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Tre giorni
d'Inverno
pagine
prezzo € 2,99
Literary Romance
voto:
★★★★☆
..o..
Giulia si è appena trasferita in un paese collinare in provincia di Piacenza, ha da poco ristrutturato una vecchia casa in stile Liberty e può egregiamente vivere del suo lavoro di scrittrice. Si è appena lasciata alla spalle una relazione instabile, fredda e vuota come una pagina bianca e l’unico desiderio che ha è quello di ricominciare da zero, ripartendo proprio da se stessa. Ma ha bisogni di mettersi alla prova. L’occasione le si presenta in un pomeriggio gelido.
Lì, tra la boscaglia, incontra Chris, musicista di una nota band nazionale. A causa di un guasto alla macchina, e a un imbarazzante incidente di percorso, Giulia si sente in dovere di aiutarlo, però è venerdì pomeriggio, il crepuscolo incombe e il meccanico più vicino si trova a fondo valle. Giulia è consapevole della propria follia, ma spinta dall’istinto decide di ospitarlo. Che male potrebbe farle, in fondo? Lo conosce da quando aveva sedici anni…
E poi Chris ha quella luce negli occhi, quella che sa di sconfitta, di lotta interiore, di aspettativa disillusa. Vuole aiutarlo. Trascorrono un’amichevole serata insieme e, poco prima che la notte scenda, Chris si ritrova a rubarle un bacio nella confortevole biblioteca della casa, mentre all’esterno infuria la bufera.
Basteranno tre giorni per innamorarsi, per far luce su se stessi? E cosa nasconde il famoso cantate tanto da essere stato indotto a fuggire dalla band, ad aver lasciato incompleto l’ultimo album? Vivono intensamente l’amore che nasce, l’attrazione che divampa. Insieme stanno bene, si appagano, sono felici.
Due anime che si sono ritrovate per consolarsi, per cicatrizzarsi le ferite a vicenda senza pretendere nulla in cambio perché niente è per sempre e lo sanno. Soprattutto quando dovranno dirsi addio.
Considerazioni.
Questo fine settimana vi parlerò di un romanzo che mi ha colpito per diverse ragioni, non ultima il fatto che abbia al suo centro una storia estremamente carina.
Serena Vis ci porta in un luogo non troppo lontano (in fin dei conti siamo solo a Piacenza no?) ma ammantato di una di una meraviglia e bellezza che non avevo ancora notato così nello specifico e posto a riposare tra le colline della provincia lombarda in cui solitamente non si capita. Conosco bene i luoghi qui ritratti e devo dire che, almeno inizialmente, ho fatto una certa fatica riconoscerli (essenzialmente per l’innocenza che le viene attribuita) ma di cui sono rimasta piacevolmente affascinata, tanto che per alcuni - lunghi - momenti ho anche pensato di trasferirmi 😁.
Ne “I tre giorni d’inverno” conosciamo un paese particolare, in cui la pace governa sovrana e tutti vivono con ritmi che ad oggi credo essere perduti. In questa atmosfera quasi da fiaba conosciamo una certa Giulia, la quale è una talentuosa, dolce, gentile ed emotiva scrittrice che ha avuto non pochi problemi personali, dai quali sta cercando di emergere poco alla volta, e che si è appena trasferita in quel di Piacenza.
Giulia ha da sempre avuto qualche difficoltà a governare le sue emozioni (che solitamente finiscono con il prendere possesso della sua mente facendole commettere azioni e pensieri che era meglio non manifestare ...) ma ci lavorando e sta anche cercando di prendere in mano la situazione, grazie anche all'affetto che la cittadina le riserva, standole accanto discretamente ma sensibilmente.
La quotidianità di Giulia viene interrotta nel momento in cui incontra per caso Cris, un ragazzo (un musicista popolarissimo) che ha avuto problemi con la macchina e che le domanda aiuto per la notte. Una semplice richiesta di aiuto e di ospitalità diventano un momento per condividere una bella esperienza di racconto e ascolto reciproco che sfociano in un dolcissimo bacio che lascia entrambi reciprocamente coinvolti. Ma quello che doveva essere un'incontro accidentale si protrae inaspettatamente perché il destino ci mette del suo e fa avvicinare i due bloccandoli a casa di Giulia con un'intensa e particolarmente forte bufera che bloccherà tutta la regione per un paio di giorni. Che sia una semplice parentesi o l’inizio di una dolcissima storia?
“I tre giorni d’inverno” è una gradevolissima storia romantica che non solo trova il modo di raccontare lo sbocciare di un amore tra una giovane donna bisognosa di affetto ed un ragazzo che vuole trovare una nuova direzione nella sua vita, ma racconta anche dell’affetto che può nascere tra le persone qualora siano propense a creare dei legami che li rendano più sereni e felici nonché parlare di solitudine e di emozioni senza risultare troppo sdolcinata o melensa.
Molto spesso siamo abituati, come lettori, a voler volare lontano, a conoscere nuove ambientazioni, luoghi, tradizioni e persone, alcune volte però non è male tornare a leggere dei nostri luoghi e delle nostre storie e posso dire che la Vis, a mio parere, è stata brava a creare delle ambientazioni, dei personaggi e delle situazioni che ci facciano sentire confortati e in armonia, nonché di creare sentimenti e sensazioni che potessero portare a vivere una storia ricca di sfumature a livello di emozioni.
Questa è una storia semplice che ha lo scopo di creare con pacatezza e gentilezza dei sentimenti genuini e una storia in cui è facile ritrovarsi per rimanerne poi coinvolti e carezzevolmente avvinti.
Consiglio questa storia a tutti/e coloro che vogliono leggere una storia romantica, dolce ed avvolgente.
Serena Vis
La passione di Serena Vis per i libri e le storie si è dimostrata prepotente fin da piccolissima, quando, all’età di nove anni cominciò a scrivere. Nel 2016 pubblica il suo primo romanzo storico, Matilde Cuore di Lupo, un’esperienza in qualità di self. Per la Collana editoriale Literary Romance fa il suo esordio con il romanzo contemporaneo Tre giorni d’inverno. Ama leggere, fare lunghe passeggiate e sognare a occhi aperti. Vive a Cremona, ma da sempre sogna una casa in collina.
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