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sabato 25 marzo 2023

Recensione: "Poster Girl" di Veronica Roth

 

Poster Girl
Pagine 252 circa - Prezzo 19.90€ - eBook 9.99€
Mondadori
già disponibile
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Sonya Kantor conosce molto bene questo motto, visto che ha ispirato, meglio condizionato, gran parte della sua vita. In realtà queste parole hanno condizionato la vita di tutti gli abitanti della megalopoli di Seattle-Portland-Vancouver. 

Per anni, infatti, hanno dovuto adattarsi a un codice morale molto rigido e a una costante sorveglianza da parte della Delegazione, resa possibile da una sofisticata tecnologia. Poi la rivolta ha cambiato tutto. La Delegazione è stata rovesciata e sostituita da un nuovo governo. Tutti coloro che avevano avuto un ruolo nel regime precedente sono stati rinchiusi insieme alle proprie famiglie nell’Apertura, una vera e propria prigione alla periferia della città. Gli altri, finalmente liberi, hanno potuto proseguire con le loro esistenze. 

Sonya, figlia di uno dei membri di spicco della Delegazione e diventata famosa per essere stata, da adolescente, il volto dei manifesti propagandistici affissi per tutta la città, è imprigionata da anni nell’Apertura. 

Un giorno, un vecchio nemico si presenta da lei con una proposta: se troverà Grace Ward, sottratta alla famiglia dalla Delegazione quando era ancora una bambina, sarà libera. Per portare a termine la missione Sonya sarà obbligata a muoversi in un mondo che non riconosce, di cui ignora i meccanismi, estraneo (ed estremamente corrotto). 

E, soprattutto, a scavare a fondo nel passato, compreso quello della propria famiglia, anche più di quanto vorrebbe, portando alla luce verità dolorose e difficili da accettare.


Considerazioni.
Bentornati lettori! Oggi sono qui per parlarvi di un romanzo che ho letto qualche tempo fa in lingua inglese e che è appena approdato in Italia grazie alla Mondadori.

Di questa autrice, molto conosciuta qualche anno fa, avevo letto il famosissimo Divergent e i successivi romanzi della serie abbandonando poi le altre storie che aveva sfornato successivamente e che non erano riuscite a convincermi del tutto.
Probabilmente qualcosa tra me e questa autrice si era spezzato e non mi trovavo più ad essere convinta o interessata dalle storie che aveva proposto. Poster Girl è stata invece una bella scoperta. 

Se negli altri romanzi (post Divergent) la cosa che più mi saltava agli occhi dei protagonisti e delle storie della Roth era il mancato coinvolgimento nelle trame e il poco approfondimento psicologico dei protagonisti, qui finalmente la Roth (almeno per me) torna in sé e finalmente ecco una storia come si deve, capace di intrigare e coinvolgere in modo convincente.

Con uno sguardo più adulto, una protagonista profondamente spezzata e incapace di cambiare la sua esistenza (pur volendolo sopra ogni cosa) ecco che la Roth ci porta in un mondo ancora oppresso da un regime precedente assurdo e totalitario (con tutto quello che comporta) e che sta cercando di uscire da un sistema corrotto, rigido, classista, impermeabile e a dir poco algido.
Non è facile muoversi e ricostruirsi una vita avendo alle spalle un passato piuttosto negativo e pesante, essendo stata una ragazza e poi una donna coinvolta - suo malgrado - nella propaganda del regime oppressivo appena decaduto. Sonya Kantor però ci prova, inizia con piccoli passi, piccole uscite imbarazzanti e umilianti, trascorrendo le giornate con lo stesso ritmo, nel medesimo modo. Fino quando il passato, incancellabile, non ritorna a chiederle espiazione: cercare una bimba scomparsa.

Un semplice atto come questa ricerca innesca una serie di eventi che per forza di cose non solo cambierà la sua quotidianità, ma aprirà le porte anche a scoperte inattese sul proprio passato e  all'apertura ad un nuovo futuro ...

Ho davvero molto apprezzato questa storia, come vi dicevo più adulta, consapevole e intrigante. Mi è piaciuta molto la scrittura della Roth, la caratterizzazione asciutta e quasi algida di Sonya Kantor che risulta impenetrabile all'inizio, difficile da comprendere e con cui entrare in sintonia. Invece poi, ad un certo punto, qualcosa è cambiato e compresa Sonya poi il mondo scostante e ottuso di cui fa parte apre man mano a spiragli (più o meno oscuri) che in un certo senso coinvolgono più del previsto e portano a una buona evoluzione della nostra protagonista che volente o nolente attraversa diverse prove e cambia il suo destino. Ecco, altra cosa che ho apprezzato tanto, è stata la scelta della Roth di lavorare tanto sul cambiamento mentale lavorando veramente tanto su quest'ultimo, il quale risulta essere il vero motore per il cambiamento in qualsiasi senso possibile.

Consiglio dunque questa storia? Si, a me ha convinto ed è piaciuta. Non credo possa piacere a chi vuole una storia leggera, con un romance bello presente e pienamente soddisfacente o a chi vuole una storia approfondita sotto tutti i punti di vista. Questo libro non arriva alle 300 pagine per cui i punti di approfondimento potevano essere decisamente di più, ma credo che la Roth abbia coscientemente deciso di non farlo perché la vera vicenda doveva essere la speranza e la possibilità di concedersi nuove opportunità piuttosto che creare un mondo fantasy complesso e stratificato.


Veronica Roth
Si è laureata in scrittura creativa presso la Northwestern University. Ha esordito con Divergent (De Agostini 2012), primo volume della trilogia composta da Insurgent (De Agostini 2013) e Allegiant (De Agostini 2014), da cui è stata tratta anche l'omonima serie di film.
Nel 2017 è uscito il primo capitolo di una nuova serie, Carve the Mark, intitolato in italiano I predestinati e pubblicato da Mondadori, a cui è seguito nel 2018 il secondo volume, Il destino divide.

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