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giovedì 4 marzo 2021

Anteprima: Kristin Hannah




I venti di Sabbia
di Kristin Hannah
Pagine 444 - Prezzo 21€ - eBook 10.99€
Mondadori
già disponibile
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“Da queste parti un uomo deve lottare per guadagnarsi da vivere” si dicevano a vicenda. Un uomo. Gli uomini, sempre. Era come se ai loro occhi cucinare, pulire, mettere al mondo i figli e prendersi cura dell’orto non significasse nulla. Ma anche noi donne delle Grandi Pianure ci davamo da fare dall’alba al tramonto, sgobbando nei campi di grano fino a inaridirci e indurirci come la terra che amavamo. A volte, quando chiudo gli occhi, giuro di sentire ancora il sapore della polvere...

 

Texas, 1934. 
Milioni di persone sono rimaste senza lavoro e la siccità ha distrutto le Grandi Pianure. 

Gli agricoltori stanno combattendo per non perdere le loro terre e la loro fonte di sostentamento, dal momento che le coltivazioni avvizziscono irrimediabilmente, l’acqua si sta prosciugando e le tempeste di polvere e sabbia minacciano di seppellirli tutti. 
Uno dei periodi più bui della Grande Depressione, l’era del Dust Bowl, è arrivato come un’implacabile vendetta.

In questo tempo incerto e pericoloso, Elsa Martinelli, una donna e madre coraggiosa, cerca in tutti i modi di salvare la sua famiglia e la fattoria dove vive, l’unica vera casa che abbia mai avuto. A un certo punto, però, come tanti suoi vicini, è costretta a fare una scelta angosciosa: continuare a combattere per la terra che ama o andare a ovest, in California, alla ricerca di una vita migliore. Per dare un futuro ai suoi figli decide di partire, ma il viaggio è estenuante e difficile, e l’arrivo ancora di più: la situazione in California non è così facile come Elsa credeva.

Ampi e abbaglianti, i campi senza grano delle Grandi Pianure prendono vita in questo romanzo potente e indimenticabile, che è una parabola di difficoltà e nuovi inizi e al tempo stesso la narrazione epica del fallimento di un sogno, ora più che mai emblematico, e della speranza che ciononostante non viene mai meno.

I venti di sabbia è un ritratto indelebile dell’America e del Sogno Americano, visto attraverso gli occhi di una donna indomabile il cui coraggio e sacrificio arriveranno a definire una generazione.



Una madre, una figlia e un penny americano:
 tra le pagine di Kristin Hannah
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All'inizio di questa storia Elsa ha una famiglia e una casa nelle Grandi Pianure.
Quando la siccità e i venti di sabbia minacciano tutto ciò che ha a cuore, il suo mondo crolla. Il marito la abbandona, il figlio si ammala ed Elsa decide di partire in cerca di una vita migliore.

Loreda, tredici anni, deve andare al college e Ant, il più piccolo, deve guarire lontano dalla polvere.
Man mano che il suo viaggio procede crescono le difficoltà e inizia la povertà più feroce, “qualcosa di umiliante. Una grotta che ti stringeva sempre di più intorno, e il minuscolo puntino di luce in fondo diventava sempre più piccolo alla fine di ogni giorno disperato, uguale al precedente".

Elsa inizia a lottare, diventando sempre più resiliente.
Il suo carattere e la sua resistenza crescono davanti ai nostri occhi, fino a diventare il simbolo della forza d’animo delle donne.

Come il penny che porta sempre con sé, la sua eredità passerà a sua figlia, simbolo di una nuova generazione che abiterà un mondo migliore e di una sorellanza destinata a crescere di generazione in generazione.

Anche questa volta Kristin Hannah riesce a far breccia nei cuori dei lettori con una grande storia piena di vita, personaggi indimenticabili e tante riflessioni che resteranno con noi. Come una moneta piena di significato da portarci appresso.



Kristin Hannah
Dopo l'enorme successo dell'Usignolo, bestseller internazionale che solo negli Stati Uniti ha venduto più di due milioni di copie ed è stato pubblicato in trenta paesi, Kristin Hannah (Garden Grove, California, 1960) torna al primo posto della classifica del "New York Times" con Il grande inverno, confermandosi come una delle scrittrici più attese dell'anno.

2 commenti :

  1. Un po' il grande romanzo americano... Mi ricordo che cosa significa arrivare in California dall'interno. In molti hanno presente la costa, ma, se si arriva dall'entroterra, prima c'è il deserto, poi, le pianure coltivate e, infine, la costa. All'epoca, in ogni caso, se non fosse stato per la siccità, il Texas era meglio.

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    Risposte
    1. Sono curiosissima di leggere questo romanzo, perché non ho idea di quello implichi (in termini di avversità e immensità) questo viaggio e questa zona... non vedo l'ora!

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