Biscotti, omicidi e profumo di mandorle
di Elke Pistor
Pagine 250 - Prezzo 15€ - eBook 7.99€
Emons Edizioni
già disponibile
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La Miss Marple dei pasticcieri indaga al mercatino di Natale.
Annemie Engel ama tre cose: le canzoni, il gatto Belmondo e il suo mestiere di pasticciera. Le altre persone, invece, non le piacciono affatto, così passa il tempo chiusa in laboratorio a infornare torte, crostate e biscotti natalizi. Quando suo fratello Harald viene sospettato di omicidio, però, il suo fragile mondo perfetto crolla come un soufflé venuto male. Per mantenere una vecchia promessa, deve mettersi alla ricerca del vero assassino. E nemmeno immagina quali pericoli nasconda il mercatino di Natale della placida Niedelsingen.
In appendice 24 ricette natalizie.
Considerazioni.
Quanto amo questa collana è davvero inspiegabile! Da quando la Emons ha deciso di inserire nel suo catalogo i "gialli tedeschi" ho davvero riscoperto un momento godibilissimo di lettura che mi ha permesso di approcciare nuovi autori, che altrimenti dovrei leggere solo in tedesco (e me per me sarebbe impossibile visto che non lo conosco per nulla 🫠) ma anche di conoscere stili e ambientazioni davvero caratteristiche e per me poco conosciute che onestamente ho apprezzo moltissimo. Non conoscevo infatti questa parte della letteratura tedesca, ovvero quella spumeggiante e sardonica che mescola il mistero/giallo all'ironia genuina, quella semplice che scaturisce dalla quotidianità e dalla sdrammatizzazione degli aspetti fin troppo conosciuti di tutti i giorni.
Perdonate la digressione ma volevo innanzitutto condividere questi pensieri con voi!
Tornando a noi, la storia è presto detta: la protagonista di questa storia è la signora Annemie, la quale vive serenamente la sua vita di pasticcera in un piccolo paese di provincia. Ad Annemie piace il suo lavoro e condividere le sue consolidate abitudini assieme al suo gattone Belmondo, non le piace invece stare con le persone e dover venire a contatto con la gente ... la qualcosa psicologicamente la ferisce e non la mette a suo agio. Ecco del perché delle sue manie e della sua routine perfettamente scandita da rituali precisi e ben predeterminati.
Un giorno però questa ormai ventennale vita isolata viene a scontrarsi con la realtà e purtroppo non lo fa in modo gentile. Il fratello di Annemie infatti viene arrestato con l'accusa di aver ucciso un uomo... Annemarie, viste le circostanze si vede costretta ad uscire dal suo solitario e protettivo guscio e aiutare il fratello nei guai.
Senza darvi troppi dettagli che possano rovinarvi il gusto della lettura posso dirvi con assoluta certezza i grandi punti di forza di questa storia:
- innanzitutto l'ambientazione natalizia, che davvero è resa benissimo, avvolgente, che permette di entrare in punta di piedi nel periodo di questa festività (se piace, ovviamente);
- la protagonista. Annemie è, volenti o nolenti, un personaggio molto sfaccettato e per questo anche molto interessante, con un grande margine di evoluzione e crescita, in grado, proprio per come è stato sviluppato, di far riflettere ed emozionare allo stesso tempo;
- la trama tutt'altro che scontata. E' un giallo vecchia maniera, che per trovare il colpevole segue le molliche di pane, o per meglio dire alla "Miss Marple";
- l'escamotage di far lavorare la protagonista allo stand di un mercatino di Natale... una meraviglia!!!!
Detto ciò non è un libro che non possiede difetti, perché il personaggio di Annemie poteva sicuramente essere sviluppato cercando di "sensibilizzarla" al mondo con maggiore gradualità, prendendosi più tempo per approcciarsi con gli altri; oltre a ciò è anche evidente che alcuni meccanismi nella risoluzione del caso possono sembrare un po' affrettati in alcuni passaggi.
Tuttavia io credo che questo romanzo nasca con un scopo ben preciso: raccontare una storia semplice, diretta, complessivamente confortevole, che rientri a pieno titolo nei "classici" racconti che affrontano il Natale con lo scopo di solleticare lo spirito di compassione, condivisione e affetto di cui questa festività si nutre. Per cui parallelamente al caso giallo (l'omicidio) Annemie dovrà anche affrontare tutta una serie di ostacoli personali (persone, parole, sentimenti, paure) che aveva accuratamente evitato per un ventennio e con cui dovrà necessariamente venire a patti. E ci riesce! Davvero la Pistor in questo è stata davvero brava perché è riuscita a far crescere ed evolvere Annemie in modo esponenziale, facendole capire in che mentalità ristretta vivesse, nel suo piccolo mondo provinciale intriso di pregiudizi e piccole inutili regole e invece farle capire quanto una mente aperta può rendere la vita migliore per sè e per gli altri.
Mi è piaciuto tutto cari lettori: mi è piaciuta Annemie, Belmondo, il fratello di lei Harald, Farin - il dipendente del fratello allo stand del mercatino natalizio - che ha sempre una parola saggia per tutto, solo per citarvene alcuni.
Mi sono proprio presa un paio di giorni per leggerlo e me lo sono goduto con lentezza e piacevolezza. Vi dirò di più ... sono sicura che anche per qualcuno di voi sarà una lettura da tenere sul comodino perché l'apprezzerete!
Poso dire che "Biscotti, omicidi e profumo di mandorle" è stata una bella esperienza di lettura e non dimenticare ... alla fine del romanzo c'è anche un'appendice in cui troverete varie ricette di biscotti, una più dolce dell'altra!
Elke Pistor
Elke Pistor, nata nel 1967, è cresciuta a Gemünd nell'Eifel. Una volta conseguita la maturità a Schleiden, ha proseguito gli studi a Colonia dove tuttora vive, dopo un breve intermezzo nella Bassa Renania. Lavora come free-lance nel campo della formazione e tiene seminari di scrittura. Nel 2010 ha pubblicato il suo primo romanzo giallo, nel 2014 ha vinto il Towerland-Stipendium. http://www.elkepistor.de/
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