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Il figlio
del fuoco
di Riccardo Giacchi
pagine 60 circa
prezzo 2,49€
già disponibile
Sesat Edizioni
voto:
3/5
--o--
3/5
--o--
Considerazioni.
La trama di questo romanzo è davvero carina, e anche se per un paio di decisioni dell'autore ho trovato che questa storia avesse degli echi, di qualcosa di già visto o sentito da qualche parte, devo dire che complessivamente sono stata felicissima di leggerlo e soddisfatta di quanto letto.
Il romanzo scorre piacevolmente tra sconfitte della vita, risalite, cadute inaspettate e riconquiste piccole e grandi che portano alla comprensione di una diversità che è anche la grande forza del protagonista di questa storia, Babel. Babel ha infatti un potere, che lo allontana dalla normalità (cosa a cui lui aspira in assoluto) e lo rende particolare, speciale e del tutto incapace di raggiungere la quieta che cerca tanto.
Questo è un fantasy, ma devo dire che è una storia che si fa leggere da tutti trasversalmente grazie anche alla bravura stilistica di Giacchi, che devo confessare essere il pregio maggiore della storia.
Giacchi scrive davvero molto bene, incanta quando racconta e affascina quando scrive di quanto ha in mente. E' difficile scivere quanto serbato gelosamente nella mente, portarlo all'esterno, ed in particolar modo quando si parla di mondi paralleli e quant'altro, ma questo scrittore è davvero bravo e ve lo consiglio caldamente qualora cerchiate una lettura facile, brillante e gradevole al contempo.
Certo mi sarebbe piaciuto vedere meglio approfondite alcune parti, certe altre maggiormente ampliate, meglio analizzate, ma mi resta la speranza che presto Giacchi voglia esplorare nuove avventure narrative (magari nuovamene fantasy) con l'intento di renderlo a più ampio respiro. Secondo me sarebbe un'interessante lettura.
Riccardo Giacchi è nato il 23/3/83 e vive nella provincia di Milano. Gli piacciono i gatti, le belle donne, l’heavy metal e ha una grande passione per la scrittura. Nonostante l’età, coltiva ancora la passione per “I cavalieri dello zodiaco”, epica saga di cui tutt'ora è rimasto grande appassionato. Il Figlio del Fuoco è la sua prima pubblicazione frutto della sua mente bizzarra, nonché il primo frammento di una saga fantasy ambientata nella Grecia odierna.
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Considerazioni.
"Ragione e Follia" è un thriller a sfondo psicologico che ha saputo intrigarmi per la trama e i colpi di scena che ha saputo intavolare nel suo incedere.
La vicenda è molto intricata e talmente collegata che è impossibile spiegarla senza incappare in inevitabili spoiler.
Non mi soffermerò, quindi, tanto sulla trama in se stessa, ma piuttosto sulle impressioni che ne ho ricavato, che sono posive, una volta considerati e visti sia pregi che (assolutamente a mio gusto) i difetti.
Se da un lato ho infatti trovato "Ragione e Follia" un romanzo che in quanto a tensione, ritmo, suspance e finale risulta molto buono (è riuscito a tenermi incollata alle pagine sino alla fine) dall'altro ho avuto però qualche problemino iniziale a inserirmi nella storia, a comprenderla appieno, nonchè con la sua brevità (consta di un'ottantina di pagine), a mio parere troppo corta per svolgersi al suo meglio.
L'intenzione della Giavazzi - che ha espressamente manifestato - era quello di scrivere un racconto di facile fruizione - in termini di tempo e momento - e che potesse essere letto da chiunque.
Effettivamente l'opera si legge in fretta, ed è scritta in modo fluido e piacevole, tuttavia l'ho trovata come "compressa" in un numero di pagine inferiore a quelle che sarebbero state necessarie per darle più completezza e respiro.
La Giavazzi è brava, capace e riesce a confezionare un romanzo che coinvolge pienamente, che coinvince e sorprende, per questo ve lo consiglio con convinzione ed entusiasmo, ma a mio personale parere avrebbe potuto essere migliore con qualche evoluzione in più, qualche approfondimento psicologico svolto con maggior tempo e riflessione, sondando meglio il passato e l'intimo dei protagonisti della vicenda.
--o--
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Meraviglia
La riconquista
di un mondo
di Sara Fiore
di un mondo
di Sara Fiore
pagine 195 circa
prezzo 1.99€
Lettere Animate
voto:
3/5
3/5
--o--
Considerazioni.
Sempre fantasy è l'avventura che propone la Fiore con il suo "Meraviglia - La riconquista di un mondo" dove ci fa conoscere Lisa, una ragazza sedicenne che ama il cinema fantasy, la quale appare sin da subito come una persona normale, con una famiglia comune se non fosse che incomincia a fare sogni decisamente strani ...
Oltre a questa piccola stranezza incontra due ragazzi - Massi e Luca - tra i quali sarà scissa per via dei loro differenti caratteri (Luca più introspettivo e misterioso e Massi più espansivo e premuroso), nonchè per la particolare affinità che instaurerà con i due.
Lisa presto scopre che esiste un mondo parallelo, un mondo che potrà scegliere in cui stare e vivere dal nome Meraviglia. Come si suol dire, il destino nel nome.
Gli abitanti di Meraviglia sono persone speciali, dotate di poteri particolari e viverci è come vivere in un sogno, un paese in cui tutto quanto si vuole e si spera è tangile e realizzabile.
Meraviglia appare sin da subito come un paradiso, una luce che brilla splendente. Ma come esistono le luci esistono anche le ombre e il lato oscuro di Meraviglia potrebbe essere davvero molto cupo e pericoloso da affrontare ...
In un'avventura affascinante e davvero vorticosa, ecco che Lisa si troverà non solo ad affrontare pericoli imminenti e decisamente oscuri ma anche l'amore, l'amicizia e la realtà...
"Meraviglia" è un romanzo che si legge facilmente: è scorrevole, è fluido, è scritto in modo semplice e lineare. Tuttavia è anche un romanzo che mi ha colpito maggiormente nella prima parte, mentre la seconda mi ha meno coinvolto e mi trovata meno affascinata.
Se nella prima parte, infatti, ho amato il soffermarsi della Fiore sulle descrizioni, indugiare sulla creazione del mondo di Meraviglia, i dettagli che riserva nei momenti inaspettati e nella bellezza dell'amornia, della pace e della ricerca di una sorta di luogo ideale dove mettere radici - quasi a fuggire dalle brutture dell'esistenza - d'altro canto non ho apprezzato la fretta con cui ha deciso di correre verso il finale, dare un taglio ai dettagli, alle descrizioni che prima ha così ben esposto. Probabilmente la Fiore aveva paura di essere ridondante, forse troppo pedante nelle descrizioni, ma è il suo bello, a mio parere, per cui ...mi è sembrato un peccato, ecco.
Complessivamente ho trovato "Meraviglia" un romanzo da leggere per sondare nuovi mondi, nuove idee e battere nuove strade con interessanti spunti.
Considerazioni.
Sempre fantasy è l'avventura che propone la Fiore con il suo "Meraviglia - La riconquista di un mondo" dove ci fa conoscere Lisa, una ragazza sedicenne che ama il cinema fantasy, la quale appare sin da subito come una persona normale, con una famiglia comune se non fosse che incomincia a fare sogni decisamente strani ...
Oltre a questa piccola stranezza incontra due ragazzi - Massi e Luca - tra i quali sarà scissa per via dei loro differenti caratteri (Luca più introspettivo e misterioso e Massi più espansivo e premuroso), nonchè per la particolare affinità che instaurerà con i due.
Lisa presto scopre che esiste un mondo parallelo, un mondo che potrà scegliere in cui stare e vivere dal nome Meraviglia. Come si suol dire, il destino nel nome.
Gli abitanti di Meraviglia sono persone speciali, dotate di poteri particolari e viverci è come vivere in un sogno, un paese in cui tutto quanto si vuole e si spera è tangile e realizzabile.
Meraviglia appare sin da subito come un paradiso, una luce che brilla splendente. Ma come esistono le luci esistono anche le ombre e il lato oscuro di Meraviglia potrebbe essere davvero molto cupo e pericoloso da affrontare ...
In un'avventura affascinante e davvero vorticosa, ecco che Lisa si troverà non solo ad affrontare pericoli imminenti e decisamente oscuri ma anche l'amore, l'amicizia e la realtà...
"Meraviglia" è un romanzo che si legge facilmente: è scorrevole, è fluido, è scritto in modo semplice e lineare. Tuttavia è anche un romanzo che mi ha colpito maggiormente nella prima parte, mentre la seconda mi ha meno coinvolto e mi trovata meno affascinata.
Se nella prima parte, infatti, ho amato il soffermarsi della Fiore sulle descrizioni, indugiare sulla creazione del mondo di Meraviglia, i dettagli che riserva nei momenti inaspettati e nella bellezza dell'amornia, della pace e della ricerca di una sorta di luogo ideale dove mettere radici - quasi a fuggire dalle brutture dell'esistenza - d'altro canto non ho apprezzato la fretta con cui ha deciso di correre verso il finale, dare un taglio ai dettagli, alle descrizioni che prima ha così ben esposto. Probabilmente la Fiore aveva paura di essere ridondante, forse troppo pedante nelle descrizioni, ma è il suo bello, a mio parere, per cui ...mi è sembrato un peccato, ecco.
Complessivamente ho trovato "Meraviglia" un romanzo da leggere per sondare nuovi mondi, nuove idee e battere nuove strade con interessanti spunti.
Sara Fiore Nata a Rieti nel dicembre dell’87, laureata in Mediazione Linguistica e Comunicazione Interculturale presso l’Università dell’Aquila. Scrive poesie e racconti dall’età di quindici anni, ama la lettura e il cinema. Tra i suoi autori preferiti troviamo Paulo Coelho, J. R. R. Tolkien, J. K. Rowling, Jane Austin, Charlotte Brönte.
--o--
Ragione
e Follia
e Follia
di Alessandra Giavazzi
pagine 80 circa
prezzo 8,50 €
eBook 3 €
eBook 3 €
Lettere Animate
voto:
3/5
--o--
3/5
--o--
Considerazioni.
"Ragione e Follia" è un thriller a sfondo psicologico che ha saputo intrigarmi per la trama e i colpi di scena che ha saputo intavolare nel suo incedere.
La vicenda è molto intricata e talmente collegata che è impossibile spiegarla senza incappare in inevitabili spoiler.
Non mi soffermerò, quindi, tanto sulla trama in se stessa, ma piuttosto sulle impressioni che ne ho ricavato, che sono posive, una volta considerati e visti sia pregi che (assolutamente a mio gusto) i difetti.
Se da un lato ho infatti trovato "Ragione e Follia" un romanzo che in quanto a tensione, ritmo, suspance e finale risulta molto buono (è riuscito a tenermi incollata alle pagine sino alla fine) dall'altro ho avuto però qualche problemino iniziale a inserirmi nella storia, a comprenderla appieno, nonchè con la sua brevità (consta di un'ottantina di pagine), a mio parere troppo corta per svolgersi al suo meglio.
L'intenzione della Giavazzi - che ha espressamente manifestato - era quello di scrivere un racconto di facile fruizione - in termini di tempo e momento - e che potesse essere letto da chiunque.
Effettivamente l'opera si legge in fretta, ed è scritta in modo fluido e piacevole, tuttavia l'ho trovata come "compressa" in un numero di pagine inferiore a quelle che sarebbero state necessarie per darle più completezza e respiro.
La Giavazzi è brava, capace e riesce a confezionare un romanzo che coinvolge pienamente, che coinvince e sorprende, per questo ve lo consiglio con convinzione ed entusiasmo, ma a mio personale parere avrebbe potuto essere migliore con qualche evoluzione in più, qualche approfondimento psicologico svolto con maggior tempo e riflessione, sondando meglio il passato e l'intimo dei protagonisti della vicenda.
Alessandra Giavazzi: Mi sono diplomata al liceo classico e ho conseguito una laurea triennale in letteratura con indirizzo in comunicazione e pubblicità, ambito nel quale intendo proseguire con una specialistica nei prossimi due anni.
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