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martedì 22 luglio 2014

Recensione: "Il sapore della vendetta" di Joe Abercrombie.

 
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Il sapore
della vendetta
di Joe Abercrombie
pagine 796
prezzo 24€
Gargoyle
già disponibile
voto:

5/5

 












La serie "The First Law Trilogy" è composto da:

1. The Blade Itself - Il richiamo delle spade
2. Before They Are Hanged - Non prima che siano impiccati
3. Last Argument of Kings - L’ultima ragione dei re
+
Romanzi autoconclusivi ambientati nel mondo della trilogia

1. Best Served Cold - Il sapore della vendetta
2. The Heroes - The Heroes
3. Red Country - ancora inedito
Primavera in Styria. 
E vuol dire guerra. 
C'erano stati diciannove anni di sangue. 
Lo spietato Granduca Orso è in lotta con l'Alleanza degli Otto, e insieme hanno macchiato di rosso la terra bianca. Mentre gli eserciti avanzano, le teste rotolano e le città sono in fiamme, dietro le quinte bancari, preti e forze antiche e oscure giocano una partita mortale per scegliere chi sarà fatto re. 
cover originale
La guerra potrebbe essere un inferno, ma per Monza Murcatto, la Serpe di Talins, la mercenaria più celebre e temuta alle dipendenze del Duca Orso, è un modo dannatamente buono per fare soldi. Le sue vittorie, però, l'hanno resa troppo famosa, per i gusti del suo committente. 
Tradita, buttata giù da una battaglia e lasciata a morire, la ricompensa di Murcatto è un mucchio di ossa rotte e una fame ardente di vendetta. A qualunque costo, sette uomini dovranno morire. 
Tra i suoi alleati: l'ubriacone meno affidabile della Styria, il prigioniero più pericoloso, un assassino ossessionato dai numeri e un barbaro che vuole solo fare la cosa giusta. 
Il numero dei suoi nemici è almeno la metà della nazione. E tutto questo prima che l'uomo più pericoloso del mondo venga mandato a cercarla e a finire il lavoro che il Duca Orso ha iniziato... Primavera in Styria. E vuol dire vendetta.
 

Considerazioni.
Il più bello. Di tutte le opere fino ad ora lette di  Joe Abercrombie ... il più intenso, rimarchevole e completo. Sul serio. Ho amato molto quello che ha sempre avuto da dirmi Abercrombie, non sempre ho adorato il modo, magari non troppo umanamente accettato o dolce, ma sporco, doloroso e violento, ma qui, cari lettori, in questo romanzo, ho avuto quello che ho cercato in precedenza nei romanzi di Abercrombie: una capitolazione al suo genio, un'accettazione totale e assoluta senza dire "ma se", "ma come" o "invece".
 
No, in questo romanzo c'è tutto:

- Una donna, una scaltra mercenaria, che seguiamo vittoriosa con il fratello amato, Benna, che ama come si ama qualcuno che si da per scontato, ma che poi viene meno. Una festa, un ludibrio, osannazione li aspettano, insieme all'inganno, alla morte, per la loro audacia, la loro forza e il loro orgoglio. 7 uomini li ingannano, intrappolandoli. E il fratello gli viene strappato via, sgozzato e gettato via, giù da un burrone. Lo stesso burrone in cui viene gettata anche lei, Monza Murcatto, ma che non si sa  bene come ... sopravvive. E da lì ... tutto diviene violenza. 
In una Venezia rinascimentale e violenta Monza si ritrova prigioniera di un macellaio ossessionato da lei che la "ricostruisce", ma seppur zoppa, con una mano pressochè inutilizzabile ... ella scappa, e mette insieme uomini che l'aiuteranno nel compimento della sua vendetta: uccidere i 7 uomini che hanno ucciso il fratello e trasformato lei nel fisico e nell'animo.

- C'è un gruppo di uomini che aiutano Murcatto, che per il denaro che lei smone loro (tantissimo) farebbero molto, ma che in qualche modo si trovano avvinti a Murcatto per qualche strano motivo che non sanno spiegare, in fondo, che li spinge ad aiutarla nel suo nefasto e brutale proposito di morte, dal quale non cede, non torna indietro al di là del denaro promesso. 

Abercrombie è un autore generoso e ci concede di conoscere la natura di questi uomini al seguito di Murcatto, le loro intenzioni, le loro caratteristiche e personalità. Ma c'è anche del divertimento in Abercrombie, quello che è commisto al terrore, al drammatico intrecciarsi degli eventi, che conducono le persone a quello che non avrebbero voluto essere, a lottare per qualcosa in cui non avrebbero altrimenti creduto. E cambiare la loro natura. Questo è quello che fanno tutti i personaggi di questa storia, soprattutto coloro che circondano Murcatto: mutano loro stessi con lei.

- Il cambiamento. La vendetta è un piatto che va servito freddo, dicono. Ma è un piatto che una volta mangiato non ti riporta indietro. Ed Abercrombie punta anche su questo. C'è il cambiamento dei personaggi, certamente, ma non pensiate di trovarvi di fronte ad una lettura che non vi cambierà in qualche modo. Vedere una donna ridotta in fin di vita, che ha visto morire suo fratello, la persona più importante per lei, costretta poi a subire le "attenzioni" di uno psicopatico che si crede il padre di Frankenstein e si è innamorato di lei, per fuggire e trovarsi in complotti più grandi di lei, in grado di, se non distruiggerla, colpirla a fondo nell'animo e nel fisico, mettendola alla prova sia contro i nemici e con i presunti compagni, forse amici.

Sebbene ci troviamo sempre a confronto con personaggi che sono tutto fuorchè eroi a cui ispirarsi e a cui mirare (sboccati, maleducati, incivili, violenti, bugiardi, traditori, ecc...) la novità e che abbiamo una donna come protagonista che, questa volta, implica un'indagine che tocca qualcosa che assomiglia  al "sentimento", associato alle sue azioni e a una vendeta "fredda" e lunga a cui solo una donna può mantenere fede, anche se viene associato a quello che più spesso si avvicine alle donne e al sentimento congiunti: la debolezza. Ma parliamo di Abercrombie  per cui la debolezza è una nuvola che viaggia veloce e che muta. E la debolezza, in Murcatto, diviene forza.

Cupo, violento, sanguinario e brutale. Sicuramente è tutto questo "Il sapore della vendetta", ma se fosse stato solo questo non mi avrebbe colpito tanto, mi avrebbe fatto individuare qualche difetto, qualche nota stonata, invece è stato qualcosa di più. Non so cosa mi abbia smossa, se il fatto che come protagonista ci fosse una donna, o se per il fatto che gli ideali e i principi collidano così fragorosamente con le azioni e le conseguenze di queste ultime, divenendo un terreno pericoloso per tutti e per tutto.

Ma mi è piaciuto molto. E anche se non avete letto nulla di Abercrombie leggete questo. Leggete la storia di Murcatto (che di fantasy ha ben poco, se non una sorta di ambientazione rinascimentale) e leggerete un grande autore, all'apice della sua carriera, al momento.

Joe Abercrombie nasce a Lancaster (UK) nel 1974. È il 2002 quando, studente di Psicologia all’Università di Manchester, pensa di scrivere una trilogia fantasy e inizia la stesura del primo episodio. Trasferitosi a Londra, lavora come montatore freelance e produttore di format televisivi di vario tipo e termina di scrivere quello che diventerà Il Richiamo delle spade(2006, Gargoyle 2013). Dopo aver incassato lo scetticismo di alcuni degli agenti letterari più influenti d’Inghilterra, Gollancz acquista i diritti del romanzo e vincola l’autore a pubblicare la futura trilogia per un giro d’affari a sette zeri. Con Il Richiamo delle Spade, nel 2008, Abercrombie è finalista al prestigioso John Campbell Award come miglior nuovo scrittore fantasy. Seguono Non prima che siano impiccati eL'’ultima Ragione dei Re (2007, 2008, Gargoyle 2013 e marzo 2014). La “La Prima Legge”viene tradotta in diversi Paesi. Confermano il successo i romanzi successivi di AbercrombieIl sapore della vendetta(2009, Gargoyle aprile 2014) – candidato al David Gemmell Legend Award per il 2010 –, The Heroes(2011, Gargoyle 2012), Red Country (2012), di prossima pubblicazione per Gargoyle. È in via di ultimazione il romanzo Half a King, la cui uscita è prevista nel luglio 2014. http://www.joeabercrombie.com/

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