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lunedì 1 dicembre 2014

Recensione "The One" di Kiera Cass.


 


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The One
di Kiera Cass
pagine 324 
prezzo 16,90€
Sperling & Kupfer
già disponibile
voto:
 3/5
--o--



 



La serie "The Elite" è composta da:

0. The Prince - novella contenuta in The Selection Stories
1. The Selection - The Selection
2. The Elite - The Elite 2.5 The Guard - novella contenuta in The Selection Stories
3. The One - The One
4. The Heir - ancora inedito
5. Ancora senza titolo e inedito

  
  
La Selezione che ha cambiato per sempre la vita di trentacinque ragazze sta per concludersi. E l’emozione e la confusione del primo giorno, quando America Singer ha percorso la scalinata del Palazzo, sono ormai solo un ricordo. 
Di certo America non avrebbe mai immaginato di arrivare così vicino alla corona, o al cuore del principe Maxon. 
Eppure per lei non è stato facile. Divisa tra i suoi sentimenti per Aspen, guardia a Palazzo e suo primo amore, e la crescente attrazione per Maxon, ha dovuto lottare con tutta se stessa per essere dov’è ora. 
A un passo dalla fine della Selezione, America però non può più permettersi incertezze. 
Deve scegliere. 
Prima che qualcuno lo faccia per lei.


Considerazioni.
Mi sembra fu Mick Jagger a definire Madonna come "Un bicchiere di talento in un mare di ambizione" ... perchè mi disturbo a evocare le parole del grande Jagger? Perchè a mio parere questa piccola "perla" potrebbe definirsi calzante anche per questa (non più) trilogia della Cass - "The One" avrebbe dovuto concludere l'avventura nel mondo distopico delle principesse e di "corsa al principe", invece pare proseguirà con altri ben altri due titoli (!) - che è un'opera molto ambiziosa, ma molto meno grandiosa...
Rimandandovi alla recensione del primo capitolo, che ho fatto un pò di tempo fa e che trovate QUI,  e sconsigliandovi il secondo romanzo, intitolato "The Elite" - che aveva l'unico pregio di veder tirare fuori un pò di grinta alla protagonista, quasi senza nerbo nel primo romanzo (scelta che non mi aveva entusiasmato particolarmente), la quale girava in tondo non riusciendo a uscire dall'empasse creata dal triangolo amoroso costituito dalle figure maschili del Principe Maxon e Aspen - finalmente parliamo di "The One"! 
"The Elite", come "The Selection" avevano infatti lasciato incompiute troppe domande, trascinando gli eventi, procrastinando le risposte alle domande sollevate e lasciato incompiuto il destino di America, la nostra eroina.

Ecco dunque che "The One" si propone come risoluzione delle varie questioni, tira i fili e giunge al nodo. America, qui, è sempre America, per cui non potrà non combinare alcuni dei suoi famigerati pasticci e con un Re che le rema contro, una Regina che è materia plasmata dal sovrano che ha sposato, un Principe ereditario - ovvero Maxton - un pò marpione con tutte e un rubacuori che le rapisce il pensiero - ovvero Aspen - le cose si complicano maggiormente con una presenza più massiccia della figura dei Ribelli e una possibilità di diventare Principessa vengono sempre più a ridursi...

America, Celeste, Kriss ed Elise sono le ultime rimaste facenti parte dell'Elite, ma America, già dalle prime battute, sa già che sarà solo lei la compagna di Maxon, ne ha la volontà e la forza, quindi, già dal principio, di risolvere sia il problema del triangolo amoroso, che della fine dei famigerati dubbi di America (che avevano strangolato il mio entusiasmo nel secondo capitolo della serie) e alle sue fughe con Aspen, che in questo terzo libro in particolare non compare poi così tanto.

Ma non sarà tutto semplice, a partire dal fatto che i suoi dubbi hanno minato la scelta di Maxton, che si è allontanato-  giustamente - da America, e si è aperto, come dire, "nuovi orizzonti". Ma i problemi non finiscono qui, in quanto i guai all'interno del Palazzo Reale sono solamente una delle difficoltà; fuori dalle mura del castello, infatti, esiste, e si fa concreta, la minaccia dei Ribelli (sia quelli che vogliono l'abolizione della monarchia, sia coloro che lottano per l'abolizione delle caste) i quali si avvicinano sempre di più al Principe e quindi a portare la lotta che si sta compiendo all'esterno, all'interno del Palazzo.
Finalmente la Cass si risveglia dal torpore indotto in "The Elite" e porta un pò di movimento - e maggiore impronta distopica (finalmente!) - al romanzo.
Ok, non immaginatevi una Cass al livello di Veronica Roth (che scritto la serie "Divergent") o a livello di Lauren Oliver (che ha scritto la serie "Delirium") e tanto meno non immaginate nemmeno un qualcosa di simile all'opera di Suzanne Collins (autrice della bellissima serie "Hunger Games") solo per citarne alcune.  A paragone di queste scrittrici la Cass è una scrittrice che racconta una fiaba un pò raffazzonata, che ha delle belle idee, una fluidità naturale e semplice di esposizione, ma è priva di quella capacità di intrigare nel raccontare una storia, di immergerti completamente nel suo immaginario, di creare un'intelligente sottotesto su cui ragionarci, un pregevole meccanismo di intreccio che renda un romanzo degno di essere letto.

I libri della Cass nel loro complesso attirano per la pazzesca scenografia delle copertine, per una trama decisamente accattivante, per le idee faibesche che stimolano da sempre l'immaginario, ma poi deludono per il fatto che non riescono a realizzare le promesse di stupore, meraviglia, soddisfazione che aveva millantato. Il primo romanzo non è stato gran che, va bene, ma poteva essere migliorato, ci si poteva costruire davvero molto e si poteva fare anche bene, la Cass lo ha dimostro - purtroppo - solo negli ultimi due capitoli di "The One". Invece questa storia si è accortacciata su stessa, trovandosi ad essere non più favola per il pubblico più giovano e non più YA per le scelte troppo semplicistiche ed adatte ad un pubblico più giovane di quello YA, per cui è anche di difficile collocazione a livello di età di lettura.

Non è una lettura che mi abbia travolto dall'emozione. Non è male, ma non è indimenticabile, ecco. O meglio, io pensavo di leggere qualcosa di più distopico, di maggiore profondità, sulla scia di una Roth o di una Oliver e invece mi sono trovata a leggere un'altra cosa, che non era completamente distopica e nemmeno tanto favolistica. E' una lettura che occorre prendere come lettura paranormal, così, in generale, evitando di classificarlo per forza e incasellarlo per genere, altrimenti potrebbe generare insoddisfazione.
Non è un brutto romanzo, ma non è quella meraviglia che anche a detta opinione dei lettori americani mi aspettavo essere. Inoltre, a mio parere, la Cass ha fatto l'errore di voler infarcire la trilogia di tutto, per soddisfare tutte le richieste che le pervenivano dai lettori, di mettere tutto, e facendo ciò snaturato un pò la storia da quello che poteva essere. Perchè Kiera non hai tirato dritto per la tua strada?!?!?! Perchè metterci così tante cose da trattarle tutte di fretta, senza approfondire, senza soffermarsi abbastanza? Perchè rinunciare a quello che avevi in testa, per piacere a tutti???? Perchè?? Sono arrabbiatissima con la Cass, perchè poteva essere molto, molto, ma molto meglio!!! 
E' una lettura leggera, senza pretese, con un secondo romanzo che avrei volentieri defenestrato per la frustrazione a cui mi ha condotto, e con un ultimo romanzo carino, ma non tanto buono da colmare le mancanze che si sono accumulate man mano. Peccato, peccato, peccato. Cass, sarà per la prossima!

  

Kiera Cass si è laureata alla Radford University e vive a Blacksburg, Virginia, con la famiglia. In tutta la sua vita ha baciato più o meno quattordici ragazzi: sfortunatamente, nessuno di loro era un principe. www.kieracass.com

3 commenti :

  1. Non so davvero motivare il suo successo in patria... non riesco a spiegarmelo. Di solito anche se non mi piace comprendo, ma in questo caso non è una storia così entusiasmante...bho!!
    Non mi ricordo anello che accettare!
    😕😳😵
    Endi

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