagerazione giocava un gran ruolo.
Ma ciò che rende i romanzi della Thirkell assolutamente irresistibili è il loro umorismo. I problemi che occupano le menti dei suoi personaggi sono tipici della vita di campagna: antipatie e faide, ambizioni romantiche, raduni sociali durante i quali le persone hanno scambi folgoranti. Nel leggerli siamo presi dalle stesse questioni che illuminano i romanzi di Jane Austen: chi sposerà chi? Quale uomo verrà catturato e quale riuscirà a scappare? Quali fraintendimenti sorgeranno?
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