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Nella tua carne
Racconti erotici
A.A.V.V.
a cura di
pagine 320
prezzo 16€
Einaudi
già disponibile
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Dai libertini Vivant Denon e De Sade, ai decadenti Barbey d'Aurevilly e
D'Annunzio, al surrealista Mandiargues, alla narrativa del secondo
Novecento di Brodkey e Cortázar: un repertorio della narrativa erotica
breve che regalerà al lettore ogni tipo di piacere.
La presentazione e le recensioni di Nella tua carne, racconti erotici editi da Einaudi.
Dai libertini Vivant Denon e De Sade, ai decadenti Barbey d'Aurevilly e D'Annunzio, al surrealista Mandiargues, alla narrativa del secondo Novecento di Brodkey e Cortázar: un repertorio della narrativa erotica breve che regalerà al lettore ogni tipo di piacere.
Storie di seduzioni, di specchi che riflettono e amplificano l'atto amoroso, di accoppiamenti multipli, di schiavitù psicologica e sessuale, di scambi di partner, di amori giovanili e senili; storie di travestimenti e di feticismo, di equivoci e di tradimenti; storie di amplessi consumati in palazzi nobiliari o in treno; storie di vendette e di rimpianti, di sguardi o sottintesi, di dolcezze e brutalità; storie che descrivono i piaceri del corpo e arrivano al piacere del testo.
I quadri inseriti nella recensione sono di Alyssa Monks, se volete saperne di più, cliccate pure qui:
Considerazioni.
Il curatore - Giovanni Casalegno - della raccolta di questi racconti sensuali mi aveva introdotto a questo romanzo, nella sua prefazione, definendo a grandi linee l'erotismo, in questo modo:
"Che l’erotismo sia uno dei grandi motori della letteratura è fuori di dubbio. Ma che cosa sia di preciso è questione al tempo stesso semplice e complessa. Un testo erotico è la rappresentazione, attraverso tutti i mezzi della letteratura e della lingua, della sessualità e delle sue componenti (il desiderio, i preludi, le strategie di seduzione, l’atto sessuale nelle sue varianti, gli organi coinvolti, e non soltanto quelli riproduttivi, l’appagamento o la delusione)."Ma in fondo è molto altro di più, perchè, diciamocelo, un'idea su un romanzo erotico può anche essere la più buona, la più originale del mondo, ma se poi lo scrittore o la scrittrice non sono in grado di renderla fascinosa, sensuale, accattivante, ecco che si perde qualcosa, ecco che viene meno lo scopo dell'"erotico" ed introduce allo squallido, nel peggiore dei casi.
Complessivamente, di questa raccolta, ho apprezzato il fatto che vi sia una panoramica storica e culturale abbastanza ampia e variegata che mi ha permesso - oltre di leggere una buona quantità di racconti - di confrontare la letteratura erotica in paesi differenti, con mentalità a volte molto lontane e con una sensibilità diffente, cosa che permette di leggere la sensualità a vari livelli.
Casalegno ha proposto racconti in ordine cronologico, in modo da vedere e sottineare come si è evoluta la letteratura di questo genere, nel tempo, nello stile, nei protagonisti, nei costumi: si parte dal magnetismo del libertino, in paticolare con De Sade, con il suo amalgama di piacere e dolore (per cui senza l'uno non si arriva all'altro) in pieno settecento ad arrivare agli autori degli anni '40/'50, nonchè a quelli del 1900 inoltrato, caratterizzati dalla sperimentazione, dal surrealismo, con la sublimazione degli istinti più profondo e inesplicabili a parole.
Non ho amato tutti i racconti che si sono succeduti nella raccolta, alcuni, non li ho propriamente nè amati, nè in qualche modo apprezzati, o perchè scritti in modo poco affascinante ed accativante, altri perchè semplicemente non avevano nulla di particolare da comunicarmi nella storia o per protagonisti.
Ne ho però amati alcuni in modo particolamente appassionante:
- Donatien-Alphonse-François de Sade con "Augustine de Villeblanche, o Lo stratagemma d’amore", probabilmente il più provocante, il più eccessivo in termini di descrizioni, di parole e trama; vi troviamo una protagonista molto disinibita, di nome Augustine de Villeblanche, ventenne lesbica, ricca e affascinantissima, che sebbene abbia moltissimo pretendenti, lei li respinge tutti per dedicarsi ad amare le donne. Un giorno però, il giovane Franville si innamora di lei e decide di conquistarla, in occasione di una festa in maschera. Augustine si veste da capitano dei dragoni, mentre Franville da donna, proprio durante la festa Augustine nota la bellissima ragazza (Franville) e le si avvicina, che la lascia avvicinarsi, e appartandosi in una camera dove si scoprono le reciproche verità: lei è un uomo, lui, una donna. Proprio però grazie alla faccia tosta di Franville, che si dichiara in cerca di uomini, lui riesce a conquistare l'interesse di Augustine, che si crede, alla fine, sulla sua sessualità.
- "Gamiani o due notti d’eccessi" di Alfred de Musset (che ricordo essere stato l'amante di George Sand, scrittrice che amò in modo assoluto e tempestuoso fino alla morte e con cui, che secondo alcuni autori, scrisse proprio questo racconto) dove Musset lega il piacere sessuale a quello della morte. Sicuramente il più scioccante a livello di trama e contenuto, il più bello in termini di stile.
Vi troviamo di tutto: menage a trois, sesso omosessuale, lesbismo,voyerismo, depravazione, monaci e suore quali esseri sessualmente ossessionati, necrofilia, ecc... ma mai, per questo vi dico che l'ho apprezzato, senza l'utilizzo di un registro volgare, triviale o squallido in qualche misura. No, il vero garbo, qui, è dato dall'eleganza, quasi, delle metafore, eufemismi, parabole auliche, doppi sensi.
Vi troviamo di tutto: menage a trois, sesso omosessuale, lesbismo,voyerismo, depravazione, monaci e suore quali esseri sessualmente ossessionati, necrofilia, ecc... ma mai, per questo vi dico che l'ho apprezzato, senza l'utilizzo di un registro volgare, triviale o squallido in qualche misura. No, il vero garbo, qui, è dato dall'eleganza, quasi, delle metafore, eufemismi, parabole auliche, doppi sensi.
La storia ci porta ad una festa, dove incontriamo la contessa di Gamiani, che viene a sapere da qualche ospite della festa che un ospite si auna tribade. Mentre la contessa di si intrattiene nelle sue stanza con Fanny, una delle giovani invate, le osserva il barone Alcide, il quale alla vista dei due corpi femminili languidamente avvinghiati si unisce a loro. Particolarmente orinale il fatto che a questo punto, a turno, ogniuno dei tre protagonisti, ricordino di come si sono iniziati al piacere sessuale.
Alcide, però dopo l'avventura a tre, vedendo che la contessa di Gamiani si unisce a Medoro (mmm ... un cane!), per placare la sua passione non sopita, fugge con Fanny, che viene però sedotta nuovamente dalla contessa, la quale le racconti delle sue esperienze presso un convento di suore. Il racconto eccita Fanny che soddisfa la contessa, la quale però vuole concersi un'ultima, grande esperienza sessuale legata alla morte.
- André Pieyre de Mandiargues con "La marea", probabilmente il più bello, a livello di contenuti e di stile. Si perchè come la marea ha tempi ben calibrati, meccanici, scanditi, che partono dalla calma, per arrivare in un climax ascendente alla frenesia, alla velocità, ecco che questo racconto, è narrato con lo stesso metronomo della marea. Si parete da un letto accordo, un lento movimento costante destinato a incrementarsi in velocità e tempi. Siamo in Normandia, ed il protagonista è un ragazzo di una ventina di anni, il quale, in assenza della zia, accompagna la cugina di 16 anni, per la quale prova una certa attrazione (ricambiata) a fare una passeggiata tra le gole e le rocce che la regione abbondantemente offre e dove si può assistere all'alzarsi della marea. Egli ha appena una mezz'ora di tempo per praticare alla ragazza una fellatio, proprio a ritmo con la marea. Ed ecco la bravurra dell'autore che crea un circolo vizioso in cui il lettore si trova in mezzo, coinvolto. Ecco che passione, eccitazione ed appagamento trovano un parallelismo perfetto e sinconico con la marea.
Questi sono i tre che ho preferito per motivi differenti, ma ce ne sono altri che ho avuto il piacere di leggere così, solo per poter curiosare un pò nel panorama erotico passato, assolutamente attuale, se non migliore per stile ed invettiva. Quest'ultima, è infatti a volte, ad oggi, oscurata dal falso pudore o dallo squallido stile piatto e poco affascinante, che a volte rimpiango. Non sempre, a volte si.
Super - Consigliato!!
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