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mercoledì 30 ottobre 2013

Recensione: "Una sera a Parigi" di Nicolas Barreau.

In quel momento ci credevo davvero. 
Invece sarebbe cambiato molto.
 Per non dire tutto.

 






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Una sera a Parigi
di Nicolas Barreau
Pagine 256
Prezzo € 15,00, ebook € 9,99
Feltrinelli
già disponibile
--o--






 
In una piccola strada di Parigi, percorrendo rue Bonaparte fino a scorgere la Senna e girando due volte l’angolo, si trova un luogo incantato: il Cinéma Paradis. 
È questo il regno di Alain Bonnard, l’appassionato e nostalgico proprietario del locale. Ed è qui che ogni mercoledì, al secondo spettacolo, va in scena Les amours au Paradis, una rassegna dei migliori film d’amore del passato. 
cover originale
In quelle sere il Cinéma Paradis è avvolto da una magia particolare: regala sogni, come recita il poster appeso in biglietteria, sopra alla cassa antiquata. 
La piccola folla di habitué si abbandona volentieri sulle vecchie poltroncine di velluto per farsi rapire dal fascino del grande schermo. Ma da quando al secondo spettacolo partecipa anche una certa ragazza, è Alain a sognare più di tutti. Cappotto rosso, sorriso timido, siede sempre nella stessa fila, la numero diciassette. Poi, non appena in sala si riaccendono le luci, si allontana solitaria nella notte parigina. 
Chi è? E qual è la sua storia? Finalmente Alain trova il coraggio di invitarla a cena. È una serata perfetta e in più, poco dopo, accade un altro fatto eccezionale: un famoso regista americano annuncia di voler girare il suo prossimo film proprio dentro al Paradis, con protagonista la bellissima e inavvicinabile Solène Avril. Non solo Alain potrà conoscere una vera star, ma all’improvviso il minuscolo cinema, in perenne lotta per la sopravvivenza, registra ogni sera il tutto esaurito. Alain è fuori di sé dalla gioia. 
C’è solo una cosa che lo preoccupa: proprio quando va tutto a gonfie vele, la misteriosa ragazza con il cappotto rosso sembra scomparsa dalla faccia della terra. Che sia solo una coincidenza?

 
 
Considerazioni.
Se nei romanzi precedenti, avevamo un'ambientazione più confidenziale al lettore vorace, ecco che in questo nuovo romanzo ci spostiamo ... al cinema!

Come al solito nasce tutto da una storia semplice: Alain è un ragazzo che da anni sogna di diventare uno dei protagonisti dei film proiettati dal cinema dello zio, il quale gli ha trasmesso la passione viscerale per i film. Lo Zio, che gli lascia in eredità il cinema in questione, il Cinéma Paradis, è ormai stanco del lavoro ed ha deciso di ritirarsi in pensione, trascorrendo il resto del tempo che gli rimane, con la donna della sua vita.
 
Alain, felicissimo dell'eredità ricevuta, decide come prima cosa, aperto il cinema, di proiettare, tutti i mercoledì un film d'amore, dove incomincia a venire una ragazza che ha un cappotto rosso, che stuzzica la fantasia di Alain, il quale incomincia ad innamorare di lei, anche se non le parla quasi per nulla.

Tutto cambia quando finalmente Alain trova il coraggio di invitarla a cena e si ritrovano a passare i successivi mercoledì insieme tra cinema e amore. Ma ... purtroppo dopo poco tempo, ecco che la ragazza del cappottto rosso scompare e Alain è sconsolato, triste, non sa capacitarsi della sua scomparsa ... come fare? Si può vivere senza la propria musa? Un sogno può continuare anche senza il motore che lo spinge avanti?

 

BELLO!! A me, questo film, è piaciuto un sacco. Davvero. Forse non come il primo romanzo di Barreau che ho letto, per diverse ragioni, ma sicuramente è stata una lettura molto piacevole.
Innazitutto perchè sembra di vivere in un film d'altri tempi, quelli dove senti la pellcola che gira veloce, che inciampa, a volte, quella che non si vede nitidamente, quella che ti rimane nel cuore per l'affetto, più che per la precisione. E questo libro è un film in cui tutto è visto un pò in prima persona, un pò in seconda, un pò in terza. A seconda di come poniamo lo sguardo: su Alain? Sulla ragazza con il cappotto rosso? Sul cinema? Su Parigi stessa? 
E' un romanzo che lascia un buon sapore romantico, sulle atmosfere che riconosciamo essere un pò sdolcinate, un pò ruvide di sentimentalismo, un pò vecchio stile.

Mi è molto piaciuto Alain, che, come sempre, è uno dei personaggi strambi, dolci, criptici, solitari e con qualche mania, tipici di Barreau. Non voglio raccontarvi molto della storia -  perchè il bello di Barreau, forse uno dei suoi principali pregi, è proprio la narrativa leggera, veloce, soffice, romantica e sua particoalre - non nel particolare almeno, ma Alain è magnetico nel suo senso di astrazione che si crea appositamente per vivere ed essere entusiasta di vivere, come creare un'ambientazione, un amore, un sogni che getta tutto in un cestino e crea il nuovo, il possibile, l'incredibile addirittura.


Mi piace Alain perchè in questo è così come me, come un bambino entusiasta del fascino di ciò che ha di fronte. Non importa che tutto vada a ritoli, vede il lato positivo, non importa che il cinema abbia fatto di lui, in pratica, uno spiantato, non importa perchè è nuova linfa per la sua esistenza; non importa che la ragazza con il cappotto rosso non ci sia più, la ritroverà e il suo amore continuerà ad amarla; non importa che tutto quello che ha, dopo la fuga della donna che ama, non abbia più colori, non importa perchè la ama e questo è ciò che conta.

Più della trama, più della città, più della ragazza con il cappotto rosso è questo che amato maggiormente di questo romanzo. Il suo sogno, la possibilità di una visione differente del mondo, delle cose, delle persone. Ecco ciò che voglio dirvi: leggetelo per la fantasia, per la lettura del diletto, per la magia dell'incontro, per l'amore, sull'amore. Per Alain stesso.

Adoro questa fanciullesca via di affrontare la realtà, questo metro di giudizio che può sembrare folle, impossibile, irralistico. Chissenefraga! La vita è sogno e Alain non è che la riconferma, vi dico io!
 

Nicolas Barreau è nato a Parigi nel 1980 da madre tedesca e padre francese, motivo per cui è perfettamente bilingue. Ha studiato Lingue e letterature romanze alla Sorbonne, ha lavorato in una piccola libreria sulla Rive Gauche e infine ha deciso di dedicarsi alla scrittura.
Ha una passione per i ristoranti e la cucina, crede nel destino, è molto timido e riservato e non ama mostrarsi in pubblico, proprio come il misterioso scrittore descritto in Gli ingredienti segreti dell'amore.
I suoi tre romanzi, tutti pubblicati da un piccolo editore tedesco che non ha potuto permettersi di lanciarli con una massiccia campagna promozionale, hanno ottenuto un ottimo successo che, anno dopo anno, è cresciuto grazie al passaparola dei lettori. Il più recente, Gli ingredienti segreti dell'amore, è un vero e proprio caso editoriale: in Germania ha già avuto 5 ristampe a soli 6 mesi dalla pubblicazione, è rimasto a lungo nella classifica dei bestseller di "Der Spiegel" e a breve diventerà un film.

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