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venerdì 7 novembre 2014

Recensioni flash, per mood on the road!!


 
 
---oOo---Costellazione 
di sventure
di Davide Piccirillo
pagine
prezzo 4,49 €
Regina Zabo Editore
già disponibile
PROMOSSO 
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Un giornalista per niente ambizioso, il suo caporedattore nonché ex-fidanzata, il migliore amico al quale rivolgersi per qualunque favore, un'epidemia di raffreddore abbattutasi sulla redazioneche lo costringerà ad abbandonare la sua scrivania per dedicarsi al giornalismo investigativo. 
Tra goffi inseguimenti, improbabili partite di golf e surreali sedute di terapia di coppia, riuscirà faticosamente a portare a termine le sue indagini. 
La vita di Rip è destinata a trasformarsi fino a somigliare, con un po' di fantasia, a quella del suo omonimo, l'affascinante detective dei fumetti Rip Kirby. 
È divertente, si legge come un fumetto, ci sono dentro gli stessi meccanismi e tipologie di personaggi, ma è un romanzo.
Considerazioni.

Romanzo estremamente fresco, autoironico, disimpegnato e irriverente, il quale in un batter d'occhio scivola via, rotola pagina dopo pagina verso avventure che intrigano, si fanno amare per la loro leggera e sorprendente piacevolezza sia di trama che di personaggi. 

Queste sono secondo me le caratteristiche principali di questo romanzo, che apprezzerete sicuramente se avete voglia di leggere una storia che ha lunghezza giusta (un 200 pagine appena) e che riesce a dosare benissimo i diversi elementi di cui si compone, in una trama ben orchestrata,. L'eccesso anche di uno solo di queste componenti, infatti, avrebbe compromesso l'equilibrio del romanzo, che invece ha il ritmo giusto per provvedere a migliorarti decisamente una giornata storta e tirarti su il morale facendoti evadere con una sana avventura che ti cattura.
Notevole, come vi dicevo prima, è sicuramente l'impronta di spensiaretezza e gioviale autoironia dell'autore, che con tratti semplici ma efficaci mi ha decisamente convinto con questa sua opera. 

Sebbene abbia decisamente apperezzato il modo con cui la storia venga proposta e narrata devo dire che si sono rivelate interessanti anche le tematiche tirate in ballo: il lavoro di giornalista che Rip svolge (nome del personaggio principale), il rapporto con i colleghi e i principali (come la ex - fidanzata e caporedattore di Rip), ma alla fine, decisive per la riuscita del romanzo, sono le piacevoli e "pasticcione" situazioni in cui si incunea costantemente Rip, e il modo in cui tenta di porvi rimedio e facendolo tratteggia un mondo e un modo assolutamente accattivante, fumettistico, decisamente visivo, immediato.

Questa giovialità di fondo, questa artificiosità fumettistica e i difetti di Rip lo rendono una lettura che vi consiglio per il fatto che concede piacevole evasione e divertimento assicurato!




Davide Piccirillo è nato a Milano, nel 1969, nel corso della sua vita ha fatto diversi lavori ora gestisce una catena di locali per vegetariani. Vive insieme a sua moglie Cristina e ai suoi gatti, guarda vecchi film in bianco e nero, si gode la sua collezione di fumetti e perde partite di calcio on-line contro avversari che probabilmente hanno un quarto della sua età. Fin da ragazzo ha desiderato scrivere e a un certo punto è passato dalle minacce ai fatti, pubblicando diversi racconti in raccolte antologiche e collaborando con Finzioni magazine. Costellazione di sventure è il suo primo romanzo.
 
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 ---oOo---Con l'ultimo
respiro
di Lorenzo Sartori
pagine 51
prezzo 4,49 €
Gainsworth Publishing
già disponibile
PROMOSSO 
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Quando Awira entra nella foresta di Liwitz, dove, a causa di un incantesimo, non si alza mai la nebbia, sa esattamente quello che vuole. Sta raggiungendo la Capitale per prendere parte alla prova finale del Gran Torneo indetto da re Yudra, che ha promesso in sposa la figlia Sari al vincitore. 
E lui quella prova misteriosa, di cui nessuno conosce ancora il contenuto, è determinato a vincerla: per la bellissima principessa, ma soprattutto per ereditare un giorno il Regno e, con esso, un imponente esercito con il quale vendicare la morte di suo padre e di suo fratello, uccisi in battaglia. 
Nella foresta incantata, però, Awira fa un incontro destinato a mettere in gioco tutte le sue certezze, perché le cose non sempre sono come sembrano... 
Con l'ultimo respiro è una favola moderna, oscura, che reinterpreta in note epiche e fantastiche l'antico tema del Torneo, arricchendolo di avventura e passione.

Considerazioni.
Una cinquantina di pagine circa, ma Sartori confeziona un romanzo dalle tinte fantsy davvero rimarchevole per descrizioni evolcative, mondi e creature coinvolte.

E' un romanzo che potrei define come "soffice" per il calore ammantato di fiaba e dolcezza che trasmette con le sue parole, che avvicina cautamente ma specificatamente coloro che possiedono un animo attratto dal fiabesco, dall'irrealizzabile, ma in fin dei conti non impossibile se si crede a ciò che non si vede, ma a cui si è disposto a concedere fiducia, e in un contesto che si avvicina al lontano Medioevo, roviamo i classici parametri che appartenfono a tutte le stori fantastiche: una principessa, un eroe, e una sistuazione pericolosa che li avvicina.

Come nella maggior parte delle fiabe tutto inizia tanto tempo fa ed in una foresta che è abitata da magiche figure come streghe, fate, a far da compagnia agli umani che pascolano l'alberata distesa oscura. A tutto ciò si aggiunga un castello, un torneo e la ricerca di un principe (possibilmente azzurro) per la protagonista, una bellissima dama di nome Sari.

Il principe in questione, che non si fa certamente notare per particolari qualità, ma ce lo teniamo comunque, arriverà dalla celeberrima foresta di Liwitz per andare a vedere il torneo organizzato dal padre della principessa per trovare un marito. Proprio durante il corso del torneo troverà atmosfere che rieccheggiano di antiche leggende con dame, cavalieri, intrighi, lotte al potere, forti contro deboli, titolati e popolani, umani e esseri fatiti in un calderone che sempre attrae e piace, ve lo assicuro
 
Non vi anticipo nulla per non rovinarvi la sopresa, ma sappiate che il finale è il punto di forza, e sebbene sia intriso di positivismo e felicità, non consiste per una volta nello smielato e sempre verde "e vissero felici e contenti" che conosciamo da sempre.
 
Lorenzo Sartori (classe 1967) non è proprio un “nativo” digitale. Per dirla alla Adams, quando Lorenzo vide la luce (quella elettrica comunque già c’era), le forme primitive che abitavano il trascurabilissimo pianeta azzurro-verde non conoscevano ancora gli orologi da polso digitali, tantomeno erano in grado di considerarli un’ottima invenzione.
Nonostante tutto Lorenzo, che è anche un giornalista e un apprezzato game designer nel nerdissimo mondo delle miniature, è digitalmente raggiungibile attraverso il suo blog http://lorenzosartori.blogspot.com e la sua pagina facebook www.facebook.com/lorenzosartoriscrittore 
 
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Lo strano caso 
di Michael Farner di Lorenzo Sartori
pagine 25
prezzo 0.99 €
Gainsworth Publishing
già disponibile
PROMOSSO
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Per Michael Farner sono lontani i tempi in cui era uno scrittore di bestseller: oggi è sovrappeso, depresso, dimenticato dal pubblico e bistrattato dal proprio editore. 
Il motivo? 
Non riesce più ad uccidere i propri personaggi, bel problema per un autore di thriller. Quando Michael “uccide” un personaggio nelle sue bozze se lo ritrova infatti davanti in carne ed ossa, intenzionato a dargli il tormento fino a che non verrà “riportato in vita”. Ma questo è solo l’inizio dei guai per il povero scrittore… 
“Lo strano caso di Michael Farner” è un racconto che ironizza su cliché e consuetudini del mondo dell’editoria spiazzando continuamente il lettore, portandolo a ribaltare più volte la sua prospettiva e suggerendogli che ci sono tanti modi diversi per osservare una realtà solo apparentemente lineare. 
Sarà lo scrittore ad avere l’ultima parola, uno dei suoi personaggi…o chi altro?
Considerazioni.
Ancor più breve del precedente, questo secondo racconto, è riuscito comunque - in una ventina di pagine se ben ricordo - a crearsi uno spazio piacevolissimo nella mia testa. 

E' un raccontino scritto semplicemente, senza troppi fronzoli, ma con una certa impegnativa creatività da parte di Sartori, che imbastisce una storia fuggevolmente surreale su uno scrittore che diviene vittima dei suoi stessi personaggi. 

La cosa che ho apprezzato maggiormente del romanzo è stata nuovamente la capacità di Sartori di prendere una trama, magari che risuona come già sentita da qualche parte, e arricchirla di elementi nuovi, dando direzioni nuove alla narrazione, creando strategie diverse per la conclusione della storia, prendendo quello c'è di buono dalle idee passate per procedere e rinnovare quanto lo induce il suo genio.
 
La pecca maggiore? Sicurmente il fatto che sia eccessivamente breve, la brevità ha tagliato le gambe al romanzo, che poteva assaporarsi decisamente meglio e di più.
 
 
Lorenzo Sartori (classe 1967) non è proprio un “nativo” digitale. Per dirla alla Adams, quando Lorenzo vide la luce (quella elettrica comunque già c’era), le forme primitive che abitavano il trascurabilissimo pianeta azzurro-verde non conoscevano ancora gli orologi da polso digitali, tantomeno erano in grado di considerarli un’ottima invenzione.
Nonostante tutto Lorenzo, che è anche un giornalista e un apprezzato game designer nel nerdissimo mondo delle miniature, è digitalmente raggiungibile attraverso il suo blog http://lorenzosartori.blogspot.com e la sua pagina facebook www.facebook.com/lorenzosartoriscrittore 

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L'ombra 
dell'ultimo 
gran maestro
di Claudio Foti e Stefano Valente
pagine 74
prezzo € 0,99
già disponibile
PROMOSSO
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Quando la Scientific Explora, una delle maggiori reti televisive del vecchio continente, gli affida il compito di realizzare un documentario sui templari, Luciano Moreschi è convinto che finalmente la sua carriera decolli. 
Ma girando “L’Ombra dell’ultimo Gran Maestro”, questo il titolo, in realtà è la sua vita a cambiare per sempre. Luciano s’imbatte in personaggi ambigui e temibili, indecifrabili e affascinanti. Come Margherita Corti, storica della Chiesa, che lo porta a conoscere aspetti nascosti e inquietanti dei cavalieri del Tempio. 
E le profezie che Jacques de Molay, ultimo Gran Maestro dell’Ordine templare, ha lanciato dal rogo contro papa Clemente V, il re di Francia Filippo il Bello, la monarchia e il papato stesso. L’esistenza di Luciano è travolta, il regista si trova a compiere atti che mai avrebbe solo immaginato. Atti che metteranno in pericolo la sua vita, che forse la salveranno. 
Perché ciò che sta per scoprire è un segreto inconfessabile e tremendo. Segue quella linea rossa che parte dai cavalieri templari e si snoda fino a Marcinkus, Pecorelli, Gotti Tedeschi, Benedetto XVI, a papa Francesco e alla massoneria. E a molti altri ancora…
Considerazioni.
Anche per questo romanzo, poche pagine, ma intensi momenti di puo thriller. Avevo già letto qualche opera di Foti, che posso dire di aver apprezzato per la struttura di trama che riesce a imbastire in poche pagine, e a gestire in generale. Non è infatti semplicissimo costruire un thriller in poco meno di cento pagine e farlo funzionare in modo tale da "intrappolare" il lettore nella narrazione e soddisfarlo con un numero di avvenimenti più limitato di quanto ci si aspetti da un romanzo di questo genere.

In questa nuova opera, composta a quattro mani con Valente, ho riscoperto un fascinoso thriller, che ha il difetto si di essere troppo breve, ma anche il pregio di non far capire ove inizia lo scritto di Foti e inizia quello di Valente, che scrivono benissimo insieme.

Oggetto di questa storia sono complotti, intrighi e i Templari, che vedono coinvolto Luciano Moreschi, che deve girare un documentario su questi ultimi. Attirato da un cambiamento decisivo della propria carriera, Luciano si troverà invece a rischiare la pelle ...

Il romanzo, per ovvie ragioni di lunghezza, si concentra soprattutto sull'azione in cui il personaggio principale viene coinvolto suo malgrado, tralasciando una introspezione psicologica troppo approfondita o una scelta descrittiva non solo puntuale, ma anche troppo statica di ambientazioni e quant'altro. 
Il mio giudizio è quindi positivo per il senso dell'avventura che lascia e che imprime in quegli attimi in cui il romanzo scorre tra le dita, e devo dire lascia un buon retrogusto piacevole e soddisfacente.
 
Io consiglio questo romanzo a tutti coloro che amano il thriller desclinato nelle sue tonalità storiche e che hanno voglia  di affrontare queste trame argomentate da autori nuovi, che stuzzicano la fantasia del lettore e si mettono piacevolmente in gioco.

Claudio Foti e Stefano Valente. Entrambi romani, uno laureato in giurisprudenza e l’altro in glottologia, hanno all’attivo vari riconoscimenti letterari. Foti ha vinto tra gli altri l’ex premio J.R.R. Tolkien e ha pubblicato saggi come “Il Codice Voynich”, le “Defixiones: le tavolette magiche nell'antica Roma”, e romanzi come “Ombre su Campo Marzio” e “Windigo”. Valente, autore di romanzi storici come “Del Morbo – Una cronaca del 1770” è il vincitore del premio nazionale “Linguaggi Neokulturali 2013”. Il suo thriller esoterico “Lo Specchio di Orfeo” è stato tradotto e pubblicato anche all’estero.  Entrambi affrontano da anni tematiche riguardanti la storia delle religioni e l’ermetismo. www.claudiofoti.com www.stefanovalente.com

4 commenti :

  1. Lo strano caso Michael Farner sembra intrigante e ironico...

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  2. Ciao Ludo!!
    E' molto carino davvero!! Te lo consiglio, e poi si legge in un lampo!!
    Un abbraccio forte forte!!!
    Endi

    RispondiElimina
  3. Saltando di palo in frasca, guarda qui:

    http://www.felixjpalma.com/trilogia-victoriana/el-mapa-del-caos#.VGDsxclKRxV

    Ma quando uscirà in Italia?

    RispondiElimina
  4. ;a che copertina stupenda (molto diversa dalle altre, ma molto bella)!!! Che notizia spettacolare!!! Speriamo ... non vedo l'ora, andrei in pellegrinaggio fin dalla Castelvecchi per vederlo pubblicato!!!!!!!!
    sperem, sperem!!!!!
    Endi

    RispondiElimina

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