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lunedì 8 luglio 2013

Intervista a Theresa Melville su "Mai notte più dolce"


Carissimi lettori del Bostonian Library ---

Oggi ho una sorpresa per voi. 

Non ci credete? Vi basterà leggere più in basso per comprendere la portata di questa sorpresa, perchè sono felicissiama di annunciarvi che ho finalmente intervistato Theresa Melville proprio in occasione dell'uscita del suo ultimo romanzo, nonchè ultimo libro della fortunata trilogia de Tourangeau!
Theresa è stata davvero molto gentile e disponibile nel rispondere alle mie domande e controdomande, per ui la ringrazio infinitamaente davvero per la pazienza !!!


http://blog.librimondadori.it/blogs/iromanzi/files/2013/06/ROMANZI_1047.jpg









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Mai notte più dolce
di Theresa Melville
pagine 300 circa
prezzo 4,20€
I romanzi Mondadori
da luglio
in edicola

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La Trilogia Tourangeau è così composta:

- L'abbraccio della notte
- Notte di speranza
- Mai notte più dolce
http://blog.librimondadori.it/blogs/iromanzi/files/2011/06/romanzi_964.JPGhttp://blog.librimondadori.it/blogs/iromanzi/files/2012/07/romanzi_1015.JPG
Julie Bartén de Tourangeau, discendente di un’antica stirpe aristocratica, ha un passato tormentato che la rende solitaria e schiva. 
Trova la forza di reagire quando l’amore, che credeva illusorio, per Tristan Rabeau diventa realtà. Altrettanto reale è però la minaccia dei fanatici bonapartisti che, nell’attesa del ritorno dell’imperatore, perseguitano i suoi avversari, tra i quali Tristan. 
Coraggiosa e appassionata, Julie è determinata a rimanere al fianco del suo uomo e fuggire con lui, ma sembra 
che non ci sia un modo per proteggersi se il nemico è il potente generale Marcel Bartén, ovvero suo padre…
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Se non avete i romanzi precedenti, potete ordinare gli arretrati dal vostro edicolante, il quale può ordinarli e farveli pervenire al prezzo di copertina.
Per leggere le trame dei due romanzi che precedono Mai notte più dolce potete leggerle a questo link:

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L'Intervista




- Innanzitutto come ci presenteresti "Mai notte più dolce" che troveremo in edicola da luglio? Cosa troveremo in questa storia? "Mai notte più dolce" come si collega ai precedenti due volumi della trilogia?

Mai notte più dolce racconta di un amore avventuroso sbocciato e cresciuto nel
pericolo malgrado dubbi e avversità. Il romanzo si collega ai precedenti in quanto la protagonista femminile, Julie Bartén, è la figlia di Cornélie e di Marcel, la coppia leggendaria della saga. Nel libro precedente, Notte di speranza, Julie viene al mondo a Villa Tourangeau. In Mai notte più dolce, troviamo la ragazza ormai diciottenne innamorata di Tristan Rabeau, l’uomo che sconvolgerà il suo cuore e la sua vita.
- Oltre alla storia d'amore, che sarà certamente il fulcro del romanzo, quali altre tematiche vedremo emergere in questo romanzo?

Grande parte nel romanzo hanno i legami di amicizia, sia all’interno che all’esterno della dinamica amorosa. Io credo che due innamorati possano anche essere amici e complici, proprio come Julie e Tristan. Oltre all’amicizia, c’è il valore della famiglia. Nel nostro caso si tratta di un nucleo composto da ben quattro famiglie, unite dalle peripezie di un passato che non si può dimenticare.

southern love. fireflies.- Cosa ti è piaciuto di più scrivere di questo romanzo: un personaggio, una situazione, un dialogo o altro?

Mi sono appassionata molto all’evoluzione del rapporto tra i due protagonisti maschili della saga: Marcel e François. Rivali in amore, giunti più volte sul punto di uccidersi a mani nude, i due uomini si trovano a condividere un’esperienza per loro inimmaginabile.

- Se dovessi descrivere con 5 aggettivi il protagonista maschile e altri 5 quello femminile, quali sceglieresti?

Tristan è idealista, provocatorio, impulsivo, leale, premuroso.

Julie è concreta, risoluta, accorta, ironica, schietta.
 
- Ho notato che tutti i personaggi che hai creato per questa trilogia, che ricordo essere la "trilogia di Tourangeau", sono molto forti e determinati, dipende dal fatto che vivono in un periodo storico molto duro e impetuoso?

A volte la determinazione non è sinonimo di forza. Alcuni personaggi della trilogia sono in realtà molto fragili, anche se ostentano una ferrea determinazione. Viceversa, altri possiedono una solidità che va oltre le apparenze, che si nasconde nei silenzi per esplodere poi inaspettatamente. Certo è che il periodo storico fomentava gli spiriti bollenti. A prescindere dall’ideologia politica, si viveva in un contesto socioculturale precario e turbolento, denso di violenza e prevaricazione.
 

- Theresa Melville, le storie che nascono dalla tua penna nascono da un'immagine, da una persona, da un momento che ti appare disegnato nella mente, o altro?

In genere nascono dalla suggestione di un personaggio. Nel caso della trilogia dei Tourangeau, il personaggio è stato la contessina Cornélie: ho immaginato nella sua espressione assorta il gran temperamento, il dramma, la passione, e l’orgoglio di una donna che affronta la vita a testa alta.

- Cosa vuol dire - per te - allietare il pubblico con storie romantiche?


Ad essere sincera, quando scrivo non mi prefiggo proprio lo scopo di “allietare” il
pubblico. Penso a proporre delle storie ricche di sentimento, articolate in situazioni realistiche, con personaggi che si muovono in un contesto storico verosimile, in uno scenario avventuroso e sorprendente.

- Cos'è l'amore per te? Un sentimento che è possibile traslare nella vita reale o solamente un'illusione da vivere sulla carta, nelle pagine dei libri?

L’amore è il perno della vita, è una forza straordinaria. L’amore raccontato nei libri è un riflesso della realtà, più o meno impreziosito dalla visione dell’autore.

- La lotta, soprattutto per quello che si vuole, è al centro della storia, mi è parso di comprendere, scrivere è stato anche così per te, una lotta per un premio al quale anelavi sopra ogni cosa?

Al centro della storia c’è l’amore tra un uomo e una donna che il destino cerca di dividere. Più che di una lotta parlerei di conflitto, un conflitto ambiguo, dalle molte sfaccettature, che coinvolge più personaggi.

La scrittura è qualcosa che fa parte di me. Non la considero un premio, ma un aspetto del mio essere, tradotto nella professione di scrittrice, che cerco ogni giorno di migliorare. Considero invece un premio il consenso del pubblico, che non do mai per scontato.

- Il nemico più grande di Julie è suo padre, per te c'è qualcosa che si pone in assoluto contrasto con il tuo essere, almeno professionalmente?

Julie fatica ad accettare l’ipotesi che il padre possa essersi macchiato della colpa che gli viene attribuita, proprio perché, come dici, l’inimicizia tra padre e figlia è innaturale, insostenibile. Tuttavia, accade che tra un genitore e una giovane figlia nascano dei contrasti anche duri, specie se tra loro interviene una terza persona, che catalizza i sentimenti amorosi da una parte e quelli rancorosi dall’altra. Nel caso di Julie, questa persona è Tristan, l’uomo che ama. Divisa tra il padre e Tristan, Julie vivrà un momento drammatico, dal quale non uscirà facilmente.

- I sentimenti: vani e illusori o cibo per l'animo?

Sono cibo per l’animo, sempre. Ci insegnano qualcosa anche quando ci fanno
soffrire, e sono insegnamenti preziosi.

- Il mondo sta cambiando e cambierà sicuramente ancora, ma uno dei punti fissi rimane la voglia di appartenere a qualcuno, secondo te, è voglia che si perderà con il tempo o mai, in fin dei conti, andrà in desuetudine?

Francamente mi lascia perplessa la voglia di appartenenza nel rapporto sentimentale, forse mi spaventa anche un po’, perché mi fa pensare a un rapporto che non sia del tutto paritario. All’interno di una coppia, credo più nella condivisione che nell’appartenenza, così come credo che la condivisione sia il vero presupposto per una unione solida.

 
Cosa vorresti che arrivasse ai lettori di "Mai notte più dolce"?

Vorrei dare loro il piacere della lettura, che credo connesso in qualche modo all’amore di uno scrittore per il proprio lavoro. Se riuscissi a trasmettere ai lettori anche solo la metà delle emozioni che provo mentre scrivo, sarei già contenta. Quanto ai contenuti in senso stretto, mi piacerebbe che alcuni brani facessero riflettere, che servissero come spunto per analizzare, sotto una nuova prospettiva, circostanze o stati d’animo propri di chi legge. Trovo molto gratificanti i dibattiti che si sviluppano intorno a miei personaggi, perché è il segnale che quei personaggi sono entrati nel cuore delle lettrici. A tal proposito, voglio ringraziare tutte coloro che hanno apprezzato questa trilogia per il loro sostegno e per i loro consigli, che ho seguito a beneficio di qualche personaggio femminile risultato particolarmente caro al pubblico. E naturalmente grazie a te, Endimione, per avermi ospitata e per il grande lavoro che fai con la Bostonian Library, ormai un punto di riferimento per le appassionate del Romance.
Theresa Melville si definisce così: "Sono una scrittrice. E sono madre, moglie, sorella, specifiche importanti che a volte si contendono il primato. Vorrei fare tutto meglio e non mi contento mai, anche quando scrivo. Vent’anni di mestiere e non riesco a tirar via neppure sulle virgole. Le mie storie sono un intreccio di rosa e nero che non si arrende al caso, sono riflessi del mio vissuto, dei sogni afferrati o anche solo sfiorati, di tenaci illusioni che mi tengo strette. Come scrittrice e come donna, spero in una condivisione profonda con chi mi vorrà leggere."

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