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mercoledì 17 ottobre 2012

Recensione: "I dolci ingredienti del destino" di Julia Glass







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I dolci ingredienti del destino
di Julia Glass
pagine 665
prezzo 12€
Giunti
già disponibile
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La Storia
Cucina, amore e passione: l'indimenticabile storia di una donna di fronte alla scelta più coraggiosa della sua vita
Greenie Duquette vive a Manhattan e ha due grandi passioni nella vita: il figlio di quattro anni, George, e gli originalissimi dolci che realizza combinando fantasia e tradizione nella sua rinomata pasticceria del West Village. Il marito Alan, psicoterapeuta in crisi di mezza età, e il suo migliore amico gay, Walter, ristoratore dal cuore infranto, non le rendono certo la vita semplice, e Greenie trova pace solo tra gli aromi fragranti e speziati delle sue deliziose creazioni: budini di riso, cheesecake, mini-éclair al cioccolato, mousse di arance… Finché un giorno il governatore del New Mexico si innamora follemente dell’impareggiabile torta al cocco di Greenie e le propone di seguirlo nella sua residenza di Santa Fe offrendole un posto da chef. Un’occasione di fuga che forse stava proprio aspettando, anche se non se l’era mai confessato… E, come sempre, quando si decide di dare una spinta al destino, davvero tutto può succedere.

Le Considerazioni
The Whole World Over
cover originale
Non so se conoscete Julia Glass, è un'autrice molto intensa, profonda e coinvolgente che ha scritto romanzi importanti come "Tre volte giugno" che sono e rimangono delle letture veramente molto coinvolgenti dove ricorrono - ed in questo si distingue la narrativa della Glass - situazioni ed emozioni molto reali congiunti a pensieri e riflessioni molto profondi ed interessanti. 

Dicevo, se conoscete la Glass comprenderete come questo libro, pur avendo un titolo molto evocativo e dolce in realtà questo sia solo un lato, un'aspetto di una storia sicuramente più complessa e difficile di una amore tra due persone coivolte in un matrimonio.
La Glass infatti non abbandona il suo stile e pur proponendo apparentemente una storia leggera, almeno inizialmente, tra dolci, forni e una donna con una famiglia apparentemente solida e felice, scopriamo che esiste in lei una parte che vede la sua vita come  un'esistenza insoddisfacente e impantanata in rapporto di coppia in bilico.

Sebbene infatti si succedano le narrazioni di molteplici personaggi in questo romanzo, che conosciamo con l'evolversi della storia, la protagonista principale è Greenie, una donna che ha una pasticceria proprio a New York, precisamente a Manhattan e che è riuscita a realizzare un sogno nella vita, fare della sua passione una professione. E' molto brava nel suo lavoron, oltre che molto apprezzata, infatti prepara dolci per persone famose ed importanti. Ma cucinare non è che una parte della sua vita, infatti quando torna casa deve occuparsi del figlio George a cui è legatissima e per cui stravede e un marito un pò strano,in piena crisi -anta e sempre molto stanco, che fa lo psicanalista. 
La sua vita trascorre tranquillamente e con una certa regolarità fino a quando a sconvolgerle totalmente la vita non giunge la strana richiesta del governatore del New Mexico, che innamoratosi della sua torta al cocco le propone di lavorare per lui a Santa Fe. Per Greenie questa è l'occasione della vita, sia perchè New York è molto costosa - per vivere e l'affitto - e poi Santa Fe ha il sole e rappresenterebbe una buona occasione per lasciarsi tutto alle spalle, ricominciare mentre George è piccolo e Alan, il marito, potrebbe essere più felice e sereno in altro ambiente.

In realtà la decisione di Greenie, che prende praticamente senza consultare Alan, diventa occasione per lei e il marito di allontarsi e pensare individualemnte a quello che erano e che ora sono, nonchè quello che vogliono veramente; in ultimo è un'occasione per capire se effettivamente il loro amore esiste ancora effettivamente e vale la pena di lottare per esso.
Il romanzo ruota essenzialmente a questo punto, la ricerca di se stessi all'interno ed al di fuori della coppia, specialmente se si è una coppia da diverso tempo. E' un romanzo che sembra iniazialmente molto leggero spensierato, ma che invece dopo un centinaio di pagine scopre la sua vera essenza di ricerca del proprio essere scisso dalla coppia, del lavoro duro che implicare stare assieme, del scafricio per rimanere uniti, ma anche e soprattutto :

a) dei milioni di errori che si compiono in questo processo 
b) una storia specifica, quella di Greenie e Alan 
assolutamente atipica e molto, molto complicata.

Infatti questa coppia è come se stesse insieme da 200 anni non una decina, è come se fossero assorbiti totalmente nel lavoro di stare insieme e prendano fiato solo quando sono a lavoro, da soli. E' il figlio che è il collante principale, insieme al sesso e all'abitudine, della loro unione. Almeno apparentemente. 
Quando infatti Greenie si allontana con George per andare a Santa Fe sperando che Alan li segua iniaziano i veri problemi per entrambi: lui che scopre che dalla donna con cui aveva avuto uan scappatella quando era da poco sposato con Greenie ha avuto un figlio che non ha mai conosciuto; e lei si sente attratta e molto più compresa da un altro uomo ... le cose diventano un nodo inestricabile di parole dette, di accuse, di patimenti, di allontanementi, separazioni, riunioni. Fino a quando l'11 settembre non fa capolino e diventa la linea che sapara i luoghi in cui vuoi stare da quelli in cui senti di appartenere ed allora finalmente Greenie dovrà decidere, sapendeo tutta lal verità.

Cosa ne penso? Difficile esprimerlo, almeno a parole. Ci sono romanzi che più essere una lettura atta a divertire e svagare sono esperienze che ti fanno pensare, riflettere profondamente ed anche soffrire. Questo romanzo mi ha fatto veramente pensare alla vita di coppia, al cosa significa essere se stessi e mantenere una coscienza di se all'interno di essa. Probabilmente quando tutto va bene queste fisime sembrano superflue, ma credo che ci sia un momento in cui ognuno di noi deve e vuole, pur essendo stabilmente con qualcuno, pensare egoisticamente a se stessi, anche per il bene della coppia. Una specie di punto della situazione, per capire la somma di quello che siamo.

Questa storia tratta di ciò, ma per arrivarci si compie un lungo viaggio in questa relazione difficile e quasi morbosa, questa storia di un amore che si fustiga e che vive di colpi bassi e amanti e separazioni e figli legittimi e illegittimi, di colpa, infelicità, stanchezza, nonchè lunghe attese. La Glass è molto brava, la storia e le sottigliezze del non detto sono mirabili, ma secondo me eccede  talvolta di pacatezza e diluisce con altre storie una storia che di per sè costituiva una narrazione più che sufficiente di quanto voleva comunicare al lettore.

Inoltre c'è una cosa nella storia, che mi ha fatto perdere le staffe ... quello che mi ha fatto più incavolare sono proprio le reazioni dei protagonisti, le scelte a volte volutamente e intenzionalmente sbagliate e incoerenti. Perchè?!?!?Perchè? Ma di questo non ha colpa la Glass, a volte la vita è cosi... ma mi fa incavolare ugualmente! Certo, sono umani, ma, ditemi, perchè Alan si comporta così, senza pensare e poi torna indietro e un volta che punta i piedi è Greenie a scappare, tornare indietro, disengnando così un circolo vizioso estenuante e quasi incomprensibile. Perchè farsi tanto male? Pee quanto tempo soffrire tanto, senza limiti?
Certe decisioni devono essere ponderate, con un senso ... e qui non sempre ce l'hanno, qui è tutto un flusso di impulsi per loro, e per me è inspiegabilmente atroce agire così.
Come vi ho accennato prima ci sono poi molte storie che girano intorno a questa coppia: gli amici, le persone che incontrano accidentalmente, le persone del loro passato tutte volte a comprendere il quado globale del messaggio della Glass: 
un milione di modi per amare, essere amati, un milioni di errori cercando di farlo, di sofferenze e sbagli per imparare, ma anche la speranza e l'affetto dei ricordi di quando eravamo insieme se le cose dovessero andare male...



Consigliato? Per tutti/tutte coloro che vogliano chirurgicamente sondare i rapporti e le dinamiche dell'amore "dopo il felicie contenti" con una brava autrice che tenta di costruire una storia difficilissima e molto problematica su un argomento veramente molto complesso e introspettivo. Inteso, davvero intenso e profondo.



Julia Glass (Boston, 1956) è una delle più importanti e acclamate scrittrici americane contemporanee. Ha vinto il prestigioso National Book Award nel 2002 con il suo romanzo Tre volte giugno e ha ricevuto numerosi riconoscimenti per la sua opera letteraria, tra cui il National Endowment for the Arts, il Nelson Algren Award e il Tobias Wolff Award. Per Giunti è uscito nel 2011 il romanzo Quanti giorni dopo di lei, mentre per il 2013 è prevista la pubblicazione di I See You Everywhere. Julia Glass vive in Massachusetts, dove lavora anche come giornalista e editor free lance.

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