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giovedì 22 novembre 2012

Sellerio, cucina e magia.

L'altro giorno, pascolando come di solito in libreria in cerca di nuovi orizzonti narrativi di sorta, sono inciampata proprio inun tesoro! 
Inizialmente, purtroppo, nulla attraeva con preponderanza la mia attenzione, poi come per caso mi cade l'occhio proprio sullo scaffale dove giacevano sonnolenti e tranquilli i romanzi della Sellerio e tadannnnn! ... vedo un cofanetto stupendo, pronto per la partenza per il mio albero di Natale!  Si perchè i titoli contenutie e gli argomenti trattati mi hanno proprio affascinato!
Vi chiederte, ma cosa contiene questa meraviglia di confanetto da entusiasmare tanto?
E va bene, andiamo a vedere... 

Quattro volumi in cofanetto
Leggere di gusto


 
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Leggere di gusto
di Anthelme Brillat-Savarin
Alda Bruno
Héctor Abad Faciolince
Simonetta Agnello Hornby 
pagine 1500 circa
prezzo 35€
Cofanetto
Sellerio
già disponibile
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Trattato di culinaria per donne tristi
di Héctor Abad Faciolince
«Questo trattatello utilizza il veicolo della ricetta come metafora del sapore antico per disquisire in modo disinvolto e giocoso di piccoli e grandi assilli della sfera emotiva quotidiana ed esistenziale» (Vittoria Martinetto, L'Indice).
Trattato di culinaria per donne tristi «Nessuno conosce le ricette della felicità. Tuttavia, nella mia lunga pratica con frutti e verdure, con erbe e radici, con muscoli e viscere delle varie bestie selvatiche e domestiche, ho trovato in certe occasioni vie di consolazione. Sono preparati semplici e molto poco rischiosi. Diffida di me, non cucinare i miei decotti se ti assale l'ombra di un dubbio. Ma leggi questo tentativo fallace di stregoneria: lo scongiuro, se serve, non è altro che il suono: ciò che cura è l'aria che esalano le parole».
Le ricette della felicità. Istruzioni per piatti dolci e salati si alternano a riflessioni e consigli consolatori per tutte le possibili ragioni di infelicità delle donne: insonnia, tradimento, vedovanza, irritazione, invecchiamento, c’è un rimedio o un suggerimento per tutto.
Un breviario pieno di saggezza per affrontare al meglio i dispiaceri della vita.

Un filo d’oliodi Simonetta Agnello Hornby
Con 28 ricette di Chiara Agnello
2011
288 pagine
Tra i sapori e profumi delle ricette di casa Agnello ci sono quelli, mai nostalgici ma sempre intensi e fragranti, del tempo trascorso a cui il talento della scrittrice dona il gusto dell’eterno presente della vita.
Un filo d'olio
«Da anni desideravo trascrivere le ricette dei dolci di nonna Maria, annotate da lei in un quadernetto con le pagine numerate e corredato di indice, un libro vero e proprio. Avevo in mente un lavoro a quattro mani con mia sorella Chiara; nonostante da quarant’anni viviamo in isole diverse, ogni estate ci ritroviamo a Mosè – la nostra campagna – e cuciniamo ancora come ci hanno insegnato mamma e zia Teresa.[...] L’idea era quella di far rivivere la cultura della tavola di casa nostra attraverso le sue ricette, fotografie d’epoca e alcune pagine “narrative” per le quali avrei attinto ai nostri ricordi e ai racconti di mamma».
Le ricette qui raccolte sono quelle degli anni e delle villeggiature delle due sorelle. E dalle pagine del ricettario familiare, limate dall’uso e dagli aneddoti, riaffiora tutto un mondo perduto di personaggi, di atmosfere e di sensazioni, i molti fantasmi benevoli che affollavano i giorni assolati di due bambine, in una grande casa padronale di metà Novecento.
Tra i sapori e profumi delle ricette di casa Agnello ci sono quelli, mai nostalgici ma sempre intensi e fragranti, del tempo trascorso a cui il talento della scrittrice dona il gusto dell’eterno presente della vita.
Tra memoria familiare e romanzo autobiografico un ritratto della Sicilia anni Cinquanta in una famiglia dell’aristocrazia terriera. Le estati nell’antica masseria sono narrate con una intensità evocativa da far pensare ad alcuni classici della cultura siciliana. Fra i ricordi più vivi quelli legati ai riti del cibo e della sua preparazione. E sono le ricette della sorella dell’autrice Chiara, i suoi piatti legati alla tradizione familiare, agli aromi pungenti della campagna che incorniciano ogni capitolo di questo affresco.
 
 Fisiologia del gusto
di Anthelme Brillat-Savarin 
1998
272 pagine
Impareggiabile «homme d'esprit», secondo la definizione di Balzac, Brillat-Savarin del cibo non coglie tanto l'aspetto edonistico ma soprattutto quello sociale ed è questo che rende la sua opera così moderna.
Fisiologia del gusto«Nel considerare i piaceri della tavola sotto i più diversi aspetti, m'ero reso conto da tempo che in questo campo c'era da fare qualcosa di meglio di un semplice libro di cucina, e che molto si poteva dire su funzioni così essenziali, così continue e che influiscono così direttamente sulla salute, sulla felicità e persino sugli affari. Una volta stabilita quest'idea madre, tutto il resto è venuto da sé: mi sono guardato intorno, ho preso appunti, e spesso, in mezzo ai più sontuosi banchetti, il piacere di osservare mi ha salvato dalla noia conviviale.
Certo, per tener fede agli impegni che m'ero prefisso, ho dovuto improvvisarmi fisico, chimico, fisiologo e persino, in una certa misura, erudito». Pubblicata anonima nel 1825, la Fisiologia del gusto alterna a riflessioni sui cinque sensi, descrizioni e aneddoti, digressioni filosofiche e di costume, notazioni scientifiche. Impareggiabile «homme d'esprit», secondo la definizione di Balzac, Brillat-Savarin del cibo non coglie tanto l'aspetto edonistico ma soprattutto quello sociale ed è questo che rende la sua opera così moderna.

 Tacchino farcito
di Alda Bruno
2001
104 pagine
Come in una commedia alla Woody Allen, le situazioni che si imbrogliano intorno al pranzo di Natale in famiglia, al centro il classico tacchino e la sua ricetta.
Tacchino farcito è un quadretto alla Woody Allen di un pranzo di Natale in famiglia, gossip e situazioni che si imbrogliano intorno al classico tacchino.
Tacchino farcito«Per raggiungere il gusto compiuto del tacchino farcito, i Malaspina impiegarono quattro generazioni in cui l’abitudine di sposarsi e risposarsi tra di loro, se non portò un tocco di originalità nei loro inveterati valori di posizione, aggiunse una folata d’innovazione se non altro nella pancia disossata del tacchino».
Ironico, spumeggiante, irriverente, questo romanzo di Alda Bruno parla di famiglia e di cucina, in un intreccio di modernità e tradizione.



Anthelme Brillat-Savarin (1755-1826) magistrato, diplomatico, musicista. Rifugiatosi a Losanna, e poi a New York, nel 1794, rientrò due anni dopo in Francia e venne nominato Consigliere alla Corte di Cassazione. Scrisse saggi di carattere giuridico ed economico, ma la sua notorietà è legata alla Fisiologia del gusto, pubblicata l’anno prima della morte.


Alda Bruno, scrittrice siciliana, vive tra Palermo e la campagna. Questa casa editrice ha pubblicato anche La casina, la casa, le cose (2005) e Germani in bellavista (2007). 

Héctor Abad Faciolince è nato nel 1958 a Medellín, in Colombia. Ha studiato Lettere Moderne in Italia. Prima di questo Trattato di culinaria per donne tristi ha pubblicato un romanzo, Asuntos de un hidalgo disoluto, e una raccolta di racconti, Malos pensamientos

Simonetta Agnello Hornby, nata a Palermo, vive dal 1972 a Londra, dove svolge la professione di avvocato ed è stata presidente per otto anni del Tribunale di Special Educational Needs and Disability. Il suo primo romanzo, La Mennulara, è del 2002. In seguito ha pubblicato La zia marchesa (2004), Boccamurata (2007), Vento scomposto (2009), La monaca (2010) e Camera oscura (2010), accolti con numerosi premi letterari e tradotti in diverse lingue.

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