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mercoledì 7 agosto 2013

Recensione: "La piccola cucina dei sapori segreti" di Ada Parellada





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La piccola cucina
dei sapori segreti

di Ada Parellada
Prezzo € 9,90
Prezzo e-book € 6,99
Pagine 345
Sperling Kupfer
già disponibile

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Alex è un cuoco geniale, ma il suo premiatissimo ristorante di Barcellona è ogni giorno più vuoto: forse perché lui è un tipo burbero, troppo eccentrico e decisamente di poche parole? 
Sal de vainilla
cover originale
O forse perché dai suoi piatti sono banditi addirittura gli ingredienti provenienti dall'America (compresi patate e pomodori)? Di certo non si aspetta aiuto da Annette, la ragazza canadese che gli piomba in casa e che di ricette e portate non sa un bel niente. 
Ma lei è così dolce, intraprendente, e ha un'irresistibile chioma rossa... Alex e Annette, due poli opposti che però - tra una litigata e l'altra - si "riconoscono". Perché entrambi hanno il cuore infranto, e un drammatico passato. Così, mentre Annette si ingegna per risollevare le sorti del locale, Alex capisce che con lei può finalmente mostrarsi per quello che è, lasciando che i dolorosi segreti che si porta dentro si sciolgano come burro. 
Perché quella ragazza apparentemente sognante e distratta è in realtà la donna più appassionata, sexy e intelligente che lui abbia incontrato in tutta la vita. Tra gli aromi e il calore dei fornelli, le verità vengono a galla e la passione sobbolle piano piano, condita da un amore incondizionato per la cucina.


Considerazioni.
Innanzitutto la storia si svolge in cucina in presenza di un cuoco burbero, davvero molto scostante, che per via del suo passato non riesce più ad avere contatti pacifici con le persone che tratta per come le percepisce, un ostacolo sempre e comunque al suo lavoro, alla sua adorata e amata cucina, dietro alla quale di trincera come l'ultimo baluardo dietro il quale può proteggersi. Alex è talmente furioso con ilmondo, con tutto e con tutti che trova ogni scusa anche in cucina per prendersela contro qualcosa, ad esempio rifugge da tutti gli ingredienti provenienti dalle americhe, per cui tutto patate, pomodori, ecc... non entrano nella sua cucina e non si trovano nei suoi piatti. 

Il mondo di Alex viene sconvolto da una persona che porprio dall'America proviene, paradossalmente, in particolare dal Canada. Annette, infatti, grazie ad un amico comune di Alex un giorno entra dalla porta della cucina come nuovo aiuto de burbero cuoco e sconvolge gli equilibri già molto precari del  ristorante di Alex, che muta pian piano con lui alla presenza della bella, rossa e prepotente - incosapevolmetne - Annette.

Speravo molto in questo romanzo perchè solitamente amo molto leggere delle storie romantiche in cucina, ma questa storia è davvero molto particolare e potrebbe non piacere a tutti i palati letterari. 
Dico questo perchè la storia è ruvida e dolceamara, non solo per il fatto che abbiamo di fronte a noi due personaggi molto complicati, difficili e che si scontrano, respingendosi, la maggior parte delle volte, ma lo dico soprattutto perchè la scrittrice fa attraversare l'inferno a entrambi sia singolarmente, per via di quello che si sono lasciati alle spalle, sia per quello che vivono stando insieme. Alex non si abbandona a nessuna storia amorosa durante il romanzo, ma per tutta la storia incomincia a comprendere che prova qualcosa di non ben identificato per Annette, la quale invece ha una relazione sessuale con la critica gastronomica, nonchè amica, di Alex. Quest'ultima storia che spezza il legame con Alex mi ha lasciato un pò amareggiata, non per la storia tra due donne, ma per il fatto che Annette non fa nulla per avvicinarsi ad Alex, ma anzi si rammarica, si abbatte e rifugge nelle braccia della prima persona che capita, buttandosi via, come se non avesse importanza il rapporto che costruisce, tanto non può avere quello che vuole.

 

Ho definito questo romanzo agrodolce e lo ribadisco anche nella scrittura, che riprende moltissimo il carattere di Alex, duro, amaro, asciutto, lineare, tiipico della narrativa spagnola, con un retrogusto sempre molto realista, poco trasognato e molto rude.
Anche per questo sento di dire che non tutti ameranno questo romanzo, perchè non è una storia dai toni rosati, pastelli colorati ed emotivamente gentile o spiritoso, non c'è scherzo o ironia, ma una storia combatturta, dai sapori mediterranei sia nella cucina che nella scrittura, troverete l'acido dei limoni, l'asprezza delle arance e la sabbia, e il mare e aperita della vita in tutta la loro forza e durezza.

 

Io ho apprezzato molto  "La piccola cucina dei sapori segreti" soprattutto nella prima parte, in quanto scrittura e personaggi andavano di pari passo in un'armonia perfetta, che declina e quasi si spegne nella seconda parte, in quanto,  ad un certo punto il romanzo, l'autrice si perde  un pò abbandonando i personaggi che vagano nel loro dolore e privi di decisioni, perchè le hanno esaurite tutte.
Ma davvero, non è male, è una storia dura ma che merita, alla fine di essere letta, se si vuole leggere una storia particolare, molto combattuta, soprattutto all'interno dell'animo dei personaggi.




 
Ada Parellada  è nata a Granollers nel febbraio del 1967 alla Fonda Eu- ropa, un albergo che appartiene alla sua famiglia dal 1714. La colonna so- nora della sua infanzia è il rumore dei piatti e delle posate; la accompagnano gli aromi e i profumi della cucina; il co- lore e il movimento continuo; il  gusto del caffè tostato e del gratin di mac- cheroni. E la sua scuola sono le storie, ascoltate a orecchie ben aperte, rac- contate sempre in equilibrio tra verità e leggenda. Ada cresce in mezzo a tutto questo finché, a venticinque anni, de- cide di camminare con le sue gambe e apre il Semproniana, un ristorante nel centro di Barcellona. Oggi divide il suo tempo tra i suoi tre locali - Sem- proniana, Petra e Pla dels Angels - dove tiene anche corsi di cucina, seminari di educazione alimentare, collabora alla diffusione della cultura gastronomica e scrive libri di cucina.

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