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giovedì 14 febbraio 2013

Recensione: "Un'estate di perdizione" di Stephanie Ash


In uscita in contemporanea mondiale,
un irresistibile
vortice di passione,
per un’esperienza che coinvolge tutti e cinque i sensi…








---oOo---
Un'estate 
di perdizione
di Stephanie Ash
Pagine 256
Prezzo 9,90 Euro 
Tre60
dal 31 gennaio 
--o--







Per Anna, la proposta è irrinunciabile: trascorrere due mesi a Creta per partecipare a un importante scavo archeologico. 
Potrebbe essere la svolta della sua carriera e l’occasione giusta per mettere alla prova il rapporto col suo fidanzato storico, Justin, che invece dovrà rimanere a Londra a lavorare per tutta l’estate. 
Sunkissed
cover originale
Così, senza pensarci due volte, Anna accetta l’incarico, compra il biglietto aereo e, sul volo, conosce Miranda, la ragazza con cui condividerà quella fantastica esperienza, ma che, in realtà, non sembra particolarmente interessata all’archeologia. Miranda infatti le confida di avere chiuso una relazione con un uomo sposato e mette subito in chiaro le sue intenzioni: divertirsi il più possibile! 
Non appena giunge a Creta, Anna rimane affascinata dall’intenso profumo della calda brezza che soffia sull’isola, dal colore ipnotico del mare e… dagli uomini che incontra. 
Prima Vangelis, il giovane studioso che ospita nella sua villa i componenti del team di ricerca, un ragazzo dal sorriso irresistibile e dai modi audaci e disinibiti; e poi il direttore degli scavi, William Sillery, un professore anticonformista eppure maniaco del controllo, che dietro lo sguardo magnetico nasconde un bagliore perverso… 
Con la complicità di Miranda, in quella torrida estate greca, Anna si lascerà coinvolgere in uno stuzzicante gioco di seduzione e ogni sua fantasia – anche la più inconfessabile – verrà soddisfatta. A Londra, però, c’è qualcuno che l’aspetta, e che è disposto a tutto pur di non perderla…

Considerazioni.
Non so davvero da dove partire. Sul serio, onestamente non so proprio da dove partire. Sono seduta al computer da circa mezz'ora, ma so bene come iniziare questa recensione che prenderà una direzione che di solito non voglio che prenda per il gusto delle lettura che mi lascia, non tanto per la negatività o la positività della recensione, quanto piuttosto per la confezione glabale che ne risulta al termine della lettura. Amara e banale. Sicuramente non degna di merito e nemmeno di svago. Ve lo anticipo.


Mi piace il genere erotico, mi piace per le storie che si creano e narrano racconti cercando di inserire la parte "hot" in modo convincente, reale, seducente e provocante. Mi piacciono come vengono fatte evolvere sensualmente le trame, mi piace leggere le scene più spinte come mezzo per comunicare con il corpo e non tanto con i dialoghi, mi piace la comunicazione visiva che si crea tra personaggi e lettore, mi piace avvolvermi nel piccante, nel piacevole, nella tensione erotica ben descritta, rispettosa della trama, del lettore e del sesso in generale.

Devo dire che nel romanzo che vi sto per recensire oggi non ho trovato soddisfazione delle aspettative che serbavo in merito al genere ed alla storia che si proponeva di narrare.

Sebbene infatti "Un'estate di perdizione" si proponga come un romanzo erotico che narra di proibito, di seducente, di accattivante e assolutamente piccante non rispecchia allo stato dei fatti nessuna di queste promesse. Mi sono sentita come Adele quando canta la canzone "Skyfall": defraudata. Avevo letto la trama ed i commenti in originale, ma non paga non mi avevano convinto e ho avuto quello che meritavo: un romanzo dozzinale, futile, mal scritto e sciocco.


Come dicevo prima amo moltissimo il genere erotico, se riesce a intrecciarsi ad una trama solida e accattivante riesce anche a farmi impazzire di gioia vera e genuina, ma diavolo qui non c'è proprio salvezza  che provenga da storia (assente), personaggi (piatti e cui l'unico pensiero non sia copulare all'infinito), ambientazione (non pervenuta) o bravura della scrittrice (zzzzzzzzzzzzz).
Soprattutto su quest'ultimo punto mi sento di bacchettare maggiormente l'opera in questione, perchè non c'è proprio possibilità di salvezza in una scrittrice che ci descrive un rapporto con le seguenti - evocative - parole: "Oh, si, si, si , così...". Perchè di meglio riesco a fare anche io al citonofono... credetemi!!

No, non promuovo il romanzo, se non ve ne foste accorti. Ma se amate il sesso costante, abbbondante, di ogni tipo, in qualunque posizione, con qualunque persona di qualsiasi sesso, se amate il sesso senza amore, con pseudo sentimento e dei personaggi che non capiscono da che parte girarsi in preda a febbri ormonali da ricovero immediato, ve lo consiglio, perchè no? C'è sempre da imparare per movimentare la vita di coppia...

Stephanie Ash è lo pseudonimo scelto da un’autrice di bestseller inglese tradotta in tutto il mondo.

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