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The One
di Kiera Cass
pagine 324
di Kiera Cass
pagine 324
prezzo 16,90€
Sperling & Kupfer
Sperling & Kupfer
già disponibile
voto:
3/5
--o--3/5
Considerazioni.
Mi sembra fu Mick Jagger a definire Madonna come "Un bicchiere di talento in un mare di ambizione" ... perchè mi disturbo a evocare le parole del grande Jagger? Perchè a mio parere questa piccola "perla" potrebbe definirsi calzante anche per questa (non più) trilogia della Cass - "The One" avrebbe dovuto concludere l'avventura nel mondo distopico delle principesse e di "corsa al principe", invece pare proseguirà con altri ben altri due titoli (!) - che è un'opera molto ambiziosa, ma molto meno grandiosa...
Mi sembra fu Mick Jagger a definire Madonna come "Un bicchiere di talento in un mare di ambizione" ... perchè mi disturbo a evocare le parole del grande Jagger? Perchè a mio parere questa piccola "perla" potrebbe definirsi calzante anche per questa (non più) trilogia della Cass - "The One" avrebbe dovuto concludere l'avventura nel mondo distopico delle principesse e di "corsa al principe", invece pare proseguirà con altri ben altri due titoli (!) - che è un'opera molto ambiziosa, ma molto meno grandiosa...
Rimandandovi alla recensione del primo capitolo, che ho fatto un pò di tempo fa e che trovate QUI, e sconsigliandovi il secondo romanzo, intitolato "The Elite" - che aveva l'unico pregio di veder tirare fuori un pò di grinta alla protagonista, quasi senza nerbo nel
primo romanzo (scelta che non mi aveva entusiasmato particolarmente), la quale girava in tondo non riusciendo a uscire dall'empasse creata dal triangolo amoroso costituito dalle figure maschili del Principe Maxon e
Aspen - finalmente parliamo di "The One"!
"The Elite", come "The Selection" avevano infatti lasciato incompiute troppe domande, trascinando gli eventi, procrastinando le risposte alle domande sollevate e lasciato incompiuto il destino di America, la nostra eroina.
"The Elite", come "The Selection" avevano infatti lasciato incompiute troppe domande, trascinando gli eventi, procrastinando le risposte alle domande sollevate e lasciato incompiuto il destino di America, la nostra eroina.
Ecco
dunque che "The One" si propone come risoluzione delle varie
questioni, tira i fili e giunge al nodo. America, qui, è sempre America,
per cui non potrà non combinare alcuni dei suoi famigerati pasticci e
con un Re che le rema contro, una Regina che è materia plasmata dal
sovrano che ha sposato, un Principe ereditario - ovvero Maxton - un pò
marpione con tutte e un rubacuori che le rapisce il pensiero - ovvero
Aspen - le cose si complicano maggiormente con una presenza più
massiccia della figura dei Ribelli e una possibilità di diventare
Principessa vengono sempre più a ridursi...
America, Celeste, Kriss ed Elise sono le ultime rimaste facenti parte dell'Elite, ma America, già dalle prime battute, sa già che sarà solo lei la compagna di Maxon, ne ha la volontà e la forza, quindi, già dal principio, di risolvere sia il problema del triangolo amoroso, che della fine dei famigerati dubbi di America (che avevano strangolato il mio entusiasmo nel secondo capitolo della serie) e alle sue fughe con Aspen, che in questo terzo libro in particolare non compare poi così tanto.
Ma non sarà tutto semplice, a partire dal fatto che i suoi dubbi hanno minato la scelta di Maxton, che si è allontanato- giustamente - da America, e si è aperto, come dire, "nuovi orizzonti". Ma i problemi non finiscono qui, in quanto i guai all'interno del Palazzo Reale sono solamente una delle difficoltà; fuori dalle mura del castello, infatti, esiste, e si fa concreta, la minaccia dei Ribelli (sia quelli che vogliono l'abolizione della monarchia, sia coloro che lottano per l'abolizione delle caste) i quali si avvicinano sempre di più al Principe e quindi a portare la lotta che si sta compiendo all'esterno, all'interno del Palazzo.
Finalmente
la Cass si risveglia dal torpore indotto in "The Elite" e porta un pò
di movimento - e maggiore impronta distopica (finalmente!) - al romanzo.
Ok,
non immaginatevi una Cass al livello di Veronica Roth (che scritto la
serie "Divergent") o a livello di Lauren Oliver (che ha scritto la serie
"Delirium") e tanto meno non immaginate nemmeno un qualcosa di simile
all'opera di Suzanne Collins (autrice della bellissima serie "Hunger
Games") solo per citarne alcune. A paragone di queste scrittrici la
Cass è una scrittrice che racconta una fiaba un pò raffazzonata, che ha
delle belle idee, una fluidità naturale e semplice di esposizione, ma è
priva di quella capacità di intrigare nel raccontare una storia, di
immergerti completamente nel suo immaginario, di creare un'intelligente
sottotesto su cui ragionarci, un pregevole meccanismo di intreccio che
renda un romanzo degno di essere letto.
I
libri della Cass nel loro complesso attirano per la pazzesca
scenografia delle copertine, per una trama decisamente accattivante, per
le idee faibesche che stimolano da sempre l'immaginario, ma poi
deludono per il fatto che non riescono a realizzare le promesse di
stupore, meraviglia, soddisfazione che aveva millantato. Il primo
romanzo non è stato gran che, va bene, ma poteva essere migliorato, ci
si poteva costruire davvero molto e si poteva fare anche bene, la Cass
lo ha dimostro - purtroppo - solo negli ultimi due capitoli di "The
One". Invece questa storia si è accortacciata su stessa, trovandosi ad
essere non più favola per il pubblico più giovano e non più YA per le
scelte troppo semplicistiche ed adatte ad un pubblico più giovane di
quello YA, per cui è anche di difficile collocazione a livello di età di
lettura.
Non è una lettura che mi
abbia travolto dall'emozione. Non è male, ma non è indimenticabile, ecco. O meglio, io pensavo di leggere
qualcosa di più distopico, di maggiore profondità, sulla scia di una
Roth o di una Oliver e invece mi sono trovata a leggere un'altra cosa,
che non era completamente distopica e nemmeno tanto favolistica. E' una
lettura che occorre prendere come lettura paranormal, così, in generale,
evitando di classificarlo per forza e incasellarlo per genere,
altrimenti potrebbe generare insoddisfazione.
Non
è un brutto romanzo, ma non è quella meraviglia che anche a detta
opinione dei lettori americani mi aspettavo essere. Inoltre, a mio
parere, la Cass ha fatto l'errore di voler infarcire la trilogia di
tutto, per soddisfare tutte le richieste che le pervenivano dai lettori,
di mettere tutto, e facendo ciò snaturato un pò la storia da quello che
poteva essere. Perchè Kiera non hai tirato dritto per la tua
strada?!?!?! Perchè metterci così tante cose da trattarle tutte di
fretta, senza approfondire, senza soffermarsi abbastanza? Perchè
rinunciare a quello che avevi in testa, per piacere a tutti???? Perchè??
Sono arrabbiatissima con la Cass, perchè poteva essere molto, molto, ma
molto meglio!!!
E'
una lettura leggera, senza pretese, con un secondo romanzo che avrei
volentieri defenestrato per la frustrazione a cui mi ha condotto, e con
un ultimo romanzo carino, ma non tanto buono da colmare le mancanze che
si sono accumulate man mano. Peccato, peccato, peccato. Cass, sarà per
la prossima!
Kiera Cass si è laureata alla Radford University e vive a Blacksburg, Virginia, con la famiglia. In tutta la sua vita ha baciato più o meno quattordici ragazzi: sfortunatamente, nessuno di loro era un principe. www.kieracass.com
Non so, continua a non convincermi questa serie..
RispondiEliminaNon so, continua a non convincermi questa serie..
RispondiEliminaNon so davvero motivare il suo successo in patria... non riesco a spiegarmelo. Di solito anche se non mi piace comprendo, ma in questo caso non è una storia così entusiasmante...bho!!
RispondiEliminaNon mi ricordo anello che accettare!
😕😳😵
Endi