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Il Lupo
dei Drenai
di David Gemmell
pagine 360 circa
prezzo 14.90€
ebook 4.99€
Fanucci
già disponibile
voto:
★★★★★
--o--
La "Saga dei Drenai" è composta da:
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Ordine di pubblicazione:
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- Legend - La leggenda dei Drenai
- The King Beyond the Gate - Le spade dei Drenai
- Waylander - Waylander dei Drenai
- Quest for Lost Heroes - L’ultimo eroe dei Drenai
- In the Realm of the Wolf - Il lupo dei Drenai
- The First Chronicles of Druss the Legend - La leggenda di Druss
- The Legend of Deathwalker - L’impeto dei Drenai
- Winter Warriors - Guerrieri d’inverno
- Hero in the Shadows - L’eroe nell’ombra
- White Wolf - Il lupo bianco
- The Sword of Night and Day - Le spade del giorno e della notte
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Esiste però un ordine cronologico:
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Esiste però un ordine cronologico:
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- Waylander - Waylander dei Drenai
- In the Realm of the Wolf - Il lupo dei Drenai
- Hero in the Shadows - L’eroe nell’ombra
- The First Chronicles of Druss the Legend - La leggenda di Druss
- The Legend of Deathwalker - L’impeto dei Drenai
- White Wolf - Il lupo bianco
- Legend - La leggenda dei Drenai
- The King Beyond the Gate - Le spade dei Drenai
- Quest for Lost Heroes - L’ultimo eroe dei Drenai
- Winter Warriors - Guerrieri d’inverno
- The Sword of Night and Day - Le spade del giorno e della notte
Possono esistere pace e serenità, silenzio e solitudine, nel regno dei Drenai, sempre squassato da guerre, da faide, da scorrerie sanguinose?
Dakeyras il boscaiolo sembra pensare di sì. Insieme a sua figlia, la bella Miriel, conduce un’esistenza serena e solitaria fra le montagne di Skeln, lontano dall’eco degli eserciti, dal rombo dei cavalli, dal cozzare delle battaglie, dai temerari sogni di grandezza e di gloria di sovrani e generali.
Una vita a contatto con la natura, fra i picchi innevati e le foreste maestose, scandita solo dai rumori del sottobosco e dal canto degli uccelli. Ma la vita di Dakeyras e di sua figlia è in pericolo. Qualcuno ha offerto una ricca ricompensa in oro per la sua vita e tre dei più spietati e sanguinari guerrieri del paese sono già sulle sue tracce, decisi a versare il suo sangue.
cover originale
Morak, il formidabile spadaccino che gode del dolore altrui e ama la tortura, è deciso a togliergli la vita. E con lui ci sono Belash, un guerriero Nadir divorato da sogni di vendetta e Senta, il gladiatore, che nessuno è mai stato capace di sconfiggere. Sono certi di non avere mai guadagnato denaro con tanta facilità.
Ma si sbagliano.
Non solo perché Miriel è una donna formidabile, imbattibile con l’arco, temibile con la spada, conoscitrice palmo a palmo dei boschi, ma soprattutto perché il suo maestro è stato uno degli uomini più pericolosi del regno, un assassino insidioso e terribile, un’autentica macchina per uccidere: Waylander.
E adesso si fa chiamare Dakeyras il boscaiolo!
Considerazioni.
Da qualche tempo a questa parte ho qualche difficoltà a scegliere una nuova serie fantasy che possa occure un posto nel mio cuore, colmandolo come hanno fatto altre serie fino ad ora. Ma la verità è che avevo bisogno di leggere qualcosa di nuovo. Certo mi piace sempre leggere gli autori con cui vado sul sicuro, però qualche volta volevo abbandonarmi a qualcosa di diverso, che mi stupisse. E finalmente - arrivata a ormai il quinto romanzo - eccola, la serie dei Drenai.
Certo esiste da un po' di tempo (è iniziata nel 1984/85 credo) ma io non avevo ancora avuto l'opportunità di leggerla e di conoscere i suoi protagonisti.
Prima di tutto sappiate che è meglio adoperarsi e iniziare la serie dal primo romanzo, ovvero "La leggenda dei Drenai", anche se non è il primo romanzo in ordine cronologico, perchè altrimenti molto verrebbe tralasciato e perduto ... e sarebbe un vero peccato.
Innanzitutto le tematiche. Il mondo del Drenai non da nulla per scontato, e per questo il fatto che il tema più ricorrente, in assoluto, sia il Destino con D maiuscola, all'inizio mi ha preso decisamente in contro piede, soprattutto perchè preferisco pensare al fatto che l'uomo abbia la possibilità di farcela con le sue forze e capacità, piuttosto che vederlo in balia di qualcosa del fato - benevolo o malevole - che sia. Gemmell riteneva che il destino avesse infatti un grande ruolo nell'universo dei Drenai, e probabilmente non solo, e ogni suo personggio, ogni situazione e condizione non sfugge a questo sovrano implacabile, che governa quanto riesce ad afferrare sul suo cammino.
Il Destino è capace, se non di tutto, di molto di quanto accade nel mondo creato Gemmell: vivere, morire, soffrire, gioire, vincere, perdere e sopravvivere ...
Il Destino è in grado di mettere in ginocchio un uomo, e/o di risollevarlo dal suo stato, elevandolo magari dalla sua condizione, dalle sue disgrazie, ma con la consapevolezza di quanto in realtà tutto si effimero e volubile.
Il Destino ti scova ovunque, puoi naconderti e scappare, puoi sfidarlo, far finta che non conti nulla quello che può farti, ma la verità è che alla fine ti trova, e fa di te quello che più gli pare ... portandoti, almeno in questa saga, sulla via che spesso coincide con eroismo, lealtà ... e leggenda.
Il Fato è anche quello che, parlando de "Il lupo dei Drenai" in particolare, gioca un ruolo fonadamentale per il protagonista, ovvero Dakeyras, il Waylander, l'assassino, l'uomo tormentato dai rimorsi, quello cupo, ripiegarto su se stesso, in cerca dell'Armatura di Bronzo, in grado di uccidere a pagamento senza fare una piega.
Ora vive nei boschi, come boscaiolo, insieme a una delle figlie gemelle adottive. Morta infatti la nuova moglie Danyal e data in sposa lontano Krylla, l'altra figlia gemella, l'unica a fargli compagnia è Miriel, una ragazza risoluta, forte e molto simile a lui, soprattutto per l'abilità di guerriera.
Ed ecco il fato, che non lascia tranquillo a godersi i giorni dell'abbandono a se stesso, e che invece lo trascina nuovamente sul sentiero dell'eroe e della leggenda. Sicari, infatti, lo raggiungono tra i boschi per finirlo e aggiudicarsi la taglia che pende sulla sua testa. Ma Dakeyras sopravvive sempre e sempre uccide lasciandosi anche questa volta i sicari morti alle spalle. Ma eccone arrivare altri: Belash, Nadir, Senta, Morak ed Angel più cattivi e feroci dei primi, con la conseguenza di riportare alla vita il Waylander che vive e abbisogna della vendetta, costringendolo ad alleanze che non credeva di evoca nemmeno nei sogni e spingersi a qualsiasi azione opportuna per salvare se stesso e la figlia, scoprendo che in realtà i nemici più pericolosi non erano altro che gli amici di cui credeva potersi fidare ...
Ho amato moltissimo questo romanzo, perchè non solo mi ha regalato un'avventura indimenticabile, ma è riuscito a rendere Dakeyras un personaggio davvero, davvero, indimenticabile, per la sua complessità, per la sua profondità e la coerenza con il suo personaggio, il suo ruolo e confrontandosi con gli avversari. Bello anche il suo rapporto con la figlia, che mostra un ulteriore lato del personaggio di Dakeyras, più intimo e nascosto, che avevamo percepito in precedenza, ma che grazie a tutto il dolore attraverso il quale è passato, diventa strumento per renderlo più esposto e maggiormente consapevole dell'importanza di quanto ha ancora, a cui deve aggrapparsi per continuare a vivere e non a soffrire.
E' stato bello leggere questo libro, avventurarmi tra i meandri della storia, immergermi nelle vicende di un romanzo che mi ha evocato sentimenti di ineluttabilità, di soggezione al fato, ma anche di speranza negli uomini e di forza, di rinascita e di lotta. Mi è piaciuto leggere di questi personaggi, ritornare in un mondo che credevo di conoscere e che invece ha sempre qualcosa da svelarmi, da approfondire, da rivelarmi. Gemmell mi ha mostrato ancora una volta le sue capacità, la sua bravura, i suoi sacrifici per rendere la storia credibile e appassionante, la sua voglia di narrare di eroismo, di voglia di leggenda, di personaggi indimenticabili e coraggiosi, che non aspettano altro che di essere svelati, conosciuti e che ti regalano tanto, da lettore.
Un consiglio? Leggetelo, leggetelo, leggetelo. Oltretutto la Fanucci ha fatto davvero un bel lavoro con le copertine e con il formato, in brossura, agevole da maneggiare e bello da tenere esposto in libreria.
Certo esiste da un po' di tempo (è iniziata nel 1984/85 credo) ma io non avevo ancora avuto l'opportunità di leggerla e di conoscere i suoi protagonisti.
Prima di tutto sappiate che è meglio adoperarsi e iniziare la serie dal primo romanzo, ovvero "La leggenda dei Drenai", anche se non è il primo romanzo in ordine cronologico, perchè altrimenti molto verrebbe tralasciato e perduto ... e sarebbe un vero peccato.
Ma lascitemi spiegarvi la ragione
per la quale questa serie mi è piaciuta tanto.
Innanzitutto le tematiche. Il mondo del Drenai non da nulla per scontato, e per questo il fatto che il tema più ricorrente, in assoluto, sia il Destino con D maiuscola, all'inizio mi ha preso decisamente in contro piede, soprattutto perchè preferisco pensare al fatto che l'uomo abbia la possibilità di farcela con le sue forze e capacità, piuttosto che vederlo in balia di qualcosa del fato - benevolo o malevole - che sia. Gemmell riteneva che il destino avesse infatti un grande ruolo nell'universo dei Drenai, e probabilmente non solo, e ogni suo personggio, ogni situazione e condizione non sfugge a questo sovrano implacabile, che governa quanto riesce ad afferrare sul suo cammino.
Il Destino è capace, se non di tutto, di molto di quanto accade nel mondo creato Gemmell: vivere, morire, soffrire, gioire, vincere, perdere e sopravvivere ...
Il Destino è in grado di mettere in ginocchio un uomo, e/o di risollevarlo dal suo stato, elevandolo magari dalla sua condizione, dalle sue disgrazie, ma con la consapevolezza di quanto in realtà tutto si effimero e volubile.
Il Destino ti scova ovunque, puoi naconderti e scappare, puoi sfidarlo, far finta che non conti nulla quello che può farti, ma la verità è che alla fine ti trova, e fa di te quello che più gli pare ... portandoti, almeno in questa saga, sulla via che spesso coincide con eroismo, lealtà ... e leggenda.
Il Fato è anche quello che, parlando de "Il lupo dei Drenai" in particolare, gioca un ruolo fonadamentale per il protagonista, ovvero Dakeyras, il Waylander, l'assassino, l'uomo tormentato dai rimorsi, quello cupo, ripiegarto su se stesso, in cerca dell'Armatura di Bronzo, in grado di uccidere a pagamento senza fare una piega.
Ora vive nei boschi, come boscaiolo, insieme a una delle figlie gemelle adottive. Morta infatti la nuova moglie Danyal e data in sposa lontano Krylla, l'altra figlia gemella, l'unica a fargli compagnia è Miriel, una ragazza risoluta, forte e molto simile a lui, soprattutto per l'abilità di guerriera.
Ed ecco il fato, che non lascia tranquillo a godersi i giorni dell'abbandono a se stesso, e che invece lo trascina nuovamente sul sentiero dell'eroe e della leggenda. Sicari, infatti, lo raggiungono tra i boschi per finirlo e aggiudicarsi la taglia che pende sulla sua testa. Ma Dakeyras sopravvive sempre e sempre uccide lasciandosi anche questa volta i sicari morti alle spalle. Ma eccone arrivare altri: Belash, Nadir, Senta, Morak ed Angel più cattivi e feroci dei primi, con la conseguenza di riportare alla vita il Waylander che vive e abbisogna della vendetta, costringendolo ad alleanze che non credeva di evoca nemmeno nei sogni e spingersi a qualsiasi azione opportuna per salvare se stesso e la figlia, scoprendo che in realtà i nemici più pericolosi non erano altro che gli amici di cui credeva potersi fidare ...
Ho amato moltissimo questo romanzo, perchè non solo mi ha regalato un'avventura indimenticabile, ma è riuscito a rendere Dakeyras un personaggio davvero, davvero, indimenticabile, per la sua complessità, per la sua profondità e la coerenza con il suo personaggio, il suo ruolo e confrontandosi con gli avversari. Bello anche il suo rapporto con la figlia, che mostra un ulteriore lato del personaggio di Dakeyras, più intimo e nascosto, che avevamo percepito in precedenza, ma che grazie a tutto il dolore attraverso il quale è passato, diventa strumento per renderlo più esposto e maggiormente consapevole dell'importanza di quanto ha ancora, a cui deve aggrapparsi per continuare a vivere e non a soffrire.
E' stato bello leggere questo libro, avventurarmi tra i meandri della storia, immergermi nelle vicende di un romanzo che mi ha evocato sentimenti di ineluttabilità, di soggezione al fato, ma anche di speranza negli uomini e di forza, di rinascita e di lotta. Mi è piaciuto leggere di questi personaggi, ritornare in un mondo che credevo di conoscere e che invece ha sempre qualcosa da svelarmi, da approfondire, da rivelarmi. Gemmell mi ha mostrato ancora una volta le sue capacità, la sua bravura, i suoi sacrifici per rendere la storia credibile e appassionante, la sua voglia di narrare di eroismo, di voglia di leggenda, di personaggi indimenticabili e coraggiosi, che non aspettano altro che di essere svelati, conosciuti e che ti regalano tanto, da lettore.
Un consiglio? Leggetelo, leggetelo, leggetelo. Oltretutto la Fanucci ha fatto davvero un bel lavoro con le copertine e con il formato, in brossura, agevole da maneggiare e bello da tenere esposto in libreria.
David Andrew Gemmell (Londra, 1º agosto 1948 – 28 luglio 2006) è stato uno scrittore britannico. È considerato uno dei più autorevoli scrittori di fantasy al mondo conosciuto soprattutto per laSaga dei Drenai, composta da undici volumi, pubblicati dal 1984 (La leggenda dei Drenai) al 2004 (The Sword of Night and Day: A novel of Skilgannon the Damned). Ha pubblicato anche diverse altre saghe di minor ampiezza, come quella delle Sipstrassi (1987-1994), in cinque volumi, e dei Rigante (1998-2002), in quattro volumi, e vari romanzi autonomi. Si è cimentato anche con romanzi storici di ambientazione classica, con il dittico Il leone di Macedonia (1990) e Il principe nero(1991) e soprattutto la trilogia sulla Guerra di Troia (2005-2007), della quale il secondo volume è stato pubblicato dopo la morte dell’autore e il terzo è stato completato dalla moglie Stella. È morto il 28 luglio 2006, a due settimane da un’operazione chirurgica per l’impianto di un bypass. I suoi romanzi hanno un grande potere narrativo, merito di uno stile sublime nella sua cruda realtà. Il fantasy gemmelliano infatti è di tipo più storico eliminando quindi creature tipo elfi o gnomi e nani a favore di una più vivida rappresentazione della realtà fantastica narrata.
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