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Piccola
Dea
di Rufi Thorpe
pagine 270 circa
prezzo 16.50€
Sonzogno
già disponibile
voto:
4/5
--o--
4/5
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Considerazioni.
Potrebbe
apparire subito una storia banale quella di Mia e Lorie Ann. Una storia
che inizia a bordo piscina di una città in California, intorno agli
anni '80, in un momento storico dove si portavano i capelli cotonati, si
indossavano i costumi con colori psichedelici, gli orecchini giganti, e
dove i sedici anni dovevano in qualche modo essere songnati e vissuti
come spensierati e con un sottofondo - rigorosamente in cassetta -
musicale al centro di ogni avvenimento della vita.
In questo modo che esplode di possibilità Lori Ann e Mia
sono come sorelle, quasi gemelle, non si dividono mai, condividono
tutto, e si completano: provenienti da due famiglie diversissime tra di
loro che sono una timida, un po' egocentrica, lontano dagli sguadi
maschili che la interessano e un po' gelosa (Mia) dell'altra che invece è
bellissima, buona, attraente, quasi un essere perfetto ed inumano tanta
è la perfezione che richiama (Lori Ann).
La vita di queste due amiche non sarà sempre insieme e non sarà sempre fantastica come
potrebbe apparire di primo acchito. Non mancheranno amori, facili o
difficili, separazioni, passioni, nascite, lutti, aborti, vedovanze,
ancora lutti, incontri, scontri e riunioni anche a chilometri di
distanza grazie al telefono.
Il
mondo che la Thorpe impone al lettore non è un mondo facile, quello da
bicchiere sempre mezzo pieno, quello che si vive con la felicità nel
cuore e la leggerezza della mente, ma è un mondo vero, reale, in cui una
volta presa la propria decisione occorre venire patti con essa e con
conseguenze che comportano. E' anche - e principalmente - un mondo di donne, come percepito da esse e per esse, e che implica un complicato e complesso modo di affrontare le cose, spaccando spesso il capello in un centrinaio di pezzi,
volendo e cercando risposte che magari non sono sufficienti, non sono
convincenti o comode, ma che sarebbe stato impossibile non porsi, per
natura e inclinazione.
Difficile definire la sostanza a cui vuole arrivare la Thorpe,
vorrebbe dire definire la donna come essere umano pensate e ragionante.
Come si fa se spesso nemmeno noi sappiamo come funziona esattamente? Sarebbe come definire il sapore di una nuvola o spiegare la bellezza di un momento che ti esplode nel cuore. Non
si può. Ma la Thorpe ci va molto vicino a dipingere la "donna" nelle
sue sfaccettature più complesse, ed è interessante vederla muovere con
le sembianaze di Mia e Lorie Ann, come reagiscono alle situazioni
complicate, agli amori difficili, nati storti, alle sofferenze eplicite
ed implicite all'esistenza, insuffcienti e ai dolori che essi provocano e
provano. Interessante vedere la donna come agisce e reagisce agli
eventi, alle situzioni e alle persone.
Molti
i temi affrontati in questo romanzo, come avrete facilmente intuito,
vanno dall'amore, alla vita, alla morte, all'aborto, all'infelicità, la
malattia, la penuria, l'insoddisfazione, l'impotenza, la realizzazione
personale e soprattuto l'amicizia, quel paese in cui è facile stare in
due e che ci accompagna per tutta la vita, se si è fortunati. La Thorpe
ricorda infatti "La morte era terrificante, ma anche la vita lo era." E ce lo dimostra ampiamente.
La Thorpe seziona l'amicizia,
la mette alla prova, la distrugge, la ricompone, la viviseziona davanti
ai nostri occhi e una volta testata in tutti i modi e come se ci
mettesse davanti ad un fatto compiuto: o non è amicizia e non può durare
o durerà per sempre e a qualsiasi condizione, fatto, evento e persona.
Certo non è sempre uno spasso questo viaggio (ovviamente) provocatorio nella mente femminile, come sfida al lettore, a pensare come le protagoniste che a volte esagerano appositamente, a provocare una reazione silente e molto spesso è difficile da digerire perchè se porta con se una sensazione di estrema impotenza di fronte al destino e di conseguente rabbia, ma è un bel viaggio, soprattutto se affrontato con un'autrice come la Thorpe.
Rufi
Thorpe è nata in California e vive a Washington d.c. Questo è il suo
primo romanzo, finalista del prestigioso premio letterario Dylan Thomas
Prize 2014 e del Flaherty-Dunnan. Il debutto è stato acclamato dalla
critica americana come una delle rivelazioni dell'anno.
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