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I Sopravvissuti
The Steel Remains di Richard K. Morgan
prezzo 18,00 €
pagine 491
traduzione di
Maria Antonietta Struzziero
Gargoyle Extra
già disponibile
--o--
La serie " A Land Fit for Heroes " è composta da:
Sono assolutamente leggibili sepatamente.
1. "The Steel Remains" 2008 - I Sopravvissuti.
2. "The Cold Commands" 2011
3. "The Dark Defiles"2013
Ringil Eskiath è un invincibile guerriero distintosi nella celebre e cruenta battaglia di Gallows Gap. Ripudiato dalla nobile famiglia a causa della sua omosessualità, Ringil riceve la visita inattesa della madre, che gli chiede di ritrovare sua cugina Sherin, rapita e ridotta in schiavitù. Ringil comincia una ricerca irta di pericoli, imboscate e tradimenti, in costante contatto con un mondo abbrutito dalla corruzione. Incontrerà, così, i suoi antichi sodali: Lady Archeth, consigliere di Jhral, il vizioso Imperatore di Yhelteth, ed Egar, capoclan nomade dalle vedute troppo moderne.
Intanto la pace duramente conquistata cede il posto al desiderio di potere e di conquista riaccendendo l’antica tensione tra la Lega del Nord e l’Impero Yhelteth, e una minaccia ancora più terribile si profila all’orizzonte: i Dwenda, un formidabile popolo guerriero, più veloce, agile e feroce di qualsiasi altro nemico che memoria ricordi…
La Storia.
cover originale |
Ci sarebbero un mare di aggettivi con cui
descrivere questo romanzo, ma sicuramente originale e provocatorio sono i
principali. Originale
perché questo fantasy è sicuramente uno dei romanzi più insoliti, coraggiosi
e differenti che abbia mai letto, sia per trama che per stile di scrittura
usato dall’autore. Poche volte ho infatti incontrato una trama così ben
strutturata, solida e coerente, e appassionante a partire dall’ambientazione, dove troviamo
il nostro pianeta in un futuro lontanissimo, con una Luna resa ad un ammasso di coriandoli posti ad anello che ruotano intorno alla Terra. In questo futuro
incerto e modificato abbondano tanto gli umani quanto gli umanoidi che vere e
proprie macchine che rappresentano le intelligenze artificiali che in questo
stile di romanzi non possono mai mancare. In questo panorama decadente troviamo
tre personaggi/veterani di cui seguiremo le gesta:
Ringil Eskiat:
forte, valoroso
guerriero, ma ripudiato con vergogna dalla nobile famiglia a causa di una grave
macchia ai loro occhi, la sua omosessualità; ha una potente spada che prende il
nome di “Amica dei Corvi” e ha un’ulteriore
ossessione/passione: la tossicodipendenza; Lady Archeth Indamaninarmal:
ultima rappresentante di due razze, Kiriath, al servizio di un imperatore che disprezza e tossicomane anche lei;
Egar Dragonbane:
il suo nome significa “Rovina del Drago”, ed è un nomade dalla mente aperta del popolo
Majar ed è profondamente combattuto tra amore e repulsione per la sua terra di
origine.altra cover del primo romanzo. |
Il romanzo ci
introduce alla vita dei suoi protagonisti - con descrizioni scarne, che sono
effettivamente ridotte all’osso, e così proseguiranno, tanto che a volte è
difficile farsi un’idea di ciò che lo scrittore ci sta parlando, ma che se
vogliamo costiutisce una libertà immaginifica ulteriore che viene concessa al lettore – in particolare
seguiamo Ringil che vediamo sopravvivere e arrabattarsi grazie ai bottini che ha incamerato nel
passato, lo vediamo mentre gli fa visita la madre che gli chiede aiuto per sua
cugina, Sherin, rapita e ridotta in schiavitù e da qui prende inizio un nuovo capitolo della sua vita, l’inizio per lui di nuove
battaglie, per nuovi intrighi e avventure.
Non sarà ovviamente solo, incontrerà
infatti vecchie conoscenze che avranno il ruolo di colmare il romanzo delle
lacune in Ringil manca, conosciamo man mano infatti Lady Archeth, unica
superstite della stirpe dei grandi scienziati Kiriath, ed Egar Dragonbane,
nomade Majak. Mentre Lady Archeth è tra i consiglieri più ascoltati di Jhral
Khimran II, il dissoluto e decadente Imperatore di Yhelteth, il capotribù Egar
è caduto in disgrazia tra i Majak per le sue vedute, come dire, moderne, dovute alla conoscenza e alla
vicinanza di civiltà più avanzate. Mentre i
nostri eroi si muovono in questo mondo con un obiettivo ben preciso
scopriranno però come in realtà la relativa pace che stanno vivendo sia in
realtà una tranquillità apparente, sotto la superficie della quale potere e
conquista sono alla base degli obiettivi delle razze che da sempre si
fronteggiano nel nostro futuro pianeta e che si preparano ad ottenerle con una guerra.
Considerazioni
cover originale secondo romanzo. |
Ok, per prima cosa se avete intenzione di imbarcarvi in un romanzo
con Morgan come capitano allora abbandonate tutte quelle opere fantasy in cui
magia, meraviglia, incredulità, bellezza, gentilezza, buonismo e speranza la
fanno da padrone. Morgan le spazza via tutte in questo romanzo, prende una
storia, dalla trama ben delineata e ben strutturata, ne sfoca i contorni, la
scevra di tutti gli orpelli e tutti gli abbellimenti stilistici e narrativi che
possa avere e incomincia a costruirvi intorno. Prende quanto rimasto e arricchisce
la storia di personaggi emarginati, corpulenti, violenti, dalla personalità
tagliata con l’accetta e le passioni e le ossessioni che sono considerate dalla
società odierna come sconvenienti e provocatori e ne fa la loro caratteristica principale
e distintiva; prende poi il suo stile e lo impregna di quanto più si avvicina
al modo di essere dei protagonisti, e alla storia, che essendo brutale e violenta sarà dunque caratterizzata da: dialoghi veloci crudi e duri, linguaggio scurrile, interruzioni
della narrazione con monologhi interiori e flussi di coscienza che non troviamo certo in questo tipo
di romanzo ma che rendono l'idea delle intenzioni di Morgan … Infine, soddisfatto, Morgan prende tutti queste pezzettini che
sono la base della sua storia e compone un romanzo al suono ben scandito dei
tamburi velocissimi del suo personalissimo stile che diventa veloce, velocissimo, incalzante, prepotente non lascia
fiato al lettore, lo prende lo trascina gli permette di respirare o rilassarsi quando
vuole lui, il romanzo lo conduce sempre e solo lui e alla fine ci si siede sul divano
stremati da una lettura soddisfacente, intraprendente, sconvolgente, cruda,
soggettiva, sporca e a volte confusa dalla sulla foga, dalla sua sopraffazione.
Morgan sovrasta il lettore. Si perché non guarda a quello che
vuole il lettore, ma scrive in funzione della storia, non guarda cosa piace o
non piace allo schizzinoso lettore, lui scrive per gli scomodi personaggi e se
questi sono spiazzanti, eccessivi, politicamente scorretti, emarginati, volgari
e scurrili così sarà la storia, così sarà il linguaggio. Tutto o niente.
Può non piacere a tutti, ma sicuramente rende l’idea del tipo di
autore di fronte al quale ci troviamo davanti. Io apprezzo moltissimo questo
lato di Morgan, perché non bada al lettore, non scrive per (anche) per me, ma
per incuriosirmi, per spingermi ad andare oltre, per interessarmi, per coinvolgermi, per farmi provare e vivere una storia spettacolare, una
storia diversa, una storia che sicuramente con altri non vivrò, un viaggio che
affronterò nella trama e nello stile solamente con lui e solo lui ricorderò come
tale nel genere. Anche per l’atmosfera. Non troverete atmosfere altrettanto
cupe, buie, torbide, ma al contempo affascinanti e coinvolgenti.
altra cover secondo romanzo |
Le scene e le tematiche di questo libro sono spiazzanti,
cruenti, sporche, il sesso è abbondante e a volte gratuito (i rapporti, anche omosessuali,
sono particolareggiati e frequenti) volutamente tutto ciò è eccessivo, come il
sangue versato, la brutalità esposta, come violenza subita, l’odio, l’amore, la
vendetta provate, come la corruzione presentata, la tossicodipendenza esibita
come condizione normale, come la palese discriminazione esistente. Sono tutte tematiche forti che Morgan si propone di raccontare nel
modo più diretto, spiccio ed essenziale possibile, riportate all’eccesso, per
svergognarle di fronte ad una società volontariamente cieca ed ottusa, in un
mondo che le vede oscene e brute se esposte ai quattro venti. Morgan critica
dunque la nostra società, in modo più di diretto di quanto si possa pensare, ma
in modo tutt’altro che pulito ed elegante o onorevole, quasi a dire “lo schifo è questo ed essendo schifo ve lo
presento nella sua naturale espressione gente!” .
In conclusione posso dire in tutta coscienza che
promuovo a pieni voti Morgan e questo romanzo, lo promuovo perché penso di
averne colto la chiave di lettura e proprio per questo mi è piaciuto ed mi ha
appassionato e lo ho apprezzato visceralmente il romanzo. Non ho amato certo
leggere delle brutture e delle sconcezze e delle volgarità, ma ne ho capito il
senso, ho capito perché sono state usate in modo così ricorrente, in modo così
marcato e tracotante.
Consigliato? Si! Per tutti? No. Morgan pretende, impone, spiazza e
imbarazza e non sperate che vi conceda qualcosa, perché non lo farà, ma vi
promette onestà e un’avventura
brutalmente indimenticabile.
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