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giovedì 14 giugno 2018

Intervista ESCLUSIVA a Marissa Stapley!



Sono orgogliosissima di presentarvi l'intervista che ho potuto fare all'autrice di uno dei libri che ultimamente ho apprezzato di più, targato Sperling ed uscito lo scorso maggio, che mi ha rilasciato qualche giorno fa. Spero che vi faccia capire meglio questa storia e che vi attragga nelle sue spire, inducendovi a leggerlo, in quanto è davvero una bella lettura, che consiglio a tutti i cuori amanti delle storie complicate ma piene di amore e forza. Ora vi lascio alla lettura dell'intervista e vi auguro una buona lettura! 
xo 
Endi





...oOo...
La 
Locanda dei 
Ricordi d'Estate
di Marissa Stapley
pagine 300
prezzo 17.50€
Sperling Kupfer
già disponibile
voto:
..o..


Ci sono luoghi che hanno il potere di curare ogni ferita.
Per Mae, quel luogo si chiama Alexandria Bay, la cittadina a nord di New York dove è cresciuta insieme ai nonni, che da sessant'anni mandano avanti con passione Summers’ Inn, la locanda sul fiume. 

Lì sono di casa le sue memorie più care: il primo amore, il calore della famiglia, i pochi ricordi della mamma – con quei suoi consigli su «cosa fare quando fuori piove», quasi perle di saggezza per affrontare le piccole delusioni della vita. Ed è proprio lì, quindi, che Mae si rifugia il giorno in cui scopre che il suo futuro marito è sparito nel nulla, lasciando in bancarotta lei e tutti gli amici che avevano investito nella loro società. Ma le cose non sono più come prima. O forse è Mae a vederle sotto una luce diversa, adulta. 

Alla locanda, la nonna sta perdendo la lucidità di un tempo; sembra vivere in un passato di cui ricorda nitidamente ogni dettaglio e dal quale emerge all'improvviso, senza filtri, una rivelazione sconvolgente. In città, intanto, un incontro fortuito con Gabe, il suo primo grande amore, costringe Mae ad affrontare una volta per tutte la verità sulla fine della loro storia. 

Davanti a lei ci sono i segreti di una vita intera: un labirinto oscuro che dovrà attraversare se vorrà ritrovare la felicità per sé e la sua famiglia. Perché, se è vero che la casa è dove ti porta il cuore, a volte quel cuore ha bisogno di amore, perdono e buona volontà per rimettere insieme tutti i pezzi perduti per strada.


...o. L’Intervista .o..


1. Come è nata la storia di Mae e di coloro che vivono ad Alexandria Bay?

L’idea di questa storia è venuta la morte della mia amatissima nonna. Avevo a che fare con il rammarico di non esserle stata accanto quando è morta, ma anche di scoprire c’erano dei segreti nella sua vita. Alcuni li conoscevo, ma altri no. Mi ha affascinato l'idea che tutte le famiglie abbiano dei segreti e chequesti, alla fine, possano nuocere o avvicinare le persone.

Quando andai a trovare una zia che viveva in una comunità vicino al fiume St. Lawrence, venni a conoscenza delle isole e mi resi conto che era l'ambientazione perfetta per una storia come quella che avevo in mente.Perché i miei personaggi erano come isole, isolati gli uni dagli altri, quando invece avevano bisogno di fluire insieme e trovare conforto.

2. Qual è il personaggio che è rimasto più degli altri nel tuo cuore?

Tutti. Come per ogni libro che ho scritto finora, tutti i personaggi mi sono sembrati reali. Recentemente sono andata a trovare mia zia nella sua casa vicino al fiume e ho avuto come la certezza che avrei visto Lilly camminare per la strada; o George che guidando mi superava; o Mae e Gabe mano nella mano lungo il fiume. Mi ha reso triste non vederli apparire! Li amo tutti allo stesso modo e per diversi motivi.

3. Hai scelto di raccontare una storia complessa, con molti personaggi e con numerosi intrecci tra di loro. Li avevi in mente o sono nati mentre stavi scrivendo?

Finora, i miei romanzi hanno sempre cast d’insieme. È complicato intrecciare le loro vite e non vedo l'ora che arrivi il giorno in cui riuscirò a inventare una storia con un solo personaggio! Ma per ora, questo è il modo in cui mi vengono le idee: con molti personaggi che gareggiano per la mia attenzione. Devo ascoltarli tutti. E tutti credono che siano le vere star del libro ...

4. Nel libro hai incluso piccole ma bellissime descrizioni del paesaggio invernale che rendono tutto molto poetico, ma che riflettono anche il senso di solitudine e incompletezza dei protagonisti. Perché hai scelto di ambientare la storia in inverno?

L'inverno è parte fondamentale della vita in Canada. Viviamo con rigidissime condizioni meteorologiche, specialmente a sud dell'Ontario, dove vivo. Trascorriamo lunghi e freddi inverni a sognare estati brevi e calde. Durante l'inverno siamo molto al chiuso. Se usciamo nel mondo dobbiamo infagottarci. È un vero e proprio isolamento, e questa condizione ha davvero funzionato per la storia e i personaggi – creando, a volte, una barricata tra loro e il mondo.

Poi è un silenzio tutto particolare quello che segue una nevicata. Vivo in una grande città e mi sento ancora l'unica persona al mondo quando percorro una strada ricoperta di neve fresca. Ogni volta che uno dei miei personaggi usciva, potevo sentire questo silenzio al posto loro. Nel momento in cui Gabe e Mae si uniscono, questo isolamento è stato particolarmente bello perché, come tutti gli amanti, pensavano di essere gli unici due al mondo. La neve lo rendeva reale, anche solo per un momento.

Infine, c'è un elemento di pericolo in un mondo invernale, specialmente quando ci si trova su un fiume o un lago ghiacciato. Può essere impossibile credere di poter camminare sul ghiaccio e che ti manterrà al sicuro. Mae trova particolarmente difficile crederlo e deve superare la sua paura. Tutto questo: la solitudine, l'isolamento e la paura erano le cose che ogni personaggio sentiva e il clima lo rifletteva perfettamente. E quando è arrivata la primavera, è stato come sempre per noi canadesi: come svegliarsi da un lungo sonno e capire che il mondo ti stava aspettando. Per ricominciare.

5. Il tuo romanzo parla dell'amore, di molti tipi di amore. Di che tipo di amore ci tenevi di più a raccontare?

Il mio primo romanzo, Mating for Life, ha avuto un approccio piuttosto cinico all’amore e al matrimonio. Ma mentre lo scrivevo ho imparato che il vero amore implica pazienza, perseveranza e comprensione e questo può essere molto più romantico e sicuramente più duraturo di quell'amore che si basa solo sulle prime impressioni e sulla fantasia. Speravo che “La locanda dei ricordi d'estate” fosse più romantico del primo. Mi piace che sia paragonato al lavoro di Nicholas Sparks perché mi piace il modo in cui Sparks scrive dell’amore. Sembra reale ma anche emozionante: una fuga, ma anche una lezione sulle persone autentiche. Continuo ad essere interessata a tutti i tipi di amore. Non solo quallo romantico, ma anche l'amore che proviamo per le nostre famiglie e i nostri amici. Penso che scriverò di tutti i diversi tipi di amore per il resto della mia carriera, e non vedo l'ora.

6. Come mai hai scelto di rendere protagonista anche il fiume che ha accompagnato la vita dei protagonisti ?

Come ho scritto, il fiume è diventato un personaggio. Il fiume viveva e respirava. Non puoi vivere accanto a un corpo d'acqua come quello senza che diventi parte della tua vita. E soprattutto con questi personaggi, lo è stato. Il fiume ha dato loro moltissimo e ha anche portato via qualcosa. È diventato un simbolo importante perché rappresentava il flusso della vita, come essapuò essere imprevedibile, che ci piaccia o meno il modo in cui procede. Quando stiamo soffrendo, può sembrare che il mondo debba fermarsi e aspettare fino a quando non saremo pronti a volerlo di nuovo. Ma non è così che funziona. Continua a scorrere e dobbiamo rincorrerlo.

Importante quanto il fiume, sono state le isole. Rappresentavano le persone che si erano perse: a volte visibili, sempre lì, appena fuori portata. 

7. Qual è il messaggio che vorresti trasmettere al lettore con questo romanzo?

Continuo a tornare al momento in cui Lilly è vicina alla finestra, guarda il suo amato fiume e considera tutti i suoi segreti. Sa che ha avuto ragione nel mantenerne alcuni, ma anche che ha commesso degli errori e causato molto dolore.

Le persone sono imperfette. Commettono errori e causano dolore. Dobbiamo perdonare chi amiamo per i loro difetti, ma anche incoraggiarli a migliorare. E dobbiamo smettere di permettere che i nostri percorsi di vita siano dettati dalle nostre ferite passate. Dobbiamo imparare ad andare avanti, a permettere che la primavera arrivi, sotto forma di cambiamento, maturità, comprensione e forgiare nuovi percorsi piuttosto che commettere ripetutamente gli stessi errori o biasimare il nostro comportamento sulle cose che ci sono state fatte .



...o. Intervista in Inglese .o...


1. How did the story of Mae and those living in Alexandria Bay come about?

I came up with the idea for this story after my beloved grandmother passed away. I was dealing with my regret at not being able to be there beside her when she died, and also coming to understand that she had secrets in her life. I knew many of them, but others in our family didn’t. I became interested in the idea that all families have secrets and that these secrets can either do harm or bring people closer together in the end.

When I went to visit an aunt who lived in a community beside the St. Lawrence river, I learned about the islands and realized this was the perfect setting for a story like this because my characters were so often like islands, isolated from each other when really, they needed to flow together and find comfort.

2. Which is the character that has stayed more than the others in your heart?

They all have. As with every book I’ve written so far, all the characters feel real to me. I recently went to visit my aunt again at her home beside the river and felt sure I would see Lilly walking down the street, or George driving past me, or Mae and Gabe hand in hand beside the river. It made me sad when they didn’t appear! I love them all equally, and for different reasons.

3. You chose to tell a complex story, with many intertwining characters. Did you have them in mind or were they born while you were writing?

So far, my novels always have ensemble casts. It’s complicated to weave their lives together, and I’m looking forward to the day I might come up with a story idea with just one character! But for now, this is the way the ideas come to me: with many characters vying for my attention. I have to listen to them all. And they all believe they’re the real stars of the book …

4. In the book you have included small but beautiful descriptions of the winter landscape which make all very poetic, but which also reflect the sense of loneliness and incompleteness of the protagonists. Why did you choose to set the story in winter?

Winter is a big part of life in Canada. We have such weather extremes, especially in the part of Southern Ontario I live in. We spend the long, cold winters dreaming of the short, hot summers. We spend a lot more time inside during winter. If we go out into the world we must bundle up against the elements. There’s isolation in that and it really worked for this story and these characters — to have a barricade between themselves and the world at times.

There’s also a silence that comes just after a snowfall. I live in a big city and I still feel I’m the only person who exists when I walk down a street that is freshly blanketed with snow. Every time one of my characters went outside, I could feel this silence on their behalf. In the moment when Gabe and Mae come together this isolation was especially beautiful because they, like all lovers, thought they were the only two in the world. The snow made that real for them, for just a moment.

Finally, there’s an element of danger in a winter world, especially when out on a frozen river or lake. It can be impossible to believe that you can actually walk on the ice, that it will keep you safe. Mae especially finds that hard to believe and must conquer that fear. All of this: the loneliness, isolation, and fear, were things each character felt and the weather reflected that perfectly. And when spring came it felt the way it always does for us Canadians: like waking from a long sleep and understanding that the world has been waiting for you. You can begin again.

5. Your novel talks about love, many kinds of love. What kind of love were you most keen on writing about?

My first novel, Mating for Life, had a fairly cynical take on love and marriage — but as I wrote it I learned that real love involves patience, persistence and understanding and this can be much more romantic and certainly more long-lasting that love than is based only on first impressions and fantasy. I had hoped that Things to Do When It’s Raining would be more romantic than my first. I like that it’s compared to Nicholas Sparks’ work because I enjoy the way he writes about love. It feels real but also exciting—an escape, but also a lesson about authentic people. I continue to be interested in all kinds of love. Not just romantic, but the love we feel for our families and our friends. I think I’ll write about all different kinds of love for the rest of my career, and I look forward to it.

6. Why did you choose to make the River - accompanying the life of the protagonists - also a character?

As I wrote, the river became a character. The river lived and breathed. You can’t live beside a body of water like that without it becoming a part of your life. And especially with these characters, it was. The river gave so much to them, and the river also took away. The river was an important symbol because it represented the flow of life, how life can be unpredictable, the way it goes on whether we like it or not. When we’re suffering, it can feel like the world should stop and wait until we’re ready to join it again. But that’s not how it works. It just keeps on flowing and we have to catch up.

Just as important as the river were the islands. They represented the people who had been lost: sometimes visible, always there, just out of reach.

7. What is the message that you would like to convey to the reader with this novel?

I keep coming back to the moment when Lilly stands by the window, looks out at her beloved river, and considers all her secrets. She knows she has been right to keep some of them but also that she has made mistakes and caused a lot of pain.

People are flawed. They make mistakes and cause pain. We need to forgive the people we love for their flaws, but we also need to encourage them to be better. And we need to stop allowing our life paths to be dictated by our past hurts. We need to learn to move forward—to allow spring to come, in the form of change, maturity, understanding— and forge new paths rather than making the same mistakes over and over or blaming our behavior on the things that have been done to us.



Ringrazio moltissimo
Marissa Stapley
per la gentilezza


Many Thanks to
Marissa Stapley
for the kindness

Grazie
Endimione





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