Cuorineri
Il Direttore
di Simona Pino d’Astore
Pagine 176 - Prezzo €15,00
Graus Edizioni - Collana Black Line
già disponibile
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Sullo sfondo di una Brindisi deturpata dal contrabbando, dallo spaccio e dalla corruzione, s’intrecciano le vicende di Franco Altavilla, Luigi Narcisi e Luigi Patisso.
Tre nomi reali, tre storie vere segnate da rapine, omicidi, reati penali scontati in carcere per conto di una criminalità organizzata che sembra essere l’unica strada da percorrere per questi tre personaggi, figure portanti nella trama del libro.
Il romanzo, infatti, sottolinea come diventare professionisti del malaffare (così li definisce l’autrice) sia la diretta conseguenza di un’infanzia dominata dalla povertà e dalla privazione, da genitori anaffettivi o violenze domestiche; di un’adolescenza in cui l’ossessione di arricchirsi diventa un bisogno impellente, così come la necessità di emergere nel ruolo di leader del gruppo.
Agli occhi dei tre bambini, poi divenuti uomini, quindi, la vita del mafioso appare come una chiave d’accesso all’agiatezza e alla gloria a cui hanno sempre aspirato.
Ben presto, però, questo stile di vita ardentemente desiderato costringerà i personaggi a sacrifici sempre più grandi: la salute, gli affetti, l’integrità morale.
Sarà proprio il richiamo di quest’ultima che porterà Narcisi e Patisso alla decisione di voltare pagina, di cominciare a vivere all’insegna dell’onestà, di investire in istituzioni cittadine non più corrotte, sostenendo la candidatura di Anna, ex-compagna di classe di Narcisi, come sindaco di Brindisi.
Da questo si evince il punto cruciale di tutta la narrazione, il destino della città e quello dei tre uomini sono uniti da un legame inscindibile: così come l’ambiente ha determinato le loro scelte di vita, il loro cambiamento etico potrebbe perfino arrivare a salvare Brindisi, a liberarla dall’alone di corruzione che la sta lentamente annientando.
Considerazioni.
Quello di Simona Pino d'Astore è un romanzo decisamente particolare, intenso, che racconta una storia dura, scomoda, reale e che riesce, con una struttura narrativa risoluta e convincente, a impastare nella narrazione coraggio, volontà e speranza.
Ma andiamo per ordine e vediamo meglio da vicino la trama del romanzo. Ci troviamo a Brindisi, in una città che sebbene abbia molte luci, nasconde anche molte ombre. Molto spesso queste ultime abitano nei quartieri più poveri, ma non è un'esclusiva di quest'ultimi in fondo, ed ecco che anche qui troviamole sue oscure vicende.
La d'Astore si spinge nella periferia di Brindisi per raccontarci la storia di tre ragazzi che non brillano per prospettive e futuro roseo, vuoi per estrazione o contesto sociale. I tre sono Franco Altavilla, Luigi Narcisi e Luigi Patisso e le loro vicende e le loro vite si intrecciano tra storie di contrabbando, corruzione, spaccio, rapine e reati vari più o meno gravi.
Per questi tre ragazzi la malavita appare come l'unica via da imboccare per intraprendere la loro vita dopo (o parallelamente) la scuola, come vera e propria scelta di vita, perché sono dominati dalla violenza (di ogni tipo a cui si possa pensare) e schiavi di una povertà da cui appare impossibile uscire e dalla quale si vuole scappare il più presto possibile e ad ogni costo.
Però ad un certo punto scatta qualcosa, i tre bambini che vivono di miraggi e povertà diventano grandi e decidono di prendere (non tutti) una strada differente, onesta, pulita, guadagnata, integra, che aiuti a dormire sereni e con la coscienza a posto. E se iniziano da loro, un piccolo cambiamento, non potrebbe esso costituire il punto di partenza per sanare e cambiare la città, unita a doppio filo con la storia dei tre protagonisti?
"Cuorineri" anche se non è stata una lettura semplice, facile da digerire e però stata una lettura davvero molto interessante, che ha saputo, anche grazie allo stile pulito, diretto e coinvolgente della d'Astore, a catturarmi in una vicenda che racconta più situazioni reali, che toccano irrimendibilmente il lettore nel bene come nel male e che sebbene non rappresentino una situazioni ideale in cui vivere e crescere (anzi, se possono, ne sono l'antitesi) non perdono però quella capacità di credere nella possibilità del cambiamento, nella speranza di poter cambiare in meglio il proprio destino, le idee, le abitudini, le persone e la società che ci circonda. Ed è un messaggio che davvero mi ha fatto riflettere e pensare a come ce ne sia davvero bisogno in tempi come i nostri.
Plauso, infine, all''intento dell'autrice di portare luce e possibilità di cambiamento laddove essa manchi o venga oscurata dai meccanismi di vita o di società che tentano di soffocarla e/o spegnerla.
voto:
★★★★★/5
Consigliato
[A tutti coloro che hanno voglia di leggere
una storia intensa, vera, vissuta,
coinvolgente e intrisa di sogni e speranze.]
Consigliato
[A tutti coloro che hanno voglia di leggere
una storia intensa, vera, vissuta,
coinvolgente e intrisa di sogni e speranze.]
Simona Pino d’Astore
Nasce a Brindisi, città dove vive con il marito e i suoi tre figli. Dopo aver intrapreso gli studi in Giurisprudenza accrescendo l’interesse per la criminologia, si dedica al giornalismo, scrivendo per diversi quotidiani e riviste, oltre a ideare e condurre programmi a livello locale. La sua predisposizione per la scrittura e la poesia la portano a elaborare diversi manoscritti, ancora inediti. Un’altra sua passione è stata la politica, alla quale si è dedicata per diversi anni, per poi divenire abile consulente di marketing politico, mietendo successi e soddisfazioni in questo campo. Da qualche anno ha intrapreso l’approfondimento di vicende reali, soprattutto di cronaca nera e del mistero. Cuorineri, edito da Graus Edizioni, è il suo primo romanzo.
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