La signora
dei gelsomini
di Corina Bomann
di Corina Bomann
pagine 480
prezzo 11.90€
Giunti
già disponibile
voto:
4/5
4/5
--o--
Considerazioni.
Sorridendo, Marie strinse la nipote in un abbraccio
afettuoso.
«Piccola mia, è bello averti qui qualche
giorno. Vedrai che ti farà bene.»
«Lo spero» rispose la ragazza. Melanie associava
quel posto al ricordo di momenti felici, ma sapeva
benissimo che una volta rimasta sola in camera sua,
con il sopraggiungere della notte, le preoccupazioni
e l’angoscia non avrebbero tardato a farsi sentire di
nuovo. «Le ultime settimane sono state
… orribili.»
«Piccola mia, è bello averti qui qualche
giorno. Vedrai che ti farà bene.»
«Lo spero» rispose la ragazza. Melanie associava
quel posto al ricordo di momenti felici, ma sapeva
benissimo che una volta rimasta sola in camera sua,
con il sopraggiungere della notte, le preoccupazioni
e l’angoscia non avrebbero tardato a farsi sentire di
nuovo. «Le ultime settimane sono state
… orribili.»
La Bomann, sulla scia della Riley intreccia una storia molto commovente, evocativa, intrisa di ricordi, di viaggio, di culture diverse, di amarezze, amori, sapori e odori che vanno, vengono, tornano e induco a una storia appassionante, evocativa ed estremamente toccante.
"La signora dei gelsomini" ci parla di un momento molto particolare della vita di Melanie Sommer - ventinove anni e un lavoro da fotografa - la quale sta per sposarsi con Robert, ma nel momento in cui arriva a casa dal Vietnam ha un pessimo ritorno alla realtà, in quanto la informano che Robert Michaelis, il suo promesso sposo, ha avuto un incidente ed è entrato in coma.
Dopo mesi al capezzale di Robert, Melanie sente il bisogno di volersi allontanare un pò da tutta l'infelicità che la sta circondando e si reca vicino a Brandeburgo, per evadere un momento, per riprendersi. Ed allora Melanie si reca in quella villa dove vivono due persona importanti per lei e il suo passato: la nonna Marie Bahrenoom e la bisnonna novantaseienne Hanna de Vallière.
Questa vicinanza porta le donne riunite a confrontarsi, tra le altre cose, sul passato della pià anziana delle signore presenti, che narra a Melanie della sua vita e delle esperienze in Vietnam, in particolare a Saigon dove ha trascorso l'infanzia e dove è stata separata dall'amata sorella adottiva Thanh per poi raccontarle dell'esperienza Berlinese, città lasciata per la meravigliosa Parigi e il suo lavoro di disegnatrice di cappelli. Le racconta delle parti più tragiche della sua esistenza come la costrizione alla prostituzione per lungo tempo, ma anche le cose belle, come l'amore per Laurent e l'affetto per la sua collega Ella.
Le tessere del passato di Hanna, vengono a sistemarsi man mano che il raccconto procede e quanto viene raccontato trasmette a Melanie una fiducia immensa, che le fa capire quanto occorra tenere duro anche quanto tutto sembra perduto per sempre.
Melanie, dal passato di Hanna, trae profondo sostegno, fuducia, amore e forza, che le servono per il dramma che sta vivendo e al contempo le riconsegnano quella fiducia in se stessa che aveva perso nel logorio del dolore per Robert e dall'incertezza per il suo futuro.
E' una storia agrodolce quella che presenta e racconta la Bomann, ma devo dire che riesce, in ultimo, a dare grande speranza. E quello che mi ha colpito è soprattuto il modo con cui l'autrice ripercorre la vita dei suoi personaggi: con una gradazione molto varia di sentimenti, quelli che provano nelle varie circostanze e che vanno dal dolore alla dolcezza, dall'amarezza alla speranza, dalla vergogna all'accettazione, dalla penuria, la solitudine e l'incertezza all'amore e l'affetto spontaneo.
"La signora dei gelsomini" è una storia che viene narrata in modo estremamente fluido, semplice, che punta principalmente sulla partecipazione emotiva alla storia, che conduce a tanto sentimento, entusiasmo e amore per le persone, i luoghi e le vicende che vengono narrate, ed è anche per questo che sebbene a volte si riscontrino dei difetti - nella narrazione o nella trama - ci si passi volentieri sopra per promuovere il libro con un certo entusiasmo.
Ve lo consiglio vivamente anche perchè a mio parere questo è il romamzo migliore della Bomann, la quale in questo romanzo ha dato il meglio di sè.
Corina Bomann vive con la sua famiglia in una piccola cittadina tedesca. Il suo romanzo L’isola delle farfalle
(Giunti 2012) si è rivelato uno straordinario longseller: ristampato in
otto edizioni, è tuttora nella classifica dei libri più venduti in
formato tascabile. Con altrettanto entusiasmo è stata accolta l’uscita
del Giardino al chiaro di luna (Giunti 2014), in corso di traduzione in 6 Paesi. e da Un sogno tra i fiocchi di neve, l’incantevole romanzo natalizio dell’autrice.
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