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giovedì 11 aprile 2013

Recensione: "Una seconda occasione" di Sabrina Grementieri





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Una seconda 
occasione
di Sabrina Grementieri
pagine 300 circa
prezzo 0.99€
EEE-Edizioni Esordienti E-book, 2012
già disponibile
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Greta ha una grande, grandissima passione: i cavalli. Amore a parte, è l’unica cosa che desidera dalla vita. Uno splendido animale che in realtà è un amico fidato, un amico che non ti tradirà mai. In amore, invece...

Un giorno, però, un colpo di fortuna arriva a bussare alla sua porta. Insomma, definirlo di fortuna forse non sarebbe proprio esatto. Infatti l’incontro con Ian avviene a seguito di una brutta caduta da cavallo. Lui è un attore affermato, ha perduto la moglie da poco e ha un rapporto complicato col figlio Kevin. Lei rimane subito colpita dall’uomo, dalla sua dolcezza e dalla sua determinazione nel voler ricostruire un rapporto col ragazzo, nonostante tutti gli errori commessi in passato. Greta ha un’idea: utilizzare i cavalli come terapia per Kevin. Si tratta di un processo sperimentale, soprattutto in Italia, ma in altre parti del globo gli esiti sono stati positivi. Così Greta inizia a frequentare Ian, oltre al figlio, e l’amore inizia a metterci lo zampino… Purtroppo il passato di Ian tornerà ben presto a batter cassa, e per Greta sarebbe ben più facile aprire le mani e lasciar scivolare il loro amore come sabbia al vento… Ma lei sente quella sabbia come le fondamenta più solide del mondo, e vuole costruire il suo futuro con Ian…

Sabrina Grementieri ci parla d’amore e lo fa con colori accesi e cupi, un caleidoscopio colmo di emozioni, un vaso di Pandora che, una volta aperto, v’investirà con la sua dolcezza e la sua potenza. Uno stile fresco e leggero, parole che si tramuteranno in sentimenti e vi aleggeranno intorno per poi entrarvi immediatamente nel cuore. Una storia che vi prenderà dall’inizio alla fine e il tocco di Sabrina vi saprà donare emozioni uniche. Verserete copiose lacrime. Di gioia o dolore? Forse entrambe, ma le prime saranno di sicuro più numerose…




Considerazioni.
La mia recensione non sarà, sarò sincera, una recensione del tutto oggettiva. Non perchè non lo voglia essere, ma a volte bisogna scavalcare la barricata e sporcarsi le mani esponendosi a quella che è la verità dei fatti e i sentimenti che serbiamo nel profondo del cuore.

La mia verità e la mia poca oggettività derivano dal fatto che ho avuto tempo e modo di conoscere questa scrittrice che debutta nel mondo editoriale dopo i fasti del "Salento in Love" che ha portato ad evidenziare le sue qualità stilistiche e narrative in un racconto breve, ma davvero intenso.

Ho avuto modo di conoscere Sabrina a "La Vie en Rose" e mi sono subito trovata molto in sintonia con lei ed il suo carattere che ho avuto il piacere di ritrovare nel suo romanzo, di cui vi parlerò oggi.




La storia è una storia che ci racconta la vita spezzata e segnata nel passato di Greta, che si trova a voler ricominciare, da capo, con le sue sole forze, un pò roccia un pò sognatrice com'è. Greta sublima l'amore che ha in corpo per qualcosa  e qualcuno con quello che più ama e adora: i cavalli, a cui si dedica con passione e dedizione profonda. Un giorno spunta nella sua vta un uomo con un ragazzino che domandano aiuto e ricevono qualcosa che Greta non potrà non ricambiare se non con quanto sepolto nel profondo del suo cuore.

Non voglio dirvi di più della trama. Uno perchè potete leggerla poco sopra, due perchè vi rovinerei delle sorprese che verranno narrate nel romanzo che costuiscono l'orpello per la modifica ed il cambiamento dei sentimenti e delle decisioni dei protagonisti.

Non saprei bene come descrivervi questo romanzo nel suo complesso perchè parte come qualcosa di semplice, carino e introspettivamente decisamente ben descritto e diventa qualcosa di più complesso, quasi come una supernova che eplodendo crea colori e nubi di polveri scintillanti e bellissime, diventa un mracolo colorato e arricchito di meraviglia, di esplosioni complesse di desiderio, passione, amore (familiare, amorevole tra padre e figlio quanto tra uomo e donna).
Il romanzo che vi sto consigliando non è un romanzo che lascia non inteso un sentimento, non spiegata o immotivata una decisione presa, spiega e spiegando non solo meraviglia ma rende concreto quanto c'è di più astratto in natura: il sentimento.

Ho potuto vedere un romanzo che cambia pagina dopo pagina, che scava nell'animo, sancisce il sentimento e si ritaglia un posto nel cuore di chi legge.
E' un romanzo in cui storia e pensiero si accompagnano alla narrazione di sentimenti densi e a volte torbidi, a volte cristallini, a volte agnognati, a volte ingnorati, a volte rifiutati con decisione e tormento, ma non  maschera mai quello che è e quello a cui tende dietro ad un sentimento facile e scontato, la ricerca a cui i personaggi tendono, semplicisticamente irreali o reali quanto basta, i suoi personaggi escono dal cuore alla penna dell'autrice, cercano il lettore per rapirlo nella storia di Greta e renderlo ineluttabilmente vorace di essa, instacabile della sua lettura, della sua presenza.



Ho detto prima che non sarei stata oggettiva, nè mi interessava esserlo, se questo è il punto nodale a cui ci si vuole aggrappare per smontare i miei ardenti propositi di condivisione entusiastica di una storia pura e dal cuore tenero e dolce, non avete idea di ciò che andrete a perdervi, a scigliervi.

Non potevo non farvi conoscere questo romanzo così bello, ed intenso e ricco di descrizioni accattivanti, di sentimenti articolati e possibili, di vividi ricordi, strane coincidenze, amorevoli, splendidi cavalli e tenere esperienze possibili.

Non solo, mentirei se chiudessi qua, mozzerei un romanzo e passerei un messaggio inconcludente. Perchè il romanzo è anche un inno alla speranza e alle seconde occasioni. La Grementieri nello spazio tra le righe della storia che ci chiede di leggere e si protende a narrare ci dice che se non sappiamo cogliere le seconde occasioni, se sfortunatamente ci capita di lasciarle sfuggire come sabbia tra le dita, ecco che dobbiamo lottare per costruirci tale occasione da soli, occorre splasmarcela addosso...  per noi, per la nostra vita, per essere noi stessi.



 

Auguro tanta fortuna a Sabrina, 
se lo merita.

Sabrina Grementieri. Sono nata a Imola 40 anni fa. Mi sono diplomata in lingue e laureata in scienze politiche ind.internazionale. Ho studiato un anno in Germania con una borsa di studio, e lì sono tornata per preparare la tesi sui campi di concentramento.
Non ho mai avuto le idee chiare su cosa fare da grande: quando mi sono iscritta a lingue volevo entrare in diplomazia, poi ho scoperto che sono caratterialmente tutto fuorché diplomatica, ed ho lasciato perdere. Ho fatto mille lavori, dalla campagna al commerciale estero, dall’operaia alla negoziante (ho avuto per otto anni un negozio di articoli di artigianato estero e complementi d’arredo, ed è il lavoro che mi è durato di più!). Nel frattempo sono diventata moglie e madre e ancora, come direbbe mia madre, non ho messo la testa a posto.
Tre però sono le costanti che mi hanno accompagnato in tutti questi anni: la mia passione per i viaggi, per la lettura e per la scrittura. Ho un armadio pieno di agende scritte a matita con racconti iniziati e spesso non finiti, che ora riguardo col timore che la matita pian piano si scolorisca.
Durante l’ultimo mese della mia seconda gravidanza, costretta al riposo dalle mie dimensioni, ho cercato l’evasione nella scrittura, ed è nato questo libro.

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