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martedì 18 novembre 2014

Recensione: "L'estate del bene e del male" di Miranda Beverly - Whittermore


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L'estate
del bene e del male
di Miranda Beverly - Whittermore
pagine 416
prezzo 18.50€
ebook 11.99€
Sonzogno
già disponibile
ebook/cartaceo
voto:
4/5
--o--






Dopo aver vinto una borsa di studio per un college prestigioso dell'East Coast, l'intelligente ma ordinaria Mabel Dagmar si trova a essere compagna di stanza della ricca e capricciosa Genevra Winslow. 
Mabel viene subito stregata dal mondo aristocratico di Ev e, contro ogni previsione, tra le due ragazze nasce una forte amicizia. 
Così quando Ev invita Mabel a passare l'estate a Winloch, la centenaria proprietà di famiglia affacciata su un lago del Vermont dove il potente clan Winslow ama radunarsi, Mabel accetta senza pensarci due volte. 
cover originale
Lì, tra bagni di mezzanotte, gite in barca, feste e fuochi d'artificio, Mabel si rende conto di avere trovato tutto ciò che ha sempre desiderato: l'amicizia, l'amore, il lusso e, soprattutto, per la prima volta nella sua vita, la sensazione di far parte di qualcosa di bello e felice. Tuttavia, a mano a mano che l'estate avanza, Mabel avverte che sull'abbagliante perfezione dei Winslow si allungano ombre inquietanti che affondano le radici in un tempo lontano. 
Mentre indaga sui loro segreti, Mabel si ritrova a lottare con i demoni del suo stesso passato e scopre che a volte il Bene non è altro che una maschera. E che nell'eden di Winloch si nasconde un Male che forse solo lei è in grado di fermare. 
La ragazza dovrà scegliere: affrontare l'orrore che batte nel cuore del clan e farsi cacciare da quel paradiso, oppure lasciarsi sedurre dallo splendente futuro che le viene offerto.



Considerazioni.
Ho letto alcune opinioni in giro su questo romanzo. Onestamente non comprendevo come mai alcuni lettori avessero stroncato del tutto questa opera. Poi, pensandoci su un pò, ho compreso. Mi si è accesa una specie di lampadina nella mente. Mabel. Lei o si comprende e quindi si da un certo senso al suo gire, vivere e pensare, o diventa davvero ostica, oseri dire quasi odiosa per il suo atteggiamento, terribile nel suo complesso.

Difficile forse comprendere come una persona possa risultare così differente a seconda di chi percepisce la sua essenza, ma non così impossibile se è descritta da un'atrice così abile (e forse anche un pò sadica con i suoi personaggi) come la Whittermore.

Ma cosa troverete ne "L'estate del bene e del male"? Sostanzialmente una trasformazione, quella di Mabel, che da piccola e ingenua giovane poco avvezza ai meccanismi della vita da "ricconi" - considerata da Mabel in qualche modo da preferire alla sua vita, alle regole che conosce, che accantona insieme ai principi con cui è cresciuta - a donna scevra di toccante ottimismo, altera, rigida e priva quasi di gentilezza, divendo una persona facile alla prepotenza, al limite con la prevaricazione e la genuina cattiveria. Mabel diviene l'immagine riflessa di uno specchio maligno, che le piace di più, che è quella che vuole essere per entrare in quel mondo luccicante che concede tanto, forse l'irraggiungibile, l'impensabile, ma solamente a scapito della perdita di qualcosa di molto vicino alla propria essenza e assimilabile alla perdita della luce della dignità, dell'orgoglio, della morale.

Nell'ottica in cui io personalmente ho letto il romanzo, posso dirvi che ho apprezzato molto questo romanzo in quanto è una storia particolare, che parte da presupposti e arriva a scopi insoliti, scomodi, ma assolutamente possibili e interessanti per sondare  i limiti dell'animo umano.  

"L'estate del bene e del male" è riuscito a immergermi nella storia non di una ascesa, ma una discesa personale e negativa. Questa storia non è una scalata verso la ricchezza interiore, ma quella materiale, che porta ad una connotazione negativa dell'esistenza della protagonista. Mabel in questo viaggio, nato come integrazione nella vita dei Winslow, diviene  emblema esemplare della perdita di quanto di bello, glorioso, puro e positivo custodiamo come un tesoro nell'animo, ma che può essere dato via, concesso, venduto, scambiato come una merce, ed anche abbastanza facilmente (purtroppo).

Mabel per giungere ai suoi scopi diviene un essere orribile, egoista, intangibile, inscanfibile nei propositi, nelle intenzioni, nelle idee. Mabel diviene puro egoismo, pronto a difendere ogni conquista anche con la violenza, l'inganno, il sotterfugio, fino a che ogni passo da lei compiuto diviene motivo di maggiore decadenza morale, malvagità incomprensinbile, malata.

Una storia che è interessante, profondamente umana, di intensa introspezione psicologica, che si spinge a toccare i confini del genere gotico - senza poi appartenervi del tutto - dai retroscena un pò thriller, dalla psicologia contorta, controversa e un pò falsata, a volte distorta del tutto della mente della protagonista. 

Il bene e il male, il buio e la luce, il giusto e lo sbagliato, il reale e il sogno, l'appartenere e il volere. La Whittermore è brava nel dipingere le sbavature che regolano i limiti di questi opposti, nel tratteggiare la figure dei personaggi, nel dipingerci una Mabel che diviene tutto ciò che non vogliamo diventare. Certo, il tutto risulta decisamente stereotipato e un pò forzato nell'esposizione, ma è un'interessante indagine psicologica che merita di essere affrontata per quello che è: un percorso facile verso l'inferno dell'insoddisfazione finale,  ma con un sorriso sul volto, per la soddisfazione di non essere affondati da soli. Se può dirsi soddisfazione ...

Consiglio questo romanzo per il semplice fatto che ogni tanto occorre leggere della parte peggiore dell'uomo per cogliere i significati più profondi del suo animo.


Miranda Beverly-Whittemore (1976), americana, figlia di etnologi, è cresciuta in Africa. Vive a Brooklyn con la sua famiglia.

6 commenti :

  1. la tua recensione mi ha catturata, sicuramente lo metterò in wish!!!

    RispondiElimina
  2. contenta di aver stuzzicato la tua curiosità :) :) :) :) :) !!!!!
    ;P
    Endi

    RispondiElimina
  3. Inizio dalla fine. Leggo che Miranda Beverly-Whittemore è del 1976, tutto sommato una giovane autrice, per i canoni attuali, quindi complimenti per essere riuscita a farsi pubblicare nel suo paese e all'ester e per essere riuscita a esplorare la parte oscura dell'uomo nel suo romanzo.

    E ora dal principio. Chi ha dato il titolo all'edizione italiana secondo me ha tratto ispirazione da Mezzanotte nel giardino del bene e del male.

    «Certo, il tutto risulta decisamente stereotipato e un pò forzato nell'esposizione, ma è un'interessante indagine psicologica che merita di essere affrontata per quello che è: un percorso facile verso l'inferno dell'insoddisfazione finale, ma con un sorriso sul volto, per la soddisfazione di non essere affondati da soli.»

    E qui ti volevo, mi stavo appunto chiedendo come sono gestite le trasformazioni e le meamorfosi di Mabel nel libro... sono poco credibili?

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  4. Ciao Ludo!!!!
    Dunque, è un pò difficile da spiegare, ma ci provo :)
    Non è, a mio parere, un problema di credibilità (anche se gli attegiamenti di Mabel risultano un pò forzati, quasi impossibile in rapporto al prima), in quanto la svolta di Mabel è resa efficemente nel quadro un pò particolare che W ne fa, ma a volte risulta un pò troppo macchietta nelle situazioni, negli atteggiamenti con gli altri... la cosa che viene a disturbare in particolar modo verso la fine del romanzo e del suo mutamento, è quando la sua figura emerge essere come ancora qualcosa di diverso rispetto a quanto immaginato divenire(e più vicina a ciò che era in partenza) e diviene mezzo ed espiazione per tutta la famiglia Winslow (roba che mi ha sbigottito, ma che in un procedimento come quello innescato dalla Whittermore ci sta).

    Diciamo che è una sorta di assurdo x assurdo. Occorre credere che quello che W ci dice sia necessariamente possibile, non sicuramente accettabile. Si traggono poi le considerazioni (molte) ed è soprattutto per questo mi è piaciuto. Sembra psicotico ... e forse lo è...

    Spero di averti fatto un quadro più preciso senza spoilerare troppo...
    xoxo
    Endi

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  5. Avevo notato l'uscita di questo libro e devo dire che mi attira molto, credo che ci farò un pensierino!

    RispondiElimina

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