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Bloodline
di Conn Iggulden
pagine 470 circa
prezzo19.90€
Piemme
già disponibile
voto:
4/5
--o--
La serie "La guerra delle rose" è composta da:
1. Stormbird
2. Trinity
3. Bloodline
Riccardo duca di York è stato ucciso: le sue ambizioni di regnante si sono dissolte come nuvole dopo un temporale, e la sua testa decapitata, con una corona di carta e paglia, è stata posta sulle porte delle mura di York, macabro memento per tutti quelli che pensano di opporsi ai Lancaster.
Nel frattempo, mentre il re Enrico VI è ancora prigioniero, la regina dei Lancaster Margherita d’Angiò è in marcia verso sud, con il suo seguito di guerrieri scozzesi, un esercito che sembra ormai inarrestabile.
Ma uccidere un padre vuol dire scatenare l’odio dei figli. Così Edward di March, ora duca di York, si proclama legittimo re d’Inghilterra.
Nuove fazioni si formano e si disfano come fiocchi di neve, e molto sangue dovrà ancora scorrere, molte vendette dovranno ancora compiersi, fino al momento finale, in cui un re fronteggerà l’altro.
Perché due uomini possono sempre contendersi una corona.
Ma solo uno potrà tenerla.
Il 24 Novembre
uscirà anche un'edizione speciale della trilogia, in un cofanetto da collezione:
Al prezzo di 34.90€ |
Considerazioni.
In questa recensione non troverete il mio personalissimo parere di un solo romanzo, ma di un'intera trologia, che - in poco tempo - è stata interamente pubblicata dalla Piemme - presto uscirà anche in un'edizione preziosa, per i suoi estimatori, da collezionare e tenere sul più visibile degli scaffali - e mi ha trovato non poco entusiasta.
La Guerra delle Rose, così il nome dell'opera, inizia con Stormbird ed è ambientato nell'Inghilterra del 1477, quando a regnare era un certo Enrico VI.
Grazie all'espediente dei molteplici punti di vista, Iggulden ci parla di Enrico VI non è ben visto dal popolo, forse perchè giovane ed inesperto o vuoi perchè venisse dopo il regno di Enrico V - uomo capacissimo che aveva trionfato sui francesi e si era fatto amare dagli inglesi - e il fatto che non possieda il carisma e il polso dei suoi predecessori, non aiuta a farlo amare dai sudditi.
In questo primo rimanzo molte delle vicende muovono a farci vederei complotti che ruotano intorno al sovrano - che manovrato dai consiglieri non riesce a tenere le redini del trono - come quelli condotti da Riccardo di York, che vuol vedere cadere dal trono i Lancaster.
Questo, in aggiunta al fatto che Enrico VI ha intenzione di sposare Margherita D'Angiò, per cedere ai francesi una parte dei territori alla Francia, fa si che i contrati tra le fazioni che mirano al comando si acuiscano per sfociare in veri e propri scontri non solo nelle corti, ma anche in tutta Inghilterra.
Fino a che le sorti del regno non si mettono male per via di una strana malattia del Re...
La storia riprende in Trinity, nel momento in cui viene nominato il Duca di York quale Protettore del Regno.
Appoggiato da Salisbury, i figli di quest'ultimo, i Neville e un numero consistente di altri nobili a lui fedeli, York ha raggiunto quanto si era proposto, riuscendo anche a tenere in scacco gli uomini fedeli al Re, che non possono fare nulla se non obbedire.
Sebbene sempre in bilico, sembra che sia tornato tutto ad una certa (precaria) normalità. Questo fino a quando, a sorpresa, ecco che Enrico VI si risveglia dal coma in cui era piombato per emergerne come un uomo diversissimo dal mite, inesperto e impaurito reale che si era addormentato.
Il nuovo Enrico VI caccia York e incomincia ad agire come una persona ed un Re quasi fuori di senno, in grado di creare problemi tali da gettare, nuovamente, l'Inghilterra nel caos con un nuova guerra tra Lancaster e York, che in questo specifico caso vede soccombere (anche in mal modo) Riccardo di York ...
Nel capitolo finale, Bloodline, ecco che giunge alle battute finali il confronto tra le grandi famiglie nobiliari inglesi Lancaster e York, che vede i Lancaster perevalere anche grazie all'astuzia e la bravura nel gestire i complotti della Regina, ma il fatto che il più grande degli oppositori del Re sia morto non vuol dire che non ci sia chi brami alla sua vendetta. Il sangue chiama sangue.
Ecco quindi un altro confronto tra Lancaster e York che vede confrontarsi in particolare le truppe della Regina e quelle del figlio di York, Edward, che oltre alla vendetta mira anche al trono d'Inghilterra, non semza colorare di rosse le strade inglesi...
Davvero una bella opera quella di Iggulden, il quale con storia alla mano, capacità narrative a disposizione e complotti micidiali del passato da proporre, ha imbastito una trilogia perfettamente in grado di ammaliare e affascinare il lettore che ama la storia e vuole rincondurre un percorso storico con veridicità, ma anche coinvolgimento.
Tutto, dai tradimenti, alle passioni, alle battaglie sono veramente molto ben delineate, semplicemente ma efficaciemente descritte e affrontate, non ultimo è encomiabile il fatto che Iggulden abbia amalgamato il tutto con molta passione ed è stato capace di trasmettere la chiarezza storica e l'accuratezza necessaria che creano la fiducia necessaria tra autore e lettore e su cui è bello fare affidamento.
Iggulden è stato poi bravo da utilizzare non solo un approfondimento psicologico e un'attenzione profonda per i protagonisti principali, ma li ha anche concessi ed elargici ai comprimari (mi riferisco a figure storiche anche marginali), i quali sono stati ben caratterizzati, analizzati e approfonditi, senza nominarli pur di farlo in nome della storia.
La Guerra delle Rose, così il nome dell'opera, inizia con Stormbird ed è ambientato nell'Inghilterra del 1477, quando a regnare era un certo Enrico VI.
Grazie all'espediente dei molteplici punti di vista, Iggulden ci parla di Enrico VI non è ben visto dal popolo, forse perchè giovane ed inesperto o vuoi perchè venisse dopo il regno di Enrico V - uomo capacissimo che aveva trionfato sui francesi e si era fatto amare dagli inglesi - e il fatto che non possieda il carisma e il polso dei suoi predecessori, non aiuta a farlo amare dai sudditi.
In questo primo rimanzo molte delle vicende muovono a farci vederei complotti che ruotano intorno al sovrano - che manovrato dai consiglieri non riesce a tenere le redini del trono - come quelli condotti da Riccardo di York, che vuol vedere cadere dal trono i Lancaster.
Questo, in aggiunta al fatto che Enrico VI ha intenzione di sposare Margherita D'Angiò, per cedere ai francesi una parte dei territori alla Francia, fa si che i contrati tra le fazioni che mirano al comando si acuiscano per sfociare in veri e propri scontri non solo nelle corti, ma anche in tutta Inghilterra.
Fino a che le sorti del regno non si mettono male per via di una strana malattia del Re...
La storia riprende in Trinity, nel momento in cui viene nominato il Duca di York quale Protettore del Regno.
Appoggiato da Salisbury, i figli di quest'ultimo, i Neville e un numero consistente di altri nobili a lui fedeli, York ha raggiunto quanto si era proposto, riuscendo anche a tenere in scacco gli uomini fedeli al Re, che non possono fare nulla se non obbedire.
Sebbene sempre in bilico, sembra che sia tornato tutto ad una certa (precaria) normalità. Questo fino a quando, a sorpresa, ecco che Enrico VI si risveglia dal coma in cui era piombato per emergerne come un uomo diversissimo dal mite, inesperto e impaurito reale che si era addormentato.
Il nuovo Enrico VI caccia York e incomincia ad agire come una persona ed un Re quasi fuori di senno, in grado di creare problemi tali da gettare, nuovamente, l'Inghilterra nel caos con un nuova guerra tra Lancaster e York, che in questo specifico caso vede soccombere (anche in mal modo) Riccardo di York ...
Nel capitolo finale, Bloodline, ecco che giunge alle battute finali il confronto tra le grandi famiglie nobiliari inglesi Lancaster e York, che vede i Lancaster perevalere anche grazie all'astuzia e la bravura nel gestire i complotti della Regina, ma il fatto che il più grande degli oppositori del Re sia morto non vuol dire che non ci sia chi brami alla sua vendetta. Il sangue chiama sangue.
Ecco quindi un altro confronto tra Lancaster e York che vede confrontarsi in particolare le truppe della Regina e quelle del figlio di York, Edward, che oltre alla vendetta mira anche al trono d'Inghilterra, non semza colorare di rosse le strade inglesi...
Davvero una bella opera quella di Iggulden, il quale con storia alla mano, capacità narrative a disposizione e complotti micidiali del passato da proporre, ha imbastito una trilogia perfettamente in grado di ammaliare e affascinare il lettore che ama la storia e vuole rincondurre un percorso storico con veridicità, ma anche coinvolgimento.
Tutto, dai tradimenti, alle passioni, alle battaglie sono veramente molto ben delineate, semplicemente ma efficaciemente descritte e affrontate, non ultimo è encomiabile il fatto che Iggulden abbia amalgamato il tutto con molta passione ed è stato capace di trasmettere la chiarezza storica e l'accuratezza necessaria che creano la fiducia necessaria tra autore e lettore e su cui è bello fare affidamento.
Iggulden è stato poi bravo da utilizzare non solo un approfondimento psicologico e un'attenzione profonda per i protagonisti principali, ma li ha anche concessi ed elargici ai comprimari (mi riferisco a figure storiche anche marginali), i quali sono stati ben caratterizzati, analizzati e approfonditi, senza nominarli pur di farlo in nome della storia.
Oltre a ciò, l'ambietazione e i personaggi, altra nota assolutamente positiva è costituita dal fatto che il romanzo sembra essere un unico grande tomo dove tutto viene portato al culmine grazie ad efficaci climax ascendenti che creano quella sana voglia di seguire una storia che sebbene conosciamo incidentalmente, alla fine può sfuggirci così nel dettaglio e che fa piacere leggere e approfondire proprio per le sfumature con cui ci viene proposta.
Ricostruzione storica quasi perfetta, ottima armonia tra narrazione, storia e stile dell'autore hanno consegnato una bella opera interessante non solo piacevole, godibile e storicamente appagante, ma anche una bella avventura che vi consiglio caldamente.
Ricostruzione storica quasi perfetta, ottima armonia tra narrazione, storia e stile dell'autore hanno consegnato una bella opera interessante non solo piacevole, godibile e storicamente appagante, ma anche una bella avventura che vi consiglio caldamente.
Conn Iggulden Il più grande autore inglese di romanzi storici, è nato a Londra nel
1971. Ha esordito con la fortunatissima serie dedicata alle imprese di
Giulio Cesare (Le porte di Roma, Il soldato di Roma, Cesare padrone di
Roma, La caduta dell’aquila), seguita dall’altrettanto amata saga di
Gengis Khan (Il figlio della steppa, Il volo dell’aquila, Il popolo
d’argento, La città bianca e Il signore delle pianure), entrambe
pubblicate in Italia da Piemme. Bloodline è il terzo episodio della
nuova serie bestseller dedicata alla Guerra delle due Rose, dopo
Stormbird e Trinity, che hanno ottenuto un successo straordinario in
Inghilterra e nel resto del mondo.
Mi devo decidere ad iniziare questa serie che sembra davvero interessante!
RispondiEliminaA presto Maria
@Blog Express
RispondiEliminaTe lo consiglio vivamente se ami la storia e se sei curiosa circa la storia inglese!!
xo
Endi