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mercoledì 17 febbraio 2021

Recensione: "Il regno capovolto" di Marie Lu



Il regno capovolto
di Marie Lu
Pagine 348 - Prezzo 17€- eBook 9.99€
Mondadori
già disponibile
..o..



Nata con uno straordinario dono musicale, la piccola Nannerl Mozart ha un solo desiderio: essere ricordata per sempre. Ma, anche se incanta le platee con le sue straordinarie interpretazioni, ha poche speranze di diventare una celebre compositrice. 

È una ragazza nell'Europa del Diciottesimo secolo, e ciò significa che comporre per lei è proibito. Suonerà fino a quando avrà raggiunto l'età da marito: su questo il suo tirannico padre è stato ben chiaro. Ogni anno che passa le speranze di Nannerl si fanno più sottili, mentre il talento del suo amato fratellino Wolfgang diventa sempre più brillante, e finisce per oscurarla. 

Ma un giorno giunge un misterioso straniero da una terra magica, con un'offerta irresistibile: può far diventare il sogno di Nannerl realtà. Ma il prezzo da pagare potrebbe essere altissimo. 

Nel suo primo romanzo storico, l'autrice Marie Lu intesse una storia rigogliosa e poetica che parla di musica, magia e dell'indissolubile legame tra un fratello e una sorella.


Considerazioni.
E' una storia più o meno nota quella di Nannerl (vezzeggiativo del ben più complesso Maria Anna Walburga Ignatia Mozart), ovvero la sorella maggiore (più abile) meno nota di quel genio (che fu) della musica di Wolfgang Mozart.

Per chi non la conoscesse siamo nel 1759 circa, nella famiglia benestante dei Mozart, i quali hanno due figli: Nannerl e Wofgang, che amano moltissimo e cui non negano la scoperta e la dedizione alla passione musicale. C'è una differenza tra i due però. Mentre al figlio più giovane, essendo un uomo capace, dotato, di genio nella composizione di musica viene concessa maggiore attenzione e possibilità nell'emerge alla figlia più grande, essendo una donna - in un mondo di uomini pronti a soffocare un talento femminile in crescita - la relegano in secondo piano e sempre - purtroppo - vi resterà per coloro che non hanno modo di approfondire le sue vicende personali e musicali.

Marie Lu tenta - dove ci era riuscita, a mio parere, in modo ben più magistrale Rita Charbonnier con "La sorella di Mozart" con una storia biografica degna di nota - di portare alla luce la storia sepolta (o meno conosciuta) di Nannerl Mozart, la quale ha dato molto di se stessa alla composizione, alla musica, alla sua passione, ma che sicuramente avrebbe potuto dare sicuramente di più, le fosse stato concesso. 
Certo appaiono sin da subito assolutamente evidenti le intenzioni positive della Lu: la riscoperta di una vicenda che non molti conoscono, la passione per la musica, la voglia di parlare di una donna a cui le prospettive sono state decisamente un po' troncate alla base, una caratterizzazione dei personaggi piuttosto buona. 

Però qualcosa è andato storto. 
Il libro ha una copertina superba (forse il grande pregio del volume) è leggibile velocemente, con uno stile semplice, delle ambientazioni evocative e trasognate, tuttavia - a mio parere - è lento, tanto, e la parte dedicata alla musica rasenta addirittura il tedioso dopo la "enne" pagine. E questa non è la sua unica pecca, purtroppo. 
Taglierò la testa al toro dicendovi che onestamente mi è parso più un viaggio allucinato (forte) nel mondo Capovolto (perché Marie, perché ??? era davvero necessario un retelling così raffazzonato???) che potrebbe fruttarle la realizzazione dei proprio desideri. 
Diciamo che non ho particolarmente apprezzato il risvolto fantasy (lo sapevo, ma letto è risultato davvero è troppo incoerente con tutto il resto, bho...) ed ho incominciato ad odiare l'intera faccenda nel momento in cui il tempo diventa relativo (e sono magnanima) con i mesi, gli anni, i minuti e i secondi che si accartocciano fino a diventare una grossa matassa ingestibile. Da perderci l'orientamento. 

Il fatto è che l'elemento sovrannaturale stride tantissimo con l'ambientazione storica reale, davvero ben creata e descritta (veramente) e oltretutto non riesce ad aggiungere quell'elemento caratterizzante e trainante decisivo, quel quid pluris vitale per un romanzo di questo tipo. Non c'è spinta, non c'è trasporto, c'è inerzia, ma dove si va ????
Salviamo almeno il finale? Ma anche no, visto che è liquidato con una velocità imbarazzante, a cui si arriva con noia, senza colpi di scena, con le aspettative al minimo storico e la convinzione che se i libri salveranno il mondo, questo non farà parte della schiera dei salvatori. Sicuro.

Idea anche buona ... ma che casino Marie .... che casino!

Sarò tombale: bocciato.


Marie Lu 
è l’autrice bestseller del “New York Times” delle serie “Young Elites”, “Legend” e “Warcross”. Dopo la laurea alla University of Southern California, ha iniziato a lavorare come artista nell’industria dei videogame. Attualmente è una scrittrice a tempo pieno e passa il tempo libero leggendo, disegnando, giocando, e imbottigliata nel traffico. Vive a Los Angeles con il marito, lo scrittore-illustratore Primo Gallanosa, e la loro famiglia.

4 commenti :

  1. Carissima Endimione,
    sono talmente felice di poter leggere un tuo post dopo così tanto tempo!
    Mi ha tenuta lontano dal web il lavoro di ricerca che mi ha condotto al mio ultimo saggio storico, in prevendita per ora sul sito della MGS Press di Trieste, disponibile con il primo di marzo. S'intitola IL FIGLIO AMERICANO DI RODOLFO D'ASBURGO.
    Grazie ancora per la bellissima recensione che hai pubblicato
    Con il cuore
    Daniela di 'My little old world'

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    Risposte
    1. Ma grazie!!! Corro a vederlo Daniela, perché il titolo mi ispira parecchio!
      Un abbraccio 🤗
      Endi

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  2. Anche io conservo un bel ricordo de La sorella di Mozart di Rita Charbonnier. Dopo quello che hai scritto, confesso che il romanzo della Lu non mi ispira.

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    Risposte
    1. Eh... non saprei cosa dire per consigliarlo onestamente ...

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