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mercoledì 1 luglio 2020

Recensione "Tannenfall" di Bernhard Hofer

Tannenfall
di Bernhard Hofer
Pagine 272 - Prezzo 15€ - eBook 8,95€
Emons Edizioni
già disponibile
..o..


All’improvviso, un cervo maestoso e spettrale in mezzo alle nevi bianchissime delle Alpi. 

Un’apparizione che ribalta l’esistenza imbrigliata di Viktor, trascorsa pacatamente accanto al suo grande amore. Una sfida irrinunciabile, che gli offre l’ultima possibilità di vivere come aveva sempre desiderato e lo spinge a varcare una soglia che lo porterà a una nuova dimensione. 

Soltanto qui, tra le smarginature del passato, dove realtà e visioni si susseguono indistinte, il vecchio Viktor potrà scoprire il più terribile segreto.


Considerazioni.
Carissimi lettori, oggi vi propongo la recensione di un romanzo che mi ha ispirato sin da subito per la copertina, davvero sontuosa e bellissima ma che alla fine mi ha colpito davvero tanto anche per il contenuto. 

"Tannenfall" è infatti uno di quei libri che si leggono poche volte ... così intensi, così assoluti, così ai limiti.
Ma andiamo per ordine.

Il romanzo tratta di un uomo, Viktor, ormai anziano, che si imbarca in un'ultima impresa personale: trovare e uccidere un cervo, ma non uno qualsiasi, un cervo maestoso, il più grande e magnifico di tutti, quello che per lui rappresenta una sfida perdonale, il suo altro se stesso incarnato, da affrontare, da sconfiggere, a cui giungere a una risoluzione, come ultima battaglia. Il cervo rappresenta il suo passato, i segreti che da tempo - troppo - serba nel cuore e nella mente e che non gli permettono più di andare avanti, con cui non vuole essere sepolto. 

Il disagio di questi segreti, del non detto, è particolarmente ben descritto da Hofer, che da piccolo dissidio interiore, diventa qualcosa che deflagra sempre di più nel suo cuore, essendo un tormento bruciante e incontenibile.
E mentre il tutto brucia nell'anima la caccia diventa l'unica ossessione possibile da compiere, l'unico inizio e l'unica fine, l'unico obiettivo e l'unica ragione di vita.

E mentre Tannefall da paradiso in terra (a cui si viene condotti dai cervi) diventa inferno interiore per Viktor, il quadro che avrete davanti leggendo pagina dopo pagina è qualcosa di misterioso, profondo, intriso di pensieri, di spunti di riflessione, di raccoglimento e anche dolore delle occasioni perse e quelle invece vissute appieno, dei segreti e dei dolori, delle perdite e delle sfide.

Non solo, questo libro si è distinto da quelli che ho letto in precedenza per lo stile linguistico, per capacità di ammaliare, per la fluidità della narrazione e la complessità psicologica a cui conduce, rendendosi intenso e indimenticabile.
Non emergerete insoddisfatti da questa lettura, e non potrete non porvi domande esistenziali e specifiche perché vi immergere talmente tanto nella storia del protagonista da essere lui e voler indagare sulle medesime cose e gli stessi stati d'animo, anche non prettamente i suoi.

"Tannenfall" è un libro che ha una duplice anima, può essere gentile e discreto come duro e feroce. E' natura e uomo, è bellezza e tormento, è bene e male, è presente e passato, è tenerezza e dolore. Non è un romanzo semplice, ma vuole essere un romanzo per tutti, per porsi delle domande, per concedersi delle risposte, per scavare nel proprio animo anche da un punto di vista fisico, sfidando il proprio corpo, fino ad arrivare alla propria anima.  E' un libro che vi consiglio davvero tanto, perché riesce in modo sensibile ma diretto a proporvi una sfida e a chiedervi di pensare anche al vostro lato mistico!

E' una storia che consiglio a chi ama la montagna, a chi apprezza la natura in tutto il suo essere, osservandola e rispettandola seppur a volte non condividendo i meccanismi che lo animano e governano, non potendola oggettivamente cambiare. Che rapprenda l'uomo al meglio e al peggio di quanto è e quanto può essere. Lo consiglio inoltre a chi apprezza i ritmi calmi e ponderati, descrittivi e riflessivi.


Bernhard Hofer 
E' nato in Austria, a Mürzzuschlag, nel 1970. Ha lavorato per banche, gruppi mediatici e agenzie pubblicitarie. Dopo aver pubblicato il fortunato romanzo Tannenfall, ha scritto una saga omonima intorno al misterioso e leggendario luogo alpino dove si dice che una via regia, sorvegliata da cervi, conduca al paradiso. Nel 2019 è uscito il primo volume, Der Erste Schnee, cui seguiranno Das andere Licht, Die verschwundene Welt e Die Rückkehr der weißen Hirsche. Oggi vive con la sua famiglia a Potsdam.

2 commenti :

  1. L'inizo del tuo post mi ha fatto pensare a Moby-Dick. Sono certa che sia solo suggestione da prime righe, ma tant'è.

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    Risposte
    1. Hai ragione, in qualche modo lo ha ricordato molto anche a me, ma anche se l'argomento della sfida è il medesimo non potrebbero esistere due romanzi più dissimili!

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