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venerdì 10 luglio 2015

Recensione: ”La ragazza che cuciva lettere d’amore” di Liz Trenow


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La ragazza 
che cuciva 
lettere d’amore
di Liz Trenow
Prezzo: 14.90€
Pagine 347
  Tre60
voto:
4/5

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Londra, 1910

Sembra una favola, l’amore nato tra Maria, che lavora come ricamatrice a Buckingham Palace, e David, il futuro principe di Galles.
Una favola in cui un bacio è più forte di qualsiasi convenzione sociale, in cui una carezza è più importante dell’abisso che separa un umile ragazza del popolo e un membro della famiglia reale.
Una favola troppo bella perché possa durare. E infatti Maria si ritrova ben presto sola, lungo una strada lastricata di dolore e di rimpianti…
Londra, oggi
La vita di Caroline non ha proprio nulla della favola: improvvisamente disoccupata, tristemente single, la giovane donna ha un disperato bisogno di qualcosa che le dia un po’ di speranza. E, un giorno, mentre sta riordinando le cianfrusaglie di famiglia, trova in un vecchio baule una straordinaria trapunta, composta da stoffe diverse e da motivi tanto raffinati quanto insoliti.
cover originale
In breve, Caroline scopre che quella trapunta risale all’inizio del XX secolo e che è stata cucita nella Sartoria Reale. Ma soprattutto che, nei suoi ricami, si nasconde un messaggio toccante e misterioso: «In questa trapunta ho cucito il mio amore. Anche se te ne sei andato, io devo continuare a vivere, e questa mi terrà vicino a te...»
Intrecciando i fili del passato e del presente, Liz Trenow crea un tessuto di emozioni indimenticabili, rivelandoci come, nella vita di ogni donna, ci siano segreti che soltanto altre donne possono capire, cogliendone tutte quelle sfumature che la rendono unica. 




 
Considerazioni.
Questo romanzo è stata una piacevole scoperta. Certo avevo voglia di una lettura più divertente, ma a volte i libri ti cascano letteralmente in mano e non puoi far altro che leggere, ma alla fine mi è davvero piaciuto, anche se i toni della storia sono molto seri e molto tristi.

La ragazza che cuciva lettere d’amore” si può certamente classificare tra i romanzi, sentimentali, a scopo di formazione e di vita che si muove fluidamente tra passato e presente presentandoci le vicende di due protagoniste e della loro evoluzione.

Maria Romano (le cui vicende si svolgono nell'ormai lontano 1910) e Caroline Meadows (la cui storia è ambientata nel presente 2015) si alternano nel romanzo e tramite un elemento comune - una trapunta meravigliosa di cui Caroline entra in possesso grazie alla nonna Jane - le vicende di cui la Trenow si fa strumento diventano man mano vere, tridimensionali e sentimentalmente molto toccanti.


Ovviamente, essendo un romanzo dall'impronta fortemente sentimentale - drammatico, la storia condurrà il lettore in una  vicenda non semplice ed alcune volte anche piuttosto dolorosa, come nel caso di Maria, la quale sostiene di essere stata al servizio, come ricamatrice, addirittura presso Buckingham Palace, conoscendo così anche il Principe Edoardo, e proprio in quell'ambiente di lavoro e in quel periodo viene a conoscenza di alcune cose per le quali viene poi ad essere internata presso l'Helena Hall (un'istituto di igiene mentale) e nessuno, al suo tentativo di racconto della verità, le rende credito e merito della ragione.

Meno drammatica è sicuramente la vicenda di Caroline - il cui collegamente con Maria è forse il momento più bello e complesso della sua vicenda personale - che pur essendo disoccupata, single, trova speranza nella ricerca della storia di una trapunta. La vicenda di Caroline, pur essendo meno intensa e drammatica di quella di Maria, è però in grado di riscattare anche tutto il romanzo da quel sentito e già letto che nella storia di Maria emerge più volte, per chi (ad esempio come me) ha letto molti romanzi - che si svolgono anche in periodi differenti - con vicende personali molto simili e sempre magnetiche con il loro fascinoso decadente incedere e declinare.

Brava sicuramente la Trenow la quale è capace di mantenere vivo l'interesse del lettore (anche grazie alla struttura del romanzo a doppie voci) in ogni momento e che  evoca quasi empaticamente ogni situazione ed emozione dei personaggi coinvolti.

Certo, talvolta, il romanzo risulta avere un ritmo un pochino lento e ridondate per via di tutte le informazioni (anche piuttosto tecniche) che l'autrice ci comunica, ma nel complesso devo dire che sortisce l'effetto voluto: quello di narrare le vicende tristi di Maria con una sorta di riscatto finale, concessole soprattutto con - e da - la storia di Caroline.

Consigliato ai cuori che amano struggersi ancora ed ancora...



Liz Trenow Poiché da oltre tre secoli la sua famiglia lavora la seta nella regione del Suffolk, in Inghilterra, Liz Trenow è una grande esperta di filati e tessuti. Ma ha sempre adorato scrivere e, prima di dedicarsi completamente alla narrativa, ha lavorato come giornalista per i più importanti quotidiani inglesi e ha curato diversi programmi per la BBC. La ragazza che cuciva lettere d’amore è il suo primo romanzo pubblicato in Italia. Il suo sito è liztrenow.com

2 commenti :

  1. Endi, ho incominciato ieri a cercare di recuperare i tuoi post e tu me ne hai subito pubblicato un altro... non si fa.

    Ma quante ore dormi nell'arco delle 24 ore della giornata? La verità, please.

    RispondiElimina
  2. @Ludo

    Me catttivissssssssssima !!!! :) eh eh eh ... sono in vacanza con null'altro (o quasi) da fare se non leggere e scrivere (più o meno) una volta al giorno una recensione...

    Non hai idea di quanti post dovrò fare questo mese perchè richiesti, promessi, voluti o imposti (perchè ad agosto volo via da qualche parte vicino a te ;D e quindi non pubblcherò quasi nulla...) ma ce la farò!!!

    Insomma ... Odi et amo, luglio ...

    xo
    Endi

    p.s. Confesso ... continuo a dormire poco ... troppi progetti e cose e per la mente, di solito 4 ore sono una nottata completa per me!!! Ma sai, come disse Napoleone, per dormire c'è l'eternità, no? (forse un pò estremo ...)

    RispondiElimina

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